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Originariamente inviata da Keith
Un po' di garbo ci sta, ma come vogliono oggi io non riesco più a parlare, bisogna controllare la metà delle parole.
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Ma poi non ho capito "brutto" invece è un termine che si può usare?
Io pretendo di essere chiamato "diversamente figo"
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Capirai la gran differenza, tanto sempre da sfighé mi tratteranno tutti, cambia l'espressione ma mica cambia la sostanza di come si viene trattati.
Va bene l'educazione e il garbo, ma in sostanza cosa cambia poi?
Ricordo quando sostituirono i voti numerici con i giudizi a scuola con l'intenzione immagino di traumatizzare meno i ragazzini, come se poi questa cosa non va a gerarchizzare lo stesso le persone.
Il problema in sostanza è a monte, è la gerarchia che divide le persone in migliori e peggiori, invece ci si concentra sulle parole credendo che cambiando queste cambi poi la sostanza di certe situazioni.
Si sostituisce "migliore" magari con "non peggiore" e si immagina che la gerarchia di valore a monte per magia sia sparita.
Siamo tutti uguali, intanto poi le persone con handicap vengono trattate comunque peggio generalmente, poi tirate fuori i soliti esempi di gente famosa che vive normalmente, per me non contano molto, comunque mediamente vengono trattate peggio e non preferite dalle persone normali le persone con disabilità.
Una persona demente, affetta realmente da demenza, comunque verrà trattata peggio e sarà meno amata di persone ben inserite e che non hanno problemi simili.
Non sto dicendo che qualcuno è colpevole per questo, però se le cose stanno così le si può far sparire per caso con le parole?
Una persona affetta da nanismo sa come viene trattata, sparisce la parola e per magia tutti iniziano a portarle rispetto e la trattano come le altre? Una persona così dovrà diventare comunque un giudice come il personaggio della canzone (o giù di lì) per esser rispettata e valorizzata davvero come altre persone, che questo valore magari già ce l'hanno a monte grazie a dei buoni geni e un certo numero di centimetri.
Lo svantaggio sociale continua ad esserci comunque e certe volte penso che questo modo di appiccicare etichette superficiale finisca poi col comunicare qualcosa di errato, che la società sta trattando tutti da pari e rispetta tutti allo stesso modo, dà a tutti lo stesso valore sociale, sessuale e via dicendo... Ma in sostanza non è così, è falso comunque.
Tutti ti dimostrano con i fatti che sei da buttar via e che hai un valore scarsissimo ma si immagina di risolvere questo problema comunicandoti qualcosa di diverso a parole con un "non sei da buttar via".
Se pure non ti chiamano "scemo" con questo atteggiamento ti trattano comunque da scemo.
Preferirei mille volte esser chiamato scemo e non esser trattato da scemo.