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Vecchio 30-10-2009, 18:11   #1
Principiante
L'avatar di kurtcobain
 

Sì lo so, sembrerà strano soprattutto in forum come questo.
Vi riassumo prima il mio problema e nelle ultime righe troverete le mie richieste.
Non sono una persona infelice, ma tutt'altro. Ho una vita sociale quasi normale, frequento il primo anno di specialistica, ho una famiglia con classici problemi; insomma va tutto bene e non posso lamentarmi di nulla.
Ma c'è qualcosa che sta cercando di mimare la mia felicità: E’ la "timidezza". Questo termine l'ho messo tra parentesi proprio perché non penso che si possa definire tale, ma terminologie migliori non ne conosco.
E' un problema che mi ha sempre seguito sin da quando ero più piccolo, ma che ora voglio affrontare perché potrebbe sto per iniziare una nuova vita in un nuovo Paese e lì vorrò mostrare solo il mio lato migliore. Ho sempre avuto problemi a fare le cose più banali tipo andare dal barbiere, andare a fare la spesa nel mio paese anche se ciò non accade se le stesse devo farle altrove tipo in città.
A scuola non sono mai stato l'isolato della classe, avevo degli amici eppure mi è capitato spessissimo di essere trattato male; A me era più facile parlare in faccia, era più facile insultarmi... ho avuto un sacco di persone che stavano vicino a me solo per essere aiutate nello studio ed io, pur sapendolo, non avevo il coraggio di oppormi e facevo finta di niente. C’è chi in faccia senza problemi mi dava dello scemo eppure io non avevo mai fatto del male a nessuno per meritarmi queste parole. E’ probabile che sembrassi tale solo perché la presenza di persone che reputavo più sveglie di me mi innervosiva facendomi sembrare quasi un loro succube... in soldini quasi come Fantozzi con i suoi superiori.
Un’altra batosta l’ho avuta l’anno scorso quando presi la fisima di voler trovare un lavoro come cameriere (non per problemi economici, ma per svegliarmi): finii in un bar con delle proprietarie (quasi sicuramente di famiglia mafiosa) che non fecero altro che ridere di me fino al punto che persi il controllo e mi bastò un semplice sguardo e un “avete detto qualcosa?” per spaventarle… non so nemmeno io come feci, ma il mio sguardo le terrorizzò. Il rispetto riuscii ad ottenerlo, ma il problema di fondo non si era risolto: Cosa aveva spinto quelle due a prendersi quella confidenza con me? Cosa le aveva spinte a ridermi addosso? Quella volta c’erano con me tutti “bravi” ragazzi eppure nessuno era stato maltrattato come il sottoscritto.
In questi giorni sto avendo lo stesso problema all’uni: sto seguendo un corso di studi particolare in cui siamo solo cinque studenti tra i più “bravi” di tutta l’università. Mi sono ambientato bene a parte per la presenza di una persona che velatamente e ipocritamente “mi prende in giro” (perdonate il termine infantile). La sua presenza mi imbarazza, mi innervosisce e quindi rischia di crearmi problemi anche con gli altri del gruppo visto che lui è il classico leader da tre soldi. Ha capito ciò e ora vuole farsi forte scherzando su di me. Faccio finta di niente quando mi saluta con il classico sorrisino da idiota che cerca l’approvazione degli altri e mi tiene la mano per mezz’ora. Quando cerca di farmi il batti cinque quando non c’è alcun motivo per farlo. Quando mi elargisce consigli del tipo “su con la vita”.
Prima o poi scoppierò anche con lui ed otterrò il rispetto… io sono fatto così.. accumulo, accumulo, accumulo… poi scoppio diventando anche molto violento (mandai all’ospedale un mio compagno di classe delle medie sebbene fosse il doppio di me). Ma non è bello creare tensione in un gruppo (in particolar modo con il “leader”) con cui l’anno prossimo dovrò andare in Inghilterra per nove mesi.
Nel mio gruppo siamo tutti bravi ragazzi e allora cosa spinge a comportarsi in questo modo solo con me?
E’ questo che mi crea tantissimi dubbi… se da un lato ho avuto un sacco di ragazze che mi hanno amato, ho un un bel po’ di amici (anche se la maggior parte dei quali non hanno una gran vita sociale) dall’altro perché devo subire queste cose?
Vivo con il terrore di sembrare un addormentato, uno scemotto, uno sfigato, un idiota… ho paura di essere ridicolo qualora mi aprissi troppo (e infatti qualche volta è successo).. quando cerco di fare battute NON SONO ME STESSO e quindi finisco per ottenere tutto il contrario di quello che voglio!
I miei amici sono tutti “sfigati” per questo giustifico il fatto che loro mi accettino.
Io non mi sento tale. E’ per questo che ho preso un appuntamento con uno psicoterapeuta: vorrei che mi spiegasse chi sono, cosa sembro, che impressione do agli altri! Perché spesso e volentieri vengo trattato male proprio come se fossi un povero idiota. Vorrei che mi aiutasse ad essere diverso, a non sentirmi più nervoso quando devo approcciarmi con persone nuove che ritengo più sveglie di me (perché il problema non lo ho con tutti in assoluto)! Certe volte con questo tipo di persone parlo quasi come se stessi recitando… invece no… voglio sentirmi a mio agio.. voglio parlare con loro come se stessi parlando con i miei genitori!
Detto questo sono davvero preoccupato della mia prima volta da uno psicoterapeuta… ho paura di trovarmi davanti una persona “sveglia” ovvero quel tipo di persona che mi rende nervoso… Ho paura di non riuscire ad aprirmi…quindi pongo la domanda ai timidi del forum: voi avete avuto problemi dallo psicoterapeuta? Lo che quello è il suo mestiere, però cerco un vostro parere.
Ed inoltre pensate che questa persona potrà aiutarmi ad essere più sciolto con tutti compresi i più svegli?? Perché io sono sicuro che la gran parte dei miei problemi stia nella mia poca spontaneità e (anche se è sembra un problema opposto) nel mio essere aperto al di là dei miei limiti pur di essere simpatico cosa che spesso e volentieri mi fa risultare “idiota”… a nessuno piacciono i simpatici “per forza”.
Grazie per la vostra attenzione.
Vecchio 30-10-2009, 23:30   #2
Principiante
L'avatar di mattv
 

Stai tranquillo, adesso sei preoccupato e nervoso, me ne rendo perfettamente conto, ci sono passato anche io. I primi incontri sono conoscitivi e ti serviranno a sviluppare fiducia nei suoi confronti ... poi se non dovessi trovarti bene puoi sempre provarne un altro o un'altra nel caso in cui tu riesca ad aprirti in maniera migliore con il gentil sesso. Di a lui/lei esattamente quello che hai detto qui in relazione alle tue paure nei suoi confronti.
Un terapeuta potrà sicuramente aiutarti ad essere più sciolto con tutti ... fossi in te mi indirizzerei verso un terapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale.
Ciao e tienici aggiornati
Vecchio 30-10-2009, 23:36   #3
Principiante
L'avatar di kurtcobain
 

certo mio caro elle
grazie mille per il consiglio.. ma credi che la mia situazione sia abbastanza grave e irrisolvibile?
Vecchio 31-10-2009, 08:54   #4
Principiante
L'avatar di mattv
 

Ciao, non è nulla di irrisolvibile o grave ... prova a farti un giro tra i vari post qui e te ne renderai conto ... PS: sto leggendo la serie gold, sto aspettando il numero 12
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