Mi chiamo Vale.
Dopo un bel po’ di tempo ho deciso di iscrivermi al forum. Vi ho letto spesso, in particolar modo, ho letto diverse discussioni sulla fobia sociale. Cercherò di raccontarvi la mia storia, sulla quale devo ancora fare chiarezza e spero di riuscire a trovare l’aiuto necessario da chi sta provando quello che sto provando anch’io.
Ho lasciato la scuola al terzo anno di superiori. Sono sempre stata molto chiusa e riservata, tutti mi classificavano semplicemente una persona timida. Ma da quando ho lasciato la scuola qualcosa è cambiato (o forse qualcosa che già c’era è venuto fuori). Ho sempre avuto voti altissimi e tanta voglia di studiare, improvvisamente però, appena cominciato il terzo anno di scuola superiore ho iniziato a stare male. Volevo restare a casa, piangevo ai miei genitori spiegando loro che mi sentivo angosciata, (tutt’ora oggi non saprei spiegare a me stessta quello che mi è successo e perché). La prima settimana di scuola è stata un inferno. Mi svegliavo la mattina e piangevo dalla forte angoscia, mi veniva da vomitare. Piangevo sull’autobus fino a scuola. In classe ero assente, un giorno non ce l ho fatta, ho pianto e sono scappata dalla classe anche se la professoressa mi aveva negato di uscire, alcuni compagni mi hanno incoraggiato ad uscire e sono letteralmente scappata nelle scale di emergenza a piangere e a scrivere a mia mamma.
Dopo circa una settimana non ci andai più, ma continuavo a piangere tutti i giorni, da quando mi alzavo la mattina a quando poi andavo a dormire.
Le mie insegnanti preoccupate perché in effetti avevo voti altissimi mi hanno consigliato di vedere uno psicologo. Dopo 4 mesi di pianti, solitudine, angoscia ho deciso insieme a mia mamma di andare da una psicologa. Ci sono andata per 3 mesi dopo l’ho lasciata. Non mi sono sentita meglio per il suo intervento, in realtà ho cercato di farmi forza da sola, con lei abbiamo scavato molto nel passato, ma buona parte del lavoro l’ho fatto io (sono una persona determinata fortunatamente). Lei in realtà mi ha confessato di aver sbagliato con me, in effetti io le chiesi dopo un tot di sedute in cui le spiegavo diversi sintomi e la mia vita, le chiesi cosa avevo e lei mi rispose: i tuoi sembrano sintomi di una fobia sociale. Lei poi si è pentita di avermelo detto, ma era colpa mia che ho insistito, questo forse è stato controproducente non ne ho idea.
Fatto sta che sono passati 2 anni e ancora non ho certezze su cosa ho. Ho periodi in cui riesco a farmi forza con la mia determinazione e periodi in cui scende il buio. Di recente ho cambiato medico di base e parlando con lui mi ha consigliato di vedere uno psichiatra, ma mia madre insiste che forse è meglio uno psicoterapeuta, insomma non lo so. Spero che in questo forum possa ricevere utili consigli per fare chiarezza una volta per tutte e trovare un po’ di conforto da chi può comprendere davvero.