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Io non ritengo del tutto inverosimile che, se accadesse un altro reato commesso da un tizio introverso, con i media che tendono a sottolinearne la caratteristica come qualcosa di correlato a un comportamento imprevedibile e potenzialmente pericoloso, molti inizino a guardare con più sospetto chi ha un carattere chiuso. E ci sta che questa cosa può darmi fastidio, visto che, non è che io voglio far parte di un team con cui vincere una competizione, ma nel gruppo degli strani di cui diffidare potrebbero collocarmi gli altri, sulla base di parallelismi basati sull'apparenza. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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gia se c hai una passione un po particolare che ne so come il modellismo ti becchi del fuso di testa , o sfigato che sta in casa a giocare coi trenini , la tv nn aiuta ma manco la gente riflette . cioè pure io me so beccato ai tempi del nerd che gioca al pc 24 ore su 24 , ci ridevo su perchè in effetti io ero felice di nerdare e cmq capivo che un comportamento particolare del genere possa far commentare la gente in certi modi .... ma è normale boh , certo non m han bullato per questo , è vero , ma forse nn gli ho dato manco modo io di bullarmi , cioè a me nn me ne fotte un cazzo se 10 persone pensano che sono sfigato , io me ne vado e faccio quello che voglio .... avrò cominciato a dare il giusto peso alla gente e cioè -273,15 gradi centigradi e cioè lo zero assoluto :sisi: è vero che gli stronzi esistono , i bastardi bullatori , ma non tocca dargli tutta st importanza .... uno se ne va e continua la vita da un altra parte, se puo ovvio , se è in una situazione opprimente deve chiedere aiuto sennò viene schiacciato ..... però in linea di massima sti cazzi cioè boh. pure quando facevo calcio ma nn solo e ho litigato con gente , c è sta moda qua in italia di offendere le madri , come se fosse la cosa piu grave del mondo , a me veniva da ridere ...... mi dicevano quella puttana di tua madre me la scopo ogni notte .... ovviamente nn è vero e quindi rispondevo " ah io pure ma solo nel week end , è proprio na maiala" , tanto è tutto finto hahah , nn è vero boh , so parole. che cacchio me ne dovrebbe fregare se 2 - 3 persone pensano che sono un serial killer solo perchè sono solitario? tanto nn lo sono cioè boh. magari è il carattere mio che è cosi boh , agli stronzi nn voglio dare tutta st importanza , nn se la meritano |
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Comunque, al di là dell'effetto sui singoli, il punto è che se uno in tv o altrove nota qualche generaziolizzazione che può portare a discriminare in base a questa o quella caratteristica è giusto ribadire che i messaggi che stanno passando non corrispondono a dei fatti. Che il solitario faccia storcere il naso perché non simpatico è un conto, che abbia questi scheletri nell'armadio per cui meglio starci alla larga un altro. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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(scusate, è uscito il serial killer che è in me) |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Ho assistito personalmente a un fatto con una simile dinamica (fortunatamente molto meno grave). Un ragazzo, non timido né introverso (anzi con vari amici) ma tranquillo, che diventa il migliore amico di uno un po' più grande di lui, molto esuberante e coinvolgente: un'amicizia che lo fa sentire valorizzato. Gli presenta un'amica e i due si fidanzano. Apparentemente nulla cambia tra i due amici maschi, anzi iniziano spesso a uscire tutti e tre insieme e pare ci sia equilibrio. Un giorno, non visto, questo ragazzo tranquillo sente una conversazione tra i due fidanzati che lo deridono e si fanno beffe di lui. Qualche giorno dopo incontra per caso la ragazza che tutta sorridente lo abbraccia e gli chiede una sigaretta... e lui la sfracella di botte. In questo caso una reazione a caldo, non premeditata, ma nei colloqui successivi fatti il ragazzo mi ha più volte ribadito che dopo quella conversazione non riusciva a pensare ad altro e stava meditando vendetta Non è detto che anche in questo tragico caso sia andata così, ma mi colpiscono alcune analogie |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
Su "La vita in diretta" oggi pomeriggio nuovi aggiornamenti sul caso:
La giornalista presenta uno scoop: hanno intervistato una conoscente dell'omicida. Si sente una voce mezza occultata al telefono:"Non aveva mai avuto la fidanzata e diceva di voler andare con una escort". La bomba. E la giornalista rincara la dose:" Dicevano che era un tipo timido e tranquillo ma a vent'anni non aveva relazioni con nessuna ragazza ed era andato con una escort". La criminologa in studio :"Rendiamoci conto che a 20 anni non aver mai avuto una relazione e voler andare con una escort non è una cosa normale.... Basta è finita. Propongo di cambiare il nome del forum in serialkiller.it dove poter scambiare le nostre esperienze quando usciamo ad uccidere coppiette e seviziare giovani donne |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Basta poco per essere considerati quantomeno strani.. già che dici che non vai in vacanza o che non esci il fine settimana.. sei segnato. E uno con chi esce se tutti lo giudicano uno psicopatico? :miodio: Io non sono mai stato molto furbo e mi è sempre piaciuto dire le cose come stanno, ma me ne sono sempre guardato bene dal dire di essere stato vergine fino a quasi 30 anni, e ad escort non ci vado, ma se ci andassi non lo direi mai e poi mai.. però poi se ci va l'uomo in trasferta per lavoro o l'uomo sposato allora quella no, è una cosa normale :nonso: C'è un po' questa cosa che se sei solitario o sfigato non devi scopare, non devi provarci con le donne etc. e allora ammazzateci tutti o metteteci nel lager.. :nonso: |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
Che poi la Bruzzone mi sa che non capisce bene che se da un lato dice che quella persona era perfettamente capace di valutare la situazione e capiva quel che voleva fare, e dovrebbero darle l'ergastolo senza attenuanti, mentre dall'altro che non era assolutamente normale ma disturbata, le due cose cozzano come due treni sullo stesso binario in corsa.
Io non so come ragionano certe persone. Se è un'invidia reale e condivisibile quella che ha spinto questo ragazzo a fare quel che ha fatto, allora poi non si può sostenere più che il fatto che fosse escluso da questa coppia era frutto della sua fantasia disturbata. Non si può sostenere più che sia capace di intendere la situazione in senso ordinario la cosa. Quindi non capisco come si possa costruire prima un movente su fantasie disturbate causate da uno stile di vita ritirato e anormale (in termini di salute mentale) e poi sostenere che quella persona fosse capace di intendere e di volere. Se gli si vuol dare l'ergastolo senza attenuanti di questo tipo bisognerebbe sostenere che fosse normale, bisognerebbe andare nella direzione opposta in base alla legge. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
L Elliott Rodger italiano?
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Questo può benissimo coesistere con l'avere ad esempio un disturbo di personalità secondo i parametri d s m. Una persona per essere considerata incapace di intendere e di volere deve essere tipo uno schizofrenico che uccide ad es, il padre perchè le voci nella sua testa lo hanno convinto che il padre lo stava avvelenando e non c'era modo di scappare e che mostra disorganizzazione, scarsi tentativi di fuga/farla franca e convinzione totale di essere nel giusto ....questa è considerata una persona capace di intendere e di volere, legalmente parlando. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Magari è in grado di volere lo scopo specifico in base alle sue motivazioni, ma le motivazioni sono scollegate da un quadro di realtà nella norma, sta agendo in un quadro di realtà che si è formato solo nella sua mente che in parte è delirante. La capacità di formare un piano e portarlo a termine secondo me non basta per sostenere che una persona sia capace di intendere il senso di quello che sta facendo in termini normali. Secondo me la disorganizzazione nel pianificare qualcosa va distinta dal delirio. Ad esempio la credenza di essere avvelenati da qualcuno senza che ci siano motivi sensati per crederlo, non è detto che intacchi le capacità di un soggetto di pianificare qualcosa meticolosamente per difendersi da questo avvelenamento. Sono due capacità diverse quella di dare un senso ritenuto non delirante alle proprie azioni e quella di agire in modo pianificato per raggiungere uno certo scopo specifico. Nel caso specifico si fa di tutto per far passare come delirante il quadro motivazionale distorto che avrebbe spinto il ragazzo a fare quel che ha fatto legandolo al tipo di esistenza che conduceva, questo però poi va a cozzare con l'idea che fosse capace di intendere. Se questa persona è normale in tal senso bisogna poi pensare che il suo gesto rappresenti una sorta di atto terroristico o cose del genere, ma a questo atto non gli si vuol dare in nessun modo questo tipo di "dignità", per questo bisogna scegliere che linea seguire per me. Un tizio che è povero e deruba un altro, fa parte di una certa categoria sociale ma non è anormale e non si insisterà sugli aspetti morbosi della cosa sottintendendo che il suo gesto sia motivato da un qualche delirio come si continua a fare in tv nel caso specifico, per questo per me certe cose cozzano tra loro. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
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se una persona con disturbo istrionico di personalità in commorbilità con il disturbo antisociale di personalità (non prendetevela istrionici e antisociali di tutti i paesi, è solo un esempio) uccidesse persone per ottenere attenzioni dai giornali magari copiando delitti già esistenti verrebbe giudicato capace di intendere e di volere, per quanto disturbato. se non erro esiste l'attenuante per parziale vizio di mente che è comunque diversa e di molto dal ''non capace di intendere e di volere''. verrebbe giudicata capace di intendere e di volere a differenza di una persona che uccide perchè in preda ad una realtà fittizia fatta di allucinazioni proprio perchè comunque presente alla realtà ''vera'' dove viviamo tutti, per quanto le motivazioni derivino da patologie. se non conoscete i disturbi citati google è vostro amico. |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
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Almeno questo servirà a rispondere a quelli che ancora propinano la storiella per cui la gente se ne frega di te, che ha altro a cui pensare, che non ti giudicano anormale per certe cose... |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
Conta solo il bell'invidiosino...
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
il fatto è che nell'ottica di un over 30-40 normale in effetti sembra troppo strano che un ventenne, apparentemente senza grossi deficit, non abbia ancora avuto relazioni....associano quell'età all'avere necessariamente una ragazzina al proprio fianco!! senza rendersi conto che poi in realtà ,sebbene non sia di certo la maggior parte dei casi, però poi non è nemmeno così infrequente!!
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Re: Arrivare a uccidere per invidia
Mi ricordo quando a 15,16 anni, sia al mio paese, sia al mare quando andavo coi miei, vedevo i miei coetanei avere già un casino di amici e le ragazzine.
Ora, non c'è scritto da nessuna parte che sia un obbligo averle, avere giri di amici e stare con una ragazzina a 16 anni, ma io ricordo che a differenza degli altri già da allora ero spettatore degli altri, già ero isolato, sulle mie, evitante. Allora non me ne accorgevo come ora, ma adesso, tornando indietro con la memoria, ricordo che ero già fuori da tutto, e se non hai niente di tutte quelle situazioni che gli altri hanno, sei sempre solo mentre gli altri hanno successo, è ovvio che qualcosa non va... a meno che si voglia ribaltare tutto il discorso e dire che erano gli altri a essere non normali ad avere amici e ragazzine |
Re: Arrivare a uccidere per invidia
se ammazzi così a coltellate sei di fuori. con una pistola tiri il grilletto, ed è finita lì, uccidere con una lama vuol dire andare contro ogni instinto empatico, roba che crea psd nei normali esseri umani.
se succede vuol dire o che era uno psicopatico che non possedeva tratti umani o che aveva così tanti problemi mentali che l'idea della fobia e della timidezza e ben in fondo al barile di merda che aveva in testa. |
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