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Re: Il mistero dell'uomo timido...
la cosa piu incredibile che tutto questo casino per l'approccio non oso pensare per le fasi successive....
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Re: Il mistero dell'uomo timido...
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Re: Il mistero dell'uomo timido...
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SACROSANTE non serve aggiungere + nulla, hai riassunto tutto con due frasi geniali |
Re: Il mistero dell'uomo timido...
domenica ce un compleanno di una mia amica pensavo di andarci,magari ce qualke ragazza da conoscere...sopratutto devo milgiorare nel contatto,per questo agennaio credo mi iscrivero' al ballo...sono troppo rigido,oltre il bacio sulla guancia non so andare con le donne,il resto mi e sconosciuto,qualke abbraccio sporadico veloce...
devo sfrozarmi e l'unica chances che ho,ho avuto 2 gironi diffcile davvero tristi,purtoppo e la mia condizione,alti e bassi continui,altri quando intravedo speranze,bassi quando mi sento imprigionato nella mia condizione... |
Re: Il mistero dell'uomo timido...
domani torno dallo psicologo voglio dirgli di essere seguito costantemnete ogni settimana,a costo di spendere tanti soldi,ma ho biosgno di una guida....anche se non ho tante cose da raccontare fatte in queste 3 settimane...
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Re: Il primo passo nel corteggiamento
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sarebbe un'errore madornale confondere le due cose. Inoltre basta la mia esperienza personale avuta con le ragazze giapponesi durante il mio soggiorno di 3 mesi a Londra (nel lontano 2000) e non parlo di relazioni (sebbene una ci abbia provato con me, solo che io ero troppo cretino per accorgermene, non avendo ancora tutto il bagaglio culturale nippofilo che ho ora). Ti posso dire solo una cosa: le ragazze occidentali hanno tutto da imparare da loro. |
Re: Il mistero dell'uomo timido...
comunque un amico era stato in Giappone per 4 mesi per uno stage e aveva riferito: "Con le giapponesi nella prima uscita non combini niente ma già dalla 2° uscita si lasciano andare e diventano tr.." ... questo perchè in passato shiniji76 diceva che le giapponesi sono solo per le relazioni serie
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Re: Il primo passo nel corteggiamento
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Re: Il mistero dell'uomo timido...
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Il problema è che gli occidentali (per colpa della propaganda a stelle e strisce del c***o, retaggio della seconda guerra mondiale). sono per la maggior parte ottusi e razzisti nei confronti dei giapponesi. |
Re: Il mistero dell'uomo timido...
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Re: Il primo passo nel corteggiamento
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io ho amici giapponesi, ho lavorato con giapponesi, ho amici che han lavorato in Giappone (altro che 3 mesi a Londra...), amici che ci son stati in vacanza più di una volta, ho fatto corsi di spada (Iaido) e cultura giapponese, anche con maestri giapponesi. Il Giappone è il mio pallino da quando avevo 16 anni. Insomma, permettimi di dire, che sto leggendo delle cagate priva di qualsiasi senso critico. Io non ho mai detto geisha = puttana. Ciò non toglie che le giapponesi non sono geisha e la loro diversità di costumi sessuali è evidente. I giapponesi non pigliano per il culo un bel niente: sono OSSESSIONATI dalla moda e dal look (non tutti, la maggioranza si). I punk giapponesi ad es, hanno un look punk che sfiora la perfezione estetica. Sono metro di paragone. Gli altri quando vengono in Italia svaligiano i nostri negozi di abiti firmati. I più grandi fan club di squadre sportive occidentali sono in Giappone. I più grandi fan club di musica occidentale sono in GIappone. Sono un paese che ha perso gran parte dell'amor patrio che avevano e vivono nel mito dell'Occidente. Timidezza e sensibilità in Giappone non sono un pregio. Sono un modo d'essere che è esaltato da una certa cultura shojo o pop, ma che non ha sovrapposizione col mondo reale. E' un pregio la cortesia, che è cosa diversa e che spesso ai nostri occhi suona come falsità (culture differenti). Le giapponesi non sono tutte "facili", sta di fatto che il mio amico ha perso la verginità là e ciò è stato dovuto al fatto che gli italiani sono in proporzione meno impacciati. Altri hanno rimorchiato in disco grazie alla minor timidezza, appunto. Vai a chiedere inoltre agli studenti cosa ne pensano delle giapponesi in vacanza-studio........ per molte giapponesi, avere il ragazzo italiano o americano era uno status symbol. Il mito del gaijin permane forte ai loro occhi. Così come è ancora evidente un complesso di inferiorità maturato dopo la guerra (paragonare un vecchio giapponese e un ragazzo c'è un abisso...). Che poi tu mi dica di preferire un modo di fare rispetto ad un altro è un conto. Mitizzare una realtà dicendo che si apprezzano timidezza e sensibilità è un altro. Vai al Vanilla, a Tokyo, dove i gaijin pagano meno l'ingresso e i giapponesi prezzo pieno proprio perché le ragazze si fiondano sull'afroamericano di moda.... ^^ voi avete la visione del Giappone pre-guerra. il disprezzo verso gli occidentali non è certo delle nuove generazioni.... |
Re: Il primo passo nel corteggiamento
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Senza averci vissuto per un po' (o almeno senza avere a disposizione il racconto di uno che ci ha vissuto per un po') non penso si possano sparare giudizi assoluti come fai tu, tipo quello che le ragazze fanno SEMPRE la prima mossa o comunque molto più delle occidentali. Se quelle ragazze che hai conosciuto a Londra erano abbastanza intraprendenti, ciò non significa che le giapponesi in blocco siano mediamente più intraprendenti delle occidentali, il contesto della tua esperienza era troppo particolare. |
Re: Il primo passo nel corteggiamento
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lasciamo stare. inoltre "prima mossa" verso un gaijin è un conto. ma verso un giapponese? eppure il Giappone è il paese che a livello demografico-relazionale ha sofferto più di tutti l'emancipazione. se le tue quotazioni, in quanto italiano, sono più alte, è ovvio che magari può succedere che ti mandino segnali. da qui a dire che la timidezza è un valore di pregio ci passa in mezzo tre volte l'Oceano Pacifico. |
Re: Il primo passo nel corteggiamento
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Re: Il primo passo nel corteggiamento
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Re: Il primo passo nel corteggiamento
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Re: Il primo passo nel corteggiamento
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ci sono quelle "bruttine" che alla fine possono anche starci più facilmente delle ns. "bruttine". quelle carine non saprei. hanno esigenze diverse, ma io trovo che se la tirino infinitamente di più di altre asiatiche (coreane escluse). se poi vogliamo dire se se la tirano meno delle italiane, allora forse si, in media. ma a volte è semplice cortesia nipponica: tanto fumo, poco arrosto. ma ripeto: stiamo andando su un terreno ostico. le giapponesi sono sensibili alla figaggine esattamente come le nostre, con la differenza che a volte per loro è figo qualcosa che qui non lo è. di certo la domanda alza il prezzo e le ragazze giapponesi han sempre avuto il loro fascino sull'occidentale, e di questo quelle più carine ne son consapevoli. che poi i gaijin abbiano un leggero vantaggio sui maschi giapponesi a parità di figaggine è stato vero almeno fino ai tempi recenti. l'ultima che ho consociuta parlava perfettamente italiano, molto carina, ma se la tirava in un modo esagerato. era una fashion victim ed era ossessionata da Apple, Starbucks e McDonald. non ce la potevo fare... |
Re: Il mistero dell'uomo timido...
il pproblema e che il livello di timidezza mio e dei fobici non e cpaito...anche lo psiologo pensa per quanto possa essere timido uno deve trovare il modo di fare qualcosa,ma i mecccniscmi mentali fanno si che la paura di una brutta figura sia enorme...e sopratutto paura dell'ignoto,di quelle situazioni mai afforntate da solo...
devo abituarmi a fare brutte figure...solo con el brutt efigure migliorero'... ad sempio sono ad uan festa,devo provare ad invitare a ballare una..devo fare aulcosa fuori dalla mai portata..anche se non ho mai abllato con una donna e faro' uan figura di cane,solo cosi prendeor' coraggio.. |
Re: Il mistero dell'uomo timido...
a volte mi chiedo ma la volgia di uan donna non dovrebbe essere piu grande della timidezza...
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Re: Il primo passo nel corteggiamento
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Re: Il mistero dell'uomo timido...
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