Ciao, sono un ragazzo di 21 anni.
Cercando su internet se facesse male ascoltare musica con le cuffie mentre si dorme mi sono imbattuto nel forum. Mi ha divertito leggere la discussione aperta attorno l'argomento. Incuriosito ho continuato a leggere vari topic e sono rimasto stupito nello scoprire quante persone che potrei banalmente definire "Come me" ho trovato qui.
Sono una persona ansiosa, incostante e lunatica. Ho pochi amici, due per la precisione ed una serie di conoscenti che mi gravitano attorno dai tempi del liceo. Non sono mai riuscito a creare rapporti stabili, arrivato ad un certo punto in genere fuggo o comunque perdo interesse. Prima (tempi della scuola) mi sforzavo di restare attaccato a qualcosa o qualcuno mentre ora me ne curo di meno.
Circa quattro anni fa ho lasciato la scuola credendo di non averne bisogno (ne sono tuttora convinto, ma in termini diversi) in cerca di più libertá e tempo per me stesso. I primi due anni li ho passati chiuso in casa a leggere e scrivere, dormendo pochissime ore quasi sempre di giorno. Nell'ultima parte di quel periodo dormivo sempre meno, spesso restavo sveglio tre o quattro giorni di seguito arrivando ad avere allucinazioni o a delirare. Ne sono uscito perché i miei genitori hanno insistito perché riprendessi a studiare o a fare qualcosa della mia vita.
Insofferente all'idea della scuola mi sono buttato sul lavoro credendo che mi avrebbe garantito maggiore libertá ed indipendenza. Inizialmente é stato così ma ora sento che anche questa situazione mi opprime e mi sta spingendo verso l'isolamento. Da qualche mese ho iniziato a fare uso di marijuana ed hashish abitualmente per contrastare l'ansia. Posso contare sui due amici di cui ho parlato che sono probabilmente le persone più importanti ora per me.
Chiedo scusa per la presentazione lacunosa e confusionaria, ora non sono in vena di scrivere, spero possa bastare.
Il principale problema é l'inibizione quando ho a che fare con gli altri. Mi sembra sempre di essere colpevole o in un certo senso sporco. Vorrei provare a parlarne in maniera comprensibile ma ho sempre l'impressione di dire cazzate quando parlo di questa cosa o di non capirla.
Sento una continua tensione o agitazione, un peso in petto che sembra possa farmi scoppiare in lacrime, un rabbia che non riesco ad indirizzare o esprimere.
Tutto ciò che faccio o dico mi sembra ridicolo e stupido, mi vergogno di me.
La veritá é che non sono pigro o menefreghista ma che ho paura di qualunque cosa.
