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Re: cosa ho da offrire?
Cioè e come si aiuta lo spirito a rimettere le cose a posto?
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Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
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Fobia sociale, depressione, ansia, non sono che etichette che qualcuno vi ha affibbiato o che voi stessi vi siete messi, garantendovi una sorta di disperazione tranquilla che la permanenza in questo stato può dare. Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
E poi una persona può soffrire di fobia sociale anche uscendo una sera in comitiva (esempio). Non sta evitando niente, eppure ne soffre lo stesso. Come si concilia con la tua visione?
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Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
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Mi ricorda Guzzanti quando faceva il profeta di Quelo con la "risposta che è dentro di te, però è sbagliata" :sisi: Quote:
Nessuno psicologo serio si sognerebbe di uscirsene con sparate del genere. |
Re: cosa ho da offrire?
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Esistono anche le varie terapie e gli psicologi, che possono dare consigli su misura per la persona, magari sbagliando, ma almeno dopo aver ascoltato la situazione... io sono contro interventi generalizzanti (tipo i tuoi) che non si curano delle spalate di merda che tirano addosso al fobico, senza neanche conoscerlo, senza neanche ascoltarlo, solo mossi dall'idea ingenua di poter essere d'aiuto ""spronandolo"". Di persone così ce ne sono già abbastanza nella vita di tutti i giorni, qui ci vorrebbe (se non un po' di comprensione) almeno un po' di rispetto, e non uscirsene con giudizi che non hanno nè capo nè coda, basati solamente su un modo di sentire ristretto e parziale. Quote:
Adesso se uno si sforza di uscire pure con la fobia sociale, """"si sta ingannando""" (citt.), sia fissato per sempre nella storia del forum :miodio: Ma che cazz vuol dire? E poi, cos'è questo pippone sulla non scelta? Ha scelto di sforzarsi e provare a uscire allo scoperto, non è forse abbastanza? Comoda via di fuga? Ma se si mette a passare una serata con la compagnia degli amici e dell'ansia? Più leggo questi messaggi e più mi sembra che tu non abbia la minima idea di cosa tu stia parlando...... e poi dovrebbero essere d'aiuto. L'unico invito che ci leggo è quello di rimanere a casa se si continua a stare male, finché non si è "guariti" (qualunque cosa voglia dire). Al che mi viene da chiedermi: ma questi dispensatori di consigli, sono pronti ad accettarsi tutte le conseguenze (anche quelle negative) delle persone che si fanno condizionare e che rischiano di rovinare? |
Re: cosa ho da offrire?
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Quello che è importante è che non si inneschino in coloro ai quali fai queste osservazioni: cosa di cui purtroppo non puoi essere sicuro. E nel dubbio, e considerando il forum su cui siamo, e considerando le ripetute affermazioni da parte tua anti-obblighi e oneri che la società destinerebbe solo o molto di più agli uomini, mi aspetterei da parte tua molte più remore nell'uscirtene con frasi che rispecchiano i cliché più triti sul ruolo di genere maschile e che potrebbero suscitare pressioni non sostenibili in qualcuno. A una donna che avesse ricevuto N commenti su FB diresti che dovrebbe provarci con chi glieli ha fatti, per sapere se fossero interessati a lei? |
Re: cosa ho da offrire?
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Re: cosa ho da offrire?
Notiamo poi la tipica asimmetria che emerge da queste dinamiche: l'utente generico vuole solo essere lasciato in pace, che gli si riconoscano la dignità e gli sforzi che fa (o quelli che non può fare, per un motivo o per un altro).
I suoi interventi sono per lo più diretti a smontare coloro che lo stanno infangano in quel momento. Il guru, al contrario, spara a zero nel mucchio, senza considerare più di tanto chi tira dentro o come lo tira dentro. |
Re: cosa ho da offrire?
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Servono tutte le energie fisiche e mentali per questo compito, non basta abbozzare un tentativo è dire "beh, io ci ho provato" e tornare alla stessa vita di prima. Quando parlo mi rivolgo anche a me stesso perché ho convissuto per anni con depressione, fobia sociale e ansia. E so quanto possono dare fastidio questo genere di consigli, ma se riescono ad attecchire dentro noi stessi allora c'è speranza. Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
Re: cosa ho da offrire?
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Ancora non capisco come lo sforzarsi per adattarsi al mondo diventa un debole tentativo per giustificarsi, quando io non ho mai parlato di passare una serata, stare male e tornare ad isolarsi peggio di prima (non ho mai scritto questo punto). |
Re: cosa ho da offrire?
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Oppure hai semplicemente trovato un modo per sentirti meglio smerdando quelli che hanno i tuoi stessi problemi? |
Re: cosa ho da offrire?
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La causa di tutti i miei problemi era in sostanza il non voler accettare il lavoro come il dovere di ogni uomo, mi sentivo sprecato per ogni impiego e non vedevo che l'etica lavorativa rende l'uomo migliore. Mentre leggevo il libro sentivo un certo fastidio come se in un certo avvertissi un cambiamento imminente. Ma questa non può essere una ricetta generale, infatti non succede quasi mai che un libro cambi l'esistenza di qualcuno. Bisogna essere predisposti al cambiamento e avere la forza di mettere in dubbio le precedenti convinzioni, bisogna essere stanchi per aver provato tutto e non esserci riusciti, bisogna avere fede nonostante tutto. Inviato dal mio A1-713 utilizzando Tapatalk |
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