Ciao fobiasociale!
Sono un ragazzo di 28 anni, vivo e lavoro a Torino ma sono nato e cresciuto al sud.
Sono cresciuto sentendomi dire da amici e parenti che ero un ragazzetto solare e spigliato.. ma se oggi mi sono iscritto qui, mi sa che qualcosa deve essere andato storto
Vivo tutto sommato una vita banalmente normale. Ho una ragazza con cui convivo, ho un lavoro discreto (per cui ho studiato e mi sono smazzato) e di cui sono abbastanza soddisfatto, ma aimè a parte questo non c'è molto altro, a livello sociale, che riempia la mia persona.
L'unico vero grande amico è ormai lontano da me fisicamente e ultra impegnato nella sua vita, per cui le interazioni si sono ridotte all'osso. I miei colleghi sono quasi tutti molto più grandi oppure tutti socialmente soddisfatti che, evidentemente, non vedono in me una possibile estensione della propria cerchia sociale (o forse viceversa!).
Fatto sta che da oltre 1 anno, i colleghi con cui lavoro, sono rimasti colleghi e basta.
Quando mi sono trasferito ho dato il colpo di grazia a quelle poche conoscenze universitarie con cui mi era ancora possibile scambiare 4 chiacchiere, e che tra l'altro hanno preso il volo anche loro..sparpagliandosi per l'europa..
Ho molti interessi che definirei come poco consoni alla massa (in termini soprattutto musicali e culturali), e spesso questo si traduce in pregiudizi da parte mia che mi portano a bollare come "inavvicinabili" persone che hanno gusti o preferenze opposte..e per di più vivo con ansia e angoscia qualsiasi cosa che potrebbe giovare in questo senso: un corso di teatro, iscriversi in palestra..tutte le cose normali che fanno le persone normali.... Proprio perchè (evidentemente?) rifiuto ogni occasione che mi esponga ..alle persone.
Le cose hanno iniziato a farsi difficili proprio in seguito al mio trasferimento, acuendo quelle che dai 18-20 anni in poi sono diventate le mie "croci" sociali..
Alla base c'è sicuramente il mio carattere, su cui cerco di lavorare giorno per giorno, ma metto in mezzo anche bruttissime esperienze amorose passate, e pessime esperienze di amicizie tossiche (in tutti i sensi) a liceo che mi hanno fatto arrivare alla maturità con una sola idea in mente: sono circondato da persone di merda!
E il mio più grosso errore è stato lasciar radicare questa idea dentro di me...
Risultato finale:
vivo in una città per me nuova che non vivo assolutamente, una ragazza che studia ingegneria e che passa il 99% del suo tempo a studiare, weekend compresi, con cui in certi giorni è una rarità anche solo parlare!
Zero amici, massima predispozione all'apatia e all'asocialità, pregiudizi a non finire verso tutti, e quella terribile sensazione di solitudine mista a volontà di stare per conto proprio..
un vero controsenso vivente..
Per ora preferisco fermarmi qui, spero basti!
Ciao a tutti
