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Vecchio 21-07-2008, 17:36   #1
Banned
 

Salve a tutti
dopo innumerevoli tentennamenti la settimana scorsa sono riuscito ad arrivare allo sportello dell'asl e prendere un appuntamento dallo psicologo;
mi fissano il colloquio per il venerdì della stessa settimana 8O .
Durante la seduta la dottoressa mi chiede il perchè abbia richiesto questa visita ed io inizio ad elencare i miei disagi, e ad un certo punto le dico che cercando risposte in rete il mio male potrebbe essere... Fobia Sociale, risponde Lei!
Vi confesso che il fatto che abbia avuto lo stesso parere mi ha dato un senso di serenità ed ha rafforzato un pò, seppur in modo non permanente, la mia autostima.

A fine seduta mi dice cosa avverrà a grandi linee.
Al prossimo incontro farò un test MMPI, utile per comprendere quale indirizzo terapeutico adottare.
Secondo lei comunque sarebbe utile prima di tutto che io sia seguito da uno psicologo maschio adulto (lo credo anch'io), poi una terapia di tipo cognitivo-comportamentale supportata da farmaci (a base di serotonina se non sbaglio).

Mi piacerebbe sapere le vostre opinioni riguardo questo primo approccio, soprattutto riguardo ai metodi di cura pronunciati dalla dottoressa.
Un saluto
Vecchio 21-07-2008, 18:23   #2
Principiante
L'avatar di Aleydis
 

Sei stato davvero coraggioso (o coraggiosa, non si capisce dal nick!), ti faccio i miei complimenti! E' davvero un bene che ti sia rivolto a qualcuno, ti potrà fare solo bene. Che la psicologa abbia parlato di fobia sociale prima che tu glielo dicessi vuol dire solo che ti conosci bene e hai avuto già modo di indagare da solo sulla tua condizione. Certo questo da solo non ti permetteva di stare bene...così hai fatto la scelta migliore, cioè quella di rivolgerti a qualcuno. Davvero, ti rinnovo i miei complimenti. Io vorrei farlo ma non so, da un lato non ne ho il coraggio sufficiente, dall'altro non so se riuscirei a sopportare economicamente un trattamento a lungo termine...perchè non credo che si possa fare un trattamento duraturo all'asl, più che altro penso che serva come consulenza, per farsi un'idea. La terapia cognitivo-comportamentale dicono sia la migliore per curare questo tipo di disturbo...
Sei stato proprio responsabile a prendere in mano la situazione, ti auguro davvero di farcela e iniziare un cammino per la guarigione.
Ce la puoi fare!
Un abbraccio!
Vecchio 21-07-2008, 18:23   #3
Intermedio
L'avatar di IperBo
 

ottimo. va bene cosi', continua anche se vedi a volte che non ne senti i benefici. per il farmaco, come sempre dico: se puoi, evita.
Vecchio 21-07-2008, 19:02   #4
lev
Principiante
L'avatar di lev
 

Rinnovo il consiglio che avevo già dato a qualcun'altro: dalle mie parti (ma credo che sia così in quasi tutta Italia), esistono dei consultori/spazio giovani in cui c'è uno psicologo. Non si paga niente e gli appuntamenti non sono alle calende greche ma più o meno con lo stesso lasso di tempo che ho io che vado da un privato (lo so perchè ci va mia sorella). L'unico vincolo (o almeno è così in quello della mia città) è avere meno di 23-24 anni. Onestamente non so come funziona con l'ASL cioè con il CSM, potrei chiedere al mio psichiatra che lavora lì oltre a fare la libera professione.
Vecchio 21-07-2008, 20:01   #5
Banned
 

Oddio sinceramente credevo che la mutua potesse supportare tutta la terapia.
Se così non è, sarà più difficile iniziare un percorso terapeutico a pagamento, manca la materia prima, e non di poco .
Chiederò nello specifico alla prossima seduta, anche riguardo i consultori che però mi sembra non siano presenti nella mia zona (chiesi vagamente una volta al mio medico).

IperBo, sui farmaci sinceramente sono anch'io un pò titubante. Temo la loro dipendenza e gli effetti collaterali sul fisico (a proposito se potete linkarmi un topic dove si parla di questo ve ne sarei grato, non sono riuscito a trovarlo).
Secondo la dottoressa però sono un valido aiuto e contribuisce ad accelerare il processo di guarigione.

Aleydis, se ho trovato coraggio io chiunque può farcela.
Ti dico solo che tempo fa avevo messo su una lista di psicologi della mia zona, e tutti i giorni andavo davanti al loro studio come per prendere un appuntamento, ma puntualmente all'atto di suonare il campanello e farmi aprire, venivo preso dall'ansia e fuggivo a gambe levate, e tornato a casa mi sentivo un pazzo incapace di tutto tra cui prendermi cura di me.
Ed è anche riflettendo su questo "semplice" concetto che ho deciso di farmi forza e mettendo da parte la vergogna che avrei provato nel chiedere aiuto.
Riguardo al problema economico, spero si possa risolvere in modo o nell'altro, forse un secondo lavoro, non saprei.
PS non sò se s'è capito ma sono masculo
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