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17-11-2021, 12:48
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Ultima modifica di Alakazam; 22-03-2022 a 22:04.
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17-11-2021, 12:52
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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In teoria, se lo psicologo è bravo, dovrebbe essere lui a "condurti" lungo il percorso di apertura, specie se vede che ti trovi in difficoltà nel farlo.
Io, le volte in cui mi sono trovato in imbarazzo per non sapere da dove partire a parlare o come farlo, l'ho semplicemente detto: "Non so bene cosa dire", e poi ho aggiunto "Se mi vuole dare una mano...", e a quel punto è stata lei, la psicologa, a farmi un po' di domande generiche, da cui poi siamo passati a quelle più specifiche.
Considera che dall'altra parte dovrebbe trovarsi uno specialista consapevole di queste difficoltà, quindi non ci dovrebbe essere paura a esplicitarle.
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17-11-2021, 15:43
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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"Piacere dottore, non so cosa dire perché non so da dove cominciare, ma sicuramente Lei ha esperienza nel gestire un incontro conoscitivo. Potrebbe condurre Lei la conversazione così mi dà una mano a mettere ordine nell'esporre il problema?".
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17-11-2021, 15:56
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
"Piacere dottore, non so cosa dire perché non so da dove cominciare, ma sicuramente Lei ha esperienza nel gestire un incontro conoscitivo. Potrebbe condurre Lei la conversazione così mi dà una mano a mettere ordine nell'esporre il problema?".
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Se avessi detto questo nelle mie precedenti esperienze avrei purtroppo messo in crisi chi mi stava davanti.
Tuttavia potrei dire qualcosa del genere, non è male come idea, magari con meno formalità.
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17-11-2021, 21:38
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#5
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Si prenota, si va nel suo ufficio (per la prima volta) e poi arriva la famosa domanda, "come va" o qualcosa di simile.
- Come si risponde a tale domanda (ironia e sarcasmo a parte)?
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Non sono a mio agio nel rispondere a questa domanda.
Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
- Come si rompe il ghiaccio?
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Perché devi rompere il ghiaccio? Si rompe da solo se trovate (entrambi) un'affinità. Non hai il dovere di essere "educato".
Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
- Come si introducono anni e anni (decenni) di miseria?
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Nel modo che ti sembra più rispettoso di te stesso e dell'altro.
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17-11-2021, 22:10
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Si prenota, si va nel suo ufficio (per la prima volta) e poi arriva la famosa domanda, "come va" o qualcosa di simile.
- Come si risponde a tale domanda (ironia e sarcasmo a parte)?
- Come si rompe il ghiaccio?
- Come si inizia parlare di se ad uno sconosciuto?
- Come si introducono anni e anni (decenni) di miseria?
Io non saprei neanche come iniziare.
(Iniziare dicendo di soffrire di fobia sociale senza neanche una diagnosi precedente non mi sembra il caso e sarebbe troppo brusco).
Cosa dunque letteralmente dire in questa prima fase, come introdurre la propria situazione?
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beh, non mi sembra così difficile.
Lui ti fa entrare nella stanza, ti dice "buongiorno", ti fa accomodare su una poltrona o una sedia, questa è la prima parte. Poi a volte ti chiede di ripetere il nome e il cognome e di compilare il modulo del consenso informato.
A questo punto alcuni prima della seduta vera e propria fanno qualche chiacchiera del tipo "hai avuto difficoltà ad arrivare qui?" "conoscevi questa zona?" "eh, caldo oggi".
Ma ovviamente il momento clou non può non arrivare. Allora chiede una cosa del tipo "come mai sei venuto qui?".
La risposta non mi pare difficile. Si va lì perché si ha un malessere che non si riesce a risolvere. E allora va descritto in breve il malessere. Secondo me più si descrive in modo chiaro, preciso e al tempo stesso sintetico e meglio è.
Io ho fatto almeno una ventina di incontri conoscitivi con psicoterapeuti, uno anche stamattina, ormai sono una grande esperto ahah. A volte addirittura mi dicono che sembro uno studente di psicologia e si complimentano per i libri che ho letto o per la terminologia che uso.
Purtroppo mi sa che ho esaurito tutti quelli della mia città che offrono la prima seduta gratuita...
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Ultima modifica di Darby Crash; 17-11-2021 a 22:39.
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17-11-2021, 23:38
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Io ho detto subito la diagnosi che mi fecero da ragazzino, poi lei mi ha chiesto a grandi linee la mia storia, le mie difficoltà principali, e cosa vorrei risolvere con la terapia. Poi ora devo dire che lei ha fatto un ottimo lavoro sul costruire un rapporto di fiducia, diciamo che mi tratta da persona normale senza giudizi, e per me è già tanto, poi i consigli che mi da non sono cose fuori dalla mia portata ecco. Se il terapeuta è bravo penso che ti capisca, ma gli devi dare fiducia e cercare di essere razionale.
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18-11-2021, 01:05
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da faria
è compito dello psicologo capire come metterti a tuo agio e capire cosa puoi dire.
magari gli servirà più di una seduta per capirlo (è un professionista, non un mago).
ma ha studiato ed è pagato per quello.
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Si, in teoria. Nella pratica ho avuto esperienze diversae.
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Non sono a mio agio nel rispondere a questa domanda.
Perché devi rompere il ghiaccio? Si rompe da solo se trovate (entrambi) un'affinità. Non hai il dovere di essere "educato".
Nel modo che ti sembra più rispettoso di te stesso e dell'altro.
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In che senso non ho il dovere di essere educato?
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Ho fatto una seduta una decennio fa e ho risposto solo con "eh" a tutte le domande compreso il mio nome.
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Com'è finita?
Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Io ho detto subito la diagnosi che mi fecero da ragazzino, poi lei mi ha chiesto a grandi linee la mia storia, le mie difficoltà principali, e cosa vorrei risolvere con la terapia. Poi ora devo dire che lei ha fatto un ottimo lavoro sul costruire un rapporto di fiducia, diciamo che mi tratta da persona normale senza giudizi, e per me è già tanto, poi i consigli che mi da non sono cose fuori dalla mia portata ecco. Se il terapeuta è bravo penso che ti capisca, ma gli devi dare fiducia e cercare di essere razionale.
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Fiducia ne ho data tanta in passato, ma era mal riposta.
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18-11-2021, 04:21
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#9
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Si, in teoria. Nella pratica ho avuto esperienze diversae.
In che senso non ho il dovere di essere educato?
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Immagino tu nutra sentimenti ambivalenti nei confronti delle persone, e non ti sia facile avere buoni rapporti. Non hai il dovere di "rompere il ghiaccio" con uno sconosciuto a cui vai a chiedere aiuto psi. Offendere non si offende, se sa quello che sta facendo.
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18-11-2021, 12:39
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 602
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Più volte mi è capitato di leggere un tuo post nel quale chiedi quali sono le cose che potresti letteralmente dire a un certo interlocutore.
Un primo passo in avanti è quello di non avere in mente frasi troppo letterali e mnemoniche. E' giusto riflettere e sapere gli argomenti da riferire, ma senza cadere in un eccesso di controllo. Sii te stesso.
Riguardo l’inizio del primo colloquio, lui/lei naturalmente ti farà delle domande per conoscerti, e, fondamentale, conoscere il motivo per il quale hai deciso di essere lì. Fra i motivi del tuo disagio sono sicuro che sei consapevole che ce n’è uno o alcuni che ti disturbano più marcatamente di altri. Potresti cominciare raccontando questi problemi maggiormente importanti.
Visto che hai sintomi ansiosi in situazioni sociali, in questo caso, dire che pensi di avere la fobia sociale (perché lo hai letto etc.) è ok, semplicemente ne discuterete insieme.
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18-11-2021, 13:46
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. House
Più volte mi è capitato di leggere un tuo post nel quale chiedi quali sono le cose che potresti letteralmente dire a un certo interlocutore.
Un primo passo in avanti è quello di non avere in mente frasi troppo letterali e mnemoniche. E' giusto riflettere e sapere gli argomenti da riferire, ma senza cadere in un eccesso di controllo. Sii te stesso.
Riguardo l’inizio del primo colloquio, lui/lei naturalmente ti farà delle domande per conoscerti, e, fondamentale, conoscere il motivo per il quale hai deciso di essere lì. Fra i motivi del tuo disagio sono sicuro che sei consapevole che ce n’è uno o alcuni che ti disturbano più marcatamente di altri. Potresti cominciare raccontando questi problemi maggiormente importanti.
Visto che hai sintomi ansiosi in situazioni sociali, in questo caso, dire che pensi di avere la fobia sociale (perché lo hai letto etc.) è ok, semplicemente ne discuterete insieme.
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Il problema è che quando sono me stesso fallisco nella comunicazione. Se sto parlando per cose poco importanti, mi interessa poco. Ma se devo parlare per cose importanti, come quando sono dal medico, allora devo pensarci prima o rischio di non farmi capire, di dire ciò che voglio dire, etc.
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