Salve a tutti, sono un ragazzo di 28 anni e da sempre soffro di fobia sociale..o almeno credo, visto che non riesco a capire se il mio ormai disastroso isolamento sociale sia nato da una concreta e originaria paura a relazionarmi con gli altri, o semplicemente abbia sviluppato una paura a relazionarmi con gli altri via via sempre più invalidante in seguito a una serie inesauribile di fallimenti, umiliazioni e frustrazioni che da sempre hanno contraddistinto la mia Merdosa esistenza- della serie: è nato prima l'uovo o la gallina? (e questo vale anche per la mia depressione e il mio senso di inferiorità..ormai cause e conseguenze dei miei problemi sono talmente ingarbugliati che non riesco più a trovare il bandolo della matassa).
Da sempre sono stato etichettato come un tipo "strambo", uno che "vive nel suo mondo"..almeno, quando la gente voleva essere gentile con me: sono stati usati epiteti ben più coloriti come "ritardato", "deficiente", "autistico", "senza speranze", etc.
Ho sempre odiato uscire o semplicemente parlare con altre persone: come dicevo ora ho addirittura il terrore di farlo, ma prima al di là della mia timidezza e impacciataggine semplicemente mi annoiava a morte l'idea.. purtroppo non sono mai riuscito ad interessarmi a nulla di costruttivo nonostante gli sforzi- anzi addirittura mi sto convincendo di essere anedonico- quindi non ho mai avuto molto di cui parlare.
Ho finito l'università e dopo un timido- anzi, disperato- approccio di circa un anno nel quale ho lavorato come un dannato nel tentativo di forzare i miei limiti e dimostrare di poter fare qualcosa di buono nella mia vita- almeno il lavoro, dannazione!- "nonostante tutto" (e in teoria dovrei essere un medico..perfino il mio psichiatra mi prende allegramente per il culo, al riguardo!), ora dopo un episodio di burnout (condito da alcool e benzodiazepine- con cui ho un rapporto tira e molla dal 2007- a dosi quasi incredibili giusto per non farmi mancare niente) vivo da bravo bamboccione con mio padre (i miei sono divorziati, e con mia madre se possibile non vorrei avere più nulla a che fare..ormai non ci parlo da quasi un mese, e intendo prolungare il record) e il futuro mi appare sempre più nero e inconcludente.
Ho alle spalle quasi tre anni di visite tra diversi psichiatri e psicanalisti senza successo, tanto che l'ultimo psichiatra che attualmente frequento senza mezzi termini mi ha consigliato un bel ricovero in una casa di cura il mese scorso, proposta che mi solletica ma che per il momento preferisco non affrontare viste le pesanti implicazioni che comporterebbe (anche se tanto sono già abbondantemente sputtanato, visto che in momenti di eccesso ho già fatto visita al ps e una volta sono stato perfino ricoverato nel reparto in cui ho lavorato..se mai dovessi riprendere il lavoro, dovrei farlo perlomeno in un'altra provincia).
Gli amici che ho si contano su una mano, e forse di vero non ne ho nessuno nè ne ho mai avuto. Sono fidanzato da quasi tre anni con una donna di 45 anni, a cui voglio sempre più bene ma che non riesco ad amare come la mia ex da cui sono ancora ossessionato nonostante non abbia più il minimo rapporto con lei da molti anni (e nonostante lei e la relativa storia che ho avuto siano state patetiche, roba che manco alle elementari si sarà mai vista..ma questo è un discorso lungo e contorto, e ora non mi va di parlarne).
Mi sono iscritto a questo forum forse per noia, forse perché facendo zapping tra un post e l'altro mi sono rispecchiato in molti utenti e parole di questo strambo circolo di dannati. Chissà, forse interagire con voi potrebbe servirmi a qualcosa..tanto, peggio di così..
