Buonasera, sono una ragazza di 18 anni (inizierò l'università a breve ) e vorrei condividere con voi alcuni miei pensieri ed esperienze.
Sono anni che mi faccio esami di coscienza quotidiani sulla mia personalità, sulla mia attitudine e sulla ricerca di un possibile equilibrio interiore e tutte le volte entro in un circolo vizioso di idee molto pessimistiche. Quando riesco a far emergere quel poco di ottimismo ecco che dopo tre secondi svanisce completamente a causa di un pensiero negativo, e dopo tanti anni mi sono totalmente abituata al fallimento.
Mi sono sentita fuori dal mondo parecchie volte, diversa, strana e irrecuperabile. Il pensiero di come appaio agli altri mi tormenta costantemente e mi riesce naturale pensare che la gente mi consideri strana, come se potesse leggermi dentro e vedere tutta la mia insicurezza e le mie paranoie. Tutto ciò e molto altro mi genera un'ansia perenne, angoscia.
TUTTAVIA, nonostante fossi a conoscenza della fobia sociale, l'ho sempre ignorata e ho sempre cercato di combattere la parte negativa dentro di me, quella che non mi permetteva di intraprendere una semplice conversazione e di rinunciare a quello che più mi piaceva fare. Ovviamente molte volte ho ceduto e ne ho subito le conseguenze ma, grazie a un'inspiegabile forza di volontà ho reagito in un particolare periodo della mia vita, due anni fa, quando ho deciso di intraprendere un viaggio di un anno (tipo Erasmus, ma per il liceo) in un Paese dell'America Latina. Volevo mettermi alla prova, sono andata contro le leggi della mia natura e grazie a questa mia scelta ho scoperto che, in un ambiente dove non sei giudicato più di tanto, potevo condurre una vita nella normalità più assoluta e in modo piacevole. A questo punto mi ero abituata, detto in parole povere, a fregarmene un po' della gente e ad accettare tanti dei miei difetti.
Al ritorno del mio viaggio......
Per un periodo, giuro, mi sono sentita normale, mi facevo i cazzi miei e non pensavo agli altri più di tanto. Ma poi, con l'inizio della scuola sono caduta nel baratro più assoluto. Non capivo se stavo sulle palle al Karma o se solo ero destinata alla sofferenza.
Avevo anche l'esame di maturità, perciò le conseguenze erano degenerate..
È stato l'anno peggiore di sempre.
Conosco questo forum da poco tempo e mi ha colpito notevolmente come tutte le vicende narrate nei post siano compatibili con la mia vita quotidiana, con i miei comportamenti e con i miei complessi psicologici. Giuro che ho sempre pensato di essere l'unica persona sulla faccia della terra a pensare determinate cose.. Invece mi ha sconvolto trovare così tanta gente che prova le mie stesse cose..
Volevo concludere prima di tutto ringraziando te che stai leggendo, perché sei riuscito a leggere fino in fondo senza addormentarti e volevo inoltre dirti che se pensi di essere un caso perso, ti sbagli. Ho avuto l'opportunità di andare dall'altra parte del mondo e constatare che, in fondo, c'è speranza, basta la FORZA DI VOLONTÀ.
Ero e sono ancora una persona complessata e negativa, ma a volte mi impongo di reagire, è una lotta continua, perché penso che tutti abbiamo determinati diritti e uno di questi è stare bene con noi stessi, indipendentemente dalle persone intorno a noi.