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16-10-2008, 19:49
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 666
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in questi giorni ho ritirato fuori molta della mia estroversione...
le persone che mi stanno intorno se ne sono accorte...tutti a dirmi che erano mesi (se non anni) che non mi vedevano così aperto...
la sicurezza che già avevo (che comunque è la cosa che mi ha fatto sempre camminare a testa alta) non ha fatto che aumentare;
le simpatie degli altri nei miei confronti sono altrettanto aumentate, ma negli ultimi 3-4 giorni sto provando una sorta di disagio molto strano e che non riesco a comprender e spiegarmi.
In mezzo alla gente ora mi sento più spontaneo, più aperto (quasi come lo ero qualche anno indietro), più spiritoso, più disposto a raccontarmi e ad ascoltare (anche le banalità che negli ultimi tempi evitavo come peste e che mi avevano fatto chiudere in me stesso più del dovuto).
Però, mi sono accorto che quando arrivo a casa alla sera nel bel mezzo mentre studio, mentre guardo la tv, mi rilasso sento un disagio interno; sento come un rimescolio dentro al cuore, una sorta di calore (reale e non figurato), una sorta forse d'insoddisfazione (non so...chiedo....non saprei nemmeno dire insoddisfazione di cosa), sembra quasi inverosimile, ma mi sento infelice:
sembrerà folle, ma quando negli ultimi mesi/anni me ne sono stato maggiormente per i fatti miei, limitando al minimo indispensabile la comunicazione verbale e fisica mi sentivo sereno (o almeno mi sono sentito sereno fino agli ultimi mesi in cui ho iniziato a scrivere su questo forum, avvertendo una sorta di difficoltà negli altri ad interelazionarsi con la mia "strana" personalità in qualche situazione), probabilmente ero molto più solo di oggi, avevo tante persone intorno, ma pochi rapporti davvero intimi (o almeno li avevo, ma gli altri e soprattutto le altre a volte si trovavano in difficoltà a lasciarsi andare completamente, quasi temendo gli aspetti di me che tenevo nascosti);
oggi forse ho creato più intimità, ho creato meno disagio negli altri nei miei confronti (prima mi pareva quasi che mi guardassero con soggezione ---> ironica la cosa....solitamente è quello solitario e introverso a sentirsi in soggezione e intimidito ed invece io vedevo tale disagio e timore negli occhi degli altri), ma sento questa sorta di "bruciore" nel petto.
Ora sperando che non sia il sintomo di un infarto :P a cosa potrebbe essere dovuto?
Possibile che mi sono talmente abituato ad essere l'amico distaccato/freddo/misterioso che il presentarsi di una situazione che non vivevo ormai da qualche tempo mi possa aver creato questa instabilità/disagio interno?
Ora sono forse più allegro con gli altri, ma nei miei cari e vecchi momenti in cui me ne sto per i fatti miei sento questa sorta di mancanza a cui non so dare spiegazione.
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16-10-2008, 21:36
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#2
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Principiante
Qui dal: May 2008
Messaggi: 87
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Anch'io vedo a volte la gente che e' lievemente in soggezione, forse perche' non sa cosa pensare di me, visto che mi piace stare tanto sulle mie!!
Quando mi sforzo di essere estroversa, e prendono un po di confidenza, ho la sensazione che intravedano dal mio comportamento una certa fragilita' e perdo un po di valore ai loro occhi!!
In parte puo' essere una mia paranoia!! :roll:
Comunque anche quando riesco a mimetizzarmi benino e appaio abbastanza disinvolta, quando rimango sola non sono soddisfatta di me!!
Il senso di solitudine non passa!!
Nel mio caso credo dipenda dal fatto che cerco di piacere agli altri, e se con difficolta ci riesco, continuo comunque a non piacere a me stessa!!
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16-10-2008, 22:56
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#3
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 80
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In estrema :
O ti eri "innamorato" della malattia,
O sei smarrito dopo tanto star male,
O incontri non ancora veri amici,cosiddetti amici fuori dalla porta.
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16-10-2008, 23:02
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
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Quote:
Originariamente inviata da karamchand
In estrema :
O ti eri "innamorato" della malattia,
O sei smarrito dopo tanto star male,
O incontri non ancora veri amici,cosiddetti amici fuori dalla porta.
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Signor Gerry sono indeciso tra la 1 e la 2...posso usare il 50 e 50 (anzi no...50 e 75)? o altrimenti vado di switch :lol:
in parte ribadisco che è vero...è più forte di me...la mia estroversione mi piace, ma sono "infatuato" ancora di più della mia introversione (per me il giova introverso batte 10 a 9 il giova estroverso--> il secondo 9 punti li fa con l'estroversione, il primo con tutto il resto)
in parte può darsi anche che mi sono abituato troppo al silenzio e ad una vita da lupo solitario
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16-10-2008, 23:03
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#5
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Intermedio
Qui dal: Oct 2008
Messaggi: 170
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Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
in questi giorni ho ritirato fuori molta della mia estroversione...
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bannalo red! (cit.)
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16-10-2008, 23:13
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
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Quote:
Originariamente inviata da calicero
Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
in questi giorni ho ritirato fuori molta della mia estroversione...
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bannalo red! (cit.)
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ma questa è un'ingiustizia però (cit.) :P
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16-10-2008, 23:19
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Giova mi piace leggerti ma non puoi fare sempre papironi...abbi pietà dei nostri occhi stanchi alle undici di sera... :cry:
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16-10-2008, 23:35
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,306
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Giova mi piace leggerti ma non puoi fare sempre papironi...abbi pietà dei nostri occhi stanchi alle undici di sera... :cry:
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ma io mica ti obbligo a leggerlo alla sera...puoi fare in tutta calma domani mattina :P
Sul forum sfogo la mia poca loquacità nella vita di tutti i giorni :lol:
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17-10-2008, 02:46
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#9
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da calicero
Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
in questi giorni ho ritirato fuori molta della mia estroversione...
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bannalo red! (cit.)
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17-10-2008, 10:00
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#10
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Avanzato
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 370
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Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
in questi giorni ho ritirato fuori molta della mia estroversione...
le persone che mi stanno intorno se ne sono accorte...tutti a dirmi che erano mesi (se non anni) che non mi vedevano così aperto...
la sicurezza che già avevo (che comunque è la cosa che mi ha fatto sempre camminare a testa alta) non ha fatto che aumentare;
le simpatie degli altri nei miei confronti sono altrettanto aumentate, ma negli ultimi 3-4 giorni sto provando una sorta di disagio molto strano e che non riesco a comprender e spiegarmi.
In mezzo alla gente ora mi sento più spontaneo, più aperto (quasi come lo ero qualche anno indietro), più spiritoso, più disposto a raccontarmi e ad ascoltare (anche le banalità che negli ultimi tempi evitavo come peste e che mi avevano fatto chiudere in me stesso più del dovuto).
Però, mi sono accorto che quando arrivo a casa alla sera nel bel mezzo mentre studio, mentre guardo la tv, mi rilasso sento un disagio interno; sento come un rimescolio dentro al cuore, una sorta di calore (reale e non figurato), una sorta forse d'insoddisfazione (non so...chiedo....non saprei nemmeno dire insoddisfazione di cosa), sembra quasi inverosimile, ma mi sento infelice:
sembrerà folle, ma quando negli ultimi mesi/anni me ne sono stato maggiormente per i fatti miei, limitando al minimo indispensabile la comunicazione verbale e fisica mi sentivo sereno (o almeno mi sono sentito sereno fino agli ultimi mesi in cui ho iniziato a scrivere su questo forum, avvertendo una sorta di difficoltà negli altri ad interelazionarsi con la mia "strana" personalità in qualche situazione), probabilmente ero molto più solo di oggi, avevo tante persone intorno, ma pochi rapporti davvero intimi (o almeno li avevo, ma gli altri e soprattutto le altre a volte si trovavano in difficoltà a lasciarsi andare completamente, quasi temendo gli aspetti di me che tenevo nascosti);
oggi forse ho creato più intimità, ho creato meno disagio negli altri nei miei confronti (prima mi pareva quasi che mi guardassero con soggezione ---> ironica la cosa....solitamente è quello solitario e introverso a sentirsi in soggezione e intimidito ed invece io vedevo tale disagio e timore negli occhi degli altri), ma sento questa sorta di "bruciore" nel petto.
Ora sperando che non sia il sintomo di un infarto :P a cosa potrebbe essere dovuto?
Possibile che mi sono talmente abituato ad essere l'amico distaccato/freddo/misterioso che il presentarsi di una situazione che non vivevo ormai da qualche tempo mi possa aver creato questa instabilità/disagio interno?
Ora sono forse più allegro con gli altri, ma nei miei cari e vecchi momenti in cui me ne sto per i fatti miei sento questa sorta di mancanza a cui non so dare spiegazione.
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Può essere che la tua estroversione sia in realtà un pò forzata?
Oppure potrebbe essere che quando sei in compagnia noti atteggiamenti tuoi o degli altri che ti intristicono e quando sei solo vengono a galla..
a me succede quando vedo certe persone scherzare con tanta facilità con l'altro sesso, mentre io devo sudare per arrivare a quei livelli :x
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17-10-2008, 10:29
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 324
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credo che la verità sia una via di mezzo tra ciò che dice animasola e ciò che dice zed:
in parte se sono davanti ad una ragazza mi viene spontaneo per evitare l'imbarazzo (soprattutto suo, ma anceh in parte mio) rilassare l'ambiente con una battuta; mi viene spontaneo arrivare ad avere il prima possibile un rapporto d'intimità perchèmi innervosisce troppo sapere che la persona che ho davanti sta sulle sue o non si lascia andare;forse perchè mi sembra quasi di essere respinto; in parte anche perchè se non trovo un appoggio dall'altra parte non sono sempre in grado di estroversare da solo ed esce la mia natura più introversa.
Poi però c'è una parte di me che ama la parte più ironica di me stesso; quando scherzo, rido e faccio ridere, mi sento più sereno e mi sento più felice nel vedere un sorriso sul volto degli altri (è sempre stato così ed era la forza della mia estroversione in passato); l'altra parte a cui piacerebbe allo stesso tempo vedere un sorriso sul volto dell'altra persona, ma mantenere un andamento più introverso (solo che le due cose tendono a cozzare--> se rimani troppo sulle tue poca gente intorno si rallegra della cosa)
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17-10-2008, 10:35
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#12
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 12
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Se solo smettessi di etichettarti, e iniziassi a prendere coscenza che non appartieni a nessuna categoria, ma semplicemente tu sei [Insert your name here]...
Le categorie non esistono...
è solo una trappola mentale, un pensiero duale...
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17-10-2008, 10:40
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 324
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Quote:
Originariamente inviata da DoG
Se solo smettessi di etichettarti, e iniziassi a prendere coscenza che non appartieni a nessuna categoria, ma semplicemente tu sei [Insert your name here]...
Le categorie non esistono...
è solo una trappola mentale, un pensiero duale...
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ma io infatti sono il primo a dire di non etichettarsi...non dire "io sono sociofobico...io sono timido e stop".
Sono il primo a dire che l'uomo è fatto da mille sfaccettature, ma...
il problema resta...
in sti giorni comportandomi in maniera xx (e negli ultimi mi sta venendo spontaneo), poi quando mi ritrovo tra me e me sento una sorta di infelicità/disagio a cui non riesco a dare spiegazione
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17-10-2008, 11:04
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#14
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 12
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Forse perchè XX non è l'espressione del vero giova,
ne YY
ne ZZ..
Il vero giova sta aspettando che tu inizi ad essere
giova
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17-10-2008, 12:49
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#15
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Principiante
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 80
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Quote:
Originariamente inviata da 3giova88
credo che la verità sia una via di mezzo tra ciò che dice animasola e ciò che dice zed:
in parte se sono davanti ad una ragazza mi viene spontaneo per evitare l'imbarazzo (soprattutto suo, ma anceh in parte mio) rilassare l'ambiente con una battuta; mi viene spontaneo arrivare ad avere il prima possibile un rapporto d'intimità perchèmi innervosisce troppo sapere che la persona che ho davanti sta sulle sue o non si lascia andare;forse perchè mi sembra quasi di essere respinto; in parte anche perchè se non trovo un appoggio dall'altra parte non sono sempre in grado di estroversare da solo ed esce la mia natura più introversa.
Poi però c'è una parte di me che ama la parte più ironica di me stesso; quando scherzo, rido e faccio ridere, mi sento più sereno e mi sento più felice nel vedere un sorriso sul volto degli altri (è sempre stato così ed era la forza della mia estroversione in passato); l'altra parte a cui piacerebbe allo stesso tempo vedere un sorriso sul volto dell'altra persona, ma mantenere un andamento più introverso (solo che le due cose tendono a cozzare--> se rimani troppo sulle tue poca gente intorno si rallegra della cosa)
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Scusa la franchezza,ma una "diagnosi" è certa :sei molto autoreferenziale.
Buttandola sullo scherzoso,te la racconti molto
Non ho letto la tua storia,se ti stai curando in qualche modo ,se ti ritieni migliorato ,in che fase sei ecc.
Ma se continui con questa auto-analisi perpetua,
come un pendolo che oscilla da una parte all'altra senza mai poter dire in che posizione è,sembri un fanatico delle psicoanalisi infinite.
Per fortuna il moto perpetuo(perdona la metafora) non esiste,si ferma il pendolo nell'aria.
Prendi una bella boccata d'aria e trova un tuo punto fermo.
Come fare?
Per me la chiave è negli altri .
Hai iniziato descrivendo cosa pensa di te chi ti è vicino,prima o poi bisogna ritrovarsi negli altri,lasciarci conoscere e non solo descrivere da chi ci è accanto.
La voce del Tuo prossimo è la voce di Dio (Gandhi).
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17-10-2008, 12:59
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 692
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Io ho avuto il periodo relativamente estroverso poi complice l'aver trovato una ragazza fissa mi sono via via scazzato, e sto ricominciando ad evitare un po' di uscite ma stavolta non per timidezza dato che non me ne frega piu` un cazzo ma solo voglia di stare per conto mio. Non mi vengono certo gli infarti... ma divento nervoso se non mi prendo tempo per fare le mie cose.
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17-10-2008, 18:08
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 324
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Quote:
Originariamente inviata da karamchand
Quote:
Originariamente inviata da 3giova88
credo che la verità sia una via di mezzo tra ciò che dice animasola e ciò che dice zed:
in parte se sono davanti ad una ragazza mi viene spontaneo per evitare l'imbarazzo (soprattutto suo, ma anceh in parte mio) rilassare l'ambiente con una battuta; mi viene spontaneo arrivare ad avere il prima possibile un rapporto d'intimità perchèmi innervosisce troppo sapere che la persona che ho davanti sta sulle sue o non si lascia andare;forse perchè mi sembra quasi di essere respinto; in parte anche perchè se non trovo un appoggio dall'altra parte non sono sempre in grado di estroversare da solo ed esce la mia natura più introversa.
Poi però c'è una parte di me che ama la parte più ironica di me stesso; quando scherzo, rido e faccio ridere, mi sento più sereno e mi sento più felice nel vedere un sorriso sul volto degli altri (è sempre stato così ed era la forza della mia estroversione in passato); l'altra parte a cui piacerebbe allo stesso tempo vedere un sorriso sul volto dell'altra persona, ma mantenere un andamento più introverso (solo che le due cose tendono a cozzare--> se rimani troppo sulle tue poca gente intorno si rallegra della cosa)
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Scusa la franchezza,ma una "diagnosi" è certa :sei molto autoreferenziale.
Buttandola sullo scherzoso,te la racconti molto
Non ho letto la tua storia,se ti stai curando in qualche modo ,se ti ritieni migliorato ,in che fase sei ecc.
Ma se continui con questa auto-analisi perpetua,
come un pendolo che oscilla da una parte all'altra senza mai poter dire in che posizione è,sembri un fanatico delle psicoanalisi infinite.
Per fortuna il moto perpetuo(perdona la metafora) non esiste,si ferma il pendolo nell'aria.
Prendi una bella boccata d'aria e trova un tuo punto fermo.
Come fare?
Per me la chiave è negli altri .
Hai iniziato descrivendo cosa pensa di te chi ti è vicino,prima o poi bisogna ritrovarsi negli altri,lasciarci conoscere e non solo descrivere da chi ci è accanto.
La voce del Tuo prossimo è la voce di Dio (Gandhi).
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infatti mi sa che so' un fanatico delle psiconalisi infinite....il problema è sempre lo stesso....non l'imbarazzo verso l'altro, ma il fatto che a momenti penso troppo e nello stesso tempo nulla di cui mi sento di poter discutere liberamente.
Non affronto cure perchè dal mio punto di vista in "problemi" di tipo psicologico un'atttenta analisi personale, un supporto di un amico vale più (o almeno come) del supporto dello psicologo.
Probabile che in parte abbia perso la voglia di farmi conoscere e di conoscere, in parte forse temo, nel mio subconscio, di conoscere e di farmi conoscere....e forse di conoscere me stesso...il vero me stesso (se un più o meno vero "giova" esiste).
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18-10-2008, 14:34
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 367
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oggi il patatrac 8) :roll: :cry: :
mi sono sentito vuoto....
mi sono sentito quella profonda tristezza e quel disagio (perchè sentivo che per la prima volta non ero capace di nascondere il mio stato pensieroso) lì davanti a tutti...
mi sono sentito freddo....
ho faticato come poche altre volte....
avevo un misto di rabbia e tristezza nello sguardo (roba che ancora poco mi sarei messo a tirare calci alla parete)...
mi sono sentito anni luce distante dagli altri, ma anche distante da me stesso...distante da quello che ero stato e sono stato....
ho sentito improvvisamente perdere qualsiasi interesse per la vita e lasciar spazio solo a rabbia e dolore...
aprire la bocca? e poi? ridi? scherzi? e quindi?.....e quindi?
ho sentito forse per la prima volta nell'ultimo periodo che qualsiasi cosa avessi fatto sarei rimasto nella completa tristezza, dolore e rabbia:
avrei potuto scegliere il silenzio, parlare, scherzare, anche baciare qualcuno...
ho sentito per la prima volta sotto gli occhiali da sole un accenno di lacrime di rabbia e tristezza (una tristezza e una rabbia a cui non riesco attribuire un valore specifico).
Ho sentito la voglia di fare allo stesso tempo tutto e nulla....di distruggere il mondo e di viverlo....di distruggere me stesso e di rigenerarmi....
ho sentito la voglia di interagire con gli altri, ma anche di allontanarli perchè troppo distanti da non so cosa; ho sentito la voglia di interagire con le mie stesse parole e ristrozzarle lì in gola perchè troppo lontano ad una qualsiasi cosa a cui mi sono abituato
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27-10-2008, 00:35
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 88
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a me succede praticamente sempre,
viaggio tra alti e bassi come una sinusoide, ogni volta mi succede che miglioro un po', ma poi mi scatta la depressione, come se non fosse quella la vita che desideravo, come se non mi sentissi me stesso, ricado nella solitudine, e tutto ricomincia.
Mi sa che quello che mi manca è una ragazza.
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