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Vecchio 11-07-2013, 15:14   #1
Fry
Avanzato
L'avatar di Fry
 

Negli Stati Uniti una psicoterapeuta ha coniato questa espressione per definire un numero sempre maggiore di individui con delle particolari caratteristiche in comune tra le quali spiccano una grande sensibilità, una bassa autostima, la tendenza ad isolarsi, una forte introspezione,una vivace vita interiore a cui non fa seguito una altrettanto vivace vita sociale.
Vi allego il link.
Che ne pensate?


http://altamentesensibili.wordpress....nte-sensibili/
Vecchio 11-07-2013, 15:21   #2
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

In molte cose mi ci ritrovo, in altre meno tipo la religiosità, la sensibilità al dolore, mi sembra ci sia un po' di tutto e di più in questo profilo, molto generico
Vecchio 11-07-2013, 15:26   #3
Banned
 

Mi ci ritovo al cento per cento, però non è certo una novità, l'avevo già capito da tempo di essere una persona altamente sensibile e non fanno che ripetermelo tutti non è che ha fatto una grande scoperta sta dottoressa
Vecchio 11-07-2013, 15:28   #4
Banned
 

eh già, sono proprio io. pure con la caffeina c'ha preso.
Vecchio 11-07-2013, 15:30   #5
Banned
 

Sì, pure io mi ritrovo in quasi tutto, a parte la religiosità.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
non è che ha fatto una grande scoperta sta dottoressa
Quoto.
Vecchio 11-07-2013, 15:32   #6
Esperto
L'avatar di muttley
 

Oltre a de-sensibilizzarmi, il mio prossimo obiettivo consisterà nel de-interiorizzarmi
Vecchio 11-07-2013, 15:42   #7
Esperto
L'avatar di clanghetto
 

La ricerca è anche di trenta anni fa. Non è una scoperta ma magari è stata la prima a formalizzare il tutto.

Io mi ritrovo in alcune cose, però boh a volte nn credo di essere così sensibile. A meno che sensibilità e affettività siano due cose diverse.
Vecchio 11-07-2013, 15:49   #8
Banned
 

praticamente le HSP sarebbero le persone con Intuizione Introversa dominante secondo i tipi psicologici junghiani... questa psicologa non ha scoperto nulla di particolare...

comunque anch'io mi ritrovo appieno nella descrizione
Vecchio 12-07-2013, 04:18   #9
Esperto
L'avatar di Nishi
 

No adesso mi considero più che altro insensibile.
Sono pochissime le persone che conoscono il mio lato più sensibile ed empatico.
Vecchio 12-07-2013, 12:04   #10
Intermedio
 

Anche io mi ci ritrovo, ma sto provando a fare un certo tipo di lavoro su di me, in modo tale da prendere solo il meglio di questi aspetti caratteriali:

Le HSP (“highly sensitive people”) assorbono molte cose e segnali di cui gli altri difficilmente si accorgono. Per questa ragione si sentono facilmente stimolati, sia positivamente che negativamente. In genere tendono a pensare che sia così anche per gli altri, anche quando non è il caso.

Lo facevo e lo faccio, ma cerco di pormi il dubbio sempre di più su quello che ho percepito e intuito sia davvero così, comunicando con il diretto interessato. Mi piace stupirmi di quante volte io sbagli, e parta da presupposti non veri che mi fanno fare una storia in testa che nella realtà non esiste.

Una delle caratteristiche più di spicco delle HSP è la tendenza a voler aiutare il prossimo e fare del bene.

Vero ma sto cercando di mettere dei limiti e non farmi prosciugare. Quando mi viene chiesto qualcosa, io comunico prontamente anche quali sono i miei programmi e le mie esigenze, in modo che, se si riesce, si crei una soluzione condivisa e non accada, come in passato, che io rinunci alle mie esigenze per accontentare un altro.

Le prospettive che vedono gli HSP nei confronti delle persone secondo loro con bisogno di aiuto sono grandi e tante. Per questa ragione gli HSP possono sembrare impiccioni, visto che possono tendere a offrire il loro aiuto anche quando non è richiesto.

Sto cercando di capire quando è il caso di offrire un aiuto non richiesto e quando no. Se ci sono persone che, quando hanno bisogno, lo chiedono, con loro mi esercito a non offrirglielo per primo.

Le HSP in genere sono perfezioniste: Quando decidono di fare qualcosa, la fanno bene. Non tollerano gli errori e sono particolarmente accurate.

Vero, ma sto cercando di "frammentare la perfezione". Vedo la perfezione come un processo composto di tante piccole azioni non perfette, che però vanno nella direzione desiderata. Molto spesso mi impelago nel cercare qual è il metodo o lo strumento migliore per fare una cosa, e passo un sacco di tempo per revisionare e scegliere. Sto cercando sempre più di prendere il buono di una soluzione e metterla in pratica. Sperimentarla e vedere cosa va bene. Se sono soddisfatto e risolve il problema, mi fermo, altrimenti provo altro.
Vecchio 12-07-2013, 13:06   #11
Esperto
 

Articolo interessante. Su alcuni punti mi ci vedo.
Vecchio 12-07-2013, 13:20   #12
Esperto
 

Impressionante. ò.O Sono proprio io. :-/ Peccato che non gliene freghi niente a nessuno. :-/
Vecchio 12-07-2013, 13:24   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Fry Visualizza il messaggio
Negli Stati Uniti una psicoterapeuta ha coniato questa espressione per definire un numero sempre maggiore di individui con delle particolari caratteristiche in comune tra le quali spiccano una grande sensibilità, una bassa autostima, la tendenza ad isolarsi, una forte introspezione,una vivace vita interiore a cui non fa seguito una altrettanto vivace vita sociale.
Vi allego il link.
Che ne pensate?


http://altamentesensibili.wordpress....nte-sensibili/
Mi sembra un mare di cazzate.
Vecchio 12-07-2013, 13:30   #14
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Quote:
Originariamente inviata da Fry Visualizza il messaggio
Negli Stati Uniti una psicoterapeuta ha coniato questa espressione per definire un numero sempre maggiore di individui con delle particolari caratteristiche in comune tra le quali spiccano una grande sensibilità, una bassa autostima, la tendenza ad isolarsi, una forte introspezione,una vivace vita interiore a cui non fa seguito una altrettanto vivace vita sociale.
Vi allego il link.
Che ne pensate?


http://altamentesensibili.wordpress....nte-sensibili/

Ne ho già parlato diverse volte. La parola "sensibile" è ambigua.

Con sensibilità si intendono due cose distinte: la risoluzione e il fondoscala.



Facciamo la metafora con uno strumento di misura:



una bilancia meccanica, chinque ne avrà vista una.

Ecco. Il fondoscala è il massimo peso misurabile. Superati i 150kg la bilancia non sarà più affidabile, e si potrebbe rompere.

La risoluzione è la capacità di distinguere piccole variazioni di misura. Questa bilancia ha una risoluzione di 1kg. Significa che riesce a distinguere solo tra 80 e 81kg. Ma se gli metti 80,4kg e 80,7kg, la lancetta si posizionerà in mezzo tra l'80 e l'81 e sarà impossibile dire con precisione quale dei due sia maggiore.


Ora, la sensibilità a cui si fa riferimento qua dentro, è per lo più una forma di fragilità, e dipende dall'avere il fondo scala troppo basso per le emozioni.
Qualsiasi minima variazione emotiva ci porta al fondoscala. Questo significa due cose: arrivati al fondoscala emozionale non distinguiamo più le variazioni, cioé se ci emoziona tantissimo una ragazza che ci saluta con due baci sulla guancia, non capiamo più niente, non distinguiamo quello da una ragazza che ci propone di avere un'avventura di sesso nei bagni della scuola. Eppure sono due cose molto diverse come impatto emotivo.


la risoluzione invece è la capacità di percepire gli stati del proprio animo nelle più piccole variazioni: quindi il fatto che una ragazza ci scriva un messaggio, "tvb", oppure ci scriva "tvtb" è percepibile chiaramente come differenza nell'intensità dell'emozione provata.


Ok, la prima caratteristica, è SEMPRE negativa. Il fondo scala dev'essere portato almeno a livelli normali, e se si riesce ad andare oltre, ben venga.

Tuttavia la seconda caratteristica è sempre positiva. Talvolta aumentare il fondoscala, diventare più resilienti alle emozioni forti ci rende più cinici, disincantati. E non riusciamo più a lasciarci colpire dalle piccole cose.

Quindi l'ideale sarebbe rimanere sensibili senza essere fragili.
Vecchio 12-07-2013, 13:55   #15
Esperto
L'avatar di Inosservato
 



no, non capisco niente

quale dev'essere il peso ideale? un pò dipenderà anche dalla corporatura
Vecchio 12-07-2013, 14:06   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Ne ho già parlato diverse volte. La parola "sensibile" è ambigua.

Con sensibilità si intendono due cose distinte: la risoluzione e il fondoscala.



Facciamo la metafora con uno strumento di misura:



una bilancia meccanica, chinque ne avrà vista una.

Ecco. Il fondoscala è il massimo peso misurabile. Superati i 150kg la bilancia non sarà più affidabile, e si potrebbe rompere.

La risoluzione è la capacità di distinguere piccole variazioni di misura. Questa bilancia ha una risoluzione di 1kg. Significa che riesce a distinguere solo tra 80 e 81kg. Ma se gli metti 80,4kg e 80,7kg, la lancetta si posizionerà in mezzo tra l'80 e l'81 e sarà impossibile dire con precisione quale dei due sia maggiore.


Ora, la sensibilità a cui si fa riferimento qua dentro, è per lo più una forma di fragilità, e dipende dall'avere il fondo scala troppo basso per le emozioni.
Qualsiasi minima variazione emotiva ci porta al fondoscala. Questo significa due cose: arrivati al fondoscala emozionale non distinguiamo più le variazioni, cioé se ci emoziona tantissimo una ragazza che ci saluta con due baci sulla guancia, non capiamo più niente, non distinguiamo quello da una ragazza che ci propone di avere un'avventura di sesso nei bagni della scuola. Eppure sono due cose molto diverse come impatto emotivo.


la risoluzione invece è la capacità di percepire gli stati del proprio animo nelle più piccole variazioni: quindi il fatto che una ragazza ci scriva un messaggio, "tvb", oppure ci scriva "tvtb" è percepibile chiaramente come differenza nell'intensità dell'emozione provata.


Ok, la prima caratteristica, è SEMPRE negativa. Il fondo scala dev'essere portato almeno a livelli normali, e se si riesce ad andare oltre, ben venga.

Tuttavia la seconda caratteristica è sempre positiva. Talvolta aumentare il fondoscala, diventare più resilienti alle emozioni forti ci rende più cinici, disincantati. E non riusciamo più a lasciarci colpire dalle piccole cose.

Quindi l'ideale sarebbe rimanere sensibili senza essere fragili.

Credo che l'articolo non parli di una "sensibilità emotiva" ma proprio di una sensibilità neurologica più marcata del sistema nervoso
Vecchio 12-07-2013, 14:15   #17
Esperto
L'avatar di ftz-Bastiani
 

definizioni "evergreen", molto generiche un po' come le previsioni dell'oroscopo: vanno bene per tutti (o quasi).
Vecchio 12-07-2013, 14:53   #18
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Il bambino sensibile che vede la sua sensibilità derisa, calpestata, fraintesa quotidianamente dagli altri bambini e dagli adulti. Di solito è l'inizio di una brutta storia, anzi, di tante brutte storie.
Vecchio 12-07-2013, 15:44   #19
Fry
Avanzato
L'avatar di Fry
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Credo che l'articolo non parli di una "sensibilità emotiva" ma proprio di una sensibilità neurologica più marcata del sistema nervoso
Vecchio 12-07-2013, 18:39   #20
Banned
 

certo mi riconosco quasi in tutto, tranne vabbè alcuni stupidi stereotipi tipo quello che i "sensibili" (leggasi "nerds dei telefilm") portano gli occhiali, sono molto religiosi etc. Per esempio, io sono un tipo sportivo, amo le sensazioni forti, o meglio mi piacerebbero, rido alle battute, non tenderei ad isolarmi ma mi pare che sia una specie di condizione esistenziale per cui quelli come me volenti o nolenti devono stare per i fatti loro. Cioè sento in parte le stesse esigenze della mia età, quindi di socializzare, fare l'amore etc, dall'altra sento di essere "diverso" e di non POTERLO fare.
L'unico appunto: non c'era bisogno di una nuova etichetta, già ne esistono abbastanza. Per gli psicologi sono gli introversi, per la gente normale i "tipi strani", i solitari, gli "sfigati", gli asociali, per le mamme e le nonne i figli "tanto sensibili"....insomma è tutto relativo. Certo meglio sentirsi definire così che "sfigato" o "nerd" come è di solito.
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