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Vecchio 13-10-2018, 17:29   #1
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L'avatar di fobotto
 

Ciao a tutti, mi sono presentato qualche giorno fa... lo rifaccio anche in questa sede: sono Fabio e ho 37 anni. Come molti di voi sto passando un bruttissimo periodo, sto soffrendo... in realtà non so nemmeno io per cosa. Per amore, per aver perso un'amicizia preziosa, per aver fatto soffrire delle persone, per le mie maledette paure che hanno compromesso sempre tutto, facendo precipitare ogni volta la situazione. Mi dico sempre che se fossi stato normale, se fossi stato in grado di parlare ed esprimermi decentemente, sarebbe stato tutto diverso. Ma così non vi faccio capire niente, quindi comincio dal principio. Mi rendo conto che sarà una storia molto lunga, quindi probabilmente procederò a puntate. Spero di non annoiarvi.

Faccio una doverosa premessa: la mia fobia sociale è molto particolare, non sono mai andato da uno psicologo ma sono abbastanza convinto di avere dei tratti Asperger. Inoltre, ho sempre avuto l'impressione di essere "più indietro" rispetto agli altri. Mi spiego meglio: da bambino facevo fatica a inserirmi nei giochi e nelle conversazioni dei miei amici. Li vedevo "più grandi" di me, anche se eravamo coetanei, spesso non riuscivo a capire di cosa parlassero, o mi annoiava perché troppo complicato per me. Non partecipavo alle discussioni in classe, alle assemblee, ecc... rimanevo muto come un pesce, anche di fronte a questioni molto serie. Questa cosa me la sono portata dietro per tutta la vita... anche ora, che sono immerso nel mondo adulto e lavorativo da anni, non riesco a trovare interesse in ciò di cui parlano le persone. Mi sembra tutto fuori dalla mia portata, tutto inutilmente noioso e difficile, non ho voglia neanche di sforzarmi a capire e a partecipare. Sono rimasto "bloccato" allo stadio adolescenziale, in cui coltivavo interessi più che altro ludici: videogiochi, fumetti, boardgames, giochi di ruolo, serie tv... ero e sono ancora un nerd accanito, e ancora oggi sono questi gli unici argomenti sui quali riesco in qualche modo a fare conversazione. Per molto tempo mi sono trovato a mio agio tra i ragazzi: fino più o meno ai 30 anni, frequentavo ancora attivamente persone molto più piccole di me, con le quali coltivavo questi interessi. Ma arrivato ora a una certa età, inizio a sentirmi a disagio. Sono anagraficamente troppo grande per stare con degli adolescenti, e malgrado mi senta ancora vicino al loro mondo, provo vergogna. Lentamente sono arrivato a non parlare più neanche con loro, neanche coi giovani. Purtroppo non sono solo questi i motivi, ce n'è anche un altro.

Il motivo è la mia coscienza, perché una buona fetta del mondo giovanile, quella femminile, è oggetto di... brutti pensieri da parte mia. Mi trovo molto a disagio a parlarne, spero di non offendere la sensibilità di qualcuno. Ciò che sto per scrivere mi costa molto coraggio. In sostanza, sono attratto dalle minorenni. Io non ho mai provato grande interesse nell'altro sesso, perché tra tutte le cose "più grandi" di me al mondo, le ragazze le vedevo come le più grandi in assoluto. Misteriose, imperscrutabili, praticamente irraggiungibili. Non ho mai avuto amiche donne, tutt'al più colleghe di studio o di lavoro, ma non c'è mai stato un vero rapporto di amicizia, tantomeno qualcosa di più serio. Nel concepire le donne come qualcosa di impossibile per me, e perennemente imprigionato in un'infanzia forzata, ho iniziato a guardare le ragazzine: delle donne "più vicine" a me, in un certo senso. Purtroppo, complice anche la precocità delle adolescenti di oggi, questo interesse è diventato per me qualcosa di morboso. Non mi ritengo un pedofilo, non mi interessano le bambine piccole, ma diciamo che ci sono pericolosamente vicino. Sapendo questo, ho evitato del tutto i contatti coi giovani negli ultimi tempi. Mi terrorizzano, mi fanno più paura degli adulti. Nel cercare di evitare le ragazze per non fare cazzate, ho perso il coraggio di parlare anche ai ragazzi. Mi limito a osservarli e basta, con grande nostalgia della gioventù. Mi sento già vecchio a neanche 40 anni. Un vecchio pervertito, purtroppo, uno che guarda le ragazzine. Ma finché guardavo e basta, senza tentare approcci, mi dicevo che non ci sarebbe stato pericolo. In questo senso, la mia fobia sociale mi avrebbe protetto. Mi sentivo tutto sommato tranquillo.

Questo finché non mi sono innamorato di una di loro.

(Per ora mi fermo qui. Non linciatemi per quello che ho scritto, vi prego fatemi sapere se posso continuare)
Vecchio 13-10-2018, 18:09   #2
Intermedio
 

Io ho una cugina, prima di rivederla quando aveva quattordici anni l'avevo vista l'ultima volta quando ne aveva due o tre. Mi sono ritrovato davanti una meraviglia alta un metro e ottanta, con un seno veramente grosso, gli short che lasciavano nude due gambe infinite e dei capelli neri lunghissimi che incorniciavano un viso bellissimo, perfettamente truccato e da venticinquenne.
Sono rimasto a bocca aperta, quindi capisco l'attrazione fisica per certe adolescenti che di corpo dimostrano dieci anni di più. Però mentalmente la loro età è quella effettiva, non puoi pensare di farci sesso o instaurarci una relazione.
Da un certo punto di vista però ti capisco, più il tempo passa e più l'istinto sessuale non soddisfatto ti logora. Devi placarlo da solo e finisci per elaborare fantasie erotiche sempre più spinte. Su un binario parallelo corre il bisogno di affetto, e cerchi la via più semplice per averlo.
Non so come continua la tua storia e penso che tu non sia una cattiva persona. Se posso darti un consiglio, cerca fin da subito un aiuto psicologico prima che la situazione degeneri.
In bocca al lupo!
Vecchio 13-10-2018, 18:37   #3
Esperto
L'avatar di Lory
 

Quote:
Originariamente inviata da Fodico Visualizza il messaggio
Io ho una cugina, prima di rivederla quando aveva quattordici anni l'avevo vista l'ultima volta quando ne aveva due o tre. Mi sono ritrovato davanti una meraviglia alta un metro e ottanta, con un seno veramente grosso, gli short che lasciavano nude due gambe infinite e dei capelli neri lunghissimi che incorniciavano un viso bellissimo, perfettamente truccato e da venticinquenne.
Sono rimasto a bocca aperta, quindi capisco l'attrazione fisica per certe adolescenti che di corpo dimostrano dieci anni di più. Però mentalmente la loro età è quella effettiva, non puoi pensare di farci sesso o instaurarci una relazione.
Da un certo punto di vista però ti capisco, più il tempo passa e più l'istinto sessuale non soddisfatto ti logora. Devi placarlo da solo e finisci per elaborare fantasie erotiche sempre più spinte. Su un binario parallelo corre il bisogno di affetto, e cerchi la via più semplice per averlo.
Non so come continua la tua storia e penso che tu non sia una cattiva persona. Se posso darti un consiglio, cerca fin da subito un aiuto psicologico prima che la situazione degeneri.
In bocca al lupo!
Come dice il detto: "non c'è cosa più divina che...la cugina"
Scherzi a parte fobotto hai mai provato a consultare uno psicoterapeuta? Magari ti può essere d'aiuto.

Ultima modifica di Lory; 13-10-2018 a 18:41.
Ringraziamenti da
fobotto (13-10-2018)
Vecchio 13-10-2018, 19:53   #4
Principiante
L'avatar di fobotto
 

Quote:
Originariamente inviata da Lory Visualizza il messaggio
Scherzi a parte fobotto hai mai provato a consultare uno psicoterapeuta? Magari ti può essere d'aiuto.
No, ma intendo farlo presto. Sto prendendo decisioni importanti, prima tra tutte lasciare il lavoro, che mi toglie via tutto... tempo, energie, forza di volontà. Cercherò qualche altro impiego meno gravoso, e nel frattempo proverò a rimettere ordine. Riflettere sui miei errori mi servirà, e scrivere aiuta molto... al più presto cerco di continuare il racconto.
Vecchio 13-10-2018, 21:08   #5
Banned
 

Non trovo nessuna perversione in quello che scrivi. Sei innamorato e attratto dalla giovinezza... e chi non lo è?
Ora, tu non appartieni più a quella fase della vita ma nulla ti vieta di interagire con quelle persone. Quando avevo 18 anni giocavo a Magic con un tipo sposato e all'epoca, lui, ne aveva 37... e si chiacchierava tranquillamente.
Per quanto riguarda i sentimenti il discorso si fa complesso. Usi il termine "innamorato"... ma cosa significa per te questa parola?
Vecchio 13-10-2018, 21:32   #6
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Da come ti descrivi sembra che forse tu sia rimasto cristallizzato durante l'infanzia o la adolescenza senza essere cresciuto, ma come ti senti rispetto alle responsabilità e alla vita da adulto?

Riguardo alle ossessioni sulle adolescenti forse proprio il fatto di non volerci pensare ti porta a pensarci ancora di più, non lo so, penso che forse parlarne con uno psicologo potrebbe aiutarti, magari anche leggere libri sull'argomento

Al di là dell'età anagrafica tu ti senti ancora un ragazzo come quelli con cui vorresti parlare?

Forse questa paura di crescere dovrebbe andare affrontata
Vecchio 13-10-2018, 21:54   #7
Esperto
L'avatar di Varano
 

I limiti di età nelle relazioni sono una cosa molto recente, in alcune zone del mondo, anche in italia, non è così raro vedere un 40enne con una 15enne.
In passato era una prassi.
Detto ciò, la legge italiana stabilisce un limite d'età che è di anni 14, la morale varia di individuo in individuo. Certo, potresti beccarti il genitore che vuole spaccarti la faccia.
Vecchio 13-10-2018, 22:54   #8
Avanzato
L'avatar di Creeper
 

Francamente mi sembra fuori luogo parlare di "limiti di legge" o "amare la giovinezza".
L'utente ha esternato, molto coraggiosamente, un disagio che lo assilla. Una persona di quaranta anni, ma anche più giovane, in una situazione normale non dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni ad una ragazz(in)a anche se già "matura" di 15-16-17 anni.
Ciò è la conseguenza di un rapporto non sano che l'utente, come molti qui dentro, ha vissuto con l'altro sesso nell'arco della sua vita e il fatto che se ne renda conto è sintomo di grande lucidità mentale.
Io consiglierei di rivolgersi ad uno specialista.
Vecchio 13-10-2018, 23:19   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Creeper Visualizza il messaggio
Francamente mi sembra fuori luogo parlare di "limiti di legge" o "amare la giovinezza".
L'utente ha esternato, molto coraggiosamente, un disagio che lo assilla. Una persona di quaranta anni, ma anche più giovane, in una situazione normale non dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni ad una ragazz(in)a anche se già "matura" di 15-16-17 anni.
Ciò è la conseguenza di un rapporto non sano che l'utente, come molti qui dentro, ha vissuto con l'altro sesso nell'arco della sua vita e il fatto che se ne renda conto è sintomo di grande lucidità mentale.
Io consiglierei di rivolgersi ad uno specialista.
lol ma perchè dovete sempre dipingere i fobici piu mostri di quello che sono, facendoli sentire così diversi dagli uomini di fuori? quindi per te non esistono 40enni (o anche molto più vecchi) che guardano le liceali? ma lo sai una ragazza normale quanti sguardi, commenti, pensieri, robe depravate riceve da chi non sa neppure cos è la fobia sociale e non sa neppure cos è un forum? rapporto sano con l'altro sesso lol
Ringraziamenti da
Ehi tu, coso... (13-10-2018)
Vecchio 13-10-2018, 23:36   #10
Avanzato
L'avatar di Creeper
 

Quote:
Originariamente inviata da SpaceBoy Visualizza il messaggio
[...]
Non ho dipinto nessuno come un mostro
Un conto è guardare, un altro è intuire che sia meglio starsene alla larga "per non fare cazzate" [cit.].
A me pare invece che alcuni interventi siano stati troppo "buonisti", mentre è stato lo stesso autore del thread a rendersi conto che c'è qualcosa che non va.

Sul ragionamento circa il rapporto con le donne non vedo cosa ci sia di così divertente. Chi non ha e non ha avuto un rapporto normale, fatto di relazioni vissute ad età normali, con tutte le cose che ne derivano, di sicuro non ne trae giovamento a livello psicofisico, questo è poco ma sicuro.

Ultima modifica di Creeper; 13-10-2018 a 23:40.
Vecchio 13-10-2018, 23:43   #11
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Quote:
Originariamente inviata da Creeper Visualizza il messaggio
Non ho dipinto nessuno come un mostro
Un conto è guardare, un altro è intuire che sia meglio starsene alla larga "per non fare cazzate" [cit.].
A me pare invece che alcuni interventi siano stati troppo "buonisti", mentre è stato lo stesso autore del thread a rendersi conto che c'è qualcosa che non va.

Sul ragionamento circa il rapporto con le donne non vedo cosa ci sia di così divertente. Chi non ha e non ha avuto un rapporto normale, fatto di relazioni vissute ad età normali, con tutte le cose che ne derivano, di sicuro non ne trae giovamento a livello psicofisico, questo è poco ma sicuro.
infatti quelli di cui parlo io non si limitano a guardare, fanno cose che per delle ragazzine sono molestie, fossero anche delle semplici strombazzate di clacson
Vecchio 14-10-2018, 00:59   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da SpaceBoy Visualizza il messaggio
lol ma perchè dovete sempre dipingere i fobici piu mostri di quello che sono, facendoli sentire così diversi dagli uomini di fuori? quindi per te non esistono 40enni (o anche molto più vecchi) che guardano le liceali? ma lo sai una ragazza normale quanti sguardi, commenti, pensieri, robe depravate riceve da chi non sa neppure cos è la fobia sociale e non sa neppure cos è un forum? rapporto sano con l'altro sesso lol
perchè negare che sia una cosa diciamo "sbagliata " e dovrebbe parlarne a uno psicologo. La fobia sociale è soltanto una delle cause di questo comportamento. Mi chiedo come mai hai aspettato solo ora prima di rivolgerti a un terapeuta, e perchè non l'hai ancora fatto
Vecchio 14-10-2018, 01:33   #13
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
perchè negare che sia una cosa diciamo "sbagliata " e dovrebbe parlarne a uno psicologo.
Beh.. sbagliata, psicologo... Piano: di che fascia d'età stiamo parlando? C'è una bella differenza tra l'essere attratti sessualmente da una 16enne (ce ne sono anche che non sembrano affatto bambinette) oppure da una 12enne (qui direi che la direzione è quella pedofila, quindi sì, cosa pericolosa). Inoltre, stiamo parlando solo di apprezzamento visivo e fantasie, o stiamo parlando di azioni?


Beh, direi che devo leggere la fine del racconto di Fobotto per saperlo
Vecchio 14-10-2018, 02:28   #14
Banned
 

Diciamo che mi accodo ai post "buonisti". È molto importante che tu ne abbia preso atto. Ricorda che non sei i tuoi istinti, non sei sbagliato.

Risponderò domani mattina meglio, spero che i mod ti facciano continuare, non credo che la sensibilità di qualcuno o il clima del forum venga turbato dato l'equilibrio e il raziocinio con cui hai posto la tua storia.
Vecchio 14-10-2018, 03:16   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Creeper Visualizza il messaggio
Francamente mi sembra fuori luogo parlare di "limiti di legge" o "amare la giovinezza".
L'utente ha esternato, molto coraggiosamente, un disagio che lo assilla. Una persona di quaranta anni, ma anche più giovane, in una situazione normale non dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni ad una ragazz(in)a anche se già "matura" di 15-16-17 anni.
Ciò è la conseguenza di un rapporto non sano che l'utente, come molti qui dentro, ha vissuto con l'altro sesso nell'arco della sua vita e il fatto che se ne renda conto è sintomo di grande lucidità mentale.
Io consiglierei di rivolgersi ad uno specialista.
Dallo scritto di Fabotto ho percepito un grave giudizio morale negativo che l'utente da di se stesso. Pertanto ci tenevo a far emergere che non c'è nulla di sbagliato ad avere questo tipo di pensieri, tra l'altro molto comuni. Non credo sia costruttivo concentrasi su questo aspetto. La disfunzionalità di questo pensare, e il malessere da esso scaturito, andrebbero dunque cercati altrove. Qualcuno ha ipotizzato una mancanza di realizzazione della propria condizione di adulto. E ci può stare secondo me. Però ovvio, la parola agli esperti del settore.
Vecchio 14-10-2018, 08:54   #16
Principiante
L'avatar di fobotto
 

Ringrazio tutti dei commenti. La seconda parte della storia è interessante, perché a differenza di quanto si possa pensare, la ragazza in questione non mi ha colpito tanto per il suo aspetto fisico, quanto per altro. E innamorarmi di lei mi ha in qualche modo risvegliato... non mi ha guarito, ma mi ha fatto prendere coscienza di ciò che ero diventato. Mi ha aiutato, anche se inconsapevolmente, ad essere migliore, ed è anche questo il motivo per cui le voglio così bene.

Sebbene ormai sia finito tutto, mi ha fatto capire la portata dei miei sbagli e l'importanza di non tenermi tutto dentro, di farmi ascoltare da qualcuno. Nell'attesa di trovare un bravo specialista, ho pensato di confidarmi con un caro amico e di scrivere la mia storia qui... sperando di non annoiarvi troppo con toni da romanzo rosa...
Ringraziamenti da
Oblomov (14-10-2018)
Vecchio 14-10-2018, 12:52   #17
Esperto
L'avatar di It's Me
 

Come discussione è abbastanza pericolosa, nel senso che dipende dalla portata delle sensazioni.
Penso sia umano di noi maschietti guardare la ragazza/donna che passa per strada, indipendentemente dall'età: io, per andare a scuola, passo davanti allo Scentifico, quindi parlo di ragazzine, vedo ragazze di 20/25/30 anni e donne di 40 col passeggino...e le osservo.
Ho un collega 17enne che mi fa vedere foto delle sue amiche più o meno coetanee e sono tutte bellissime ragazze. Niente di male fino a questo punto.
Più grave è guardarle fino ad innamorarsene, se sei un adulto. Più comprensibile la sbandata del 25enne
Vecchio 16-10-2018, 00:17   #18
Principiante
 

Ciao Fobotto,
ho trovato alcune somiglianze nei nostri modi d'essere, altri invece li ho trovati opposti, come per esempio il tuo essere stato sempre piuttosto passivo nelle situazioni sociali fin da piccolo "io l'esatto opposto", e mi sono incuriosito.
Ora non so se in quello che intenderai aggiungere usciranno altri aspetti determinanti della tua storia, quello che so fino ad ora è che condivido la tua apatia per i discorsi degli adulti, l'eterna passione per i giochi e i videogiochi, la certezza di essere un eterno ragazzo per via delle cose che mi piace ancora fare e naturalmente l'attrazione per le ragazze giovani.
Dico "naturalmente" perchè anche se so che la maggior parte degli uomini vira verso quello che è chiamata normalità, "ovvero nutrono interesse per le proprie coetanee", trovo innegabile io, così come farebbe chiunque "e questa è la prima contraddizione di quello che altro non è che un mero moralismo anche se parzialmente giustificato" che una donna molto difficilmente sia più bella e attraente a 35 anni di quanto non lo fosse a 16.
Oltre all'aspetto fisico, per me è prettamente una questione interiore, non perchè una giovane abbia più contenuti da condividere con una persona come me, ma perchè a mio avviso, ancora non è stata inquinata da quello che ritengo essere un mondo alla deriva, o più semplicemente, ecco mi annoiano meno.
Dal punto di vista sessuale naturalmente, vengo attratto da loro penso quanto te, ma grazie forse ad un percorso spirituale che ho fatto e che comprendeva una pratica simile al tantra, mi pongo verso loro mettendo in chiaro, o facendogli capire quanto prima, che di sesso non se ne parla, perchè anche se il desiderio di lasciarmi andare è molto molto forte, riesco a mettere sulla bilancia quello che possiamo condividere interiormente, con quello che si potrebbe perdere lasciandosi andare a quello che dopo tutto è un istinto naturale.
Il nemico numero uno "se così si può dire" che rema contro a questo tipo di attrazione, è senza dubbio la legge, in gara per il primo posto col proprio senso morale, ma ve ne è una terza, "almeno per quanto mi riguarda" che ha a che fare col concetto di dare e ricevere, e a oggi posso definirmi un testimone di quanto un legame con una ragazzina possa divenire forte se ci si concede di non prendere niente in cambio, senza preoccuparsi in quel momento di come soddisferò i miei desideri sessuali.
E' quello che sentivo di risponderti.. sembra incompleto lo so, ma è tutto.
Vecchio 16-10-2018, 22:20   #19
Principiante
L'avatar di fobotto
 

Riprendo il racconto... vi ho parlato di come la situazione stesse purtroppo degenerando nella mia testa. Io sono un pendolare, e ogni mattina mi ritrovo in stazione in mezzo a centinaia di studenti. Potete immaginare la mia sofferenza. Siamo a una mattina di ormai due anni fa. Nella mia perenne tristezza e solitudine di ogni giorno, in cui guardavo ragazzine spogliandole con gli occhi, d'un tratto mi cadde lo sguardo su una creatura particolare. Una ragazza di non più di 15-16 anni. Non era carina, né sexy. Mi colpirono solo i suoi occhi, i suoi capelli e il suo abbigliamento essenziale, quasi trasandato. Non era firmata, non era truccata, non cercava di farsi vedere come tutte le altre. Al contrario, si faceva piccola piccola, si isolava, cercava di essere invisibile. Un po' come faccio sempre io. Aveva le cuffiette e i capelli neri corti. Mi incuriosì molto, e nei giorni successivi iniziai a cercarla con lo sguardo. Ogni mattina la guardavo, e senza rendermene conto, mi innamoravo. Mi dicevo "Non ha niente di speciale. Non ha un bel viso, non ha curve, è magra come un chiodo. Non è bella. E'... bellissima". Bellissima in cosa? Non nell'aspetto fisico. Semplicemente nell'essere se stessa. Nell'avere personalità, nel trasudarla letteralmente da tutti i pori. Era come me ma anche l'esatto contrario di me, una ragazza che si isolava non per debolezza, ma per forza e sicurezza di sé. Aveva lo sguardo triste di chi non ha amici, ma fiero perché va per la sua strada senza rendere conto a nessuno. Le altre si vestivano all'ultima moda? Lei si vestiva sempre uguale, jeans e felpina. Intendo sempre lo STESSO jeans e la STESSA felpina. Per MESI. Le altre erano truccate e agghindate di tutto punto? Lei arrivava sempre mezza spettinata, come se si fosse alzata dal letto da 5 minuti. Qualche volta sembrava non si fosse neanche lavata la faccia. Le altre parlavano ad alta voce o giocherellavano col telefono? Lei ascoltava musica e leggeva un buon libro. Fregandosene altamente di tutto. Mi sentivo schiacciare dall'ammirazione, invidiavo moltissimo la forza interiore di questa ragazza. La guardavo e mi dicevo: "Lei è come avrei voluto essere io da bambino. Essere me stesso, invece di piegarmi alla società, cercare invano di imitare gli altri. Quelli normali." Era uno scricciolo, 1 metro e 50 di sole ossa e pelle, ma mi sembrava una gigantessa. Mi sovrastava. Rispetto a lei mi sentivo un nulla, un fallito. Non solo, mi sentivo soprattutto un verme per averla guardata così a lungo, come non avevo mai fatto per nessun'altra. E d'improvviso mi resi conto di ciò che avevo fatto fino a quel momento.

Era strano, ma era come se dopo aver osservato così a lungo quella ragazza, la mia coscienza si fosse risvegliata da un lungo letargo. Mi sentivo sporco, cattivo... per aver guardato lei e tutte quelle altre persone. Lei però non l'avevo mai spogliata con gli occhi. Non l'ho mai fatto. Non mi è mai interessato cosa avesse sotto i vestiti. Mi interessava solo conoscerla, volevo disperatamente sapere qualcosa di lei. Volevo scrutare in quella sua forza nascosta, portarla allo scoperto per attingerne io stesso. Volevo essere suo amico, perché mi ero reso conto che quella ragazza era l'amica che avevo sempre cercato per tutta la vita. Una persona simile a me, sensibile, che potesse capirmi... ma allo stesso tempo tosta, che mi prendesse per mano e bilanciasse le mie debolezze. Ma ormai non ero più capace di fare amicizia con nessuno, neanche coi giovani. Per di più con una ragazza. Il livello era improvvisamente troppo alto per me. Rimasi nell'incertezza per molto tempo. La vedevo tutti i giorni: una persona normale avrebbe attaccato bottone con facilità. Del resto tante amicizie nascono in treno, anche tra persone molto distanti in età tra di loro. Ma io non ci riuscivo, non riuscivo a trovare il minimo spunto di conversazione, un argomento sicuro di cui parlare con lei senza destare sospetti. La mia paranoia era infatti questa, poter sembrare ai suoi occhi un molestatore. Non volevo farle paura.

C'era poi un'altra difficoltà: la gente. Nelle stazioni e nei treni c'è un sacco di gente, e in quanto fobico la gente a me fa paura. Fanno paura i loro sguardi, il loro giudizio. In treno ci si siede a fianco e di fronte, tutti ti guardano e sentono ogni singola parola che dici. Cos'avrebbero pensato di un adulto che approccia una ragazzina? Non sarei mai riuscito a parlarle, mai. Così mi limitavo ad andarle dietro, a seguirla sul treno senza farmi notare, sedendomi nei pressi, qualche volta persino accanto a lei, per ammirarla. Leggeva molto. Leggeva e ascoltava musica. Passioni sane, belle da vedere in una ragazza così giovane. Era una brava ragazza, si vedeva. Volevo tanto conoscerla. Mi aiutò in qualche modo la (s)fortuna. Un giorno eravamo sul treno vicinissimi, ed ero molto contento per questo. Mi si avvicinò una vecchia conoscente, una ex collega di lavoro... una di quelle persone che quando la vedi alzi gli occhi al cielo e dici OH, NO... e attaccò la chiacchiera. Io ero molto infastidito ma sono bravo a mascherare le mie emozioni, e seppur con molto disagio perché c'era gente, riuscii a parlare con questa persona e anche a fare qualche battuta divertente. Fu dopo una di queste battute che lei, la ragazzina misteriosa, scoppiò improvvisamente a ridere. Mi stupii perché non credevo ci stesse ascoltando, in quanto aveva come sempre le cuffiette. Si voltò verso di me e mi sorrise, con quegli occhioni giganteschi che splendevano. Come a ringraziarmi per averle regalato un attimo di buonumore, lei che fino a quel momento era sempre stata malinconica e inespressiva. Avrei voluto ringraziarla anch'io, per avermi restituito la vita nello spazio di un solo istante. Quel sorriso aveva definitivamente spazzato via ogni dubbio: ero cotto di lei. Ma non riuscii a spiccicare parola. Era una buona occasione per presentarmi e fare amicizia, ma con tutta quella gente intorno era impossibile. In quel momento mi sentii felice, ma anche disperato, perché il problema rimaneva sempre lo stesso: questa maledetta fobia, che mi avrebbe sempre precluso ogni possibilità, ogni nuova conoscenza. E qui la paura per la differenza d'età non c'entrava nulla: fosse stata anche una donna di 30 anni, non le avrei parlato comunque. La guardai scendere dal treno alla sua fermata. Speravo si voltasse a sorridermi un'altra volta, ma non lo fece. Tornai subito ad essere un estraneo, e mi maledissi per la mia mancanza di coraggio.

Mi fermo di nuovo, un attimo prima del "contatto". Ho fatto del mio meglio per farvi capire cosa ho provato, quali emozioni ha suscitato in me questa persona quando l'ho conosciuta. Allo stesso tempo ho cercato di mettere in risalto le mie difficoltà, come è bene fare visto dove siamo. Non sono uno scrittore, spero di averlo espresso bene. Sarà più difficile farlo andando avanti. Vorrei ora fare un secondo post per rispondere ad alcuni vostri commenti. Spero che i doppi post siano permessi! Vado a rileggermi bene il regolamento...
Vecchio 16-10-2018, 22:25   #20
Principiante
L'avatar di fobotto
 

Qualche risposta random ai vostri commenti ringraziandovi ancora tutti, siete gentilissimi...

Quote:
Per quanto riguarda i sentimenti il discorso si fa complesso. Usi il termine "innamorato"... ma cosa significa per te questa parola?
E' difficile spiegarlo, non ero mai stato innamorato in vita mia... è stata in assoluto la prima volta che ho provato sentimenti del genere. Quando lei era con me, era pura felicità. Voglia di non lasciarla andare, di parlare ancora con lei il più a lungo possibile. Voglia di sfruttare ogni singola briciola del poco tempo che mi concedeva. Ora che non c'è più, è nostalgia. Del suo viso e della sua voce. Mi odia, non vuole più vedermi, ma per lei morirei. Non l'ho mai provato prima, ma dev'essere amore. E' per forza amore. Anche se ha 17 anni. Ditemi, è così scandaloso? Ho le lacrime agli occhi mentre scrivo queste parole, mentre scrivo di lei... sono un mostro o è vero amore?

Quote:
Da come ti descrivi sembra che forse tu sia rimasto cristallizzato durante l'infanzia o la adolescenza senza essere cresciuto, ma come ti senti rispetto alle responsabilità e alla vita da adulto?
Impreparato, inadeguato, assolutamente non pronto. Vivo ancora coi miei genitori e ho il terrore di sapere che tra pochi anni dovrò iniziare a occuparmi di loro... per non parlare di quando moriranno e dovrò gestire da solo le varie proprietà di famiglia e altre questioni.

Quote:
Al di là dell'età anagrafica tu ti senti ancora un ragazzo come quelli con cui vorresti parlare?
In tutto e per tutto. Certe volte li vedo all'ingresso delle scuole e vorrei avere uno zainetto ed entrare con loro. Ho una nostalgia della scuola terribile, non solo perché studiare in fondo mi piaceva, ma perché vorrei avere degli amici di quella età, che mi manca così tanto. Mi fa soprattutto soffrire quando vedo socializzare ragazzi e ragazze. Mi fa tornare in mente il fatto che non ho mai avuto un'amica in vita mia. Poi ultimamente mi fa ovviamente ripensare alla ragazza di cui vi sto raccontando, quindi immaginate: dolore centuplicato.

Quote:
Un conto è guardare, un altro è intuire che sia meglio starsene alla larga "per non fare cazzate" [cit.].
Attenzione: quel "non fare cazzate" non è da intendere come "non mi fido di me stesso e delle mie pulsioni, quindi meglio starsene buoni". Io non farei mai del male a nessuno, so benissimo questo, il problema non è la paura di mettermi nei guai. E' una paura che penso qui conoscano bene tutti, quella del giudizio degli altri. Cosa penserebbe di me una ragazzina se cercassi di parlarle, di approcciarla in qualche modo? Sicuramente lo farei in modo sbagliato, in modo goffo e impacciato. Sarei molto teso e potrei farle paura. O peggio ancora, potrebbe ridere di me. Io non voglio né farle paura né farmi deridere, quindi meglio ripensarci, meglio non fare niente e rinunciare a una potenziale amicizia. E' un discorso che mi sono fatto infinite volte e che ha sempre funzionato... non ho mai "fatto cazzate", tranne quell'unica volta in cui ho sognato qualcosa in più di una semplice amicizia.

Quote:
Più grave è guardarle fino ad innamorarsene, se sei un adulto.
Perdonami, ma non sono d'accordo. Certe cose bisogna viverle, per poter giudicare. Mi sono sforzato di far capire, nella seconda parte della storia, che cosa ho provato nell'osservare questa ragazza. Qualcosa che va oltre l'aspetto fisico, che tocca aspetti molto più profondi. Osservare lei è stato come osservare me stesso, un me stesso più forte e migliore. Da questo è nato il mio amore. Non è perversione, è... connessione. Sentire di essere legati in qualche modo a una persona, a prescindere dall'età. E' tutto il contrario della perversione, quella anzi è riuscita a spazzarla via. La amo anche per questo.

Quote:
Oltre all'aspetto fisico, per me è prettamente una questione interiore, non perchè una giovane abbia più contenuti da condividere con una persona come me, ma perchè a mio avviso, ancora non è stata inquinata da quello che ritengo essere un mondo alla deriva, o più semplicemente, ecco mi annoiano meno.
E' esattamente questo. Parlare con questa ragazza era prima di tutto divertente. Con lei non provavo la noia che provo invece con le mie coetanee. Con lei stavo bene, e per uno che non sta bene con nessuno è molto difficile lasciarla andare. A prescindere dai sentimenti, avevo trovato un'amica. E le amicizie, almeno quelle, credo non abbiano età...

Ultima modifica di fobotto; 16-10-2018 a 22:59.
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