Ciao a tutti. Sono Francesco e ho 40 anni. Penso di aver iniziato a soffrire di fobia sociale da quando facevo le medie. Ho ancora presente l'evitamento che misi in atto perché una ragazza + grande voleva conoscermi. Mi rifiutai. Allora non pensavo che sarebbe diventato una brutta abitudine... Quando poi inizi a percepire la difficoltà e ne sei consapevole la frustrazione inizia a crescere. All'Università arrivai ad un punto che l"ansia in particolare di affrontare gli esami era diventata enorme, percui chiesi di andare da qualcuno. Prima uno psichiatra, ma era una volta al mese e anche lui si rese conto che non era sufficiente, iniziai un percorso di psicoterapia cognitivo comportamentale per circa due tre anni che mi aiuto sia nella vita di ogni giorno che all' università. Mi sono laureato dopo ben 12 anni e adesso lavoro, ma sono ad un punto della mia vita in cui le amicizie sono poche e scostanti, non ho relazioni con l'altro sesso e la solitudine sta diventando la mia vera compagna. Penso di non essere depresso totalmente, riesco ad andare al lavoro, ma ho riempito il vuoto con il lavoro e niente altro. A questo punto parlare con qualcuno coi miei stessi problemi diventa una necessità, non l'ho mai fatto se non quando ero in terapia e adesso mi sembra importante farlo.