Ciao a tutti,
sono un ragazzo di 20 anni, pugliese, studente a Bologna.
Leggo questo forum da vari anni, solo adesso però ho trovato la forza di iscrivermi. L'ho fatto perché ho voglia di parlare con qualcuno, ora che - a causa del trasferimento in altra sede - ho smesso di andare dalla psicologa. L'ho fatto anche perché credo che parlare con altri nella mia stessa situazione mi possa dare sostegno in queste giornate in cui mi sembra di vivere all'interno di una camera di deprivazione sensoriale ed emozionale. Parlare a voce con altre persone non mi viene facile: vengo preso dal terrore di dire qualcosa di sbagliato, di non piacere a qualcuno; cerco di divincolarmi ma -niente- non ce la faccio: e così mi rinchiudo in me stesso, ossessionato dalle infinite possibilità che mi sono state offerte e che sono stato troppo codardo da intraprendere. Avete presente quando rifiutate un dolce perché vi vergognate - chissà di cosa, poi -, per poi pentirvene e realizzare che ormai è troppo tardi perché qualcun altro più sveglio e meno difettoso di voi ne ha approfittato? Io mi sento continuamente così, sento di non meritare ciò che mi viene offerto e per questo lo rifiuto, per poi stare male per il senso di colpa e per l'invidia nei confronti di chi non si fa i miei problemi.
Al tempo stesso non sopporto chi si maschera dietro i propri difetti caratteriali (tipo i miei, non lo nascondo) per sembrare più interessante: tipo gli esibizionisti che su facebook millantano di essere paranoici, ansiosi e indecisi come se fossero qualità che rendono superiori rispetto alla popolazione "stupida e felice". Forse sono davvero paranoici ansiosi e indecisi, non dico di no, e forse fanno bene a operare una divisione tra "giusti" e "sbagliati" e considerarsi tra i primi: forse è l'unico modo per non soccombere per mano delle nostre debolezze. Ho i miei dubbi, però, sull'efficacia di tale metodo.
Non saprei dire da quanto tempo soffro di fobia sociale, potrei dire da sempre ma sarebbe una bugia, perché ricordo che da ragazzino ero molto più estroverso di ora. Perlomeno non mi ci voleva una semplice occhiata per mettermi in crisi, cosa che invece ora succede sempre. Naturalmente, avendo difficoltà a rapportarmi con gli altri, non ho avuto alcuna esperienza sentimentale e sessuale. Non so neanche cosa voglia dire amare ed essere amati da qualcuno che sia esterno alla famiglia.