Buonasera forum.
So che molti qui hanno problemi difficili. Quello che vi racconterò spero possa darvi una speranza e non farvi sentire peggio.
Per chi non si ricorda di me, sono Complainer, ho sofferto di isolamento, depressione e forme lievi di bullismo. Sono introverso ed per un certo periodo molto timido. Ricordo inoltre che sono arrivato vergine fino alla soglia dei 33 anni.
Infatti, quest'anno, dopo due anni buoni fatti di tentativi e fallimenti, sono arrivato ad avere i miei primi rapporti sessuali completi.
Mi è andata bene sotto certi aspetti, e male sotto altri.
Diciamo che è stata un'avventura piuttosto rapida. Niente appuntamenti, romanticismi e maratone varie. Si è trattata di pura attrazione.
All'inizio sono stato in dubbio se concludere. Ed all'inizio ci è voluta un'ora perchè lei riuscisse a baciarmi! Questo perchè da parte mia è partito tutto come un gioco. Un gioco che si è concluso in modo inaspettato per me.
La situazione mi è andata bene per diversi motivi. Non ho fatto cilecca ed in pratica è stata lei a condurre la parte che mi dava più problemi.
Ci sono stati comunque dei problemi. Alcuni di tipo fisico ed anatomico. Altri di tipo sessuale che non avrei mai immaginato. Infatti ho scoperto di avere un orgasmo ritardato.
La cosa mi ha fatto riflettere. Creare un buon rapporto emotivo e sessualmente soddisfacente smussa qualunque problema.
Che sia depressione, mancanza di lavoro, solitudine, storia personale e paranoie... Tutto questo ai suoi occhi non è un problema.
Noto che questo rapporto mi ha dato maggiore serenità. Ha ricaricato parte della mia autostima, anche se si resta quelli di un tempo.
Tra gli aspetti negativi riscontro sopratutto poco coinvolgimento nella relazione.
Quali sono i problemi che rendono difficili i rapporti di un fobico ed una persona normale?
Nel mio caso riguarda la salute psicofisica.
Quando si sta male, gli altri ci evitano. Questo perchè loro stessi hanno migliaia di problemi e non vogliono farsene carico di altri.
Mentre io, da malato, trasmetto un bisogno parassita di attenzioni da parte degli altri e poca autonomia. In pratica vengo percepito come un bambino bisognoso di cure.
Magari il problema è stata una mancata realizzazione come individuo?
Famiglia e madre iper protettive... Situazioni lavorative difficili e precarie... Colpevolizzazione dei miei desideri maschili... Abitudini sedentarie... Insomma, tutte cose che mortificano le caratteristiche che dovrebbero rendermi uomo.
Mi spiego. Sono stato crogiolato in un ambiente iper protettivo che non mi ha fatto realizzare come individuo autonomo. Quindi ho problemi di identità e non so cosa effettivamente voglio da me stesso.
Questo porta alla difficoltà di trovare lavoro che mi impedisce di raggiungere una situazione di indipendenza.
Ed il cerchio si chiude con una scarsa attitudine nei rapporti tra uomini e donne adulti.
Credo che diventare autonomo dovrà essere il mio obiettivo per l'anno nuovo.