Re: Insegnanti empatia zero
https://www.liberoquotidiano.it/news...-sua-casa.html
classica maestra che urla contro la polizia fascista ma poi usa droghe da fighetti :miodio: empatia zerissimo |
Re: Insegnanti empatia zero
Che c'entra l'empatia in questo caso?
La cocaina comunque non è più una droga da ricchi, si vede che sei fobico e non esci più di casa dagli anni 90 :D |
Re: Insegnanti empatia zero
Non ho letto l'articolo comunque visto lo stress scolastico da maestra,vorrei tirare di coca pure io:D
Ho letto.Avrà preso male il licenziamento. Tolleranza zero per l'uso di droga,empatia a mille per le maestre che lavorano e per le maestre licenziate. |
Re: Insegnanti empatia zero
Non farlo, io l'ultima volta che ho provato mi sono infiammato le corde vocali e ho perso la voce proprio durante una lezione. E quel giorno avevo pure i consigli di classe.
Morale: il vero sballo è dire no (cit.) |
Re: Insegnanti empatia zero
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18ore,lamentatevi! |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Cmq sí per carità,io odio gli adolescenti, sto pensando di spostarmi nell'infanzia per non avere a che fare neanche con le quinte,li voglio piú piccoli possibile per sottometterli e piegarli al mio volere :D |
Re: Insegnanti empatia zero
non hanno preparazione psicologica alcuna, sono li solo perchè hanno vinto un posto fisso e sanno che non saranno mai più schiodati
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Quasi la metà dell'attuale corpo docente è composto da precari e ce ne sono un sacco che entrano di ruolo dopo i 60.
Inoltre non si considera il fatto che non si diventa fissi per grazia ricevuta da dopo anni e anni di instabilità e con abilitazioni assai costose e concorsi sempre più ardui. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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comunque son sempre contro questi linciaggi mediatici, certo se è vero che ha detto che si trattava di un esperimento sociale la cosa è evidentemente gravissima se invece si fosse trattato di una "punizione" la faccenda cambierebbe, il fatto che il bambino fosse nero solletica molto i giornalisti, conviene aspettare conferme mi è tornata alla mente una mia prof (tralatro simpatica, una delle poche che ricordo senza provare fastidio) che se beccava uno a parlare durante la lezione lo faceva alzare in piedi al banco e lo lasciava lì per 10 minuti, con me lo fece un paio di volte ma non l'ho mai vissuta male, anche perchè nella fattispecie aveva ragione |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Qui gli ulteriori sviluppi del caso.
Per quattordici giorni, intanto, il maestro Bocci - che su Facebook sfotteva i migranti tra volgarità da osteria e a scuola dava della scimmia a una bambina nigeriana "come esperimento sociale" - è rimasto regolarmente al suo posto Poverino, linciato mediaticamente, santo subito! |
Re: Insegnanti empatia zero
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in realtà sono abbastanza a favore nel caso dei linciaggi mediatici riguardanti gli insegnanti in generale, mi piaceva essere per una volta politicamente corretto :sisi: |
Re: Insegnanti empatia zero
pazzesco, ma non fanno tipo dei corsi prima di abilitarli all'insegnamento? :miodio:
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Re: Insegnanti empatia zero
Ho notato che mostrare troppa empatia verso i ragazzi si rivela un autogol. E' giusto essere empatici quando si parla di rispetto delle regole e riconoscimento della violazione delle stesse, ma l'insegnante deve sempre comportarsi come un vigile, nel senso che il suo dovere è gestire il gruppo classe e trattare tutti in maniera distante e imparziale, non entrare nelle vite dei singoli alunni, interessandosene, pena la perdita del controllo della classe come un insieme.
Ora ho questa prima, dove si registra un numero record di alunni provenienti da famiglie di divorziati, in cui la figura del padre è spesso, per non dire del tutto, assente. Questo provoca un'identificazione tra sottoscritto (che per sesso ed età, potrebbe essere il loro genitore) e figura sostitutiva del padre. Quei momenti in cui mi sono abbandonato all'affettuosità pseudopaterna, hanno finito per rovinare il rapporto con loro, che da tutore dell'ordine e della materia, hanno finito appunto per vedermi come un elemento vicariale dei loro padri inesistenti. Tutte quelle volte in cui ho finto di interessarmi alle loro vite, hobby e ho fatto domande moderatamente di natura personale, sono finite a detrimento dell'ordine nella classe. Quindi l'empatia dovrebbe essere sempre presa con le pinze. Immaginatevi una guardia di finanza che non multa l'evasore perché questo tiene famiglia, è povero, ha problemi di corna...mai fare sconti coi ragazzini, le regole vanno applicate quanto più possibile alla lettera e uniformemente. Salvo con chi, provvisto di certificazione, ha a disposizione strumenti compensativi e/o dispensativi. Fare il frate animato da pio spirito missionario non funziona. Severi ma giusti è la regola aurea. |
Re: Insegnanti empatia zero
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l'insegnante è certamente un povero diavolo, è certamente uno che vivendo tutti i giorni coi ragazzi non può stare sempre sul piedistallo, deve giocoforza instaurare rapporti di estrema vicinanza emotiva ma ciò non toglie che il suo ruolo sia di autorità. il modo migliore che ha per svolgere il suo compito credo che sia quello di esercitare l'autorità bilanciando sempre giustizia e misericordia per chi ha un ruolo di autorità la giustizia spesso è difficile da esercitare per mille fattori, psicologici ed anche esterni ma è il modo migliore per ottenere rispetto dai propri "subordinati" e per coltivare con loro un rapporto sano |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Il fatto che le cose siano peggiorate comunque non toglie che prima fossero già pessime. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Questo film a me è piaciuto, sembra davvero non dar ragione definitivamente a nessuno, la situazione è divenuta troppo complessa ormai e non si può tornare indietro, cercare di ripristinare le forme di disciplina che vigevano un tempo secondo me è un'operazione destinata a fallire, bisogna trovare nuove forme di conciliazione tra i vari soggetti sociali in gioco... genitori, allievi e corpo docente. Bisognerebbe costruire una forma di alleanza che punti a degli obiettivi riconosciuti e comuni, se in un'orchestra le persone che ne fanno parte sono interessate a trovare una forma di armonia per far funzionare il tutto, riconosceranno l'autorità del direttore per motivi pratici (perché serve anche a loro questa figura qua), ma non ho idea di come si possa raggiungere questo obiettivo qua praticamente. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Questo è un caso di empatia sottozero, spero che abbia terminato la sua carriera come docente:
https://www.ilmessaggero.it/politica...e-4881657.html |
Re: Insegnanti empatia zero
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Questi son problemi ben più seri di mancanza di empatia |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Io ho sempre visto gli insegnanti come gendarmi fascisti e non mi aspettavo empatia da parte loro
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Re: Insegnanti empatia zero
Se devo impersonificare il ruolo dell'insegnante nella distribuzione d'empatia, dovrei prima dividere i bambini in vari sottogruppi:
Da un lato quelli in cui è già presente lo squarcio da cui si intravedono le forme dell'adulto sporco e meschino che diverrà. Dall'altro, l'estremo opposto, quelli dall'animo già irrequieto e fragile, già esperti collezionisti di traumi, destinati a una carriera di tormenti, e a un'esistenza amara già segnata. È chiaro che l'insegnante colto da uno slancio di empatia dovrebbe rimanere lucido e destinarlo agli appartenenti del secondo sottogruppo, senza vergogna o timore di aver posto una selezione non necessaria perché bambini sono tutti ciccipucci. Stocazzo. |
Re: Insegnanti empatia zero
Per fortuna non insegni.
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Re: Insegnanti empatia zero
immaginavo che qualcuno avrebbe commentato anche qui la notizia del giorno :D
ovviamente anch'io sarei lieto di andare sotto casa di quell' "insegnante"a festeggiare il suo allontanamento dalla scuola con bottiglie di spumante. Ricordo ancora la mia insegnante di francese che mandava fuori dalla porta chiunque indossasse un maglione rosa, quell'altra che mi rimandò a settembre e poi mi bocciò perché balbettavo...sarebbe una parziale rivincita contro i piccoli dittatori che abusano del loro potere sui più deboli. Ma secondo me tornerà al suo posto tra poco tempo e cercherà di vendicarsi sugli studenti. |
Mi è venuto un dubbio atroce.
Secondo voi se gli insegnanti e i compagni considerano uno studente autistico durante i colloqui lo dicono ai genitori ? O é una cosa che si tengono per loro ? Perché un giorno una mia compagna quando io non ero presente se n'é uscita fuori dicendo che la Prof. B. le aveva detto che X era leggermente autistico ma che i suoi genitori non vogliono dirlo perché temono di buttargli giù l'autostima. É stata una cosa voce però, uno di quei discorsi che nascono e muoiono nel giro di poche battute. Una cazzata probabilmente ... É un gossip che si é inventata Prof B che poi purtroppo si é diffuso in tutto il corpo docenti, tanto perché non ha niente da fare ? Anche perché la cosa non sarebbe dovuta continuare. I miei genitori mi conoscono certo meglio di loro e mi avrebbero certo difeso. O forse i professori pensano ancora che i miei siano tra quelli che negano del tutto che il loro ragazzo abbia problemi ed ecco quindi la frase di prima ? Non so né quando sia nato sto gossip o perché ma é durato per due anni :c |
Re: Insegnanti empatia zero
Gli insegnanti non fanno diagnosi, possono segnalare i problemi riscontrati ai genitori, i quali poi decidono se fare una valutazione all'usl e se condividere gli esiti con gli insegnanti.
Nei casi gravi(difficoltà rilevanti e genitori che non vogliono fare nulla) gli insegnanti possono fare segnalazione ai servizi. |
Re: Insegnanti empatia zero
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Re: Insegnanti empatia zero
Al di là dell'ultimo caso di cronaca, avete idea di che cosa significa essere buoni e simpatici di fronte a 25-30 adolescenti che tutto vorrebbe fare tranne che essere lì ad ascoltarti?
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