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Re: Una ragazza non avvenente
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E' tutto molto complesso, e ogni mossa va ritagliata sulla persona. C'è quello che gli basta mettere un grosso impegno per sforzarsi e poi rende bene. Diciamo doveva uscire dal guscio. E' c'è quello che si sforza, anche con uno sforzo minore però sa che le sue armi sono spuntate (non sa che dire con la gente, non sa che fare, non è sveglio, etc.) e lo scudo pure è logoro.. quindi si, esce, però poi? Io penso che sia sempre meglio fare che avere il rimpianto di non aver fatto, ma sempre cmq ritagliato sulla persona. |
Re: Una ragazza non avvenente
Io soffro molto di non potermi esprimere e realizzarmi negli ambiti in cui "vado forte", per cui sento propensione e mi è stata riconosciuta. Nei quali so di avere valore sufficiente. Senza essere campionessa di niente, ma come tutti ho delle facilità e inclinazioni. Un muratore bravo a fare le case, non serve che sia il migliore sulla piazza, se le sa fare e vuole farle, le fa. La fs certe cose te le limita come un corridore con la caviglia spezzata. Le persone "normie", se sono capaci di fare qualcosa, lo fanno. Corrono anche se non sono atleti, basta che ne siano capaci, e che non abbiano gambe rotte. La mia psicologa: "che peccato però! Le le capacità per...le ha mannaggia! E piú di tanti altri!". Ci sono ostacoli, reali ed effettivi come questo muro della cucina che ho davanti, che limitano e talvolta impediscono completamente, non conta quanto ci si sia consapevoli di essere fighi, bravi, valorosi. Negare questo, qui, imho non è opinione, è da ban.
E parlo da persona che non ha mai usato i propri disturbi come scusa per non fare. L'ho sempre buttato il cuore oltre l'ostacolo, con tutti i mezzi che potevo. Ma se non ci può andare, non va.E non è un solletichino, un fastidiuccio, una dolce timidezza che rende più carine. Ho ignorato cosa fosse la FS per quasi un trentennio e non capivo cos'avessi. Quando ho letto di questo disturbo, ho capito. Neanche allora mi sono mai fermata, mi sono solo resa conto di perché avevo certi sintomi. Non ero matta, non ero pigra, non ero incapace. Avevo la fs. E altro. E tutto quello che ci va dietro. Poi certo, dipende dove si inserisce questo disturbo. Come si svolge la vita, come vanno le cose, a prescindere da quello. Posso chiedermi come sarebbe andata se avessi potuto curare la fs prima, se ce l'avessi in una situazione generale diversa da quella che ho, se il resto della vita fosse andato diversamente. Forse sarei guarita o migliorata? Può essere. Oppure peggiorata, chissà. Ma che non ci sia, è negare davanti alle lastre che l'arto sia rotto. Chi non ha quel male addosso può pure negarlo, ma lo facesse lontano da chi non dorme dal male. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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La causa è il carattere. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
La fobia non é il sintomo, è il nome del disturbo. I sintomi sono quelli descritti nei manuali medici, sono quelli che dichiara chi li ha addosso, quelli che non conosci nemmeno, non li leggi e non ti interessano, ma vuoi comunque dire la tua. Hai veramente rotto, non hai nessun rispetto.
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Re: Una ragazza non avvenente
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per quello dico che probabilmente un fobico che ambisce all integrazione soffre e nn ci riesce e continua a soffrire e a provarci secondo me non vede gli altri come dei coglioni , o sbaglio? sta paura del giudizio cmq dovrebbe venire dal fatto che vede gli altri in un certo senso superiori .... per quello dico che le 2 cose nn so se possono andare d accordo (cioè vedere gli altri come coglioni e voler stare con loro e soffrire perchè nn ci si riesce). cioè mi viene da pensare che sto divinizzare gli altri fa cmq parte della fobia sociale , è quasi un caposaldo della fobia |
Re: Una ragazza non avvenente
@varykino secondo me più che divinizzare si vorrebbe fare la vita che fanno loro, è più una specie di invidia
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Re: Una ragazza non avvenente
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Non ti ho detto "muovi il culo", sei tu che lo dici agli altri. Io ho detto altro. Che non ripeto. |
Re: Una ragazza non avvenente
Non sono mica tanto d'accordo sul fatto che i disturbi siano causati dal carattere. Io quando ho avuto la depressione ero diverso, facevo pensieri che non avrei mai fatto normalmente. Le cause semmai possono essere eventi esterni che accadono: per me ad esempio sono stati mobbing sul lavoro + rottura di amicizie in cui credevo molto, nello stesso periodo, per farmi avere il crollo. Ora posso dire di essere guarito, prendo ancora i farmaci ma più per sicurezza diciamo, mi sento lontano anni luce da quella condizione.
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Re: Una ragazza non avvenente
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La seconda frase non ha senso alcuno in questo discorso. Non sono upper class come te e non sarò tanto studiata, ma le cose le capisco, non mi faccio raggirare. |
Re: Una ragazza non avvenente
[off-topic]
Noi di 45 anni non possiamo continuare a stare qui, magari per altri 10-20 anni.. bisogna rifarsi la vita, non mi chiedete come, sennò finisce male.. ah scusate, qualcuno di voi la vita già ce l'ha..ok, fine off-topic. |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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Però adesso arriva uno e dice: "Eh ma tanti soffrono cose anche peggiori però non si buttano giù". Quindi è un mix tra doti innate fisiche + esperienza vissuta. Che ci si arrabbia a fare? Come può non essere così? |
Re: Una ragazza non avvenente
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Re: Una ragazza non avvenente
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