Non saprei spiegare come mi sento, ci sono giorni in cui mi sveglio e sono il Dio del mondo ed altri in cui mi sento uno straccio, senza un preciso motivo.
Sentirsi a disagio anche con il migliore amico è brutto, ed io l'ho provato, la cosa peggiore e non sentirsi normale, quando la tua testa ti dice "il tuo comportamento non è normale, sei pazzo".
Sicuramente la mia non può essere una fase avanzata della fobia in quanto sono una persona che è riuscita a istaurare tanti rapporti sociali e di grande durata e stabilità, da fidanzamenti ad amicizie secolari che tutt'ora ho, non ho paura di uscire, non ho paura di frequentare locali o gente, esco tutti i giorni con disparata gente anche amici non strettamente intimi, e affronto tutto, ci sono solo determinate situazioni in cui perdo la razionalità e la cognizione di ciò che mi succede, divento un deficente e me ne rendo conto da solo, questo peggiora le cose, fa calare l'autostima e il tutto si allarga.
Mi considero una persona molto intelligente, sensibile, "profonda", ma in preda alla bassa autostima dimentico tutto.
Sarà il giudizio della gente o boh, spiego in breve le situazioni di maggiore imbarazzo (esagerato):
Io che parlo ad un gruppo, io che incontro persone di cui considero importante il giudizio (tipa a cui vorrei piacere), il tutto sopratutto se sono solo e non in gruppo d'amici.
Il mio pensare sulla fobia che ho mi porta spesso ad avere disagio ad affrontare il discorso con una persona perchè penso e non riesco a stare attento a ciò che dice pensando robe del tipo "Si starà accorgendo del tuo disagio?", ridendo magari a battute che non fanno ridere, per assecondare o robe del genere.
Poi perchè ci sono giorni in cui sembra che la fobia non faccia assolutamente parte di me e mi viene da ridere a pensarci ed altri in cui sto uno straccio?
E' l'ora di andare da un'psicoterapeuta?
Cercherò di capirlo qui con voi.