Presentazione di Keaton (cioè mia)

Keaton · 13-01-2012, 18:55

Niente: sono un ragazzo di 20 anni, apparentemente normale,senza problemi fisici o di bruttezza, figlio unico e fortemente voluto dai miei genitori che hanno speso anni, soldi e fatiche per concepirmi. L'amore,quindi, da parte da loro non mi è mai mancato, anche se naturalmente data la situazione, probabilmente la loro voglia di proteggermi a volte mi ha fatto del male, aggiunto al fatto che ho sempre tentato di dargli meno problemi possibili, privandomi forse di qualcosa.
Dopo un'infanzia serena con interessi ed amici, il mio impatto con l'adolescenza è stato lentamente sempre più traumatico fino all' isolamento e ritiro sociale verso i 15-16 anni,rinchiudendomi a pensare a me stesso perché principalmente non sopportavo di non essere importante per nessuno, la mia assenza o presenza passava inosservata, cosa che capitava ad altri ma probabilmente io essendo più sensibile di altri e forse anche più precoce mentalmente ne soffrivo tantissimo. Però adesso a 20 anni, mi trovo ad essere un ragazzo con una testa da 20enne, ma con una struttura emotiva da 15enne, nulla è cambiato per me, non ho fatto alcun progresso.
Ho distrutto (giustamente) la mia infanzia,mo ho anche buttato la mia adolescenza e non ho sostituito le mie amicizie e interessi di un tempo con altri. Non ho mai avuto rapporti con le ragazze, in verità mi terrorizzano, non mi sono mai innamorato ( o forse si? non lo so neanch'io). Non ho mai avuto problemi scolastici, faccio l'università, che (per sfortuna mi verrebbe da dire) si trova vicino casa, quindi non sono andato via neanche stavolta. Avrei voglia di una soluzione drastica, essere gettato nel mondo senza loro alle spalle, ma non so come fare. La cosa che mi preoccupa di più è quella sensazione di sottofondo alle mie sofferenze che mi porta quasi a stimarmi migliore degli altri e ad esaltare la mia autenticità rispetto a quelli che vanno in discoteca e guardano le partite di calcio; sicuramente ci sarà una terza via (almeno spero).
Mi trovo così, nel purgatorio, in questa impasse, ma intanto la solitudine non la sopporto più e oltre all'adolescenza sto perdendo anche tutta la mia giovinezza.
Sicuramente la società ha le sue colpe, sicuramente i miei genitori con il loro essere protettivi non hanno aiutato ( ma porca miseria, cosa mi potevo aspettare ? poveretti ), però questo non cambia le cose. Ricordo che Albert Camus disse una cosa del genere: " prova a dire ad un assassino che è arrivato ad essere quello che è per colpa della società e che in realtà lui non è cattivo, ma sono state le circostanze a portarlo ad essere quello che è. Lui sarà felicissimo e si giustificherà, non capendo che non cambia niente: lui rimane un assassino!" Quindi, com'è come non è, io sto buttando la mia vita e mi sono stufato .

Susy · 14-01-2012, 16:00

Che bella presentazione e che video intenso. Per me sei "solo" troppo intelligente.

Don Chisciotte · 14-01-2012, 16:06

Benvenuto!

missim · 14-01-2012, 16:07

Ciao e benvenuto

NoSurrender · 14-01-2012, 16:12

Benvenuto!

LeonardKraditor · 14-01-2012, 16:13

Benvenuto!

Quote:

Originariamente inviata da Keaton

Persona (Ingmar Bergman) - YouTube

Filmone!

Inosservato · 14-01-2012, 16:16

benvenuto

polla89 · 14-01-2012, 16:25

benvenutissimo...dicci qualcosa di più di te! Di dove sei, cosa speri di migliorare...a presto!

CaseSensitive · 14-01-2012, 18:43

Presentazione notevole, benvenuto..

barclay · 14-01-2012, 18:59

Benvenuto

Alessandro93 · 14-01-2012, 19:08

Ciao e benvenuto

mondina · 14-01-2012, 19:14

Quote:

Originariamente inviata da Keaton

Niente: sono un ragazzo di 20 anni, apparentemente normale,senza problemi fisici o di bruttezza, figlio unico e fortemente voluto dai miei genitori che hanno speso anni, soldi e fatiche per concepirmi. L'amore,quindi, da parte da loro non mi è mai mancato, anche se naturalmente data la situazione, probabilmente la loro voglia di proteggermi a volte mi ha fatto del male, aggiunto al fatto che ho sempre tentato di dargli meno problemi possibili, privandomi forse di qualcosa.
Dopo un'infanzia serena con interessi ed amici, il mio impatto con l'adolescenza è stato lentamente sempre più traumatico fino all' isolamento e ritiro sociale verso i 15-16 anni,rinchiudendomi a pensare a me stesso perché principalmente non sopportavo di non essere importante per nessuno, la mia assenza o presenza passava inosservata, cosa che capitava ad altri ma probabilmente io essendo più sensibile di altri e forse anche più precoce mentalmente ne soffrivo tantissimo. Però adesso a 20 anni, mi trovo ad essere un ragazzo con una testa da 20enne, ma con una struttura emotiva da 15enne, nulla è cambiato per me, non ho fatto alcun progresso.
Ho distrutto (giustamente) la mia infanzia,mo ho anche buttato la mia adolescenza e non ho sostituito le mie amicizie e interessi di un tempo con altri. Non ho mai avuto rapporti con le ragazze, in verità mi terrorizzano, non mi sono mai innamorato ( o forse si? non lo so neanch'io). Non ho mai avuto problemi scolastici, faccio l'università, che (per sfortuna mi verrebbe da dire) si trova vicino casa, quindi non sono andato via neanche stavolta. Avrei voglia di una soluzione drastica, essere gettato nel mondo senza loro alle spalle, ma non so come fare. La cosa che mi preoccupa di più è quella sensazione di sottofondo alle mie sofferenze che mi porta quasi a stimarmi migliore degli altri e ad esaltare la mia autenticità rispetto a quelli che vanno in discoteca e guardano le partite di calcio; sicuramente ci sarà una terza via (almeno spero).
Mi trovo così, nel purgatorio, in questa impasse, ma intanto la solitudine non la sopporto più e oltre all'adolescenza sto perdendo anche tutta la mia giovinezza.
Sicuramente la società ha le sue colpe, sicuramente i miei genitori con il loro essere protettivi non hanno aiutato ( ma porca miseria, cosa mi potevo aspettare ? poveretti ), però questo non cambia le cose. Ricordo che Albert Camus disse una cosa del genere: " prova a dire ad un assassino che è arrivato ad essere quello che è per colpa della società e che in realtà lui non è cattivo, ma sono state le circostanze a portarlo ad essere quello che è. Lui sarà felicissimo e si giustificherà, non capendo che non cambia niente: lui rimane un assassino!" Quindi, com'è come non è, io sto buttando la mia vita e mi sono stufato .

Persona (Ingmar Bergman) - YouTube

benvenuto keaton.vuoi un consiglio?anche io davo sempre la colpa alla società,al bullismo che ho subito,alle persone che mi hanno trattata come carta straccia,ai miei genitori troppo chiusi e soli e poi mi sono resa conto che sono io la padrona della mia vita.e anche tu.prendi i giorni,le pagine del tuo libro e riscrivile pezzo per pezzo.non buttarti giù.inizia una psicoterapia e non credere a quello che dicono,gli psicologi eccetera eccetera.la maggior parte di questi che ti lasciano messaggi negativi o non c'è mai andata oppure si è trovata con uno specialista che non faceva per loro.ma il mondo è bello perchè è vario.quindi se non ti trovi bene con il primo psicologo,cercane un altro.io,fortunatamente,ne ho trovata una che prima di essere la mia analista è diventata mia amica.con lei scherzo,sono libera,non mi sento giudicata e almeno per quell'ora sono realmente me stessa.perchè non provare lo stesso?perchè non sentirti così e riappropriarti della tua felicità passo dopo passo?
i tuoi genitori amandoti devono capire anche una cosa.tu meriti di essere contento e spensierato e sicuramente questo non lo puoi ottenere stando sempre sotto la loro ala.la gioia si costruisce lì,da soli,a fare a cazzotti con il mondo,lì con gli altri che hanno le tue stesse paure.quindi prenditi un anno,vai a fare un erasmus.iscriviti a qualche gruppo di studio.vai in palestra.qualsiasi cosa ma sempre entro i tuoi limiti,non ti violentare.non essere negativo però.hai perso la tua adolescenza...e quindi?c'è gente che perde persino il desiderio di vivere.e tu non sei tra questi,altrimenti non saresti qui a scrivere.tu puoi riscoprirti ,adesso,cambiare tutte le carte in tavola.perchè non provarci invece di rimanere seduti su una sedia???

monika89 · 14-01-2012, 21:16

Salut et bienvenue

Kitsune · 14-01-2012, 21:24

Benvenuto, il mutismo era il mio sogno da bambino

Keaton · 14-01-2012, 22:25

Quote:

Originariamente inviata da mondina

benvenuto keaton.vuoi un consiglio?anche io davo sempre la colpa alla società,al bullismo che ho subito,alle persone che mi hanno trattata come carta straccia,ai miei genitori troppo chiusi e soli e poi mi sono resa conto che sono io la padrona della mia vita.e anche tu.prendi i giorni,le pagine del tuo libro e riscrivile pezzo per pezzo.non buttarti giù.inizia una psicoterapia e non credere a quello che dicono,gli psicologi eccetera eccetera.la maggior parte di questi che ti lasciano messaggi negativi o non c'è mai andata oppure si è trovata con uno specialista che non faceva per loro.ma il mondo è bello perchè è vario.quindi se non ti trovi bene con il primo psicologo,cercane un altro.io,fortunatamente,ne ho trovata una che prima di essere la mia analista è diventata mia amica.con lei scherzo,sono libera,non mi sento giudicata e almeno per quell'ora sono realmente me stessa.perchè non provare lo stesso?perchè non sentirti così e riappropriarti della tua felicità passo dopo passo?
i tuoi genitori amandoti devono capire anche una cosa.tu meriti di essere contento e spensierato e sicuramente questo non lo puoi ottenere stando sempre sotto la loro ala.la gioia si costruisce lì,da soli,a fare a cazzotti con il mondo,lì con gli altri che hanno le tue stesse paure.quindi prenditi un anno,vai a fare un erasmus.iscriviti a qualche gruppo di studio.vai in palestra.qualsiasi cosa ma sempre entro i tuoi limiti,non ti violentare.non essere negativo però.hai perso la tua adolescenza...e quindi?c'è gente che perde persino il desiderio di vivere.e tu non sei tra questi,altrimenti non saresti qui a scrivere.tu puoi riscoprirti ,adesso,cambiare tutte le carte in tavola.perchè non provarci invece di rimanere seduti su una sedia???

Lo sai che ho già pensato all' erasmus e l'aspetto con composta impazienza ? Comunque credo che le colpe dei miei siano limitate, il fatto è che si è incontrato il loro essere protettivi con il mio carattere così riflessivo, loro non mi hanno mai negato nulla, sono stato io a negarmelo in partenza per non farli soffrire. Non mi sono quasi mai rivoltato contro loro come hanno fatto quasi tutti in adolescenza ( solo un po' con mio padre, ma quello rientra sicuramente nel complesso edipico, poi comunque è passata) e ancora oggi non ci litigo mai...
Lo psicologo... ti confesso che la cosa mi lascia perplesso, fosse gratis... e sinceramente non troverei il coraggio di andare anche solo dal mio medico di famiglia e dirgli " sai, sto male ecc..." mi sentirei ridicolo, anche perché esternamente se non mi si frequenta un poco non si capisce che ho questi problemi, sembrerebbe una stupidaggine, probabilmente neanche i miei capiscono VERAMENTE quanto è grosso il problema.

Ishtar · 14-01-2012, 23:08

Ciao e benvenuto

BANZAI! · 15-01-2012, 00:15

Benvenuto !

Heropas · 15-01-2012, 02:48

Benvenuto, bello il niente all'inizio

clanghetto · 15-01-2012, 03:29

Ciao Keaton ^^

Ma quali sono i tuoi problemi? Leggendo la presentazione non mi hai trasmesso nessun disagio.

Per lo psicologo...ci sono anche quelli gratuiti, basta informarsi; quello dell'asl è a pagamento, nel mio caso erano 50 euri per 8 sedute e serve la ricetta del medico. Anche io avevo timore di iniziare una terapia però si può fare se lo si vuole.

muttley · 15-01-2012, 03:40