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"utentessa", che brutta parola, tra l'altro suona anche male. Credevo che utente fosse una parola neutra, invece pare che sia corretta. Tra avvocatessa, giudiCessa, e caporaLessa, mi domando dove diavolo andremo mai a finire. Voi donne vi state allargando un po troppo per i miei gusti da purista della lingua italiana.

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Esattamente. E nemmeno fuori se è per questo...

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Mah, pensavo che la "solidarietà femminile" non fosse una semplice leggenda :pensando:
:interrogativo::interrogativo:



No, non è corretta, utente è un sostantivo (dal participio presente di uti) sia maschile che femminile.

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Guarda, anch'io sono tendenzialmente un Grammar Nazi, ma nel caso del termine "utentessa" devo dire che lo preferisco per indicare utenti di sesso femminile (sebbene il termine sia probabilmente solo un neologismo internettiano).

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A me Lauretum stava simpatico infatti... tutti quelli un po' asociali mi stan sempre simpatici a pelle.. mentre la socialità alla "tutti bravi amiconi assieme / siamo una squadra fortissimi".. mi fa venire un po' il latte alle ginocchia... quindi penso che sia meglio l'universo femminile da quel punto di vista.. del tipo: "amiche si, ma tieni un po' le distanze." lol

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:applauso: :riverenza:

Grande! Condivido in pieno! Non mi fido di quelle che si trovano bene solo coi maschietti. E' indice di una paura del confronto paritario e di un atteggiamento molto competitivo verso le proprie simili, forse percepite a torto o minacciosamente come rivali. Di solito, quelle che fanno questo genere di affermazioni, le ho spesso trovate molto respingenti e facilmente disposte ad essere adorate e messe su d'un piedistallo.
Ovviamente non mi riferisco alla situazione a cui si riferisce nello specifico Manuela, perchè non posso giudicare le motivazioni alla base del comportamento di queste sconosciute utentesse di cui si parla nel topic.

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Anche a me stava simpatico ed era un esempio di come anche noi maschi possiamo essere schivi tra di noi :nonso:

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Mi sento tirata in causa perché io mi trovo davvero bene spesso con l'altro sesso...e (parlo per me ovviamente) questo è perché ho spesso trovato un muro dall'altra parte, le amicizie femminili mi hanno fatto vedere invidie, commenti acidi..soprattutto alle spalle, litigi in base all'umore del momento e altre cose poco gradevoli.
Ho conosciuto veramente poche ragazze lontane da questo stereotipo...giusto un paio, davvero.
Dopo miliardi di esperienze negative e un tot di "ex migliori amiche" credo che avvicinarsi ad un tipo di amicizia più puro sia lecito, no?
Detto questo comunque io rispondo a tutte le persone che mi scrivono, quantomeno per rispetto, poi ovviamente possono nascere antipatie e simpatie :nonso:

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Mmmm.. si e no. Nel senso che quello che hai detto può essere vero. Ma non necessariamente. C'è da dire che l'amicizia fra uomo e donna da davvero di più, imho, rispetto a quella fra persone dello stesso sesso.
Proprio perchè si è diversi. E' difficile da spiegare. La diversità rende più ricco il rapporto e in generale il gruppo più è eterogeneo meglio è. Ne deriva un maggior accrescimento da parte di tutti gli individui che ne fanno parte.
Se ad esempio si esce con tutti amici uguali a come si è in tutto e per tutto, probabilmente nel giro di poco ci si annoierà parecchio. Dalla mancata frequentazione di donne come amicizie per l'uomo o di uomini per la donna, secondo me si perde qualcosa a livello relazionale umano. In altre parole c'è sempre qualcosa da imparare da una donna, per l'uomo e dall'uomo per la donna.
Per fortuna non tutte le persone finiscono a ragionare attraverso schemi limitanti e l'amicizia fra uomo e donna può ancora esistere.

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La "vita virtuale" è un sottoinsieme di quella reale.

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Ma lo stesso Maestro (come me peraltro) sosteneva di trovarsi meglio con persone del sesso opposto.
(Nel frattempo chissà se ha cambiato idea...)

E' solo un'insicurezza da correggere - tu lo fai sembrare una specie di "marchio d'infamia"! :D

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Infatti, come cercavo di dire, non sta scritto da nessuna parte che una comunicazione eterosessuale presupponga delle intenzioni diverse da quelle dell'amicizia, o del confronto o del sentirsi corteggiati. Mi sembra una visione ristretta. Del resto anche il mondo maschile è pieno di competizione e non mancano di certo le pugnalate alle spalle, anche se loro forse tendono ad essere più diretti. :)

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Tranquilla, non parlo di te, anche perché non ti conosco, nè mi riferivo al tuo intervento quando ho quotato Amarlena. Ho semplicemente fatto diretto riferimento mentale alle mie personali esperienze.
Anche io ho moltissimo amici maschi con cui mi trovo bene, però riconosco onestamente che l'amicizia con loro mi arreca indiscutibili "vantaggi": i ragazzi spesso hanno un atteggiamento cavalleresco, decisamente più "indulgente" e bonario nel momento del confronto con una donna. Tra donne noto che ci si confronta in maniera più sincera, diretta e autentica, secondo me, senza quell'alone di galanteria e "garantismo" che spesso si crea nel rapporto uomo-donna. Ciò non significa che il confronto debba avvenire all'insegna della cattiveria e dell'acidità, così come avviene tra molte donne. Assolutamente. Alla base vi deve essere sempre grande rispetto e benevolenza.
Però, per esperienza, spesso mi è capitato di avere a che fare con ragazze compiaciute del fatto di avere solo amici ragazzi, e dietro questa specie di compiacimento spesso ho ravvisato molto narcisismo e una sostanziale incapacità nel creare empatia con le altre ragazze.
Se tu scrivi su questo forum non penso proprio che tu possa rientrare nella descrizione del tipo di donna fatta da Amarlena e avallata da me. Infatti, tu che sei una ragazza sensibile, e forse non ti fai ingannare dai falsi miti, sostieni giustamente di non amare ad essere idolatrata o messa su un piedistallo, e con onestà, non apprezzi chi lo fa con te solo per compiacerti. Purtroppo, però, esistono tante ragazze che fanno leva sul fatto di poter piacere all'altro sesso per creare amicizie utili solo a rafforzare la stima di sè e a sentirsi migliori e protette dal sano confronto che spesso nasce quando viene messa da parte la differenza di genere.

Al liceo ho avuto una prof. che odiava le donne e trattava noi ragazze con acidità e durezza, mentre aveva comportamenti compiacenti e di favoritismo coi maschi. Per me non è sano un atteggiamento simile, segno del fatto che la signora in questione si sentisse minacciata in qualche modo dalle sue stesse allieve, forse perchè, essendo più giovani e carine di lei, le contendevano "il primato". Non sopporto queste donne che cercano di gonfiare il proprio ego attraverso l'ammiccamento all'universo maschile e la perenne guerra verso quello femminile.

Anche io ho tantissime amicizie maschili, come ho detto già sopra. Io non critico mica le amicizie tra maschi e femmine che piacciono anche a me, bensì la strumentalizzazione narcisista di queste amicizie, così come l'assolutizzazione positiva di un solo tipo di amicizia. Non mi fido di chi categorizza quindi il principio di trovarsi esclusivamente bene coi ragazzi anzichè con le ragazze. E' questa messa all'angolo di un sesso a favore di un altro che non mi convince; mica critico il fatto che si instaurino dei rapporti di amicizia coi ragazzi, che trovo stimolanti, interessanti e gratificanti io stessa. Magari tu ti sei trovata meglio coi ragazzi proprio perché delusa da quel tipo di ragazza narcisista che appunto non piace per nulla a me. :)

Però ragazze, penso che sia sbagliato dire che si stia meglio coi ragazzi perchè le ragazze sono tutte competitive. Non è mica vero, non siamo tutte così. Se ogni donna vedrà nell'altra una rivale, è normale non legare mai e innescare meccanismi, volenti o nolenti, competitivi.
Magari voi siete rimaste male dalle amicizie femminili proprio in virtù di questa competitività che stigmatizzo io stessa.

Ci siamo chiarite, ragazze?

Io invece auspico una solidarietà femminile, sul modello del film "L'albero di Antonia"...ebbene sì, sono figlia di una femminista degli anni '70! Non voglio pensare che l'altra donna sia per me una rivale, bensì una potenziale amica con cui confrontarmi e capirmi... :mrgreen:

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Però i ragazzi non hanno quell'insicurezza che hanno spesso le donne e cioè di doversi sentire a tutti i costi ammirate e apprezzate senza riserve. Forse quando un uomo ricerca solo amicizie dell'altro sesso subentrano in lui meccanismi diversi da quelli che subentrano in una donna...forse il mondo femminile risulterà a un ragazzo più gentile e accogliente...

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Tendenzialmente ha ragione Clizia, che ha scritto cose molto sensate peraltro.
Ciò detto nulla esclude che possa esserci una mancanza di interesse a legare con persone dello stesso sesso per motivi del tutto avulsi rispetto a quelli da lei citati, per motivi molto più semplici.
Ad esempio si può nutrire una genuina insofferenza per le acrobazie mentali femminili, nelle quali la convinzione granitica che una donna con amici maschi sia in realtà desiderosa di consensi, rientra a pieno titolo.

Forse sono stata poco chiara. D'altronde era anche questa un'acrobazia mentale.

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Oddio, non mi pare di aver detto che chi ha amici ragazzI sia in cerca per forza di consensi, visto che ho ribadito io stessa di averne tantissimi. Ho detto che tendo a fidarmi poco quando mi si dice: "Oh, vado d'accordo solo coi maschi e non con le femmine", come se fosse il sesso a determinare un legame e non un'affinità! Non mi piace l'assolutismo di questa affermazione (che forse può nascondere altro) e non di per sè la semplice affermazione: "Ho molti amici maschi".
Non sono contro il "molti", ma contro il "soli"... che acrobazia mentale!:D

Sì, bè, certo...diciamo, però, che io la competizione non la sopporto proprio: nè nelle relazioni inter-personali, nè sul lavoro, nè nello studio. Non è vero che ci spinge a migliorarci...io almeno la penso così e cerco sempre di impostare amicizie limpide! :pensando:

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Sostanzialmente la penso come Clizia.
Credo anche che sia inutile discutere su questo topic se poi in conclusione le utentesse non cambiano atteggiamento.

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In tal caso la pensiamo uguale, compare :bene:
L'importante è non generalizzare :mrgreen:

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Come sostiene compare Winston! :mrgreen:

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Non credo sia il caso di ancorarsi a quel "solo" però.
Mi pare ovvio sia un'iperbole che esprima un'inclinazione piuttosto che un'altra.
Non voglio credere esistano persone mediamente intelligenti che gettino una croce su un intero genere, indistintamente e senza appello.