Forse potrebbero prendermi in considerazione per alcune supplenze in un istituto di una città del centro (io sono del sud). Chiaramente non ho alcuna esperienza in merito, e neanche in senso lato, essendo di base un'imbranata sociale (ragion per cui ho selezionato istituti primari... ma forse avrei fatto ancora meglio a virare per l'asilo dell'infanzia.. ^_^.). Forse vi sarà capitato di leggere qualche mio post qui: non sono esattamente quel che si dice una persona che può far fronte senza problemi a una vita autonoma. Perciò capite bene che l'idea di partire per una città relativamente lontana, in un'altra regione, per fare delle "prove" di esperienza lavorativa nelle scuole, in un ruolo difficile come quello della supplente, mi manda un po' in crisi.
Ok, allora perché hai fatto questa scelta?, ci si potrebbe chiedere. La risposta è:
perché non avevo idea di dove sbattere la testa. Ho un bisogno vitale di mantenermi da me, di lavorare ed essere autonoma, e so che se continuo a girarmi i pollici aspettando che le mie turbe psicologiche si risolvano da sé, o che si annullino con l'aiuto della psicoterapia, stiamo freschi. Ci sarebbe da aspettare in eterno, o come minimo un bel po' di anni. E non posso materialmente farlo.
Veniamo al dunque: stamattina mi hanno chiesto di compilare la domanda online per un istituto, e mi sono sorti i drammi:
è quello che voglio fare? Sarei felice di questo lavoro? Ce la farei a star dietro ai bambini? O anche solo a farmi rispettare?"...
Ecco, a tutte queste domande, non sono sicura della risposta.
Perciò sto valutando di lasciar perdere tutto.
Per arrivare a questo punto, ho speso un bel po' di denaro.
Ma se, a tempo debito, parto, rischio di non arrivare a destinazione perché morirei dall'ansia prima di farlo.