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Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Come hai detto, può esistere soltanto interesse a volerla conoscere, questa persona. Perchè ti ha colpito l'aspetto (come colpisce l'aspetto di tanti individui), o perchè vedi/sai che è una persona con personalità compatibile con la tua, ecc, ma finisce quì. Poi ci si conosce, ci si frequenta e dalla 1a/5a/20a uscita si inizia a provare un sentimento che poi può diventare amore. L'innamoramento viene dopo, troppo facile sennò :sisi: |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Questo perchè il fatto di sentirsi a disagio penso sia dovuto ad altre problematiche... non una questione di esperienze. Faccio un esempio: C'è sempre una prima volta. Per tutto. Eppure si fa tutto^^ Magari non hai il massimo della scioltezza.. ma anche la prima volta di ogni cosa può risultare piacevole. Non è quindi un "fattore limitante" non aver esperienze.. e ,se ci si pensa, sarebbe assurdo.. sarebbe paradossale perchè se fosse che se non hai esperienze non puoi fare esperienze... eh beh.. capisci che allora saremmo sempre tutti statici. Se uno ti offre qualcosa da bere, non avrebbe senso dirgli.. no guarda non l'ho mai bevuto... appunto perchè non l'hai mai bevuto a maggior ragione è auspicabile che tu lo faccia. Non è il fatto di avere o non avere esperienze che ti fa vivere in pace con te stesso. Affatto. I problemi che impediscono ad una persona di farsi la sua vita serenamente anche da sola sono da ricercare altrove (nella fobia sociale ad esempio).. e quelli ovviamente vanno risolti. Non credo neanche che la gente abbia chissà quale metro di giudizio alto o cosa... che neghi la condivisione se mancano determinate caratteristiche.. naah.. nulla di simile. Si circondano un po' di qualsiasi tipo se si va a vedere. Il punto è che non è una "richiesta". Quella di condividere.. non è una cosa che va chiesta proprio. Non dovrebbe mai accadere che uno chieda ad un altra persona di condividere qualcosa. Si verifica quando si verifica. Spontaneamente le strade delle persone si incrociano. Si viene ad avere a che fare l'uno con gli altri. Le relazioni si intessono. Capitano. Tutto lì. E' inevitabile il fatto di interagire con gli altri. E c'è sempre qualcuno che ti odia e qualcuno che ti ama da qualche parte. Se le strade di uno non si incrocia mai con nessuno , si ritorna appunto al discorso di sopra.. e cioè che quella persona non sta vivendo serenamente la sua vita e quindi non interagisce mai con gli altri (è sempre un auto-esclusione che consiste nel limitare la propria presenza e i propri movimenti all'interno del tessuto sociale). Ma non è questione di accettazione o di "chiedere" agli altri... si viene inevitabilmente ad avere a che fare con gli altri perchè viviamo nello stesso mondo. Indipendentemente dal fatto che uno sia brutto, bello, simpatico o antipatico. Ci si troverà per forza a condividere qualcosa con qualcuno. Il fatto di trovarsi a "ricercare" o chiedere la condivisione è sintomatico di problemi che son da risolvere a monte.. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
halastor, tu pensi che le cose umane debbano avere logica e senso, un tempo lo speravo pure io, in realtà ho scoperto che non ce ne hanno nessuno, è questo il grosso dramma, che mentre sei qui nella stanza che rifletti tutto appare in una maniera comprensibile e quel che si deve fare appare chiaro, poi là fuori tutto è spaventosamente diverso e di ciò che hai pensato non c'è mezza cosa che s'applica.
Quando parlo di "esperienza", poi, io intendo esperienza "sociale", saper dare alle persone quel che serve nel modo e nel momento giusto.. non certo (come molti pensano qui) l' essere bravi amanti o campioni del sesso (che non è certo la mia aspirazione nella vita).. a leggere tanti thread qui i ragazzi pensano che l'esperienza che serve sia quella, io invece no, per me l'esperienza è quell'intima consapevolezza che serve per stabilire i contatti con le persone, a capirle e farsi capire.. tutto lì se non ce le hai, puoi pure essere la persona più amabile o profonda di questo mondo, ma isolato te ne resti e nemmeno i sassi condividono qualcosa con te. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Nel momento in cui tutti sono già esperti e tu sei uno dei pochi rimasto indietro l'inesperienza diventa un macigno, un'anomalia. Questo discorso lo si può applicare sia in ambito lavorativo che sentimentale. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
ma chissenefrega di piacere alla società.. o la notorietà e tutte quelle menate lì.
è un problema di COMUNICAZIONE, puoi esser quel che ti pare ma se agli altri trasmetti sensazioni negative o risulti poco (se non per nulla) comprensibile nessuno farà sforzi per entrare in comunicazione con te, a prescindere da tutto. per cui resti isolato anche se il tuo percorso interiore è valido |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Ma non hai motivo di comunicare niente per condividere qualcosa. Non è vero che resti isolato.. per esempio. Io accarezzo il mio gatto: Mica lo capisco. Mica comunico niente. Mica abbiamo esperienze o chi sa cosa di precedenti relazioni con altri umani o gatti. :nonso: Semplicemente io ho voglia di accarezzarlo, lui ha voglia di essere accarezzato. E abbiamo stabilito un legame. Per gli esseri umani è uguale. Non occorre comunicare proprio niente. Perchè non serve chiedere l'interazione. L'interazione avviene quando ci sono le condizioni. E quelle condizioni non possono essere decise a tavolino da noi. Le strade si incrociano, ci si relaziona. Punto. Esattamente come incontri un gatto per strada hai voglia di accarezzarlo e se anche lui lo vuole lo fai. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Se non prova a conoscerti non avete condiviso niente. :nonso: Quindi tu, a tua volta, non devi aver motivo di interesse o di rimanerci male. Vai avanti tranquillamente per la tua strada come se nulla fosse perchè effettivamente nulla è stato. E' come se passeggiando non hai incontrato nessun gatto. Oppure il gatto non voleva farsi carezzare ed è saltato via. Non è un problema tuo. :nonso: Ripeto, cercare forzatamente l'interazione è sintomatico di mancanze e problemi che risiedono da altre parti. L'interazione esiste nel momento in cui si verifica. Cioè in cui una persona vuole condividere qualcosa con te e lo fa... e tu lo fai a tua volta. Tutto ciò che non si verifica non ci deve interessare. Bisogna smettere di ragionare per desideri e aspettative e ragionare solo per ciò che è. Se io ad esempio adesso penso: "avrei tanto voglia di una torta meringata". E mettiamo che in questo momento non ce l'ho.. e la pasticcerìa è chiusa. Se il mio pensiero finisce lì e mi metto a fare altro fino a quando CAPITA che la pasticcerìa apra... TUTTO OK. Ma se io comincio a starci male, perchè la meringata in questo momento non ce l'ho ma la voglio.. ma non ce l 'ho^^ Allora lì diventa un pensiero disfunzionale. Ragionare sulla base di "quello che potrebbe essere" è un pensiero disfunzionale che va eliminato. I desideri devono limitarsi a ciò che ci passa sul momento il convento. Posso desiderare carezzare un gatto che sta davanti a me e vuole farsi carezzare. NON posso/ NON devo /NON è normale -> desiderare di carezzare un gatto e stare male per questo, se davanti a me non c'è nessun gatto.^^ |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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comunque il discorso è A MONTE non a VALLE: come fai a provare a condividere qualcosa con le persone se le persone non ne vogliono sapere ? finisci in un binario morto.. (magari ad allevare gatti in solitudine). |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Ti dico che non ha senso avere desiderio di accarezzare il gatto se in quel momento non c'è nessun gatto... Traslato: Non ha senso desiderare l'interazione con delle persone che non interagiscono con te. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
x MARCO RUSSO
l esclusivita' e' legato all amore se non ami una persona continui ad uscire con altri ragazzi , se l altra persona diventa speciale e non senti il bisogno d uscire con altri vuol dire che molto probabilmente 6 legato e puo essere amore se se ne rende conto chi e' in causa - quindi e' la stessa roba - per LIUK - io posso non condividere il tuo modo di vivere la sessualita' , pero' come potrei non pensare che ognuno si vive la sessualita a proprio piacimento e godimento ... tenendo presente che siamo individui diversi l uno dall altra e ognuno ha esigenze ed energie sessuali diverse - |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Due persone monogame ed oneste se decidono che il loro rapporto non è di sola amicizia, s'impegnano (come se fosse un contratto) a non frequentare altre persone con finalità/interesse sessuale/sentimentale, né a vedere il prossimo in questa chiave. Questo a prescindere dall'entità e natura del sentimento sottostante. Almeno, per me è sempre stato così: che amassi o meno la persona, nel momento in cui mi ci mettevo insieme smettevo di cercare e qualsiasi nuova o vecchia conoscenza femminile non la vedevo in chiave sessuale o sentimentale. Questo comportamento cessava nel preciso istante in cui venivo lasciato oppure in cui c'era una forte crisi sessuale o sentimentale. Inoltre l'essere legati ad una persona non significa amarla. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
si infatti due persone che non si amano non prendono l impegno di uscire solo fra di loro e non conoscere altri ragazzi e ragazze -
ma io comunque parlo all inizio del rapporto -- dopo ovvio che se finisce l amore ma due sono sposati o convivono , li sta alla morale della persona tradire o meno ma io non ho capito poi sta roba del mettersi insieme , a parte che mi sembra una cosa da bambini dell asilo - vabe''' due persone stanno insieme quando sono legate , ma non c'e' bisogno che se lo dicono , siamo insieme o no ?? sta malissimo - e' una cosa che si sente - ,ma non riferito allo stare insieme , ma all essere legati o meno - io finche non mi sento legata profondamente e non amo , non smetto di uscire con chi mi va .. certo bisogna non dirlo all altro , ma e' sottointeso che si esce con altri e altre fino a che non si trova la persona giusta - pero' tu dici nel momento in cui ci mettevo insieme - oddio ma ve lo dite proprio ?? siamo insieme e da quel momento tagliate i ponti con altri flirt o frequentazioni che hanno secondi fini ? |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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Se esco con una e ,mettiamo che ci baciamo, se lei la settimana prima baciava un altro e quella prima ancora un altro per "trovare quello giusto". E' una sua "strategìa". La rispetto. Va bene. Il problema è che, a quella strategia, io faccio corrispondere automaticamente l'assenza da parte mia di alcun sentimento. Quindi la userei e butterei senza indugi. Per me non è accettabile il fatto di frequentare diverse persone per capire qual'è quella giusta. E' impossibile fare altrimenti? Allora è impossibile che io provi amore per qualcuno. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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c'e' una netta differenza dal voler conoscere uno , fai una passeggiata , bevi qualcosa insieme e torni a casa , a darli un bacio - senza che ti senti legata a una persona non si va a dare i baci in giro - i |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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No va beh.. ma lì mi sembra allora normale.. cioè.. quello che tu dici.. di frequentare altra gente... si tratta della normalissima libertà che ogni individuo dovrebbe sempre avere, ci mancherebbe.. Poi percarità... ci son effettivamente anche uomini che se potessero metterebbero i ceppi ai piedi alle loro donne... ma quelli son casi umani.. |
Re: Riflettendo sull' ... """amore"""
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