salve a tutti... (il mio nick è Artemide) È da una settimana che nell'attesa dell'attivazione leggo i messaggi in questo forum, sono felice di vedere che la maggior parte degli utenti sono simpatici e sensibili
dunque dovrei presentarmi, cosa difficile perché non mi conosco neanche io stessa. Ho 18 anni e da una vita sono timida. Troppo timida. Più volte ho chiesto ai miei di portarmi da uno psicologo ma loro hanno una cattiva opinione degli psicologi... No, sei normale, non hai bisogno dello strizzacervelli, lì ci vanno i pazzi. Sei solo timida... Sarà ma quando la timidezza ti fa stare chiusa in casa e ti fa uscire solo quando strettamente necessario, sentendoti lo sguardo critico degli "altri" addosso, temendo di mostrarti un gradino più in basso di loro, sfuggendo lo sguardo dei coetanei per timore di leggere un'espressione di scherno... Non è quello che io definisco normale. Per questo con grande sforzo ho fatto il primo grande passo indipendente della mia vita: sono andata a counselling da una psicologa dell'università. Tutto qua? Sì, vi sembrerà una cosa da niente ma io mi sono sentita per la prima volta una mente indipendente. Ho avuto paura di ciò che avrebbe pensato di me, della mia famiglia che sebbene iperprotettiva è la miglior famiglia che un'adolescente possa desiderare. Paura che mi dicesse che sono paranoica, pazza o altro. Invece mi ha fatto conoscere meglio. E questo in parte mi ha sollevato, in parte mi ha buttata giù. Ho scoperto che mentre io ho sempre pensato che l'autostima fosse qualcosa di inesistente inventata per pubblicizzare prodotti dietetici, essa esiste eccome. Ma io non so cosa sia. Non ho molti amici perché i miei coetanei (anzi direi i ragazzi dai 13 ai 30 anni) mi fanno paura. Alle elementari ero molto timida, i compagni me lo facevano notare, ma ce n'era per tutti, la cosa un po' mi consolava. I bambini sanno essere cattivi a volte. Alle medie le ragazzine più smaliziate scoprirono il sesso, io che avevo da poco smesso di giocare alle bambole non seguivo i loro discorsi perché mi vergognavo, e loro me lo facevano notare. Quei baby tossici che ho conosciuto al liceo mi hanno fatto perdere quasi del tutto la poca fiducia che avevo negli adolescenti normali e alla moda, e mi sono chiusa sempre più nel mio "splendido isolamento". I miei migliori amici sono pochi, diversi da me, estroversi ma li adoro perché non giudicano e con loro riesco quasi ad essere normale. Ora all'università ho conosciuto delle persone fantastiche e il mio umore è aumentato esponenzialmente, ma continuo a restare nel mio isolamento d'oro perché mi vergogno a proporre uscite e perché loro sono di fuori e nel fine settimana tornano a casa. Ci sarebbero tante altre cose da dire su di me ma vi ho annoiato abbastanza
buona serata e buon sabato sera
Artemide
