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muttley 19-10-2015 12:02

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 1613340)
Chiedo: questo lo scrivi per sentito dire o hai qualche prova? Fonti?

Confermo

Absynth 19-10-2015 14:21

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Marceline (Messaggio 1613340)
Chiedo: questo lo scrivi per sentito dire o hai qualche prova? Fonti?

Per testimonianza diretta di un'amica che è partita a Gennaio per Sevenoaks come au pair, poi spostandosi a Londra e dintorni e trovando lavoro diciamo in circa 2 mesi tramite agenzie INGLESI, perché sì quelle italiane su territorio anglosassone puntano solo a fregare soldi e tempo a connazionali vendendo pacchetti lingua+consulenza inutili e costosi.

La foto sui cv inglesi per privacy è quasi sempre sconsigliata, anzi in passato un responsabile di HR mi aveva pure avvisato di toglierla e così avevo fatto. E per inciso non perché la mia foto profilo faceva schifo (tutt'altro), ma per loro preferenza.
Idem indirizzo (che qui è praticamente obbligatorio) e l'età, anche se ovviamente dipende da caso a caso, ma la norma dovrebbe essere su quella linea.
Il discorso è che qui si punta prima su età, residenza e sesso (è vero purtroppo).

Riguardo poi il rapporto agenzie-candidato-azienda, specialmente tra i primi 2: confermo ed è totalmente un altro mondo rispetto qui. Non è la terra promessa, ma offre comunque più possibilità.
Idem le candidature online e/o cartacee e sulle prime posso darvi la conferma personale. Se vi candidate (esempio Reed) vi arriva una notifica automatica di 2 settimane come margine per essere contattati, altrimenti decade. Stessa cosa per la cancellazione dei dati entro un determinato lasso di tempo.
Qui è risaputo che le agenzie ed i cpi invece si prendono i dati personali (e non li cancellano) e non rispondono nemmeno per avvisare dell'essere stati scartati.

EDIT:
Esempio riguardante l'età direttamente da Monster. Uk
Date of birth
You may include your birth date if you wish. However, it is no longer necessary since the Equality Act of 2010 makes age discrimination illegal in the recruitment process. If you're having issues getting interviews, try removing it from your CV to see if it has a positive impact.

lone 73 19-10-2015 14:56

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Absynth (Messaggio 1612622)
La storia dell'età, del sapere dove uno abita, sono d'obbligo solo qui da noi, perché nel Regno Unito ad esempio se un'azienda è interessata al tuo cv ti chiama e si fa un colloquio conoscitivo e poi se va bene si organizza la fase successiva di avvicinamento. E le agenzie (non quelle italiane che fregano italiani) a differenza di qui hanno solo interesse a promuovere talenti, a dare una garanzia di affidabilità. Inoltre anche fototessera, età, residenza non devono essere incluse.
Qui invece sei scartato solo in base a parametri anagrafici, geografici o chissà che altro, per non parlare delle agenzie interinali che tagliano le gambe per motivi che conoscono solo loro.

Comunque sul fatto del non abitare vicino all'azienda fregatene. Una volta un mio amico disse di abitare dove sto io proprio per aggirare questo problema, anche se alla fine se vogliono possono sgamarti, ma quella è un'altra storia perché se un'azienda ti scarta perché abiti a 40 Km invece di 20Km è poco seria, almeno per me, visto che ci sono centinaia, migliaia di pendolari che si alzano presto la mattina per farsi le loro ore di macchina. Solo il mio vicino ad esempio ogni giorno parte alle 6 e fa 1 ora e mezza di autostrada per andare al lavoro.
Se però abiti a centinaia di Km di distanza beh quella è un'altra storia e devi sapertela gestire e nel caso di assunzione trovarti una sistemazione.

E non sei obbligato a dire via, numero civico di dove abiti. Esiste la privacy e certe cose non sono obbligatorie. Puoi dire semplicemente che abiti a "Città a caso dell'annuncio", o che sei arrivato da poco e ti stai sistemando.

Tutto giusto quello che hai detto ma ormai le aziende fanno questa politica di prendere persone che abitano nel raggio di 10-15 km perché non abbiano difficoltà a raggiungere il posto di lavoro,circa 10 anni fa non facevano questa politica ma esisteva la menata di essere automuniti se non lo eri non ti prendevano sempre per paura che non riuscissi a raggiungere puntuale il posto di lavoro,con tutti i disoccupati che ci sono non hanno difficoltà a trovare gente che abiti nel raggio di km che vogliono loro.Con il mito dell'Inghilterra ci andrei piano basta guardare i films di Ken Loach e cambi completamente idea.

Absynth 19-10-2015 15:24

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da lone 73 (Messaggio 1613470)
Tutto giusto quello che hai detto ma ormai le aziende fanno questa politica di prendere persone che abitano nel raggio di 10-15 km perché non abbiano difficoltà a raggiungere il posto di lavoro,circa 10 anni fa non facevano questa politica ma esisteva la menata di essere automuniti se non lo eri non ti prendevano sempre per paura che non riuscissi a raggiungere puntuale il posto di lavoro,con tutti i disoccupati che ci sono non hanno difficoltà a trovare gente che abiti nel raggio di km che vogliono loro.Con il mito dell'Inghilterra ci andrei piano basta guardare i films di Ken Loach e cambi completamente idea.


Ovvio ci sono lavori che richiedono disponibilità immediata, ad esempio come tecnico o comunque per questioni di pronto intervento, ma personalmente credo poco alla storia dei vantaggi dell'essere in zona.
Per quelli della mia fascia d'età (25-30) è una presa per i fondelli costante, perché se non è l'età è la residenza, se non è la residenza è l'esperienza e via dicendo.

Vi racconto uno dei miei ultimi colloqui in una città a 40 Km da dove abito.
Mi ero candidato e mi avevano contattato per chiedermi se ero interessato a fare un colloquio. Io in primis avevo espresso l'interesse per farlo DI PERSONA, quindi a mie spese andando presso la loro sede.
Comunque tagliando corto alla fine pur essendo interessato al lavoro, a sporcarmi le mani se così la si vuol vedere non mi avevano più contattato, liquidandomi dopo averli ricontattati a diverse settimane di distanza con la scusa dell'essere "POCO" convinto. Più presa in giro di così..
Non metto in dubbio le valutazioni di certe aziende che hanno solo interesse a prendere persone in zona, ma ormai stiamo rasentando il ridicolo perché più di prendere gente volonterosa e da formare si punta quasi esclusivamente a sfruttare quella già formata (figure senior ad esempio), oppure ad abbindolare giovani per tot mesi, tagliando fuori tutto il resto.

Poi sono il primo a dire che il Regno Unito non è la terra promessa, anzi l'ho scritto proprio in risposta a Marceline (vedi sopra) :ridacchiare:
Ed è anche vero che lo stile di vita per un italiano laggiù potrebbe essere duro, specialmente dal punto di vista sociale visto che gli inglesi non sono gli amici per eccellenza, anzi uno potrebbe rischiare di ritrovarsi solo come un cane la sera. In Scozia invece era un pò più flessibile, ma forse perché conoscevo già le persone che mi avevano ospitato.
Tuttavia tra il rimanere qui a marcire ed il partire (se si hanno le possibilità economiche e non) per qualche altra parte io consiglierei sempre la seconda. Io per primo partirei anche domani, ma al momento non ho né il denaro né le condizioni idonee per partire.
Da noi sento troppo spesso la parola ACCONTENTARSI, in pratica diventare una popolazione passiva e priva di qualsivoglia input.

lone 73 19-10-2015 18:54

Re: Una vita da disoccupati
 
Per la cronaca recentemente ho telefonato ad un numero di telefono che compariva in un annuncio di lavoro e mi hanno subito sparato in faccia:vogliamo una donna,non potrebbero fare discriminazioni fondate sul sesso della persona dovrebbero accettare tutte le domande di lavoro invece se ne fregano proprio.Si trattava di un lavoro di fabbrica che essendo leggero e ripetitivo secondo loro è più indicato per una donna.

Hazel Grace 19-10-2015 20:17

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da lone 73 (Messaggio 1613597)
Per la cronaca recentemente ho telefonato ad un numero di telefono che compariva in un annuncio di lavoro e mi hanno subito sparato in faccia:vogliamo una donna,non potrebbero fare discriminazioni fondate sul sesso della persona dovrebbero accettare tutte le domande di lavoro invece se ne fregano proprio.Si trattava di un lavoro di fabbrica che essendo leggero e ripetitivo secondo loro è più indicato per una donna.

ah per di più anche pregiudizio sessista. Si associa un determinato lavoro a un sesso piuttosto che un altro. Non vedo perché una donna non dovrebbe fare che so l'idraulico e l'uomo l'estetista. Per alcuni sesso=determinate caratteriste generaliste. Oh comunque arrendiamoci, il mondo del lavoro è una merda

Leucina 20-10-2015 01:12

Re: Una vita da disoccupati
 
Mi è capitato di vedere lo stesso annuncio riproposto identico a distanza di settimane e ogni volta leggo 30 o più iscritti, possibile che non trovano uno che gli va a genio? chissà che cavolo cercano. :nonso:

Krieg 20-10-2015 05:20

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Leucina (Messaggio 1613911)
Mi è capitato di vedere lo stesso annuncio riproposto identico a distanza di settimane e ogni volta leggo 30 o più iscritti, possibile che non trovano uno che gli va a genio? chissà che cavolo cercano. :nonso:

Probabile che sfruttino qualcuno con un contratto breve per x settimane, magari grazie a qualche sgravio fiscale e quindi devono rimpiazzarlo in continuazione

EdgarAllanPoe 20-10-2015 09:11

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1578724)
Sto cercando lavoro da più di due anni, dopo aver preso una triennale fuori corso (settembre 2013). In tutto sto tempo avrò lavorato due mesi, lavori abbastanza "bassi", tipo call center. Mando curriculum ogni giorno, decine di curriculum. Non so più che caspita fare. Ho girato le agenzie interinali, mi candido sempre agli annunci. Cioè, cosa devo fare? a settembre avrò 27 anni.. e se ci penso, mi viene un senso di morte inimmaginabile. Finirò sotto i ponti, alla mensa insieme agli immigrati

27 anni non sono tanti, prova a fare un giro per le strade della tua città e vedrai che ci sono tante persone più sfortunate di te, anche padri di famiglia con figli, oppure gente con disabilità fisiche che deve pure chiedere l'elemosina. Insomma, spegni la televisione e internet e guarda la vita reale.

Hazel Grace 20-10-2015 09:49

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da EdgarAllanPoe (Messaggio 1613975)
27 anni non sono tanti, prova a fare un giro per le strade della tua città e vedrai che ci sono tante persone più sfortunate di te, anche padri di famiglia con figli, oppure gente con disabilità fisiche che deve pure chiedere l'elemosina. Insomma, spegni la televisione e internet e guarda la vita reale.

Io ci provo ma sento il tempo passare, mi sento sempre più in scadenza. Ho mandato cv ovunque, anche a mano non so più dove portarli. Non so più che fare, non vedo il mio futuro. E' brutto quando non vedi il futuro, mi sento come se dovessi finire nel baratro dell'indigenza e dell'isolamento sociale

Krieg 20-10-2015 10:18

Re: Una vita da disoccupati
 
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Originariamente inviata da EdgarAllanPoe (Messaggio 1613975)
27 anni non sono tanti, prova a fare un giro per le strade della tua città e vedrai che ci sono tante persone più sfortunate di te, anche padri di famiglia con figli, oppure gente con disabilità fisiche che deve pure chiedere l'elemosina. Insomma, spegni la televisione e internet e guarda la vita reale.

27 anni non sono tanti? Perchè? in svezia mediamente la gente convive ed ha già il primo figlio a 27 anni.
Solo in Italia si sentono certe cose.
E non ho mai capito questo benaltrismo, i negretti dell'africa muiono di fame, quindi se io sto una tacca sopra gli stenti sto una favola?

Hazel Grace 20-10-2015 10:30

Re: Una vita da disoccupati
 
Ho capito, ma come faccio a lavorare se ogni annuncio che vedo richiedono già esperienza. Non mi piglia nessuno, a parte i ristoranti, perché non ho esperienza, tra un pò a 60 anni non avrò mai lavorato perché non ho esperienza. Non so che fare, mi candido per gli stage e neanche una risposta, e allora che soluzione?

Krieg 20-10-2015 10:32

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Hazel Grace (Messaggio 1614000)
Ho capito, ma come faccio a lavorare se ogni annuncio che vedo richiedono già esperienza. Non mi piglia nessuno, a parte i ristoranti, perché non ho esperienza, tra un pò a 60 anni non avrò mai lavorato perché non ho esperienza. Non so che fare, mi candido per gli stage e neanche una risposta, e allora che soluzione?

La soluzione sarebbe un inserimento nel lavoro dopo le scuole, come ogni paese civilizzato.
In italia invece pensano a rubarsi i soldi con finti programmi assistenziali tipo Garanzia Giovani.

Krieg 21-10-2015 01:17

Re: Una vita da disoccupati
 
Fresco fresco di serata

10 OPERATORI VENDITA TELESELLING OUTBOUND

Candidato/a ideale è possesso dei seguenti requisiti fondamentali:
- Diploma di laurea
- Personalità solari ed energiche
- Gradita breve esperienza nel ruolo
- AUTOMUNITI (zona di lavoro non coperta da mezzi pubblici).


Contratto a progetto fisso di 400€ (netti?), e vogliono laureati.

lone 73 21-10-2015 15:43

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1614457)
Fresco fresco di serata

10 OPERATORI VENDITA TELESELLING OUTBOUND

Candidato/a ideale è possesso dei seguenti requisiti fondamentali:
- Diploma di laurea
- Personalità solari ed energiche
- Gradita breve esperienza nel ruolo
- AUTOMUNITI (zona di lavoro non coperta da mezzi pubblici).


Contratto a progetto fisso di 400€ (netti?), e vogliono laureati.

Che poi io in questi casi devo andare a prendere il vocabolario d'inglese e andare a vedere cosa vuol dire teleselling outbound,certe volte queste espressioni in italiano tradotte letteralmente non hanno nessun significato allora bisogna andare a vedere direttamente sul web.

Blur 21-10-2015 15:47

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1614457)
Fresco fresco di serata

10 OPERATORI VENDITA TELESELLING OUTBOUND

Candidato/a ideale è possesso dei seguenti requisiti fondamentali:
- Diploma di laurea
- Personalità solari ed energiche
- Gradita breve esperienza nel ruolo
- AUTOMUNITI (zona di lavoro non coperta da mezzi pubblici).


Contratto a progetto fisso di 400€ (netti?), e vogliono laureati.

mi linki questo annuncio dove cercano laureati pagandoli solo 400 euro ?

Hazel Grace 21-10-2015 15:54

Re: Una vita da disoccupati
 
Non ci credo! ma sarà un part time spero :nonso: che poi è la solita storia, fisso 400 e poi guadagni più con gli incentivi

Stasüdedòs 21-10-2015 15:57

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Blur (Messaggio 1614660)
mi linki questo annuncio dove cercano laureati pagandoli solo 400 euro ?

Forse è questo, ma non indica nessuna cifra riguardo lo stipendio (cmq è part-time):

http://elpe.it/offerte-di-lavoro/call-center-outbound

Absynth 21-10-2015 16:11

Re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1613998)
27 anni non sono tanti? Perchè? in svezia mediamente la gente convive ed ha già il primo figlio a 27 anni.
Solo in Italia si sentono certe cose.
E non ho mai capito questo benaltrismo, i negretti dell'africa muiono di fame, quindi se io sto una tacca sopra gli stenti sto una favola?

Noi usciamo dalle scuole già "vecchi" rispetto la media europea. È così per il liceo, come pure per l'università che negli ultimi decenni è peggiorata parecchio, soprattutto per organizzazione e qualità dei docenti. E prova di questo l'avevo avuta anche parlando con alcuni dei miei professori preferiti che concordavano sulla mia visione negativa dell'istruzione italiana.
Poi ci ritroviamo catapultati nel mondo del lavoro col nulla in mano, anche perché (e parlo per chi ha fatto l'università) è quasi impossibile svolgere dei tirocini-stage curriculari, soprattutto per disorganizzazione di orari/date di lezioni-esami. E d'estate nessuno ti considera, o almeno a me avevano sbattuto sempre la porta in faccia.

Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1614002)
La soluzione sarebbe un inserimento nel lavoro dopo le scuole, come ogni paese civilizzato.
In italia invece pensano a rubarsi i soldi con finti programmi assistenziali tipo Garanzia Giovani.

Stendiamo un velo pietoso su quel progetto. Tra gente non pagata, progetti finti ed ignoranza sull'argomento da parte di chi dovrebbe inserire i giovani, o comunque inoccupati viene da ridere (o piangere).

Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 1614457)
Fresco fresco di serata

10 OPERATORI VENDITA TELESELLING OUTBOUND

Candidato/a ideale è possesso dei seguenti requisiti fondamentali:
- Diploma di laurea
- Personalità solari ed energiche
- Gradita breve esperienza nel ruolo
- AUTOMUNITI (zona di lavoro non coperta da mezzi pubblici).


Contratto a progetto fisso di 400€ (netti?), e vogliono laureati.

Questi signori mi dovrebbero spiegare per quale motivo è richiesta la laurea per proporre assicurazioni per telefono. Veramente vorrei capirlo.
È una doppia presa per i fondelli che punta ad attirare laureati in piena crisi, oppure ad escludere persone col solo diploma disoccupate allo stesso modo che invece vengono tagliate fuori per un motivo del genere e senza nemmeno testare le loro effettive capacità.
Mi sembra di leggere gli annunci per informatore farmaceutico che una volta richiedeva il solo diploma e si poteva fare carriera, mentre ora la laurea è obbligatoria e chi ci lavora (e conosco chi fa questo lavoro) fa la fame.

Krieg 21-10-2015 16:16

Re: Una vita da disoccupati
 
Si è quello linkato, mi hanno chiamato a fare il colloquio nonostante non abbia la laurea.
400€ netti... ma che si sbloccano al raggiungimento di determinati obiettivi, aka fai contratti o non prendi manco quelli.

Cmq non mi hanno preso e ora hanno rimesso l'annuncio, pure questi mi scartano che bello.


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