Ciao, dopo mesi in cui mi soffermo solo a leggere ho deciso di iscrivermi.
Da dove cominciare? Rompere il ghiaccio è difficile... Posso iniziare raccontantando di aver sempre sofferto di "fobia sociale", almeno da quello che ricordo. Tuttavia ho sempre pensato di essere una timida cronica, solo da qualche anno (e non sono una ragazzina, come potete vedere dal nickname...
) ho la consapevolezza di soffrire di una vera e propria fobia.. e in questo devo ringraziare internet.
Ho sempre avuto difficoltà a fare amicizia e a conoscere gente nuova, finchè son stata piccola avevo il mio gruppo chiuso di amichette che mi ha permesso di passare gli anni delle elementari in modo piuttosto sereno, anche se ricordo di essere sempre stata piuttosto sensibile alle critiche o osservazioni altrui. Già alle medie quando per forza di cose ho dovuto affrontare nuove conoscenze sono entrata in crisi e verso la seconda media ho provato autentica angoscia, non ricordo esattamente quali fossero i pensieri che mi passavano per la mente ma ho passato mesi durissimi in cui tutto mi pareva senza senso, non ne ho mai parlato con nessuno sia per vergogna sia perchè ero terrorizzata all'idea di dare un dolore a mia madre, parlandole di questi problemi. L'adolescenza è quindi stata dura sia per le difficoltà di relazione con i coetanei sia per le difficoltà scolastiche. Ovviamente anche il rapporto con l'altro sesso era tutt'altro che facile, come da copione se qualcuno mi piaceva ero totalmente incapace di interagire con lui.
Gli anni immediatamente successivi sono stati relativamente più semplici, per frequentare l'università ho lasciato il mio paese di origine e sono andata a vivere in una grande città, dove ho conosciuto molte persone e dove nonostante le non poche difficoltà sono riucita ad ambientarmi e crearmi la mia cerchia di amici ( tra molti alti e bassi, non è stata una passeggiata).
Con il passare del tempo però il fatto di non aver avuto esperienze sentimentali significative (cosa che può essere “accettabile” forse a 20 ma non quando gli anni cominciano a essere 25 e poi 30...) ha contribuito a creare un forte sentimento di inferiorità. Per non essere costretta ad ammettere questa “vergognosa” realtà l'arma di difesa è stata quella di mantenere le relazioni a livello superficiale, in modo da non dover raccontare della mia vita privata oppure di tagliare con chi diventava più intimo.
Da alcuni anni sono tornata a vivere nel mio paese. Qui ho ancora alcune amiche, sono le stesse di quando ero piccola. Non ho molte cose in comune con loro, abbiamo interessi diversi e non mi piace uscire con loro. Non riesco però a conoscere gente nuova, mi piacerebbe incontrare qualcuno con i mie stessi interessi ma sono bloccata, ho paura a lanciarmi, magari iscrivendomi a qualche corso o attività di volontariato
Mi sono accorta di aver scritto troppo, forse è meglio chiudere qua per adesso...