FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   Depressione Forum (https://fobiasociale.com/depressione-forum/)
-   -   Una vita da disoccupati (https://fobiasociale.com/una-vita-da-disoccupati-56755/)

claire 09-11-2020 09:25

re: Una vita da disoccupati
 
Senti ma se stai bene così e non ti serve e non ti piace, perché dovresti motivarti a lavorare?Fai a meno🤷

HollywoodUndead 09-11-2020 15:05

re: Una vita da disoccupati
 
A dicembre inizierò il corso OSS, cosa di cui non sono assolutamente convinto e che mi mette ansia al solo pensiero.
Corro spedito verso l'ennesima tragedia

Delta80 09-11-2020 16:06

Quote:

Originariamente inviata da Architeuthis- (Messaggio 2533207)
Io nemmeno finiró in strada e non dovrei avere problemi economici, ma non lavorare e non avere uno scopo nella vita è terribile, non sei inserito nella società e diventi un alienato.

Io invece credo al lavoro solo per un discorso economico , purtroppo non solo devo lavorare ma devo anche guadagnare abbastanza bene , se potessi starei volentieri senza lavorare altroché

Palmiro 09-11-2020 18:16

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da HollywoodUndead (Messaggio 2533189)
A dicembre inizierò il corso OSS, cosa di cui non sono assolutamente convinto e che mi mette ansia al solo pensiero.
Corro spedito verso l'ennesima tragedia

Bravo, OSS mi sembra un buon corso per garantirsi un lavoro subito dopo

Teach83 09-11-2020 18:45

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da HollywoodUndead (Messaggio 2533189)
A dicembre inizierò il corso OSS, cosa di cui non sono assolutamente convinto e che mi mette ansia al solo pensiero.
Corro spedito verso l'ennesima tragedia

Ma gli OSS posso fare le iniezioni e le flebo, oppure devono essere supervisionati da un infermiere ?
Mi sembra che sia una cosa mai chiarita, nel senso che chi è esperto le fa, altri non lo permettono, ecc.. Dipende da struttura a struttura, dai colleghi, ecc...

Surrounded 09-11-2020 19:35

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2533279)
Ma gli OSS posso fare le iniezioni e le flebo, oppure devono essere supervisionati da un infermiere ?

Mi sembra che sia una cosa mai chiarita, nel senso che chi è esperto le fa, altri non lo permettono, ecc.. Dipende da struttura a struttura, dai colleghi, ecc...

Come regola non possono fare né iniezioni né flebo.

Krieg 09-11-2020 21:00

re: Una vita da disoccupati
 
C'è un corso gratuito come sysadmin e pure per un corso di merda da 350 ore chiedono il domicilio in quartiere limitrofo?! :testata:
Io inizio a mentire spudoratamente e a modificare il cv ogni volta che lo invio

HollywoodUndead 09-11-2020 21:56

Quote:

Originariamente inviata da Teach83 (Messaggio 2533279)
Ma gli OSS posso fare le iniezioni e le flebo, oppure devono essere supervisionati da un infermiere ?
Mi sembra che sia una cosa mai chiarita, nel senso che chi è esperto le fa, altri non lo permettono, ecc.. Dipende da struttura a struttura, dai colleghi, ecc...

Che io sappia non possono fare nessuna delle due cose

Ezp97 09-11-2020 22:48

Quote:

Originariamente inviata da Delta80 (Messaggio 2533215)
Io invece credo al lavoro solo per un discorso economico , purtroppo non solo devo lavorare ma devo anche guadagnare abbastanza bene , se potessi starei volentieri senza lavorare altroché

Io vorrei trovare un lavoro alla mia portata ma se non lo trovo un domani che cazzo faccio? I miei sono ex operai. Quando fra 40 anni loro non ci saranno più faro’ la fame

Balto 09-11-2020 22:55

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2533379)
C'è un corso gratuito come sysadmin e pure per un corso di merda da 350 ore chiedono il domicilio in quartiere limitrofo?! :testata:
Io inizio a mentire spudoratamente e a modificare il cv ogni volta che lo invio

Non ci vedo nulla di male nel farlo, pure io per trovare il lavoro attuale ho mentito un po' su dove stavo, diciamo che ho tolto quasi 200 km di tragitto :sisi:

Stasüdedòs 09-11-2020 23:05

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Balto (Messaggio 2533451)
Non ci vedo nulla di male nel farlo, pure io per trovare il lavoro attuale ho mentito un po' su dove stavo, diciamo che ho tolto quasi 200 km di tragitto :sisi:

Io invece non ho mentito, però ho scritto chiaramente sul CV la disponibilità al trasferimento immediato in un comune/città vicino o corrispondente al luogo di lavoro (io abitavo a 200-300 km di distanza)... ha funzionato, ed è proprio quello che ho fatto trasferendomi (e con questo sistema ho ottenuto in totale 3 colloqui, anzi potenzialmente 4, viste che uno l'ho rifiutato perchè già mi avevano assunto.

PS: era il 2016

Krieg 09-11-2020 23:39

re: Una vita da disoccupati
 
Io sto spammando curricula in tutto il nord italia e ho scritto che mi voglio trasferire appunto ma non mi chiama nessuno, a Roma invece bene o male qualche colloquio lo ottenevo precovid

Ezp97 09-11-2020 23:41

Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2533488)
Io sto spammando curricula in tutto il nord italia e ho scritto che mi voglio trasferire appunto ma non mi chiama nessuno, a Roma invece bene o male qualche colloquio lo ottenevo precovid

Da lidl nella mia città serve un magazziniere full time con contratto buono, speriamo...

Nightlights 10-11-2020 02:53

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2533534)
Nessuna di quelle certezze mi appartiene, mi piace sicuramente la mia libertà ma non conosco se effettivamente questa sarà sempre presente, cerco testimonianze, persone over trenta che possano affermare che anche senza un lavoro fanno una vita dignitosa e chi si affanna per il lavoro lo fà soltanto per un senso di appartenza oppure di critica necessità.
Poi mi sento anche molto solo, tutti sembrano correre dietro al lavoro, anche i fobici qui scrivono di quanti colloqui e progetti fanno, quando io penso solo a chiudermi in casa, lontano senza pensare e vedere nessuno, mi sento diverso, stigmatizzato, escluso, tormentato, sconfitto, vorrei sapere se infondo la maggiorparte di chi parla di lavoro lo fà più per piacere mentale che necessità.

Lavorano tutti per necessità, alla fine sono i soldi che servono, quelli che lavorano per passione sono pochissimi. Poi ci sono anche quelli che traggono piacere dal lavoro e quelli che impazzirebbero senza, non siamo tutti uguali...
Però credo di capire quella sensazione di diversità rispetto a chi lavora, la vita si imposta diversamente rispetto a quando hai le giornate scandite da orari precisi (lavoravo anch'io, ora sono fermo da un pò).

pure_truth2 10-11-2020 03:44

Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2533534)
Nessuna di quelle certezze mi appartiene, mi piace sicuramente la mia libertà ma non conosco se effettivamente questa sarà sempre presente, cerco testimonianze, persone over trenta che possano affermare che anche senza un lavoro fanno una vita dignitosa e chi si affanna per il lavoro lo fà soltanto per un senso di appartenza oppure di critica necessità.
Poi mi sento anche molto solo, tutti sembrano correre dietro al lavoro, anche i fobici qui scrivono di quanti colloqui e progetti fanno, quando io penso solo a chiudermi in casa, lontano senza pensare e vedere nessuno, mi sento diverso, stigmatizzato, escluso, tormentato, sconfitto, vorrei sapere se infondo la maggiorparte di chi parla di lavoro lo fà più per piacere mentale che necessità.

Se anche in futuro la tua routine sarà quella di restare a casa, credo che potrai sopravvivere dignitosamente,ma è da considerare la situazione economica familiare. Probabilmente un assegno di invalidità minima sarà quantomeno necessario.
Ti direi che sarebbe pura sopravvivenza, però in fondo tu non hai vizi,non sei soggetto a desideri consumistici,ti accontenti di poco,non hai in mente di instaurare relazioni,quindi potrebbe bastare così.
Non uscendo,non hai neanche da affrontare lo stigma.

Io invece,in un misto tra reale difficoltà e immaturità/negazione/compensazione, uscivo, ma le attività mi erano precluse o ridotte, mi facevo tentare da cose che avrei voluto ma non potevo avere, vedevo gente che aumentava la sensazione di estraneità, percepivo lo stigma del lavoro , venivo redarguito dai familiari e non compreso.
Tutta sofferenza.
Insomma cercavo di fare come se niente fosse,ma era solo auto illusione,non volevo vedere ed affrontare il problema,non accettavo che la mia vita dovesse essere quella.
Non serviranno decenni prima che anche i miei se ne vadano, eppure proprio come te, non ho mai avuto quella spinta.
E quando c'era si concludeva in due modi:
- Paura/evitamento
- Breve esperienza lavorativa disastrosa, che rafforzava la credenza negativa

Ora dunque mi sono un po' ridimensionato,cerco di sfuggire ai desideri indotti ed inutili,mi accontento,e accetto il fatto che, se non lavoro,non posso permettermi quasi niente.
Forse neanche la socialità

Non so come andrà a finire, spero di migliorare in questo senso e ottenere un lavoro quantomeno sopportabile.

Palmiro 10-11-2020 11:18

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da pure_truth2 (Messaggio 2533549)
Se anche in futuro la tua routine sarà quella di restare a casa, credo che potrai sopravvivere dignitosamente,ma è da considerare la situazione economica familiare. Probabilmente un assegno di invalidità minima sarà quantomeno necessario.
Ti direi che sarebbe pura sopravvivenza, però in fondo tu non hai vizi,non sei soggetto a desideri consumistici,ti accontenti di poco,non hai in mente di instaurare relazioni,quindi potrebbe bastare così.
Non uscendo,non hai neanche da affrontare lo stigma.

Io invece,in un misto tra reale difficoltà e immaturità/negazione/compensazione, uscivo, ma le attività mi erano precluse o ridotte, mi facevo tentare da cose che avrei voluto ma non potevo avere, vedevo gente che aumentava la sensazione di estraneità, percepivo lo stigma del lavoro , venivo redarguito dai familiari e non compreso.
Tutta sofferenza.
Insomma cercavo di fare come se niente fosse,ma era solo auto illusione,non volevo vedere ed affrontare il problema,non accettavo che la mia vita dovesse essere quella.
Non serviranno decenni prima che anche i miei se ne vadano, eppure proprio come te, non ho mai avuto quella spinta.
E quando c'era si concludeva in due modi:
- Paura/evitamento
- Breve esperienza lavorativa disastrosa, che rafforzava la credenza negativa

Ora dunque mi sono un po' ridimensionato,cerco di sfuggire ai desideri indotti ed inutili,mi accontento,e accetto il fatto che, se non lavoro,non posso permettermi quasi niente.
Forse neanche la socialità

Non so come andrà a finire, spero di migliorare in questo senso e ottenere un lavoro quantomeno sopportabile.

La socialità è il problema minore, se non lavori non puoi permetterti di vivere per conto tuo, non dipendere dalla volontà dei genitori (che finché vivi sotto il loro tetto , possono fare di te quello che vogliono) , e tantissime altre limitazioni. Una vita così è degno di essere vissuta?

Michiru-1990 10-11-2020 11:31

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Palmiro (Messaggio 2533608)
La socialità è il problema minore, se non lavori non puoi permetterti di vivere per conto tuo, non dipendere dalla volontà dei genitori (che finché vivi sotto il loro tetto , possono fare di te quello che vogliono) , e tantissime altre limitazioni. Una vita così è degno di essere vissuta?

sono tante le vite non degne di essere vissute... eppure ci sono. Fosse così facile non saremmo qui in molti.
Non credi?
Le cose che dici sono ovvie per molti ma non facilmente applicabili per tanti. Quindi non mi sembra il caso di farla così semplicistica. Ogni caso è diverso.

Winston_Smith 10-11-2020 12:57

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da Krieg (Messaggio 2533488)
Io sto spammando curricula in tutto il nord italia e ho scritto che mi voglio trasferire appunto ma non mi chiama nessuno, a Roma invece bene o male qualche colloquio lo ottenevo precovid

Tendenzialmente mi pare di aver notato che vogliono gente che sia (o dichiari di essere) già residente vicino al posto di lavoro: non gli interessa che uno sia disponibile a trasferirsi, non so perché. Questo già prima del covid, adesso con eventuali lockdown che incombono penso possa essersi anche accentuata come tendenza...

Servo di Yahweh 10-11-2020 13:14

re: Una vita da disoccupati
 
Ho trovato un annuncio che cercano un giardiniere apprendista. Gli ho mandato un email, chissà se vogliono con esperienza o no.

claire 10-11-2020 13:55

re: Una vita da disoccupati
 
Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2533534)
Nessuna di quelle certezze mi appartiene, mi piace sicuramente la mia libertà ma non conosco se effettivamente questa sarà sempre presente, cerco testimonianze, persone over trenta che possano affermare che anche senza un lavoro fanno una vita dignitosa e chi si affanna per il lavoro lo fà soltanto per un senso di appartenza oppure di critica necessità.
Poi mi sento anche molto solo, tutti sembrano correre dietro al lavoro, anche i fobici qui scrivono di quanti colloqui e progetti fanno, quando io penso solo a chiudermi in casa, lontano senza pensare e vedere nessuno, mi sento diverso, stigmatizzato, escluso, tormentato, sconfitto, vorrei sapere se infondo la maggiorparte di chi parla di lavoro lo fà più per piacere mentale che necessità.

Ma guarda che di esempi di gente che non lavora e sta bene ce ne sono .
La maggior parte forse no, ma perché bisogna per forza appartenere a qualche maggioranza e non si può essere eccezioni o casi rari?
Anche fra fobici le differenze sono abissali, in tutto.
Tu devi stare bene tu, se senza lavoro stai meglio, non ne hai bisogno né ora né i futuro, il problema rimane solo il confronto.
Il confronto, non il lavorare o meno.
Spesso, tolto il peso del giudizio sociale sulle nostre scelte, sparisce anche il dubbio e il disagio.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:25.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.