Sono un ragazzo e mi sono iscritto per confrontarmi e magari rispondere a qualche domanda qui sul forum, spero di essere utile in qualche modo. Da molti anni ho contatti solo con i famigliari, vedo le vite degli altri dall'esterno e la mia, che non è vita, sento che scorre e che la sto sprecando. Sono stato adottato. Durante l'adolescenza ho notato che avevo dei problemi ad espormi in pubblico e che avevo difficoltà a fare amicizie, alle interrogazioni andavo male perché mi bloccavo nell'esporre gli argomenti davanti alla classe, non perché non studiassi.
Non mi sono sentito visto come all'incipit da mia madre naturale, che era emotivamente non disponibile. Invece nel periodo delle scuole medie ad esempio cercavo di evitare di leggere in chiesa (non sono credente ahaha) davanti a tutti perché mi sentivo molto a disagio per quello che concerne l'essere osservato e giudicato come succede tutt'ora ma purtroppo il problema non è stato preso in tempo quando ero piccolo. Per fortuna ho frequentato qualche ragazza ma da quando sono peggiorato non vedo nessuno tranne che i membri della famiglia. Ho fatto molti evitamenti nonostante facessi una terapia cognitivo comportamentale. Soffro anche di attacchi di panico. Ho interrotto la terapia l'anno scorso per via di uno stallo che c'era da anni in cui non vedevo miglioramenti (4 anni senza risultati). Sempre l'anno scorso, ho subito mobbing sul posto di lavoro e questo mi ha reso più fragile, non lavoro da più di un anno ma sto cercando un lavoro nei weekend così da avere tempo per lo studio. Ora sto facendo la terapia breve strategica da quasi un anno. Non ho amici e mi sento molto solo.
Il mio sogno è diventare terapeuta. Quest'anno sono di diploma dopo aver abbandonato gli studi anni fa anche a causa di questo problema. Ci metterò tutto l'impegno per iniziare l'università a settembre.
Un saluto a tutti
