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24-02-2018, 22:00
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#1
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Avanzato
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 481
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Da quel poco che ho potuto constatare, nei paesi difficilmente esistono gli emarginati.
Il paese mette tutto sulla piazza, il vostro status sociale vi rende omologati agli altri...ed in parte è un bene.
A meno che i vostri interessi siano particolari ( calcio, figa, alcol, discoteche ).
Nelle realtà piu piccole difficilmente esiste gente che si rinchiude in casa, magari vanno a fare due chiacchiere al baretto sotto casa...ma un gruppo ce l'hanno.
La città dà molte opzioni ovviamente per un socialone...ma al tempo stesso mette i bastoni a chi è un introverso.
Ad esempio a Natale ho passato del tempo con un mio lontano cugino, fatto stà che nel suo paesino i genitori li lasciano andare fuori fin da subito...
I ragazzi passano piu tempo fuori che dentro casa, iniziano a sperimentare le dinamiche sociali fin da subito e difficilmente si ritroveranno ad essere degli NEET depressi.
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24-02-2018, 22:38
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 541
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In paese se vieni etichettato in un certo modo non puoi più uscire di casa
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Ringraziamenti da
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Annie (25-02-2018), cancellato12164 (24-02-2018), cancellato17381 (25-02-2018), cancellato18934 (25-02-2018), cancellato19102 (24-02-2018), ElsaonMars (25-02-2018), jab_24 (25-02-2018), Kim (24-02-2018), Labocania (25-02-2018), Lory (24-02-2018), Masterplan92 (25-02-2018), Myway (26-02-2018), Sickle (25-02-2018), spezzata (27-02-2018) |
24-02-2018, 22:39
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 968
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Quote:
Originariamente inviata da Sitchnatio
Da quel poco che ho potuto constatare, nei paesi difficilmente esistono gli emarginati.
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Veramente è esattamente l'opposto di quello che dici.
In un paese ci si conosce tutti, si spettegola e nessuno si fa i cazzi suoi. Quindi è molto più facile essere giudicati ed etichettati in un determinato modo, o emarginati (non a caso c'è lo scemo del villaggio, non della città). E una volta che hai una certa nomea, te la porti dietro per tutta la vita in quel paese.
In una metropoli, invece, ognuno non fa troppo caso all'altro. E puoi fare quello che vuoi senza essere giudicato.
Che i rapporti sociali poi siano più fitti in un piccolo paese che in una città, poi, è un altro discorso. Ma anche qui ci sono dei pro e dei contro.
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Ultima modifica di cancellato19102; 24-02-2018 a 22:41.
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24-02-2018, 22:43
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Sono cresciuto in un piccolissimo paese ora vivo in una città medio-grande.
La mia condizione è rimasta immutata: mi rinchiudevo in casa prima e mi rinchiudo in casa ora.
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24-02-2018, 22:44
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#5
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 6,253
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Io che abito nella periferia di un paesino piccolissimo posso dirti che la cosa non mi ha aiutato nemmeno un pò dal punto di vista sociale, anzi , ha peggiorato le cose
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24-02-2018, 22:52
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#6
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Principiante
Qui dal: May 2016
Messaggi: 36
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Quote:
Originariamente inviata da Sitchnatio
Da quel poco che ho potuto constatare, nei paesi difficilmente esistono gli emarginati.
Il paese mette tutto sulla piazza, il vostro status sociale vi rende omologati agli altri...ed in parte è un bene.
A meno che i vostri interessi siano particolari ( calcio, figa, alcol, discoteche ).
Nelle realtà piu piccole difficilmente esiste gente che si rinchiude in casa, magari vanno a fare due chiacchiere al baretto sotto casa...ma un gruppo ce l'hanno.
La città dà molte opzioni ovviamente per un socialone...ma al tempo stesso mette i bastoni a chi è un introverso.
Ad esempio a Natale ho passato del tempo con un mio lontano cugino, fatto stà che nel suo paesino i genitori li lasciano andare fuori fin da subito...
I ragazzi passano piu tempo fuori che dentro casa, iniziano a sperimentare le dinamiche sociali fin da subito e difficilmente si ritroveranno ad essere degli NEET depressi.
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Purtroppo per mia esperienza posso dirti che è il contrario. Ho sempre vissuto in un paese molto piccolo e geograficamente piuttosto lontano dai grandi centri urbani. Un paese, a differenza della città, amplifica la solitudine, l'isolamento, la mancanza di occasioni sociali. Col suo clima desolato e ovattato si integra perfettamente con lo stato d'animo depresso e spento di una persona asociale e fobica. Inoltre ho sempre sofferto tantissimo le maldicenze dei paesani (la lingua fa più male di un coltello) dato che in un paese l'hobby preferito della gente è quello di impicciarsi negli affari altrui e criticare e ancora criticare gli altri, specie chi è sfortunato come me. E allora la solita litania "perchè non esce mai? perchè non va al bar? perchè non esce il sabato sera? perchè non ha mai avuto una fidanzata? perchè è stato anni disoccupato? ecc. ecc." mi ha purtroppo sempre accompagnato. Ho sempre pensato che se fossi nato in una grande città forse le cose mi sarebbero andate meno peggio crescendo in un ambiente molto più sociale, fermo restando che poi le cause dei miei problemi sono nate nella mia famiglia fin dalla mia infanzia e poi dentro di me.
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Ultima modifica di Kim; 24-02-2018 a 22:55.
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25-02-2018, 01:33
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 580
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Vivo in un paese e tutti sanno tutto di tutti. Se vieni etichettato come sfigato fin da piccolo la reclusione sociale può accompagnare solo.
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25-02-2018, 15:08
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 14,193
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io ho sempre vissuto e vivo tuttora in un piccolo paese di nemmeno 1000 abitanti... fin da bambino mi hanno etichettato subito come "strano" perchè ero introverso e timido e facevo fatica a socializzare con gli altri bambini... in adolescenza le cose sono peggiorate ancora di più perchè non riuscendo a farmi avanti con le ragazze hanno cominciato ad etichettarmi anche come "finocchio" e "allergico alla figa" e questi sono marchi che nei paesi te li porti nella tomba... questo è il fantastico mondo dei paeselli di merda in cui molti sognano di vivere...
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25-02-2018, 15:42
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,017
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Mi dispiace, vivo in un piccolo Paese e la mia esperienza contraddice in tutto la tua teoria.
Le mia conoscenze sono indirette (tramite i miei parenti) e non ci parlo più di tanto.
Invecchi compagni di scuola si sono trasferiti magari e non ho più contatti.
Quelli di liceo vivono nella grande città e ho contatti saltuari.
Quando rientro me ne sto in casa a vedere film, leggere o giocare ai videogiochi.
Quando esco lo faccio per fare quattro passi e a stento mi capita di salutare qualcuno.
In una grande città hai una possibilità maggiore di trovare occasioni interessanti per uscire e magari socializzare con chi ha interessi simili.
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25-02-2018, 15:45
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 580
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Quote:
Originariamente inviata da Driver
Vivo in provincia, accanto ad una grande città del nord. Un paese di medie dimensioni, non piccolo, eppure ognuno si fa i cazzi suoi. Si formano i soliti gruppetti: i cinesi, i ragazzini delle medie, gli anziani, ma penso sia così d'appertutto. Un paese tutto sommato tranquillo, forse in piena città sarebbe stato peggio. Qua il verde e i pochi spazi aperti rimasti mi aiutano tantissimo, la grande città affollata ed incasinata è troppo opprimente. Non è poi così male dai, forse la provincia è quel giusto compromesso.
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Ci sono paesi che sembrano piccole città, probabilmente sarebbe come dici un giusto compromesso, ma nei paesi piccoli in cui vedi le stesse persone dalle elementari, medie, che vedi sempre quando esci, se hai certi problemi diventa un incubo.
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25-02-2018, 16:23
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#11
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Principiante
Qui dal: Nov 2017
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 40
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Vivere in una grande metropoli ha i suoi pro e contro.
La cosa positiva è che nessuno ti calcola perché ognuno pensa a se stesso, quindi non c’è il rischio di andare incontro ad etichettature. La cosa negativa è che una città molto caotica e dispersiva non aiuta le persone introverse, chiuse o comunque con problemi relazionali, come invece si potrebbe pensare.
È vero che offre molte più opportunità rispetto ad un piccolo paesino ma sicuramente non è poi così facile trovare, in mezzo ad un milione di persone, qualcuno affine a te con il quale socializzare.. così come non è facile farlo in un paesino, la cosa non cambia. Se uno nasce con un determinato carattere se lo tiene indipendentemente dal contesto in cui vive.
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25-02-2018, 16:38
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Nei paesini non c'è un cacchio, a parte il carnevale una volta l'anno (oramai pure quelli alla frutta) e la sagra della salsiccia. A me non me ne frega nulla di uscire, ma per gli under-30 soprattutto è una tragedia.
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25-02-2018, 16:49
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 580
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Ci sono anche dei vantaggi comunque a vivere nei paesini ad esempio dal punto di vista lavorativo, si riesce abbastanza facilmente a trovare lavoro tramite conoscenze per esempio: "Tu sei figlio di... Andavi a scuola con... I tuoi genitori sono amici di famiglia.. " Queste situazioni magari si perdono nelle grandi città.
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25-02-2018, 17:13
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#14
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Principiante
Qui dal: Oct 2017
Messaggi: 52
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Se si vive in città si è agevolati dal punto di vista sociale imho.....vivo in campagna con intorno qualche triste paesello con pochissimi ritrovi frequentati sempre dalle stesse persone....non c'è possibilità di conoscere gente ed includersi da soli in un contesto sociale, si ci trova completamente fuori
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25-02-2018, 17:20
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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I piccoli paesini hanno il vantaggio della tranquillità, e magari di costi inferiori per eventuale acquisto casa o affitto. Per il resto (possibilità lavorative, servizi, attività, divertimento ecc...) non c'è più paragone. Ormai nei piccoli centri manco la chiesa è più frequentata.
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25-02-2018, 17:51
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#16
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,118
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Dipende da tanti fattori, dall'età e da cosa si cerca.. ma anche da come si vive in un determinato paese (ma anche da eventuali città nelle vicinanze.. vivere in un paese non vuol dire per forza rimanere sempre li, magari ci vai solo a dormire alla sera e ci stai solo alla domenica perchè in settimana lavori in città e fai il pendolare)
per i ragazzi e per gli under 30 in genere, se non hai socializzato con quelli del tuo paese (o paesi limitrofi) è molto dura fare nuove amicizie.
Per chi invece ha qualche amico e partecipa alla "vita di paese" puo' anche essere piacevole viverci.
Poi vabbè se vivi in un determinato paese non è che devi per forza avere (o avere solo) amici di quel paese, se fai gli studi (o lavori) in una città vicina potresti avere amici li.
Devo ammettere comunque che l'aspetto più negativo e fastidioso di un paese è quello che mediamente la gente si fa gli affari altrui, credo sia uno dei "contro" principali della vita di paese.. anche se questa mania del pettegolezzo è più diffusa tra le vecchie generazioni.
Per il resto si possono anche apprezzare gli aspetti positivi tra i quali la vita in mezzo alla natura, al verde e la tranquillità (non sembra ma quando lavori tutto il giorno con la gente arrivi alla sera o nel w.end che sei contento di passare qualche ora o il w.end nella tranquillità e nel verde del tuo paese).
Il conformismo, la "mondanità" e questa mania di una vita sociale frenetica (uscire tutte le sere, fare aperitivi, ecc) comunque lo vedo di più nelle grandi città, sicuramente per un introverso per certi aspetti è meglio la vita più tranquilla di paese (per dire se vivi a Milano centro ma odi le mode, la mondalità,la frenesia, la vita sociale esasperata ecc non penso che vivi tanto bene e preferiresti magari la quiete di un paese di provincia).
Poi ripeto ci si puo' sempre spostare per qualsiasi cosa (io ad esempio sono a 30 min dalla città di riferimento - dove lavoro- e a 1h da una grande città), non credo ci sia gente che abita a 2-3 ore dalla città più vicina...
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Ultima modifica di Boyyy82; 25-02-2018 a 18:53.
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25-02-2018, 18:02
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#17
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Piccolo paesello o grande citta' per me e' lo stesso.
Degli eventi sociali non me ne frega nulla.
L'importante e' stare tranquillo; quindi in una casa
singola lontano dai vicini e dove tutti si fanno i fatti propri.
Di amici avrei i pochissimi soliti che ho trovato negli
anni. Puo' andare bene per chi come me ha una certa
eta'; mentre ad un giovane che va a scuola e cerca compagnia
probabilmente e' meglio la grande citta'.
Quindi forse meglio sempre grande citta' avendo soldi,
almeno se vuoi trovi piu' varieta' nel caso si fosse
a cio' interessati un giorno.
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25-02-2018, 20:10
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#18
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Nel paese dove sono nata fatico a mettere piede,a causa di un episodio spiacevole di cui poi hanno parlato.
Ma anche quando mi sono lasciata col ragazzo c'è stato un gran parlare,e non avevo piú il coraggio di frequentare i soliti posti.La gente mi fermava in strada per chiedermi.
Da ragazzina mi è capitato di rimanere chiusa in casa senza compagnia,nei piccoli paesi se non fai parte di quel paio di comitive esistenti,e non hai mezzi per spostarti fuori,sei a piedi.
Però è anche vero che la dimensione di paese aliena di meno, è difficile isolarsi completamente perchè non sei invisibile come in città,i vicini si parlano e la tendenza ad impicciarsi può essere vista anche in chiave positiva, difficilmente si viene lasciati soli e trovano cadaveri in casa dopo mesi.
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Ultima modifica di claire; 25-02-2018 a 20:13.
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25-02-2018, 20:35
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da claire
difficilmente si viene lasciati soli e trovano cadaveri in casa dopo mesi.
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e poi al funerale vengono tutti i paesani
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25-02-2018, 21:40
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#20
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Avanzato
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: In un universo tangente
Messaggi: 292
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Vivo in un piccolo paese relativamente vicino a una città.
Mi sono sempre tenuta un po' a distanza dalle compagnie di qui, dove tutti sanno tutto di tutti: il tuo percorso scolastico, lavorativo, i trascorsi sentimentali, le compagnie che frequenti. Un inferno.
Se vuoi fare qualcosa di specifico , o semplicemente uscire la sera, è tutto più problematico e faticoso, dovendo prendere la macchina e andare in città, o comunque usare i mezzi pubblici. Le cose da fare sono poche, le persone e i giri sono gli stessi da una vita, quindi anche conoscere nuove persone diventa un'ardua impresa.
Almeno nelle metropoli nessuno sa chi sei, scompari nella gente. Ci sono un sacco di attività da fare, grande scelta, più possibilità di incontro.
D'altro canto, nutro un rapporto di amore-odio con il mio paese: è anche un rifugio, ci sono angoli e luoghi della mia infanzia che sono un po' un nascondiglio da tutto. Amo la tranquillità, la campagna, il verde, potere uscire e essere a contatto con la natura, vivere in una dimensione "rallentata".
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