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Daytona 29-10-2022 09:39

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2771524)
Non è detto che lo Stato non debba occuparsi di felicità.
Guarda ad esempio il caso della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti

Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati

Infatti, parlano di perseguimento della felicitá, non di garantirne una quota simile a tutti. Sei libero di provare a cercarla, e lo stato dovrebbe provare a livellare il punto di partenza per tutti (appunto, curare malattie, dare un'istruzione uniformata per poter combinare qualcosa nel settore che senti piú affine e cose cosí), non garantire il risultato finale. Questo vale già, piú o meno, in ogni paese del primo mondo.
Mi trovo in accordo pure con quanto scritto da Claire sul fatto che sia troppo astratto come concetto e poco misurabile per poterne garantire un risultato

Darby Crash 29-10-2022 10:06

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Daytona (Messaggio 2771665)
Infatti, parlano di perseguimento della felicitá, non di garantirne una quota simile a tutti. Sei libero di provare a cercarla, e lo stato dovrebbe provare a livellare il punto di partenza per tutti (appunto, curare malattie, dare un'istruzione uniformata per poter combinare qualcosa nel settore che senti piú affine e cose cosí), non garantire il risultato finale. Questo vale già, piú o meno, in ogni paese del primo mondo.

Ti riporto un estratto da un messaggio che avevo indirizzato a Claire

La felicità è un mistero, bella espressione. Resta tuttavia indubbio che alcuni fattori la favoriscano. Non possiamo garantire la felicità di nessuno, ma almeno possiamo provare a favorirla

In questo messaggio non vedo dove sia l'errore. Lo Stato fa già tutto il possibile per favorire la felicità delle persone? Non credo proprio. Se facesse qualcosa in più sbaglierebbe? Sarebbe assurdo, non ci sono sbagli quando si fa del bene.

Quote:

Mi trovo in accordo pure con quanto scritto da Claire sul fatto che sia troppo astratto come concetto e poco misurabile per poterne garantire un risultato
Il migliore modo per misurarlo è tramite test, sondaggi, domande. Ecco infatti questo punto del mio programma di riforme: proporre a cadenza mensile questionari per misurare il grado di felicità delle persone e intervenire subito contattando chi risulta avere un grado particolarmente basso. Per queste persone ci sarebbero 2-3 incontri gratuiti con uno specialista della psicologia a seguito dei quali si passerebbe subito ad azioni pratiche: es. indirizzarlo verso un lavoro; fargli conoscere altre persone sole; condurlo da uno psichiatra o da altri specialisti se il problema pare essere strettamente mentale e non situazionale etc

Qwerty 29-10-2022 10:12

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2771672)
Ti riporto un estratto da un messaggio che avevo indirizzato a Claire

La felicità è un mistero, bella espressione. Resta tuttavia indubbio che alcuni fattori la favoriscano. Non possiamo garantire la felicità di nessuno, ma almeno possiamo provare a favorirla

In questo messaggio non vedo dove sia l'errore. Lo Stato fa già tutto il possibile per favorire la felicità delle persone? Non credo proprio. Se facesse qualcosa in più sbaglierebbe? Sarebbe assurdo, non ci sono sbagli quando si fa del bene.



Il migliore modo per misurarlo è tramite test, sondaggi, domande. Ecco infatti questo punto del mio programma di riforme: proporre a cadenza mensile questionari per misurare il grado di felicità delle persone e intervenire subito contattando chi risulta avere un grado particolarmente basso. Per queste persone ci sarebbero 2-3 incontri gratuiti con uno specialista della psicologia a seguito dei quali si passerebbe subito ad azioni pratiche: es. indirizzarlo verso un lavoro; fargli conoscere altre persone sole; condurlo da uno psichiatra o da altri specialisti se il problema pare essere strettamente mentale e non situazionale etc

E se uno non è felice perché non li piace lavorare e vorrebbe prendere un mucchio di soldi per far nulla? E se tra persone sole che li presenti non ci sono cerbiattine di suo gradimento? Che fai se continua ad essere infelice?

muttley 29-10-2022 10:14

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Darby Crash (Messaggio 2771672)
Lo Stato fa già tutto il possibile per favorire la felicità delle persone? Non credo proprio. Se facesse qualcosa in più sbaglierebbe? Sarebbe assurdo, non ci sono sbagli quando si fa del bene.

Come già stato scritto da altri sopra, non esiste la perfezione, non esiste l'eliminazione del problema così come non esiste la soluzione definitiva quando si parla di problemi sociali, da qualunque angolazione si osservi il problema, emergeranno sempre i punti deboli di ogni misura preventiva e risolutiva. Si può solo analizzare la questione in un'ottica migliorativa, di continua e costante perfettibilità. Se si assume questo punto di vista come il più razionale e assennato, non si può non notare quanti passi in avanti siano stati fatti in ambito di inclusione e rimozione delle barriere escludenti nei vari ambiti societari. Bisogna essere costruttivi e abbandonare il perenne stato di lamentosità che caratterizza questi discorsi.

Hor 29-10-2022 10:21

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Qwerty (Messaggio 2771675)
E se uno non è felice perché non li piace lavorare e vorrebbe prendere un mucchio di soldi per far nulla?

C'è già il reddito di cittadinanza. :mrgreen:

Darby Crash 29-10-2022 10:27

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 2771677)
Si può solo analizzare la questione in un'ottica migliorativa, di continua e costante perfettibilità.

esatto

Quote:

Se si assume questo punto di vista come il più razionale e assennato, non si può non notare quanti passi in avanti siano stati fatti in ambito di inclusione e rimozione delle barriere escludenti nei vari ambiti societari.
sicuramente

Quote:

Bisogna essere costruttivi e abbandonare il perenne stato di lamentosità che caratterizza questi discorsi.
le proposte che ho fatto mi sembrano costruttive. Visto che evidentemente si può fare ancora molto per migliorare, perché non guardare in questa direzione?
È meglio pensare a migliorare piuttosto che dire "le cose stanno così e non c'è modo di cambiarle" e accettare la situazione in modo passivo. Un'accettazione passiva non porta a niente.

David Brent 29-10-2022 10:44

Re: Depressione e solitudine
 
La vita è ingiusta e rimarrà sempre così, sono troppo importanti: la genetica, l'educazione che si riceve, la famiglia, l'ambiente sociale in cui si cresce. La mia tutor è una donna bellissima, è nipote della direttrice della scuola. Lei è molto brava non parlerei di raccomandazione, però insomma, dalla vita ha avuto tanto, tutto...lo stato potrebbe aiutarmi di più ma non si riempirà mai la voragine che ho per essere nato all'opposto di lei...ma amen mica è colpa sua, è la natura ad essere matrigna. Più che tutto ricordo che noi siamo qui a disquisire sul queste cose ma la stra grande maggioranza del mondo in questo momento sta vivendo in favelas, fogne, in povertà (vera), sotto regimi dittatoriali (veri). Insomma, è benaltrismo e qualunquismo, lo so. Però è così. Come la ripaghi la donna che è nata in Ruanda (non a Milano!!) negli anni 90, come lo ripaghi il brasiliano nero e omosessuale che nasce nelle favelas brasiliane, come ripaghi chi è nato in Namibia, Afghanistan ecc. Bisogna avere capacità di autoanalisi e sì, anche coping, raccontarsela. Questo signore intanto ha ragione Jerico, si riferiva alla sua salute fisica, ma cavolo poteva NON lavorare a 46 anni, potenzialmente essere mantenuto dai genitori a vita vivendo in una metropoli europea. Avere la possibilità di non lavorare e avere genitori sani è qualcosa che ti rende privilegiato di default rispetto alle stragrande maggioranza della popolazione MONDIALE. Poi lo so è benaltrismo, anche io non penso a chi sta peggio ma a chi sta meglio e rosico, è ovvio, so che funziona così. Vorrei tanto avere il welfare scandinavo, invece abbiamo uno stato che delega tutto alla famiglia e non fa niente per la salute dei suoi cittadini

David Brent 29-10-2022 10:49

Re: Depressione e solitudine
 
Comunque per me i primi anni della vita sono troppo importanti, la penso come i deterministi, sei segnato dai primi anni di vita, anche col migliore welfare al mondo se nei primi anni subisci magari abusi rimarrai sempre con una croce, un'infelicità di fondo, però certo ovviamente lo stato ti dovrebbe aiutare per lo meno nell'educazione, nella formazione, fornendoti un sostegno, ma siamo in Italia ormai siamo nel secondo mondo e quando moriranno le vecchie generazioni mi sa che sprofonderemo nel terzo

Smeraldina 29-10-2022 11:13

Re: Depressione e solitudine
 
Circa una decina di anni fa un'assistente sociale con i contributi della regione,organizzò un progetto di inserimento sociale per coloro che soffrivano di disturbi psichici nella mia zona,infatti 2 volte alla settimana ci incontravamo in un centro in cui un gruppo di assistenti sociali tra le quali un tecnico della riabilitazione psichiatrica ci ascoltavano e ci davano dei consigli;inoltre si organizzavano delle gite in cui ci facevano visitare i paesi nei dintorni ci portavano anche a mangiare nei ristoranti(non sempre ovviamente),lo scopo era di inserirci nella società,ma purtroppo alle persone in genere non gliene frega niente degli emarginati sociali.
Passati i 3 anni avevano chiesto altri contributi per fare ripartire il progetto,ma la regione non gli diede più un euro,non rimasi più in contatto con nessuno anche perchè eravamo tutti lontani come paese.
Questi la buona volontà per aiutarci c'è l'avevano messa,ma è molto difficile fare cambiare opinione alle persone in generale,infatti non si può agire sulla volontà degli altri.
Neanche i medici possono farlo.

Maximilian74 29-10-2022 13:09

Re: Depressione e solitudine
 
Tutto sta in una sola parola. Disadattati. Quale è il contrario di questa parola? Adattati.
Il concetto sta lì, già dentro queste due parole.
Se non ti adatti socialmente agli altri, a quello che fanno gli altri, perché hai problemi, sei disadattato sociale e gli altri non hanno tempo ne voglia di aspettare /capire una persona problematica che non si adatta.
E si finisce soli.
Non c'è tanto da fare chissà quali altri discorsi.
Il concetto è questo

claire 29-10-2022 13:25

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2771716)
Tutto sta in una sola parola. Disadattati. Quale è il contrario di questa parola? Adattati.
Il concetto sta lì, già dentro queste due parole.
Se non ti adatti socialmente agli altri, a quello che fanno gli altri, perché hai problemi, sei disadattato sociale e gli altri non hanno tempo ne voglia di aspettare /capire una persona problematica che non si adatta.
E si finisce soli.
Non c'è tanto da fare chissà quali altri discorsi.
Il concetto è questo

Perfetto.
Ma ad uccidere la gente sono anche gli "adattati", perciò il discorso sul disadattamento é meglio farlo slegato dai certi casi di omicidio. La società malvagia che ha generato l'accoltellatore di Assago è la stessa che ha generato i Bianchi. E Benno? Adattato non era di certo, ma era fisicato, aveva lavoro e donne a volontà. La Franzoni era una normale mamma di paese prima del fattaccio. La Pifferi invece una "disadattata".
Se vogliamo togliere responsabilità al singolo e farne un discorso di "mondo che genera mostri", valga per tutti.
Non si può andare a sentimento.

vikingo 29-10-2022 13:45

Re: Depressione e solitudine
 
E come se io fossi infelice di prendere mille euro di sussidi e stare a malta ,solo sono solo ma c'è chi se la passa peggio,la società ti porta sempre a guardare cosa ha in più l'altro,questo non era un malato mentale,e uno che ha reagito male ad un problema di salute,forse anche perché lasciato solo,e più normale sbracare di fronte a lutti e malattie,che fosse figli di gente normale non vuol dire nulla,tutto è niente..voglio sentire la bruzzone se sarebbe uscita con lui..

Maximilian74 29-10-2022 14:06

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da claire (Messaggio 2771720)
Perfetto.
Ma ad uccidere la gente sono anche gli "adattati", perciò il discorso sul disadattamento é meglio farlo slegato dai certi casi di omicidio. La società malvagia che ha generato l'accoltellatore di Assago è la stessa che ha generato i Bianchi. E Benno? Adattato non era di certo, ma era fisicato, aveva lavoro e donne a volontà. La Franzoni era una normale mamma di paese prima del fattaccio. La Pifferi invece una "disadattata".
Se vogliamo togliere responsabilità al singolo e farne un discorso di "mondo che genera mostri", valga per tutti.
Non si può andare a sentimento.

Era slegato

Unspecified 29-10-2022 14:09

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2771725)
questo non era un malato mentale,e uno che ha reagito male ad un problema di salute

Quindi ha reagito da malato mentale.

vikingo 29-10-2022 14:15

Re: Depressione e solitudine
 
Ha reagito male sicuramente però non lo si può far passare per uno che era pericoloso,il brigadiere di asso,era stato sospeso,andava dallo psicologo non dovevano riammetterlo in servizio,chi lo aveva in cura passerà i guai riceverà denunce e processi più che leciti..

Unspecified 29-10-2022 14:20

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da vikingo (Messaggio 2771735)
Ha reagito male sicuramente però non lo si può far passare per uno che era pericoloso,il brigadiere di asso,era stato sospeso,andava dallo psicologo non dovevano riammetterlo in servizio,chi lo aveva in cura passerà i guai riceverà denunce e processi più che leciti..

Proprio perché non era pericoloso, la sua reazione è stata una chiara ed evidente dimostrazione di problemi mentali gravi.
Se fosse stato un mafioso, o magari un violento per cultura/educazione, allora sì, si sarebbe potuto definire l'atto come "reagire male". Il tizio pare non fosse violento né avesse precedenti, quindi ha agito in uno stato mentale non sano.

vikingo 29-10-2022 14:26

Re: Depressione e solitudine
 
Quindi se fosse stato in cura da uno psichiatra la percezione era diversa perché si stava curando

Keith 29-10-2022 17:07

Re: Depressione e solitudine
 
Penso di aver empatizzato anche troppo con questo 46enne. Alla fine se hai ammazzato una persona sei un assassino, e come tale devi essere considerato. Non c'entra niente se uno è emarginato, solo, etc. che poi bisogna vedere, magari lo era in quanto aveva un'atteggiamento ostile con tutti. Se sei un normale depresso emarginato ti prendi le medicine o ti alcolizzi come tutti i depressi, non vai ad ammazzare cristiani che con la tua sfiga non c'entrano niente.
Non mi ci identifico e non empatizzo per nulla, mi dispiace, ma è senza perdono, perché è un violento del cazzo. Un fobico solo e depresso non avrebbe ne la forza, ne la volontà di terrorizzare un intero supermercato e ammazzare e ferire numerose persone, operazione che richiede anche una certa forza.

gaucho 29-10-2022 17:24

Re: Depressione e solitudine
 
Un’altra domanda che mi pongo è: se quest’uomo avesse avuto la possibilità di scegliere il suicidio assistito, tutto questo sarebbe successo?

Angus 29-10-2022 17:24

Re: Depressione e solitudine
 
Quote:

Originariamente inviata da Daytona (Messaggio 2771665)
Infatti, parlano di perseguimento della felicitá, non di garantirne una quota simile a tutti. Sei libero di provare a cercarla, e lo stato dovrebbe provare a livellare il punto di partenza per tutti (appunto, curare malattie, dare un'istruzione uniformata per poter combinare qualcosa nel settore che senti piú affine e cose cosí), non garantire il risultato finale. Questo vale già, piú o meno, in ogni paese del primo mondo.
Mi trovo in accordo pure con quanto scritto da Claire sul fatto che sia troppo astratto come concetto e poco misurabile per poterne garantire un risultato

Sei sicuro che il tuo non sia un pregiudizio, una cosa che credi perché ti piace?

Non vedo nessun motivo per cui uno stato debba non impegnarsi a facilitare/aumentare la felicità dei suoi membri. La garanzia è necessaria solo perché il nostro sistema statale si basa sui diritti, lo stato non può fare qualcosa "liberamente, perché gli va".


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