Myway

Come detto tempo fa in un altro 3d, se uno piace e poi si scopre che è acculturato, viene definito un uomo dotto, profondo ecc, se uno non piace ed è acculturato al massimo viene considerato un secchione.

JohnReds

Secondo me WarLordmaniacac ha detto una grande verità, ho trovato molto interessante il suo post. Effettivamente però, come dici tu, essere troppo polemici alla fine ha un effetto boomerang.

FOrse la caratteristica che esercita fascino è il "minimalismo". Ovvero una persona che riesce a imporsi con facilità e senza spreco di energie. Non basta essere uno che si fa valere: farsi valere con fiumi di parole da molto meno "value" di chi si fa valere con poche ma efficaci frasi. Il che trasposto nella realtà riguarda anche il linguaggio del corpo. Infatti mi sembra di aver notato che i ragazzi che "piacciono" non sono i più chiacchieroni. Forse per lo stesso motivo piace il bel tenebroso, ovvero perché "se non ha bisogno di mettersi troppo in mostra, significa che ha più forza degli altri".

LordDrachen

capisco cosa intendi, ma non credo si tratti di minimalismo.
cioè io con un argomento posso anche sintetizzare, ma non risulto convincente come un coglionazzo che ti spara la battuta tesa a ridicolizzare lo stesso argomento.
la prontezza nella battuta non affatto facile e tantomeno mi viene naturale.
può succedere, certo, ma dipende sempre chi hai davanti e se ci tieni a spiegare una determinata questione.
quello che mi convince poco è il discorso cultura, perché appunto credo sia più efficace l'arguzia estroversa che esula dalla conoscenza (e li appunto c'è il discorso del linguaggio del corpo).

un'altra cosa cmq è il fatto che se l'argomento mi preme faccio fatica a ridurlo ad una sfida di battute e mi faccio trasportare dalla passione delle mie idee.
a volte sono battaglie del tutto inutili, ma è lo spirito donchisciottesco che le guida.

Warlordmaniac

Stiamo sempre parlando di "personalità" e forse ho sbagliato io a mettere nel discorso il concetto di cultura. Io volevo dire che in una disputa dialettica, confutare gli altri reca fascino. Si può confutare l'opinione altrui in diversi modi e quello che conta per l'esterna che giudica non sono i contenuti, che solitamente neanche capisce, ma il rispetto degli altri e la dimostrazione di intelligenza e magari anche di dialettica.
Prendiamo Vittorio Sgarbi, non è uno che suscita fascino? Di tutt'altra pasta è la cultura nozionistica del secchione, che conosce benissimo argomenti elite poco pratici e non utili alle donne (esempio: leggere libri su libri di narrativa senza parlarne con nessuno).

barclay

Non lo so se sapeva cosa vuol dire, comunque m'è capitato più di una volta. Tutte le donne (meno una) con cui ho avuto a che fare si dichiarano appassionate di cinema, poi ci vanno 2-3 volte all'anno, a vedere cazzate e solo se piove… e sono “così appassionate” che ricordano a malapena i titoli dei film che hanno visto.

LordDrachen

capra! capra! capra! capra!



il discorso che lo Sgarbi lo so fare bene. ma c'è una differenza di fondo.
c'è un'aggressività difensiva della timidezza e un'aggressività naturale che denota forza.
spesso è la prima che viene percepita nel mio modo di parlare.

Moonwatcher

Ma dai non lo vedi che se le inventa di sana pianta per denigrare le donne? Boh, d'ora in avanti non dico più niente, si commenta da solo.

Ah, stone, se vuoi sono disponibile a confrontarci sul tema, così tastiamo la TUA di cultura cinematografica.

paccello

Dunque penso che gli estroversi (dunque la maggioranza) interpretino "personalità" a modo loro, dalla loro ottica estro, tagliando fuori personalità più intro dal loro raggio. Sarò io che sono strano, ma degli amici originali/sfighè con le donne che mi vengono in mente, non mi sognerei di dire che "non hanno personalità" come molto probabilmente farebbero loro. Però i segni di questa personalità sono più dentro che fuori, e se il fuori, la confezione, ha sapore di strano, la frittata è fatta.
Per essere più facilmente additati come portatori di personalità bisogna non stare sempre muti e sembrare che tutto vada bene addossandosi alle decisioni altrui, ma come avete scritto, al contempo non bisogna essere troppo cagacaz o puntigliosi se no si viene giudicati male (e chi è intro penso sarà abituato a sentirsi definire "ipercritico" o simili). Concordo poi, ovviamente, sul fatto che la cultura non conti una mina nel giudizio femminile sull'appetibilità di un maschio, se non forse in una minoranza più intellectual. Saper fronteggiare una discussione e confutare penso che possa essere apprezzato perchè rientra nel "sapersi vendere", no? Indipendentemente dal contenuto, meglio se non "colto".
Quanto alle pseudo-appassionate di cinema, potrebbero essere quelle che si definiscono tali e poi vanno a vedere le mocciate, i blockbuster e morta lì. Quando sentite "Il mio film preferito è Dirty Dancing" (che pure comincia ad essere un po' old), occhio

Myway

Secondo me a volte può capitare per un introverso, soprattutto uno che utilizza la funzione pensiero per dirla alla Jung, di non riuscire a trasportare fuori i contenuti interni nel modo più appropriato, adattandoli all'oggetto esterno, alla realtà in cui ci troviamo immersi in un dato momento.

E' come se i nostri pensieri dovessero bastare a se stessi, dovessero avere da soli la forza per imporsi, mentre sarebbe utile a volte fornirgli un mezzo, una veste consona alla situazione in cu ici troviamo, cosa nella quale un estroverso riesce meglio.

Le stesse cose, dette nello stesso modo non possono essere altrettanto affascinanti se dette per strada o in pizzeria con determinate persone di come potrebbero esserlo in una conferenza universitaria sull'argomento.

LordDrachen

tra l'altro anche il confronto pacato se portato all'intellettualizzazione senza emozione diventa noioso. il "far ragionare" privato del comparto emotivo non interessa.
ho notato che spesso se parlo appassionatamente risulto più convincente che se parlo seguendo la pura logica. poi c'è il problema che spesso sostengo cose "eretiche" e allora non risulto convincente lo stesso... ma è un'altra questione :P

Warlordmaniac

Ti dirò che può anche essere vero che gli introversi abbiano minore personalità. Gli introversi infatti hanno uno sviluppo psicologico più lungo e trovano il senso d'identità molto tardi.
Il problema è che le persone che meno sopportano questa mancanza di nostre conferme sono proprio le persone insicure (o con poca personalità, che più o meno sono la stessa cosa).
Tra queste persone insicure, gli introversi possono avvertire affinità ed essere più comprensivi verso i loro simili. Gli altri invece.... lasciamo perdere.

barclay

Se io racconto balle, tu che cazzo ci fai su 'sto forum? È evidente che vieni qua solo per sfottere. Va' a scoparti la tua ragazza e non rompere le palle qui. Che poi non ho capito che è 'sta crociata contro il sottoscritto. Che cazzo ti ho fatto? Tu non sai niente della mia vita, non sai niente di me, eppure ti metti a sparare sentenze sulla base di cosa? Dei miei post? E io sarei quello che costruisce castelli in aria?
Facile accusare qualcuno su un forum d'essere bugiardo, tanto non posso fare nomi, se no mi becco una denuncia, fatta magari da qualche donna che tu hai avvisato.
Io non ho nulla da dimostrare, quindi non ho nessuna intenzione di confrontarmi con un pallone gonfiato come te.

Labocania

Parole sante !

Winston_Smith

Moon e stone, suvvia, state bboni (cit.)
Il virus della generalizzazione vi ha colto, secondo me state ipotizzando troppe cose l'uno sull'altro senza riscontri oggettivi.

crypto

ci sono personalità piacevoli e non piacevoli, quando si dice di tirare fuori la personalità, ci si riferisce a quella piacevole.
purtroppo non tutti hanno una personalità piacevole da mostrare , quindi alcuni di questi, capendo il problema, preferiscono stare zitti, e si definiscono introversi o timidi.

il timido è una persona di merda

Rocky Balboa

sono d'accordo, ma non del tutto... secondo me ogni persona ha la sua personalità, ma non tutti (e non sempre) riescono a tirarla fuori.

maury25

ehhhh si.. questa è un'esagerazione.
Una persona timida è una persona più complicata, ma non necessariamente sotto lo "scudo" protegge una persona cattiva.

Io nella mia timidezza nascondo molti aspetti non bellissimi, ma anche belli a mio parere, questo non mi fa di certo una persona di merda.

Secondo me una persona introversa può avere le stesse caratteristiche di una persona estroversa, solo che son nascoste e protette da non si sa quale ignota paura .
Questo lo so, perchè con le persone a cui voglio bene, o con cui ho confidenza non rimango impacciato,timido e introverso.
è un blocco che ho con chi non conosco, e quindi fatico a "cedere" il mio carattere alle persone.

Myway

Per come la intendo io, magari è solo un problema di definizoni, la personalità è l'atteggiamento che permette di interagire col mondo esterno, di qualunque tipo essa sia, anche la più flebile è comunque una personalità.

Non è detto che quella che usiamo, o quelle magari con determinate persone ne usiamo una con altri indiivdui un'altra, sia o siano le uniche di cui disponiamo.
E' proprio come una maschera, "l'attore" è dietro dovrebbe poter scegliere lui quale usare, ma spesso non è così, si inizia con un certo tipo di maschera, determinato da circostanze educazione ecc e poi si continua a vita a portare sempre quella, identificandoci totalmente con essa, pensando che possiamo essere solo così e che non esistano alternative.

Winston_Smith

Che personalità può avere uno come te, che si diverte a fare il troll su un forum come questo?

Redman

un personalità di merda?