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Vecchio 23-01-2013, 13:55   #21
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L'avatar di Satiah
 

Sì, è vero che l'amicizia deve nascere senza forzature...però quello che mi domando è come mai molti di noi abbiano difficoltà nel farla nascere spontaneamente.
Forse senza rendercene conto creiamo delle resistenze, oppure gli altri percepiscono la nostra chiusura come un segnale di rifiuto e non insistono oltre.
Io so che tendo a scappare davanti all'ipotesi di approfondire una conoscenza. Forse per paura che gli altri capiscano che non sono come loro, per paura di non sentirmi a mio agio, non so.
Vecchio 23-01-2013, 13:58   #22
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Senza dubbio almeno un 50% di colpe le abbiamo anche noi. L'introversione raramente va d'accordo con l'estroversione. Un estroverso fatica a rapportarsi con un introverso nella stessa misura in cui un introverso fatica con un estroverso. La teoria è chiara: più si è chiusi e più è difficile instaurare rapporti con gli altri. Non si fugge da questa legge. E l'introversione è una netta minoranza, per quello facciamo più fatica.
Vecchio 23-01-2013, 14:06   #23
Avanzato
L'avatar di Satiah
 

Non so se sia solo una questione di introversione- estroversione. Io, in genere, se mi trovo a mio agio e dopo un po' che conosco le persone, riesco anche ad aprirmi un pochino, a scherzare, intervenire nelle discussioni, ecc.
Però, se ad esempio le persone con cui ho parlato e scherzato fino ad un minuto prima mi dicono:" Sabato sera cosa fai? Andiamo nel locale Tal dei Tali?" o cose del genere, subito dico:" No, mi spiace, non posso. Ho già un impegno."
Vecchio 23-01-2013, 14:10   #24
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Originariamente inviata da Balordo Visualizza il messaggio
Senza dubbio almeno un 50% di colpe le abbiamo anche noi. L'introversione raramente va d'accordo con l'estroversione. Un estroverso fatica a rapportarsi con un introverso nella stessa misura in cui un introverso fatica con un estroverso. La teoria è chiara: più si è chiusi e più è difficile instaurare rapporti con gli altri. Non si fugge da questa legge. E l'introversione è una netta minoranza, per quello facciamo più fatica.
verissimo
Vecchio 23-01-2013, 14:23   #25
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L'avatar di EricDraven
 

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Originariamente inviata da Satiah Visualizza il messaggio
Non so se sia solo una questione di introversione- estroversione. Io, in genere, se mi trovo a mio agio e dopo un po' che conosco le persone, riesco anche ad aprirmi un pochino, a scherzare, intervenire nelle discussioni, ecc.
Però, se ad esempio le persone con cui ho parlato e scherzato fino ad un minuto prima mi dicono:" Sabato sera cosa fai? Andiamo nel locale Tal dei Tali?" o cose del genere, subito dico:" No, mi spiace, non posso. Ho già un impegno."
Ti capisco, è successo lo stesso anche a me in più di un'occasione. Per me l'evitare queste uscite è direttamente proporzionale alla quantità di persone che formano il gruppo. Mi piacciono i gruppi più intimi, di massimo 3-4 persone, dove si può parlare e conoscersi meglio; sapere di dover andare al locale X con un gruppo di 8-10 persone mi creerebbe un po' di ansia e mi spingerebbe ad inventare una scusa per non andarci. Non so, il mio difetto forse è che non riesco a gestire bene le situazioni in cui bisogna fare discorsi di circostanza o limitarsi ad interagire di tanto in tanto (tipico dei gruppi numerosi, tanto più se sei nuovo). Pensate che una volta dovevo andare al compleanno della mia ex ragazza, dove ci sarebbero state 15-20 persone (soprattutto ragazze) con cui avevo ancora ben poca confidenza. Dal momento che la cosa mi creava ansia, mi scolai mezzo litro di vino 10 minuti prima di entrare nel locale...
Vecchio 23-01-2013, 14:48   #26
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

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Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Avete mai l'impressione che, qualsiasi cosa o sforzo facciate, per quanto desiderio abbiate di fare amicizia con qualcuno che ritenete interessante, di non vedere ricambiata la vostra attenzione?
Più passa il tempo e più mi rendo conto di aver vissuto molto poco quella che si chiama un'amicizia vera. Ho lasciato perdere compagnie che non ritenevo utili ma dannose alla mia crescita sociale, gente che ragionava in modo squallido...

Da sempre, ogni volta che mi trovo ad aver a che fare con qualcuno che mi lascia intravedere il barlume di una possibile amicizia, vedo le cose morire così, in modo scontato....assumere comportamenti appiccicosi non mi piace, e quindi di cercare qualcuno che se ne strafotte non se ne parla.
Mi è capitato, in passato, di incontrare persone che avrebbero voluto costruire una vera amicizia con me...ma in quei momenti di fobia sociale mista a manie di persecuzione non avevo saputo cogliere le loro vere e positive intenzioni, e mi pento molto di questo.
Oggi mi sbatto tanto per allacciare nuovi rapporti, ma mi scoccio subito quando non vedo lo stesso interesse.
A volte ho quasi l'impressione che questo sia il mio destino. Come lo stupidissimo forever alone delle vignette.
Mi sta stancando davvero sta situazione.

è un momento molto difficile. devo cominciare l'università...mia madre mi ha fatto sempre pesare l'aspettativa su di me...e siccome sti giorni mi paralizzo in casa per l'ansia e non faccio niente per prepararmi, lei ovviamente non ha mancato di farmi pesare il fatto che dovrei essere come gli altri e tutti i cazzi e controcazzi....non ce la faccio più....

Hai la mia totale comprensione!!



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Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
Cioè non è che uno deve per forza avere tutta la compagnia come quelle che vedi in giro....mi è anche capitato di far parte di certe combriccole, fare battute parlando a tutti e non a una singola persona e roba varia che fa parte dello stare in gruppo...ma non è niente di speciale se ti senti circondato da un alone di diversità e di malinconia....e soprattutto se quegli amici non sono del tutto veri.
Ma almeno uno con cui parlare....uscire...quello che chiami quando esci...
ne sarei talmente felice...è sempre stato il mio sogno....mentre magari chi ce l'ha non lo apprezza...però quando provi a fare amicizia con lui ti dice che ha già con chi uscire..

Ribadisco: hai la mia totale comprensione!
Vecchio 23-01-2013, 15:31   #27
Avanzato
L'avatar di Satiah
 

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Originariamente inviata da EricDraven Visualizza il messaggio
Ti capisco, è successo lo stesso anche a me in più di un'occasione. Per me l'evitare queste uscite è direttamente proporzionale alla quantità di persone che formano il gruppo. Mi piacciono i gruppi più intimi, di massimo 3-4 persone, dove si può parlare e conoscersi meglio; sapere di dover andare al locale X con un gruppo di 8-10 persone mi creerebbe un po' di ansia e mi spingerebbe ad inventare una scusa per non andarci. Non so, il mio difetto forse è che non riesco a gestire bene le situazioni in cui bisogna fare discorsi di circostanza o limitarsi ad interagire di tanto in tanto (tipico dei gruppi numerosi, tanto più se sei nuovo). Pensate che una volta dovevo andare al compleanno della mia ex ragazza, dove ci sarebbero state 15-20 persone (soprattutto ragazze) con cui avevo ancora ben poca confidenza. Dal momento che la cosa mi creava ansia, mi scolai mezzo litro di vino 10 minuti prima di entrare nel locale...
Sì, anche a me i piccoli gruppi creano meno apprensione...ma dipende. Alle volte anche quelli possono mettermi a disagio. Dipende dalle circostanze.
In generale il mio timore è quello di non essere al pari degli altri, nel senso che conducendo una vita piuttosto solitaria o comunque sempre e solo in famiglia, so che gli altri noterebbero questa mia diversità ed anche il fatto che non abbia argomenti in comune magari...per cui temo di sentirmi fuori posto.
A me piace fare discorsi molto profondi ma se si tratta di parlare di cavolate non riesco ad inserirmi, anche perché mi sento appunto diversa da molte mie coetanee per gusti, interessi, ecc.
Vecchio 23-01-2013, 15:58   #28
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Mi è successo davvero poche volte, ma posso capire cosa intendi.
Se noti che una persona non ti cerca devi domandarti cosa non va' in te, oltre a cosa non vada in quell'altra persona.
Forse avendo tu passato momenti di fobia, di chiusura, tendi a essere in un modo che non sembra aperto e le persone ti percepiscono in chissà che modo.
Ora io non ti conosco bene, non so come ti approcci in generale con le persone, però posso immaginare che in generale se qualcuno è spinto ad allontanarsi un motivo c'è.
E non sto dicendo che è solo colpa tua, probabilmente hai degli interessi che non combaciano con la persona con la quale stai cercando di fare amicizia, forse in questo periodo stai frequentando le persone sbagliate.
Io lavorerei sul modo di porsi...
Vecchio 23-01-2013, 16:02   #29
Esperto
L'avatar di Novak
 

Dalla fine delle superiori non ho più fatto sforzi per conoscere profondamente nessuno irl, quindi non so dire se oggi sarei in grado di metter su un'amicizia solida da 0 con gente incontrata in università o conosciuta per amici comuni.

Non ho interesse nel farlo, sicuramente questo ha "pesato".
Vecchio 23-01-2013, 16:03   #30
Principiante
L'avatar di EricDraven
 

Quote:
Originariamente inviata da Satiah Visualizza il messaggio
Sì, anche a me i piccoli gruppi creano meno apprensione...ma dipende. Alle volte anche quelli possono mettermi a disagio. Dipende dalle circostanze.
In generale il mio timore è quello di non essere al pari degli altri, nel senso che conducendo una vita piuttosto solitaria o comunque sempre e solo in famiglia, so che gli altri noterebbero questa mia diversità ed anche il fatto che non abbia argomenti in comune magari...per cui temo di sentirmi fuori posto.
A me piace fare discorsi molto profondi ma se si tratta di parlare di cavolate non riesco ad inserirmi, anche perché mi sento appunto diversa da molte mie coetanee per gusti, interessi, ecc.
Ah guarda, sul fatto di parlare di cavolate fini a sé stesse faccio fatica anche io. Ma dipende. Se ho molta confidenza, posso diventare anche il clown della situazione, ma tendenzialmente preferisco nettamente di più parlare di questioni più profonde. Il punto è che si rischia di apparire noiosi e pesanti ai più.
Non posso fare a meno di ricordare un altro episodio che riguarda una mia ex ragazza. Con lei sono sempre stato tanto scherzoso quanto serio, tuttavia il mio carattere non estroversissimo (non sono uno che dà confidenza subito a chiunque, sono selettivo ed ho bisogno del mio tempo), il fatto che non mi piaccia particolarmente la mondanità e non ultimo il fatto stesso che conduca una vita da "adulto" a 25 anni (vivo da solo, pago affitti, bollette, ecc... tutti discorsi a lei estranei), l'ha portata alla fine a lasciarmi. Che questo mio modo di essere le causasse problemi l'avevo già capito perché, una volta, mi è capitato di fare una ricerca dal suo portatile e mentre stavo scrivendo "google" sulla barra degli indirizzi, mi uscì una sua query di ricerca "il mio ragazzo sembra vecchio".

Ok, torniamo IT ora.
Vecchio 23-01-2013, 16:04   #31
Esperto
L'avatar di alice89
 

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Senza dubbio almeno un 50% di colpe le abbiamo anche noi. L'introversione raramente va d'accordo con l'estroversione. Un estroverso fatica a rapportarsi con un introverso nella stessa misura in cui un introverso fatica con un estroverso. La teoria è chiara: più si è chiusi e più è difficile instaurare rapporti con gli altri. Non si fugge da questa legge. E l'introversione è una netta minoranza, per quello facciamo più fatica.
esatto. personalmente sono consapevole dei miei limiti. il problema è che non so mai come relazionarmi agli altri e finisce sempre che sbaglio qualcosa.
Vecchio 23-01-2013, 16:34   #32
Avanzato
 

a me capita che si accorgono che ho bisogno di qualcuno,perchè dopo pochissimo che ci conosciamo capiscono che non ho amici e ho insuccesso sociale,e appunto per questo lo fanno apposta a non voler fare amicizia con me,sono loro asociali con me,non io con loro,inoltre per il fatto che sono solo poi mi fanno diventare lo zimbello,divento quello non voluto dagli altri,mi isolano e poi tocca andarmene dall'ambiente.conta solo come sei di natura,non conta che cerchi di migliorare e provi a socializzare,non gli importa a nessuno di ciò,se uno ha la sfiga di nascere come me ed altri è fregato in partenza
Vecchio 23-01-2013, 17:38   #33
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Sicura di non avere troppe aspettative rispetto all'amicizia?
Vecchio 23-01-2013, 18:18   #34
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

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Avete mai l'impressione che, qualsiasi cosa o sforzo facciate, per quanto desiderio abbiate di fare amicizia con qualcuno che ritenete interessante, di non vedere ricambiata la vostra attenzione?
Più passa il tempo e più mi rendo conto di aver vissuto molto poco quella che si chiama un'amicizia vera. .
Capita a molti.
Io stessa ho avuto questa impressione ed ho cercato di darmi delle risposte.

Per prima cosa l'amicizia vera è estremamente rara.
Spesso si spacciano per grandi amicizie dei rapporti di comodo destinati a durare fino a quando ci sarà la necessità che li ha creati.
E' molto triste, se ci pensi.

Poi.
Probabilmente ho pensato di vedere una possibile amica in una persona che in realtà non poteva esserlo per svariati motivi.
Per conoscere bene qualcuno ci vuole molto tempo e può capitare di puntare sul cavallo sbagliato (passatemi questa frase infelice :-P ).

L'importante è continuare a tentare, magari cercando di vivere al meglio il periodo di solitudine.
Vecchio 23-01-2013, 18:55   #35
Banned
 

Io sono dell'opinione che se stringere rapporti di amicizia non ci viene spontaneo la colpa non sia degli altri il problema nasce da noi. Bisogna essere schietti con se stessi guardarsi dentro e capire perche facciamo fatica a rapportarci agli altri. Il problema puo nascere dallinsicurezza dalla paura di legarsi agli altri per non venire feriti, o piu semplicemente puo dipendere da una naturale inclinazione caratteriale a chiudersi in se stessi per via di una marcata introversione. Io ho capito dopo molti anni di sofferenza di essere semplicemente introversa come mia mamma e come mio nonno, mi piace la compagnia ma ho un naturale bisogno di isolarmi dagli altri a volte. Dopo aver capito questo non soffro piu quando gli altri mi fanno notare che esco poco o che ho pochi amici perche so che e la mia natura. Ora vivo molto piu serena, ho trovato un mio equilibrio interiore e anche con gli altri mi sento piu sicura, perke prima mi sentivo sbagliata, mi sentivo strana, ora mi sento semplicemente me stessa ed anche il rapporto con gli altri ne ha risentito. Io credo che a volte guardarsi dentro e accettarsi per quello che si e puo essere meglio di anni e anni di terapie e di medicine.
Vecchio 23-01-2013, 18:57   #36
Avanzato
L'avatar di Gladius
 

mah le amicizie nascono quando c'è complicità fra due persone non si può forzare la cosa bisogna essere compatibili... sulla stessa linea d'onda diciamo...
poi che bello all'università avrai modo di conoscere molte persone di stampo diverso per cui qualcuno con cui far gruppo lo becchi...
secondo me con gli amici ci si ritrova non è che si possono scegliere come un prodotto al supermercato...
Vecchio 23-01-2013, 19:13   #37
Intermedio
L'avatar di DrZoidberg
 

Capita spessissimo anche a me di cercare di fare amicizia con altri ma non senza riuscirci. Il punto è che non possiamo piacere a tutti, anzi possiamo piacere veramente solo a poche persone. Tutto questo indipendentemente dall'essere introversi o meno, anche per chi riesce a socializzare facilmente risulta difficile trovare VERI amici. Al limite avranno molte conoscenze superficiali.
Se poi consideriamo le mega-comitive composte 8 o più persone, si formeranno inevitabilmente gruppetti separati che prima o poi cominceranno ad andare l'uno contro l'altro, fino alla rottura della comitiva!
IO credo che chiunque non possa avere più di due-tre amici veri...
Vecchio 23-01-2013, 19:34   #38
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale Visualizza il messaggio
mi ci vuole un po' di tempo per far emergere la mia vera personalità, che è molto solare ed espansiva e se voglio riesco a far stare molto bene chi mi circonda.

Ammetto anche di non avere molta pazienza e costanza da investire nel tempo....voglio tutto e subito,
Però scusa proprio perchè sei la prima a impiegare molto tempo nel mostrare la tua personalità, non dovresti essere più paziente con le persone? il voler tutto e subito con te non è applicabile, perchè allora lo pretendi dagli altri?

Inoltre, dire che si ripongono aspettative negli amici per quanto mi riguarda esclude subito una certa naturalezza nel rapporto che si vuole costruire, mi sembra un modo sbagliato di vivere la cosa; presuppone che tu voglia dare-ricevere sempre il meglio dalle persone; io la vivo diversamente, per me l'amicizia è solo passare del tempo insieme cercando di svagarsi e confrontarsi senza giudicare nessuno e nei limiti delle capacità di ciascuno. Tutto qui.
Vecchio 23-01-2013, 22:49   #39
Principiante
 

Io non riesco perchè ho un carattere troppo diverso e insopportabile, solo chi mi capisce veramente mi sopporta...anche io sto cercando di legare con qualcuno...
Vecchio 23-01-2013, 22:50   #40
Esperto
L'avatar di iwannabemade
 

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Avete mai l'impressione che, qualsiasi cosa o sforzo facciate, per quanto desiderio abbiate di fare amicizia con qualcuno che ritenete interessante, di non vedere ricambiata la vostra attenzione?
Più passa il tempo e più mi rendo conto di aver vissuto molto poco quella che si chiama un'amicizia vera. Ho lasciato perdere compagnie che non ritenevo utili ma dannose alla mia crescita sociale, gente che ragionava in modo squallido...

Da sempre, ogni volta che mi trovo ad aver a che fare con qualcuno che mi lascia intravedere il barlume di una possibile amicizia, vedo le cose morire così, in modo scontato....assumere comportamenti appiccicosi non mi piace, e quindi di cercare qualcuno che se ne strafotte non se ne parla.
Mi è capitato, in passato, di incontrare persone che avrebbero voluto costruire una vera amicizia con me...ma in quei momenti di fobia sociale mista a manie di persecuzione non avevo saputo cogliere le loro vere e positive intenzioni, e mi pento molto di questo.
Oggi mi sbatto tanto per allacciare nuovi rapporti, ma mi scoccio subito quando non vedo lo stesso interesse.
A volte ho quasi l'impressione che questo sia il mio destino. Come lo stupidissimo forever alone delle vignette.
Mi sta stancando davvero sta situazione.
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Potrei averlo scritto io sto topic, parola per parola...
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