Cari utenti,
visto le opinioni che ho ricevuto relativa alla mia presentazione ho deciso di riprendere il tutto visto che qui mi considerano una che fa finta di avere problemi di timidezza/introversione/fobia.
Nella vita sono stata abbastanza ansiosa nell'affrontare la vita scolatistica di tutti i giorni, del fatto di dover stare in un aula con tante persone era come essere su un palco con gli occhi poggiati addosso e per questo motivo il 95% delle volte non ho detto la mia opinione. Non sono stata me ma l'ombra di me stessa.
Al lavoro oggi va un poco meglio ma tendo a chiudermi e a non dire la mia quando c'e' ne e' bisogno.
Nella precedente presentazione ho raccontato altri fatti che mi hanno marcata troppo e visto che uno di questi eventi e' stato recente, sentivo il bisogno di parlarne da capo ma evidentemente alcune persone non hanno colto il mio sfogo/disagio momentaneo e si vogliono limitare a giudicarmi.
Quello che mi blocca e' l'ansia e il timore del litigio, di uscire fuori dai limiti e di dirne talmente tante da farmi odiare dalla gente e questo timore nasce dal fatto che la gente mi ha sempre considerata quella diversa: la ragazza che viene da un altro paese, nata li' e residente la'... la ragazza che e' battezzata (grosso problema per i siciliani molto credenti), la ragazza che per gentilezza faceva e fa tante cose e a cui non si ci disturba di chiedere favori senza ricambiare...
Nella mia vita ho avuto poche relazioni amorose serie e percepisco la coppia come il costruirsi di un amore sincero e altruistico, dedicato all'altro e penso che sia una delle cose piu difficili da creare in questa vita, in questa era dove le persone sono molto legate a sistemi di comunicazione riduttivi.
Spero proprio che le cose si rovescino. Ci vorrebbe un corto circuito