Salve a tutti mi chiamo edit, ho edit anni vissuti da sempre a edit, sono qui perché vorrei riuscire a parlare e confrontarmi con altre persone che vivono situazioni in qualche modo analoghe alle mie, per trovare un modo per uscire dal labirinto che si sta innalzando dinanzi ai miei occhi mentre resto fermo a fantasticare vanamente su come uscirne, magari scavando fino a trovare l'altro polo del mondo...
Questo per dire che non riesco a implementare soluzioni pratiche che mi permettano di riprendere in mano le redini della mia vita, vedo il tempo che passa e non faccio altro che ammazzarlo.
Come č cominciata la situazione? Immagino di essere sempre stato un tipo tranquillo e timido, ho avuto un infanzia felice e fino alla fine delle scuole medie č andato tutto per il meglio, alle superiori mi sono ritrovato vittima di bullismo ma niente di pesante, leggere violenze psicologiche ma quasi costanti ogni giorno.. Una tortura (come la famosa tortura della goccia incessante che cade sulla testa del condannato) ero fuori moda e fuori forma, ero anche tendenzialmente introverso e prevenuto e questo mi ha reso un elemento inutile in una classe che ho dovuto sopportare per 3 anni, con tanto di voti pessimi e promozioni stentate, fortuna che potevo contare sui miei amici precedenti, ovviamente ragazze 0, la mia autostima a terra faceva si che non riuscissi nemmeno a parlare con le mie coetanee, ma ero riuscito a mandare giu' questa "situazione" e non farmela pesare... un giorno stufo di andare a scuola per stare in quella che per me era diventata una prigione decisi di non andarci piu', con la mentalitā del "poi ci penso" i miei per evitare lo scandalo bocciatura mi mandarono al cepu e per paura che il mio reinserimento nelle scuole normali non potesse funzionare nella piu' totale assenza di dialogo e di preoccupazione per affrontare i miei problemi emotivi finii il periodo restante al cepu dove senza entrare troppo nei dettagli trovai un ambiente sereno.
Una volta maggiorenne diplomato e patentato provai a fare qualche lavoretto, ma niente di gratificante ne stimolante, seppur le esperienze negative insegnano molto, non sapendo cosa fare di me decisi di iscrivermi all'universitā e intanto iniziai ad uscire con degli amici, non dell'universitā e al di fuori dei soliti (quelli secolari) erano un po come dire strani ognuno a modo loro con cui mi ci trovavo in qualche modo, in quel periodo inizia anche a fumare cannabis ed ebbi l'impressione di avere un obiettivo, di trovare me stesso, o almeno di essere sulla giusta via per potermi realizzare, l'ansia di parlare con le persone e in particolar modo con le donne sembrava quasi scomparsa, mi legai particolarmente anche ad una ragazza con cui da un amicizia nacque un sentimento forte, ma si sā che i veri problemi nascono quando si passa dalla teoria alla pratica, l'apice della mia speranza lo raggiunsi verso la fine del 2013, da quel momento in poi va tutto a picco, sono costretto ad allontanarmi da quella ragazza, abbandono l'universitā e perdo gran parte dei miei amici, mi ritrovo nuovamente come quando avevi 16 anni, con i soliti vecchi amici tutti bene o male problematici con cui non ho molto da condividere se l'ammazzare beotamente il tempo (spesso fumando canne), attualmente mi sono reinscritto all'universitā e sono al primo anno di psicologia (un buco nero praticamente) con una madre iperprotettiva, un padre gran lavoratore e un fratello come buon esempio all'estero pieno di soldi, ed io resto immobile, e mi stanno cadendo tutte le passioni. Forse questi non sono veri problemi, eppure temo che col tempo potrebbe andare peggio se non trovo delle risposte a delle domande che sto smettendo di pormi.
Grazie per lo sfogo.