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14-04-2013, 12:46
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Con ironia non tanto sottile, motteggi rozzi e spirito da taverna mi è stato fatto intendere più volte. Secondo il pensiero comune manifestato da alcuni, chi legge libri pesanti senza essere studente di lettere & filosofia o professore o scrittore, pare che lo faccia solo con l'intento di far sentire gli altri incolti, ignoranti e volgari.
Leggere libri per mestiere è tollerato; farlo per puro diletto risulta essere troppo incomprensibile per certi che, seguendo un inveterato meccanismo di pensiero, scorgono il male in ciò che non è chiaro.
Queste considerazioni le traggo dalle esperienze lavorative che ho avuto. Non mi arrabbio né mi offendo per lo sfavore manifestato da colleghi e altre persone che hanno fatto parte del mio ambiente lavorativo: un clima più favorevole alla mia personalità l'avrei potuto trovare se fossi riuscito a spendere nel mondo del lavoro le mie passioni ed è colpa mia se non ci sono riuscito. Spiace però constatare che io non sono un essere particolarmente sfortunato che in un paese favorevole alle arti e amante delle attività culturali non è riuscito a conoscere le tante persone che condividono i suoi interessi, ma solo uno dei tanti (mi auguro!) che ha ragione di dolersi per il deterioramento culturale affligge il proprio paese, che in un'epoca di crisi come questa appare particolarmente evidente.
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14-04-2013, 12:53
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Conosco qualcuno che legge i grandi classici o è appassionata di letteratura e nn studia Lettere...nessuno gli dice niente.
Credo sia l'atteggiamento a fotterti Labocania, si percepisce pure sul forum.
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14-04-2013, 13:06
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#3
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da clang hetto
Credo sia l'atteggiamento a fotterti Labocania, si percepisce pure sul forum.
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sono d'accordo
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14-04-2013, 13:09
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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"Otium sine litteris mors est et hominis vivi sepoltura"
"Il riposo senza gli studi è morte e sepoltura di un uomo vivente" (Seneca, Ad Lucilium, 82, 4)
"Quid est autem dulcius otio litterato? is dico litteris, quibus infirmitatem rerum atque naturae et in hoc ipso mundo caelum terras maria cognoscimus!""
"Cosa c'è di più dolce dell'ozio letterario? Alludo a quegli studi per mezzo dei quali arriviamo a conoscere l'infinita natura, e il cielo e la terra e i mari, mentre siamo ancora nel mondo" (Cicerone, Tuscolanae Disputationes)
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14-04-2013, 13:16
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Presuntuoso non è chi legge, ma chi crede di sapere e, dall'alto di questo suo "privilegio", s'erge al di sopra della massa con fare saccente e pretenzioso.
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14-04-2013, 13:41
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#6
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da Balordo
Presuntuoso non è chi legge, ma chi crede di sapere e, dall'alto di questo suo "privilegio", s'erge al di sopra della massa con fare saccente e pretenzioso.
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Quoto! E purtroppo ce ne sono tanti.
Sì, insomma, a me è capitato di incontrare, virtualmente e non, persone che usano la propria cultura per far sentire inferiori gli altri.
Se la cultura deve portare a questi risultati, se si riduce solo ad un sfoggio di sapere senza umiltà, se diventa disprezzo per gli incolti e superbia... io preferisco chi non ce l'ha la cultura.
Comunque i colti non presuntuosi, per fortuna, esistono.
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14-04-2013, 13:48
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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è vero, è un pensiero che viene fuori spesso, ma è assolutamente errato, leggere un libro "obbligati" è uno sforzo immane da fare (tipo ai tempi della scuola)
pochi avrebbero la forza di volontà per autoimporsi una serie di grandi classici "pallosi" solamente al fine di vantarsene.
perciò da questo si desume che Labo e gli altri godono di pazzia propria , non c'è un secondo fine....
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14-04-2013, 13:49
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#8
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da clang hetto
Credo sia l'atteggiamento a fotterti Labocania, si percepisce pure sul forum.
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Quote:
Originariamente inviata da Train Wreck
sono d'accordo
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No, il mio atteggiamento non c'entra, e non ho mai assunto tra la gente la posa di colui che sembra disdegnare tutto il mondo.
Quote:
Originariamente inviata da Balordo
Presuntuoso non è chi legge, ma chi crede di sapere e, dall'alto di questo suo "privilegio", s'erge al di sopra della massa con fare saccente e pretenzioso.
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Tra questi presuntuosi annoveri anche i poco istruiti che disdegnano i libri o qualsiasi altra fonte di sapere e informazione perché sono convinti di conoscere tutto ciò di cui hanno bisogno nella presunzione di valere di più di chi sperpera il suo tempo con cose che fanno parlare in modo strano?
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14-04-2013, 14:12
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#9
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Tra questi presuntuosi annoveri anche i poco istruiti che disdegnano i libri o qualsiasi altra fonte di sapere e informazione perché sono convinti di conoscere tutto ciò di cui hanno bisogno nella presunzione di valere di più di chi sperpera il suo tempo con cose che fanno parlare in modo strano?
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Anch'essa è una forma di presunzione. Ovvio che gli stolti sono dappertutto, indipendentemente dalla cultura di cui godono.
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14-04-2013, 14:34
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#10
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da Balordo
Ovvio che gli stolti sono dappertutto, indipendentemente dalla cultura di cui godono.
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E IMHO sono le persone più felici di questo mondo
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14-04-2013, 19:18
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,533
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Con ironia non tanto sottile, motteggi rozzi e spirito da taverna mi è stato fatto intendere più volte. Secondo il pensiero comune manifestato da alcuni, chi legge libri pesanti senza essere studente di lettere & filosofia o professore o scrittore, pare che lo faccia solo con l'intento di far sentire gli altri incolti, ignoranti e volgari.
Leggere libri per mestiere è tollerato; farlo per puro diletto risulta essere troppo incomprensibile per certi che, seguendo un inveterato meccanismo di pensiero, scorgono il male in ciò che non è chiaro.
Queste considerazioni le traggo dalle esperienze lavorative che ho avuto. Non mi arrabbio né mi offendo per lo sfavore manifestato da colleghi e altre persone che hanno fatto parte del mio ambiente lavorativo: un clima più favorevole alla mia personalità l'avrei potuto trovare se fossi riuscito a spendere nel mondo del lavoro le mie passioni ed è colpa mia se non ci sono riuscito. Spiace però constatare che io non sono un essere particolarmente sfortunato che in un paese favorevole alle arti e amante delle attività culturali non è riuscito a conoscere le tante persone che condividono i suoi interessi, ma solo uno dei tanti (mi auguro!) che ha ragione di dolersi per il deterioramento culturale affligge il proprio paese, che in un'epoca di crisi come questa appare particolarmente evidente.
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non ci sta niente di male nel farsi una cultura leggendo dei mattoni. Uno li legge per se e va bene, probabilmente il tuo problema, cioè le critiche che ricevi, derivano dal fatto che tendi ad ostentare forzatamente questa cultura. Non c'è bisogno che quando parli, o scrivi sul forum, tiri sempre in ballo autori e citazioni dotte, perchè è questo a renderti un po' snob...direi che potresti essere definito come il perfetto prototipo del cosidetto radical chic. I radical chic sono quelli che essendo colti, o fingendo di esserlo, stanno sempre a fare discorsi dotti e filosofici, solo per far figura, per sentirsi superiori agli altri, per darsi un tono. Sono quelli che si sorbiscono degli insopportabili film d'autore fingendosi estasiati dalla visione, o quelli che digeriscono degli indigesti mattoni di quel tal autore, solo perchè ste cose fanno tanto "cultura" e fanno tanto "alternativo". Il fatto di fare certe letture non significa che poi uno debba far sfoggio per forza in qualsiasi occasione e situazione delle nozioni apresse su questi mattoni. Se stai in mezzo a dei colleghi che stanno a parlare di fighe, o dell'ultima partita del milan, mica puoi intervenire con un aforisma si Schopenauer. Se invece magari si sta parlando di libri, allora sì che ci starebbe bene.
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Ultima modifica di Miky; 14-04-2013 a 19:24.
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14-04-2013, 19:24
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#12
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 212
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Secondo me le persone che pensano cio' lo dicono solo perche' incapaci di apprezzare la lettura soprattutto dei classici e di libri piu' impegnativi !
Si sa che si prende spesso in giro qualcuno che e' in grado e apprezza cose che noi non siamo in grado di apprezzare !
Poi certo, bisogna vedere come tu " sfoggi" questo tuo sapere, certo che se lo usi per vantarti o sentirti superiore a loro , allora e' chiaro che si difendono, ma se non e' il tuo caso, lasciali alla loro ignoranza.
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14-04-2013, 19:28
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
è vero, è un pensiero che viene fuori spesso, ma è assolutamente errato, leggere un libro "obbligati" è uno sforzo immane da fare (tipo ai tempi della scuola)
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Però ricordo che ai tempi della scuola, per la maggior parte dei ragazzi qualunque libro era una lettura obbligata e quindi da evitare (il problema stava già nella lettura, purtroppo).
Cmq rispondendo al thread starter, al di là dello sciocco pregiudizio anticulturale, come se sapere le cose fosse pericoloso e chi le sa fosse uno da tenere a distanza, se ti esprimi nella vita come su questo forum, il problema è ANCHE tuo.
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14-04-2013, 19:49
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Behind the Wall
Messaggi: 1,035
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All'università ho scelto un indirizzo scientifico e tra varie cose non ho mai avuto molto tempo da dedicare alla lettura. Ma mi sarebbe piaciuto tantissimo e non escludo di riprendere in futuro, ho tanto da recuperare. Certo non ho intenzione di passare intere giornate a leggere ma almeno mi sentirò meno ignorante da un punto di vista umanistico.
Sicuramente odio i saccenti ma, in genere, ho grande invidia di chi ama leggere tanto (libri moderni, classici, poesie) pur non facendolo di "professione". Se è un problema per gli altri è perchè evidentemente sono dei trogloditi.
Per esempio io ho rosicato parecchio leggendo in passato questo thread
http://www.fobiasociale.com/quanti-libri-avete-24453/
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14-04-2013, 19:52
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Quote:
Originariamente inviata da Reventon
All'università ho scelto un indirizzo scientifico e tra varie cose non ho mai avuto molto tempo da dedicare alla lettura. Ma mi sarebbe piaciuto tantissimo e non escludo di riprendere in futuro, ho tanto da recuperare. Certo non ho intenzione di passare intere giornate a leggere ma almeno mi sentirò meno ignorante da un punto di vista umanistico.
Sicuramente odio i saccenti ma, in genere, ho grande invidia di chi ama leggere tanto (libri moderni, classici, poesie) pur non facendolo di "professione". Se è un problema per gli altri è perchè evidentemente sono dei trogloditi.
Per esempio io ho rosicato parecchio leggendo in passato questo thread
http://www.fobiasociale.com/quanti-libri-avete-24453/
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IDEM
poi però m'è quasi passata.
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14-04-2013, 21:07
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 2,056
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"Forse c'è un problema di code di paglia."
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14-04-2013, 23:56
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#17
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da Miky
I radical chic sono quelli che essendo colti, o fingendo di esserlo, stanno sempre a fare discorsi dotti e filosofici, solo per far figura, per sentirsi superiori agli altri, per darsi un tono. Sono quelli che si sorbiscono degli insopportabili film d'autore fingendosi estasiati dalla visione, o quelli che digeriscono degli indigesti mattoni di quel tal autore, solo perchè ste cose fanno tanto "cultura" e fanno tanto "alternativo". Il fatto di fare certe letture non significa che poi uno debba far sfoggio per forza in qualsiasi occasione e situazione delle nozioni apresse su questi mattoni. Se stai in mezzo a dei colleghi che stanno a parlare di fighe, o dell'ultima partita del milan, mica puoi intervenire con un aforisma si Schopenauer. Se invece magari si sta parlando di libri, allora sì che ci starebbe bene.
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No radical chic no!
Poi non cado nell' "off topic" nelle conversazioni con i colleghi o con i miei coetanei e raramente dispenso citazioni.
Quote:
Originariamente inviata da Reventon
All'università ho scelto un indirizzo scientifico e tra varie cose non ho mai avuto molto tempo da dedicare alla lettura. Ma mi sarebbe piaciuto tantissimo e non escludo di riprendere in futuro, ho tanto da recuperare. Certo non ho intenzione di passare intere giornate a leggere ma almeno mi sentirò meno ignorante da un punto di vista umanistico.
Sicuramente odio i saccenti ma, in genere, ho grande invidia di chi ama leggere tanto (libri moderni, classici, poesie) pur non facendolo di "professione".
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Un buon proposito il tuo
Quote:
Se è un problema per gli altri è perchè evidentemente sono dei trogloditi.
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In situazioni che non c'entrano con l'argomento del topic, a volte si comportano da trogloditi, però non intendevo soffermarmi molto sul mio caso, quanto il generale disprezzo con cui viene preso in considerazione ciò in cui la mentalità comune non vede un risultato o una finalità immediati. Intendevo discutere la forma di pensiero dominante in Italia in questa epoca dominata dagli effetti dalla crisi economica.
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15-04-2013, 00:55
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Behind the Wall
Messaggi: 1,035
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
In situazioni che non c'entrano con l'argomento del topic, a volte si comportano da trogloditi, però non intendevo soffermarmi molto sul mio caso, quanto il generale disprezzo con cui viene preso in considerazione ciò in cui la mentalità comune non vede un risultato o una finalità immediati. Intendevo discutere la forma di pensiero dominante in Italia in questa epoca dominata dagli effetti dalla crisi economica.
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Credo che in questo caso giochi un ruolo fondamentale questa società da reality show che abbiamo. I professori sono sempre stati poco bravi a far appassionare gli alunni a queste cose, poi si aggiungono internet, per quanto utilissimo, è soprattutto un mezzo per cose poco importanti come i social network, di tempo per la lettura ne rimane pochissimo perchè non si vede l'ora di scappare fuori di casa a "estroversare". La facilità con cui si può avere film e serie tv a casa fanno il resto.
Capisco benissimo che stare sempre con un libro aperto è noioso, ma si è passati a non averne proprio. Quando esco non dico che bisogna parlare di Leopardi ma nemmeno che si deve disquisire dell'ultima eliminazione a sailcazzo show.
E dici bene quando parli di finalità, perchè per molti un libro esiste solo fino ad un'interrogazione od un esame. E chi si accultura solo per un proprio interesse o piacere è uno sciocco.
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15-04-2013, 09:25
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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I presuntuosi possono trovarsi sia tra chi legge "mattoni", sia tra chi legge libri "dismpegnati", sia tra chi non legge proprio. In questo direi che c'è abbastanza par condicio.
Il problema è che la mentalità dominante tende ad accusare di presunzione solo gli amanti della lettura, mentre gli altri sono quelli che conoscono davvero "ciò che è utile alla vita".
Quote:
Originariamente inviata da Miky
Se stai in mezzo a dei colleghi che stanno a parlare di fighe, o dell'ultima partita del milan, mica puoi intervenire con un aforisma si Schopenauer. Se invece magari si sta parlando di libri, allora sì che ci starebbe bene.
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Vero, il problema è quando il 99% dei casi ricade nella prima categoria.
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15-04-2013, 19:12
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2012
Messaggi: 530
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Stacce.
10, fottuti, caratteri
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