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Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO
Lunedì 22 settembre dalle ore 1.25: Secretos (Cile 2008 - commedia 85' - V.O.S.) Regia di: Valeria Sarmiento; Con: Claudia Di Giròlamo e Sergio Hernàndez; Deciso a rivelare un segreto di cui porta il peso da sempre, Atalibar, ex militante di sinistra, ritorna a Santiago dopo un esilio parigino durato 17 anni. E' un viaggio nencessario per saldare i conti con la propria coscienza riguardo alla morte di un compagno e leggendario leader socialista. Ma le sue intenxioni si scontrano con il paese attuale. Commedia nera che fonde brillantemente il comico e il tragico scritta da Raoul Ruiz (marito della Sarmiento) e strettamente legata a "Diàlogos de exiliados" del 1974. Con questo film condivide non solo l'attore protagonista, ma anche il tema della demistificazione dei processi politici e il tema del traditore e dell'eroe. |
Re: Fuori Orario
Stasera un'iniezione di bontà di stampo De Sica - Frank Capra ci sta.
Dunque sintonizziamoci alle 23 e 30 circa su Raitre per Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismaki, da parte di uno dei pochi registi contemporanei da ascrivere ormai alla categoria classici poi FUORI ORARIO venerdì 26 dicembre 1.55 Il trio infernale di Tod Browning Giallo grottesco con nani 3.20 Holy Motors di Leos Carax Il sublime delirio di Carax sulla fine del cinema e sulle sue possibilità infinite 5.50 Hommelette for Hamlet di Carmelo Bene Spettacolo filmato di Bene, che fra angeli di marmo porta all'estrema rarefazione il suo lavoro sull'Amleto di Shakespeare - Laforgue (solo per fan) |
Re: Fuori Orario
Odra,hai per caso visto il primo film di ieri notte?non ricordo il titolo,stupendo!
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Re: Fuori Orario
Era LA TENDA SCARLATTA (Le rideau cramoisi, Francia, 1953)di Alexandre Astruc: non sono riuscito a vederlo:mannaggia:
Spero si trovi in rete... |
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FUORI ORARIO Sabato 27 dicembre
1.05 Lo sconosciuto (Usa1927) di Todd Browning Un capolavoro browninghiano 1.50 Il cavallo di Torino (H/F/D/Ch 2011) di Béla Tarr La frizzante e spensierata commedia, perfetta per scaldare i cuori nel periodo festivo, del genio ungherese 500 Barone Olavo, l'orribile (Brasile 1970) di Julio Bressane Commedia horror sperimentale |
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FUORI ORARIO 2 GENNAIO
1.45 Il settimo compagno di viaggio di Grigori Aronov (Urss 1968)Uno spaccato sugli orrori di regime 3.10 Le armonie di Werckmeister di Béla Tarr (Ungheria Italia Francia Germania 2000) Il Cinema, puro e senza compromessi. Piani sequenza dal respiro maestoso che umiliano il 90% delle robe che si vedono abitualmente di questi tempi. 5.55 La fantarca di V. Cottafavi (Italia 1966) Operetta di fantascienza basata sull'orchestrazione di Roman Vlad |
Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO 4 GENNAIO
0.55 Europa '51 di R. Rossellini (Italia '52) il capolavoro etico di Rossellini 2.45 La divina commedia di M. De Oliveira (Portogallo '91) Dante c'entra poco, ma interessante per cinefili duri & puri |
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FUORI ORARIO 5 GENNAIO
1.15 Metamorfoso di P Gioli (corto Italia '91) dedicato ad Escher 1.25 Faust di A. Sokurov (Russia 2011) Una delle vette del regista siberiano, di una possanza quasi belatarriana 4.10 Viaggio nella luna di G. Méliès (Francia 1902) Hugo Cabret ringrazia |
Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO DOMENICA 11 GENNAIO 2015
DALL' 01:40 ALLE 06:00 (260') CINEMA PARODIA La tv di Federico Fellini Con i film LA TV DI FELLINI (Italia, 1985-1992, colore,) di Tatti Sanguineti Gli spot e i frammenti di talk show, telefilm, videoclip, giochi a premi, inchieste, televendite ecc, che appaiono nei teleschermi di Ginger e Fred, furono ideati e realizzati da Fellini per irridere le trasmissioni televisive berlusconiane degli anni Ottanta. Nel 1992 il Maestro affidò a Tatti Sanguineti questi falsi programmi tv (compreso qualche inedito) per inanellarli uno dopo l'altro in un concentrato parodistico dell'orrore e dell'idiozia televisiva. INTERVISTA (Italia, 1987, col., 103’) Regia: Federico Fellini Con: Federico Fellini, Sergio Rubini, Antonello Ponziani, Lara Wendel, Marcello Mastroianni, Anita Ekberg. Su invito di una troupe giapponese, Fellini si fa intervistare a Cinecittà, dove arrivò per la prima volta, giornalista ventenne, nel 1940. E ricorda un modo di fare cinema che è scomparso per sempre. I CLOWNS (Italia 1971, col., 88’) Regia: Federico Fellini Con Anita Ekberg, Riccardo Billi, Liana Orfei, Tino Scotti, Fanfulla Dopo un’introduzione nella quale un bambino rapito assiste al montaggio di un tendone da circo, Fellini conduce un’inchiesta in prima persona sul mondo dei clowns e del circo. Fellini trova il modo di rievocare i sogni, le scoperte, gli stupori della sua infanzia. Special televisivo in forma di bloc-notes, di chiacchierata a ruota libera in cui Fellini continua a parlare di sé stesso attraverso il circo. |
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FUORI ORARIO
VENERDÌ 23 GENNAIO 2015I DALL'01:50 ALLE 07:00 (310') A cura di Fulvio Baglivi e Lorenzo Esposito Con i film L’AMORE È PIÙ FREDDO DELLA MORTE (Liebe ist kälter als der Tod, Repubblica Federale Tedesca, 1969, b/n, 85’, v.o. sott. it.) Regia: Rainer Werner Fassbinder Con: Ulli Lommel, Hanna Schygulla, Rainer Werner Fassbinder, Hans Hirschmuller, Peter Berling, Katrin Schaake. Franz Walsch (interpretato dallo stesso Fassbinder) è un piccolo ruffiano che vorrebbe entrare nel grande racket, ma rifiuta di affiliarsi a un sindacato del crimine e continua a lavorare per proprio conto. L’organizzazione gli mette alle calcagna Bruno, con cui Franz stabilisce un’amicizia venata di attrazione omosessuale. Franz invita Bruno a stabilirsi a casa sua, spingendolo verso la sua convivente Joanna, di cui egli è il protettore. Intanto la polizia sospetta Franz per una serie di delitti in realtà commessi da Bruno. Per gelosia Joanna denuncia i due uomini mentre stanno preparando una rapina in banca. La donna riuscirà a sfuggire a un killer del sindacato, ma Bruno rimarrà ucciso in una sparatoria che ricorda il finale di A bout de souffle. Il carrello notturno lungo la Landsberger Strasse è un’inquadratura non utilizzata di Il fidanzato, l’attrice e il ruffiano di Straub-Huillet in cui Fassbinder è attore. FLORENTINA HUBALDO, CTE [prima parte] (Filippine,2012, b/n, 353' circa) di Lav Diaz Interpreti: Hazel Orencio; Kristine Kintana; Noel Sto. Domingo; Willy Fernandez “Florentina Hubaldo va avanti ripetendo la sua storia, oralmente, come un mantra, una meditazione e una preghiera; è il suo modo di ricordare; per lei significa speranza di sopravvivenza e redenzione; combattendo con quanto le resta nella memoria. Lei vive in un posto dove la storia, la sua storia, viene sistematicamente cancellata. Due cercatori d’oro scavano con le loro zappe e le loro pale alla ricerca del proverbiale tesoro che li emanciperà. Un padre attente tristemente la morte della fragile figlia.” Lav Diaz. Per cinéphiles duri &puri |
Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO
SABATO 24 GENNAIO 2015 Con i film FLORENTINA HUBALDO, CTE (Filippine,2012, b/n, 353' circa) di Lav Diaz Interpreti: Hazel Orencio; Kristine Kintana; Noel Sto. Domingo; Willy Fernandez “Florentina Hubaldo va avanti ripetendo la sua storia, oralmente, come un mantra, una meditazione e una preghiera; è il suo modo di ricordare; per lei significa speranza di sopravvivenza e redenzione; combattendo con quanto le resta nella memoria. Lei vive in un posto dove la storia, la sua storia, viene sistematicamente cancellata. Due cercatori d’oro scavano con le loro zappe e le loro pale alla ricerca del proverbiale tesoro che li emanciperà. Un padre attente tristemente la morte della fragile figlia.” Lav Diaz LA DONNA CHE VOLEVA MORIRE (Segura Magura: Shinitai Onna, Giappone, 1970) Regia: Koji Wakamatsu Con: Eriko Shima, Hiroshi Yajima Lo spunto è il suicidio di Mishima, al quale Wakamatsu ha dedicato in seguito il ritratto più rosselliniano. Inquietante apologia sulla pratica dell’harakiri e del cosiddetto contratto di suicidio di coppia. Wakamatsu gira in location invernale mélo e bianchissima, stringendo a ripetizione i suoi inconsolabili sulla sottile linea del trapasso. |
Re: Fuori Orario
Beh,mi sa che si registra il secondo:D
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Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO LUNEDÌ 26 GENNAIO In onda lunedì 26 gennaio 2015 dall'01:15 alle 03:00 (105') Con il film LA ZINGARA ROSSA (The Gypsy and the Gentleman, GB, 1957, col., 103’) Regia: Joseph Losey Con: Melina Mercouri, Keith Mitchell, Patrick McGoohan, June Laverick, Lyndon Book, Flora Robson. All’inizio dell’Ottocento l’aristocratico Paul Deverill, giocatore che ha sperperato le sue fortune, sta per sposare una donna del suo lignaggio, e soprattutto ricca, che potrà salvarlo. Ma in una fiera incontra Bella, una gitana senza scrupoli che trascinerà entrambi nella rovina. Terzo film di Losey, girato durante l’esilio londinese, è “uno dei vertici assoluti della sua opera, eppure misconosciuto e poco amato”, e addirittura secondo Lourcelles, “l’ultimo vero film di Losey, quello in cui si esprime, senza dubbio per l’ultima volta, il suo talento più autentico e prezioso”. E questo malgrado le traversie della produzione e l’esclusione del regista dal montaggio finale. Il tema della decadenza di una classe appare per la prima volta e al meglio nell’opera di Losey, e “a ogni irruzione di violenza l’atmosfera del film sale di un gradino nella tensione, nell’eleganza e nella fascinazione tragica”. Alla fine Deverill trascina Bella nel fondo di un fiume, “nella vertigine, nell’attrazione morbosa per la distruzione, nell’inghiottimento e nella morte”: secondo Lourcelles è “uno dei più bei finali della storia del cinema” |
Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO
Venerdì 30 gennaio 2015 PROVE D’INQUADRATURA PER MUSEI INVISIBILI (1) a cura di Fulvio Baglivi e Lorenzo Esposito Con i film PISTOLETTO & SOTHEBY’S (Id., ITA, 1968, video da 8mm col., 23’) Di: Pia Epremian De Silvestris Con: Michelangelo Pistoletto; Maria Pioppi Nel 1968 diversi filmmakers torinesi, tra cui Ugo Nespolo e Tonino De Bernardi, girano un film dedicato all’arte povera di Michelangelo Pistoletto per la mostra di quest’ultimo presso la galleria “L’Attico” di Roma. Nel film di Pia Epremian l’artista è ripreso all’interno del suo universo creativo. SCHIFANOSAURUS REX (Italia, 2008, col., 76’06”) Regia, soggetto e sceneggiatura: Franco Brocani; Fotografia: Franco Lecca; musica: Andrea Monti; Montaggio: Ivan Varrani Un omaggio a Mario Schifano nel decennale della morte. Un film che rimanda nel titolo alla feroce voracità del tirannosauro, con cui l’autore ha voluto metaforizzare l’amico artista per divorare lo schema stantio e scolastico del consueto documentario d’arte, per sperimentare una forma assai più consona alle modalità del gesto creativo della pittura moderna – tra l’altro assolutamente dissimili da quelle proprie di Schifano artista. Un “allestimento” nei modi del cinema realistico ed immaginario, dove Schifano quasi perde “il peso materiale” modellatosi attraverso il suo concreto modo di essere artista e diventa un semplice “nome impersonale”, quasi un “riferimento territoriale” nel dominio incontestabile dell’Arte. «In Schifanosaurus di Schifano si vede solo “una parte”: lo sguardo rivendica la propria assoluta soggettività, la bidimensionalità determinata solo dalla linea retta che unisce Brocani a Schifano. Nel film, legato a doppio filo con la intera filmografia di Brocani, i pensieri e l’opera del pittore si intrecciano al flusso libero delle associazioni e delle immagini in una “istallazione filmica” di unità scheggiate, con la voce fuori campo a recitare le parole di testi di teoria dell’arte – in apertura e in chiusura quelli di Blanchot – miranti ad affrontare i nodi capitali della ricerca di Schifano, comuni a quelli dell’amico regista: il problema del senso dell’essere artista, l’interrogativo dell’individuo creatore che si chiede, ci chiede “l’arte è ancora qualcosa di possibile?”» (Susanna Paissan) DE CHIRICO METAFISICO (Italia, 1962, col.) Regia: Raffaele Andreassi Un ritratto del grande pittore al lavoro durante il suo periodo metafisico. AUTORITRATTO (Italia, 1958, b/n) Regia: Raffaele Andreassi Il pittore Amedeo Ruggiero e le sue immagini delle periferie romane dal dopoguerra agli anni '60 dipinte con tono sommesso da cronista è il pezzo di mondo che Raffaele Andreassi racconta in questo cortometraggio-documentario. SCENEGGIATURA DEL FILM PASSIONE Regia: Jean-Luc Godard Con: Jean-Luc Godard, Isabelle Huppert, Hanna Schygulla, Jerzy Radziwilowicz, Michel Piccoli . Non ho voluto scrivere la sceneggiatura, ho voluto vederla. […] Dato che prima si vede il mondo e poi lo si scrive. E anche il mondo che descrive Passion bisognava prima vederlo, vedere se esisteva per poterlo filmare. […] La sceneggiatura viene dalla contabilità, per spiegare dove si sono spesi i soldi. Ma all’inizio si vedeva, e io volevo vedere la storia di Passion, c’erano degli elementi, ma bisognava vederli, per vedere se questo mondo poteva esistere. Questo è il lavoro della sceneggiatura. Poi si fa il film. Non bisogna creare un mondo, ma creare la possibilità di un mondo. La macchina da presa farà questo lavoro, renderà questo possibile probabile, o questo probabile possibile. Creare questo probabile, vedere, vedere l’invisibile, e vedere cosa capita se l’invisibile fosse visibile, cosa si potrebbe vedere. (Jean-Luc Godard) Ho pensato che forse avrei potuto fare un film in America […] Coppola aveva ripreso il progetto americano, poi non si è fatto. Ma ho girato un’inquadratura nel suo studio, che ora è in Scénario du film Passion, perché a un certo momento siamo stati in dubbio se girare Passion negli Stati Uniti. Si trattava dunque di un’inquadratura di prova. Ha messo la sua troupe a mia disposizione, un sabato. È stata l’unica volta che ho girato a Hollywood, ero molto contento. (Jean-Luc Godard). CARMELO BENE – LE TECNICHE DELL’ASSENZA (Italia 1984, col., 74’) Regia: Ferruccio Marotti Curatore: Maurizio Grande Interpreti: Carmelo Bene Il Macbeth di Carmelo Bene - un progetto di Ferruccio Marotti a cura di Maurizio Grande - si compone di due audiovisivi girati da Marotti nel 1982 ed editi da Grande nel 1984: Le tecniche dell'assenza e Concerto per attore solo. I video ricostruiscono gli elementi strutturali della messinscena di Carmelo Bene attraverso immagini tratte dall'eccezionale videoregistrazione in tempo reale di 32 giornate di prove di scrittura di scena di Bene uomo-teatro, per un teatro di non-rappresentazione, massacro dei classici (Macbeth è un ricco pazzo internato in una clinica di lusso assistito da un'infermiera sado-maso che è Lady Macbeth). Dal video - unico esistente su Carmelo Bene in prova - emergono con chiarezza gli elementi di fondo della sua poetica: le tecniche dell'assenza, il depensamento, lo stream of consciousness, la phoné, la macchina attoriale, la sospensione del tragico, l'incomunicabilità, l'irrappresentabilità. |
Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO 1 FEBBRAIO 2015 1.45 La via lattea di L. Bunuel. 3.25 Risaliamo gli Champs Elysées di S. Guitry 2 FEBBRAIO 2015 in onda lunedì 2 febbraio 2015 dall'01:15 alle 03:00 (115') FURYO – MERRY CHRISTMAS MR. LAWRENCE (Senjo No Merry Christmas, Giappone / GB / Nuova Zelanda, 1983, 115’34” ) Regia: Nagisa Oshima Con: David Bowie, Ryuchi Sakamoto, Tom Conti, Jack Thompson, Takeshi Kitano In un durissimo campo di concentramento giapponese a Giava, nel 1942, il giovane comandante Yonoi, frustrato per non essere al fronte a morire per l’imperatore, applica nel modo più severo, coadiuvato dal sergente Hara, il codice militare nipponico In realtà Yonoi subisce l’attrazione dell’ufficiale inglese prigioniero, attrazione sessuale ma anche per una cultura diversa. La guerra finisce, Yonoi si suicida, il sergente Hara viene processato dagli Alleati per crimini che non riesce a comprendere. |
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FUORI ORARIO VENERDÌ 6 FEBBRAIO 2015
C’ERA UNA VOLTA – IL CINEMA DI FRANCESCO ROSI (1) a cura di Roberto Turigliatto Con i film LA SFIDA (Italia-Spagna, 1958, b/n, 83’) Regia: Francesco Rosi Con: José Suarez, Rosanna Schiaffino, Nino Vingelli: Film d’esordio di Rosi, ispirato a un fatto di cronaca e ambientato a Napoli. Ascesa e caduta di Vito Polara , un piccolo e ambizioso trafficante di sigarette di contrabbando che cerca di farsi strada nei mercati generali. Imparerà ben presto i meccanismi dello sfruttamento economico e finirà per scontrarsi con il boss camorrista Salvatore Ajello che lo ucciderà proprio nel giorno del suo matrimonio. LE MANI SULLA CITTÀ (Italia, 1963, b/n, 96’37”) Regia: Francesco Rosi Con: Rod Steiger, Salvo Randone, Guido Alberti, Angelo D’Alessandro, Marcello Cannavale Leone d’oro a Venezia nel 1963. L’impresario edile Eduardo Nottola, consigliere comunale di Napoli e candidato a diventare assessore, progetta grandiose speculazioni edilizie. Il crollo di una sua casa non lo ferma: sacrifica il figlio, cambia partito e viene eletto. L’arcivescovo benedice l’inizio dei lavori che modificheranno il volto della città. DIARIO NAPOLETANO (Italia, 1992, col., 85’) Regia: Francesco Rosi In occasione di un dibattito sulla speculazione edilizia che si terrà alla Facoltà di Architettura di Napoli, viene proiettato "Le mani sulla città" di Francesco Rosi. Quasi trent'anni dopo, il regista torna nella sua città per filmare in forma di diario la Napoli degli anni Novanta, frutto delle speculazioni edilizie e degli affari illegali che avevano caratterizzato il boom economico. Rosi ripercorre le vie della città osservandone il degrado, la criminalità giovanile, i segni onnipresenti del mercato della droga. La città è molto cambiata e forse, è diventata ancora più insidiosa e cattiva di quella del primo film, ma il regista crede ancora nella ricerca di una Napoli diversa, ancora da costruire. |
Re: Fuori Orario
FUORI ORARIO SABATO 7 FEBBRAIO 2015 SABATO 7 FEBBRAIO 2015 DALLE 01:55 ALLE 7:00 (305') - C’ERA UNA VOLTA – IL CINEMA DI FRANCESCO ROSI (2) a cura di Roberto Turigliatto Con i film SALVATORE GIULIANO (Italia. 1962, b/n, 118’06” ) Regia: Francesco Rosi Con: Frank Wolff, Salvo Randone, Federico Zardi, Pietro Cammarata, Giuseppe Teti. A Castelvetrano, nel 1950, viene trovato il corpo senza vita del bandito Giuliano. Attraverso una serie di flash back il film ricostruisce la sua storia: da comandante dell’esercito separatista siciliano a bandito al soldo dei latifondisti mafiosi, dalla strage dei braccianti a Portella della Ginestra alla morte per mano del luogotenente Pisciotta, manipolato a sua volta dalla polizia. Durante il processo alla banda Pisciotta annuncia di voler rivelare i nomi dei mandanti politici della strage, ma viene trovato a sua volta morto, avvelenato nella cella del carcere. Interviste a Francesco Rosi Montaggio a cura di Fuori Orario con interviste dai set o in studio dai programmi RAI, durata: 30’ LA TREGUA (Italia-Francia-Svizzera, 1997, col., 112’42” Regia: Francesco Rosi Con: John Turturro, Massimo Ghini, Rade Serbedzija, Teco Celio, Roberto Citran,Claudio Bisio, Andy Luotto, Stefano Dionisi Dal romanzo autobiografico di Primo Levi (adattato da Rosi e Tonino Guerra), il viaggio di ritorno di tre deportati italiani sopravvissuti dal campo di Auschwitz. |
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