Originariamente inviata da Atlas
(Messaggio 1251935)
completamente a favore del femminismo, anzi trovo strano che l'identità femminile non sia ancora esplosa in una rivolta mondiale. Ovunque nel mondo chiunque abbia una polarità effemminata viene calpestato e ostracizzato, sia questo uomo o donna non importa. La caccia alle streghe, l'infibulazione, l'aborto selettivo, la compravendita di schiave, la negazione dei diritti di voto e di rappresentanza, l'obbligo del ruolo, la discriminazione lavorativa, la degradazione in ambito religioso, il diritto all'aborto, le molestie sessuali, le violenze, i soprusi, e ancora ancora ancora....da sempre, ovunque. Io sono italiano di 1ma generazione, con vaghe origini africane e mi fumano a pensare come hanno trattato i miei antenati di colore all'epoca della schiavitù.
Sarei FURIOSO se fossi nata donna a sapere quante ingiustizie la mia identità ha subito e continua a subire, altro che pussy riot, fonderei qualcosa di simile all'IRA. Il femminismo è debole, o forse essendo uomo ho un modo diverso di vedere il problema, il punto è che non dovrebbero chiedere quote rosa o l'acquisizione di diritti, dovrebbero pretenderli. Anche se ripensandoci non esiste convivenza che sia conquistata tramite la violenza.
Guardando la realtà noto che tante coppie sono a traino della donna, in altri tempi l'uomo era il capofamiglia ma è sempre stata la donna che faceva sì che il tutto funzionasse a dovere, la massaia è sempre stata il pilastro dei figli e l'amante del marito, sempre obbligata a rispettare e sottostare al ruolo. Nei campi in chiesa in famiglia in cucina, doveva essere la perfetta marionetta domestica. Oggi con i divorzi sono ancora le donne a sopportare il peso delle separazioni accollandosi la responsabilità educative del figlio, e in questi casi i padri hanno anche la fantasia di accampare scuse, piangersi addosso gettando all'ortiche quella bolla di sapone che è la virilità maschile. Il cazzo grosso, più grosso degli altri, da quando un uomo scopre quest'appendice erettile fra le gambe non fa che vivere per essa per tutta la sua vita, e quando alza la testa e nota che forse la realtà è più complessa di quando comprenda allora denigra o distrugge quello che non capisce. Diventa lagnoso e ridicolo come un bambino capriccioso, pesta i piedi, fa i dispetti e punta il dito; le donne fisicamente NON sono più deboli di un uomo, non sono più fragili mentalmente o creature da aiutare in ogni caso, anzi spesso sono più indipendenti degli uomini nonostante l'ambiente in cui sono immerse. Una donna può tranquillamente fare la muratrice, lavorare in miniera, fare la saldatrice, spezzare le ossa in una palestra o incassare un destro ben piazzato senza battere ciglio; le donne possono fare anche meglio le stesse cose che fanno gli uomini, e forse è l'identità maschile che si è basata sui ruoli che gli spettavano che si trova ad affrontare la sua vera identità e si spaventa a sentirsi inadeguato. Di solito sono gli individui più ignoranti ad arrampicarsi sugli specchi, quelli che più di altri nutrono dubbi su loro stessi e campano di conferme, altri, molti altri capiscono l'opportunità che si apre loro e la accettano. Nella vita e nella cultura c'è l'obbligo di non stagnare e crescere, e questo è vitale per la nostra società.
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