Vorrei raccontare la mia esperienza, la prima, con un'agenzia interinale; per la prima volta cerco lavoro dopo 35 anni in cui ho sempre lavorato (e pensavo che tutti questi anni valessero qualcosa...) Devo per forza di cosa cominciare con una breve autobiografia.
Ho lasciato la scuola a 16 anni, a causa, credo, di difficoltà specifiche di apprendimento non conosciute all'epoca.
Ho fatto l'operaio per sette anni.
Poi, poichè ero attratto da quel settore, ho acquistato un negozio.
Non specifico il tipo di negozio; ha a che fare comunque con la cultura,
e con la scuola.
Lo gestisco da 27 anni.
Poi, per cause prevalentemente esterne, sono finito in crisi.
Mi sono guardato attorno. Non è che ci siano molte prospettive.
Non ho fatto molti sondaggi diretti. Tra quelli indiretti, mi sono
rivolto anche a un'agenzia interinale, o come si chiamano ora,
agenzia per il lavoro. Il signore che mi viene incontro con fare autoritario, mi chiede subito a bruciapelo "Lei ha studiato? Che studi ha fatto?"
Io sono un pò timido; benchè avessi pensato per anni a come reagire a questa domanda, ho indietreggiato un poco, e, eludendo la domanda ho solo risposto: "Io sono un commerciante". Al che il tipo assume un aspetto più calmo, ma comunque mi dice nervosmanete "Hai sempre fatto il commerciante?" "Non smepre, ma da parecchio tempo" E lui, in tono sprezzante: "Che cosa pensi di fare?" "Io vorrei restare nel mio settore. Magari
lavorare dai miei grossisti, che sono tutti fuori città" Lui pare contrariato.
Mi dice ancora: "Il tuo settore quele sarebbe?" e pronuncia il mio settore merceologico.
Io gli confermo di si, che è quello. Ne aggiungo anche un altro, visto che la mia offerta è diversificata. Lui scuote la testa. Mi dice semplicemente che non posso fare niente.......
Allora io dico che potrei fare quello che facevo negli anni Ottanta. Lui mi chiede che cosa facevo. Gli dico la tipologia della fabbrica in cui lavorarvo. Mi chiede la mansione specifica.
Io, dopo tanti anni, non mi ricordo il nome della mia funzione, il nome "ufficiale" almeno, benchè mi ricordi bene il lavoro che svolgevo. Cerco di spiegarglielo, lui pare dimostrare un modesto interesse, mi dice di lasciargli il curriculum. Così faccio. In seguito torno a spiergli meglio cosa facevo all'epoca. Tutttavia, io sono contrariato. Capisco, dalle risposte, che anche nel vecchio lavoro loro non sono in grado di offrirmi sponde, anche se è l'unico che tengono in considerazione. Possibile, dico io, che pochi anni di tanti anni prima valghino di più di un lavoro che faccio da 27 anni, nel quale sono pure grossita, nel quale ho fatto anche il rappresentante e di cui so tuttto? Con 9 corsi di formazione svolti? Tutto questo non vale nulla? L'esperienza non conta nulla?
Poco dopo, dopo aver raccolto informazioni negative sulle agenzie per il lavoro, gli ho spedito un'email in cui, rifacendomi al diritto all'oblio, ho chiesto la cancellazione dei miei dati presso di loro. Meglio presentarmi da solo direttamente nelle aziende.