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12-02-2015, 19:36
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 164
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Ho iniziato da poco a fare delle sedute di psicoterapia. Non avrei mai immaginato che fosse un percorso così difficile. E' molto difficile auto analizzare i propri sentimenti e confrontarsi con un altro punto di vista completamente diverso dal tuo. A volte i ragionamenti della psicoterapeuta sono così sottili che me li devo far ripetere. A volte mi vengono poste delle domande dirette a cui non so proprio cosa rispondere. Altre volte faccio proprio fatica a descrivere all'esterno cosa provo. E' un teatro dell'assurdo. Oggi mi ha invitato a collaborare di più perchè tendo a dare risposte parziali o elusive. Tendo ad avere le difese troppo alte. Il fatto è che non lo faccio coscientemente, ormai è diventato un meccanismo automatico. Selezionare accuratamente le cose da dire e da non dire è un'abitudine per me. Provo un certo imbarazzo a parlare di ciò che provo in profondità e dei miei gusti, ho sempre paura che faccia trasparire qualcosa di cui poi potrei pentirmi. Messo faccia a faccia con i miei problemi mi sono reso conto di quanto sia una persona malata psicologicamente. Poi mi ha fatto notare che spesso mi viene da sorridere. A volte so perfettamente perchè lo faccio (la psicoterapeuta a volte dice delle verità inconfutabili e messo di fronte a queste mi viene da avere questa reazione), altre volte chiede spiegazioni e faccio davvero fatica a dare un senso al mio comportamento. E' tutto così paradossale.
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12-02-2015, 21:30
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#2
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Principiante
Qui dal: Feb 2015
Ubicazione: ferrara
Messaggi: 18
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anche io ho lo stesso problema ,parlo attraverso filtri ,spesso perchè non vorrei ferire le altre persone o per nascondere cose di me che potrebbero essere mal interpretate da un estraneo o semplicemente per orgoglio ...pensala come se dovessi auto confessarti , essere onesto con te stesso , quando ti fa una domanda rispondi a te stesso e non a lei . è difficile all'inizio ma poi cacci fuori tante cose
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12-02-2015, 22:53
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#3
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,673
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Io dopo un anno e mezzo sono stremato ..sia perchè non è per nulla facile aprirsi dopo una vita di chiusura ,sia perchè provo vergogna per alcune cose(la mia carriera universitaria in frantumi) e non riesco ad essere sincero . Sono l' unico che dice bugie alla psicologa?
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12-02-2015, 23:22
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#4
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 123
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Io sono all ottava seduta all'inizio parlare è molto difficile anche perchè devi uscire dai comportameti di difesa. Io ora sono molto piu aperto dal punto di vista analitico. Molto peró dipenda dal tipo di collaborazione che si instaura tra psico e paziente. Comunque piu avanti vai più diventa interessante e razionale!
Buona fortuna !
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12-02-2015, 23:29
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#5
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 123
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Quote:
Originariamente inviata da Ippocrates
Io dopo un anno e mezzo sono stremato ..sia perchè non è per nulla facile aprirsi dopo una vita di chiusura ,sia perchè provo vergogna per alcune cose(la mia carriera universitaria in frantumi) e non riesco ad essere sincero . Sono l' unico che dice bugie alla psicologa?
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Ma perche ? Io e la psico abbiamo concordato che la seduta è un mio spazio in cui affronto i problemi senza vergogna e siccome sono problemi che voglio risolvere cerco di mettere da parte vergogna e imbarazzo così da focalizzare quel sottile pensiero e comunicarlo.
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12-02-2015, 23:50
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#6
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Principiante
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 24
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Se d'abitudine tendi a chiuderti e ad alzare barriere con gli altri in generale, è normale che ti venga da fare lo stesso anche con lei. L'apertura non viene così in automatico.
Mi ricordo che io, quando andai dalla psicologa, comincia col dire piccole bugie o ad aggirare certi argomenti, ma lei apposta tornava sempre lì e faceva altre domande!
Se mettiamo da parte paura, riservatezza, orgoglio, così facendo riusciamo meglio e prima ad arrivare ai nostri problemi, normale.
Tu però hai appena cominciato, vedrai che più avanti, avendo costanza e fiducia, andrà meglio, stai facendo i primi passi
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14-02-2015, 11:53
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,673
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Quote:
Originariamente inviata da SimonLeBon
Ma perche ? Io e la psico abbiamo concordato che la seduta è un mio spazio in cui affronto i problemi senza vergogna e siccome sono problemi che voglio risolvere cerco di mettere da parte vergogna e imbarazzo così da focalizzare quel sottile pensiero e comunicarlo.
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Pur proponendomi le tue stesse cose ,sono stato abituato già dal periodo dell' infanzia a vergognarmi pure per delle sciocchezze ...poi sull' istruzione i miei genitori hanno battuto particolarmente ...è il mio nervo scoperto. Non è facile accantonare 15 anni di comportamenti sbagliati ,nemmeno con la psicologa .Oltretutto il fatto che ci vada anche mia sorella non aiuta ..forse inconsciamente entro ancor di più in agitazione.
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14-02-2015, 12:03
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Ippocrates
[...] sia perchè provo vergogna per alcune cose(la mia carriera universitaria in frantumi)
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A chi lo dici... per me, quando è stato chiaro che non avrei mai vinto il concorso da ricercatore per non parlare di quel che viene dopo, è iniziato il tracollo.
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14-02-2015, 12:11
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#9
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,673
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
A chi lo dici... per me, quando è stato chiaro che non avrei mai vinto il concorso da ricercatore per non parlare di quel che viene dopo, è iniziato il tracollo.
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Io purtroppo son praticamente fermo da 3 anni(a marzo compirò 24 anni) ..dovrei essere al quinto anno di Medicina ,ma ancora ho esami del primo anno ...purtroppo l' essere sotto pressione sin dall' inizio mi ha fregato .Cosa ancora più grave ,non sono sincero nemmeno con i mie genitori ,con cui non ho un gran rapporto . Tu in cosa sei laureato?
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14-02-2015, 12:35
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Vale lo stesso per me, tuttora mi sembra paradossale.
Però a volte non è una questione razionale, sono risposte emotive risalenti al passato.
Per fare un esempio: razionalmente so che dovrei temere di andare a scuola ma a causa di un brutto episodio (che magari non ricordo) arriva l'ansia.
A forza di analizzare comunque si può capire sempre di più il perché, incoraggiarsi e calmarsi, buona fortuna
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14-02-2015, 12:59
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Ippocrates
Io purtroppo son praticamente fermo da 3 anni(a marzo compirò 24 anni) ..dovrei essere al quinto anno di Medicina ,ma ancora ho esami del primo anno ...purtroppo l' essere sotto pressione sin dall' inizio mi ha fregato .Cosa ancora più grave ,non sono sincero nemmeno con i mie genitori ,con cui non ho un gran rapporto . Tu in cosa sei laureato?
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Ingegneria civile edile e poi dottorato in antisismica (formalmente era: tecnica delle costruzioni) e manco ho uno straccio di lavoro, maledetto il giorno che non ho deciso di fare l'idraulico.
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14-02-2015, 14:28
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#12
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,673
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Ingegneria civile edile e poi dottorato in antisismica (formalmente era: tecnica delle costruzioni) e manco ho uno straccio di lavoro, maledetto il giorno che non ho deciso di fare l'idraulico.
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Io mi trovo nel bel mezzo del dilemma ...se continuare con gli studi o andare a fare il lavapiatti rido per non piangere .... complimenti per la tua laurea ,è pur sempre un traguardo che hai raggiunto .E' cmq una faticaccia ,onore al merito
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14-02-2015, 19:55
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Ho sempre parlato di molte cose alla psicologa all'inizio, ma poi sono andata a calare questo perché risolvevo poco.
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15-02-2015, 07:29
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#14
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
maledetto il giorno che non ho deciso di fare l'idraulico.
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Maledetto ogni giorno in cui non ne ho sposato uno!!
Dovevo specializzarmi in poliamore mirato... Idraulico elettricista muratore meccanico avvocato commercialista etc.!!
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Ultima modifica di rosadiserra; 15-02-2015 a 07:38.
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15-02-2015, 10:28
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#15
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 926
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Quote:
Originariamente inviata da Black101
Ho iniziato da poco a fare delle sedute di psicoterapia. Non avrei mai immaginato che fosse un percorso così difficile. E' molto difficile auto analizzare i propri sentimenti e confrontarsi con un altro punto di vista completamente diverso dal tuo. A volte i ragionamenti della psicoterapeuta sono così sottili che me li devo far ripetere. A volte mi vengono poste delle domande dirette a cui non so proprio cosa rispondere. Altre volte faccio proprio fatica a descrivere all'esterno cosa provo. E' un teatro dell'assurdo. Oggi mi ha invitato a collaborare di più perchè tendo a dare risposte parziali o elusive. Tendo ad avere le difese troppo alte. Il fatto è che non lo faccio coscientemente, ormai è diventato un meccanismo automatico. Selezionare accuratamente le cose da dire e da non dire è un'abitudine per me. Provo un certo imbarazzo a parlare di ciò che provo in profondità e dei miei gusti, ho sempre paura che faccia trasparire qualcosa di cui poi potrei pentirmi. Messo faccia a faccia con i miei problemi mi sono reso conto di quanto sia una persona malata psicologicamente. Poi mi ha fatto notare che spesso mi viene da sorridere. A volte so perfettamente perchè lo faccio (la psicoterapeuta a volte dice delle verità inconfutabili e messo di fronte a queste mi viene da avere questa reazione), altre volte chiede spiegazioni e faccio davvero fatica a dare un senso al mio comportamento. E' tutto così paradossale.
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Buona fortuna..
e ricorda che nelle lotta contro se stessi il fine giustifica i mezzi
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