andry88darkside

Vi è mai capitato un periodo in cui, per esservi capitate una serie di circostante favorevoli, o per esservi impegnati molto, o entrambi, eravate diventati estroversi o quasi? a me si e, seppur breve, lo ricordo come un periodo di grande gioia, in cui ho provato sulla mia pelle cosa significa essere parte di un gruppo, poter dire la propria opinione senza sentirsi gli occhi puntati addosso, e soprattutto non sentirsi più soli con se stessi. Certo, all'inizio ti occorre una bella faccia di bronzo per forzarti a parlare alla gente quando hai sempre l'idea di dire cose stupide (con gli altri che rinforzano questa sensazione), ma se sei disciplinato e costante, queste sensazioni diminuiranno gradualmente, finchè non ci farai più caso e, forse, gli altri dimenticheranno che eri un terribile "timido-asociale-sfigato", ed inizieranno a rivolgersi a te alla pari. Ed è uno dei motivi che mi fa sperare che uscire dalla fs sia possibile, esattamente come è stato entrarci.

Martello

si è stato dai 14 ai 16 anni, ho iniziato a mettermi contro i miei genitori, avevo il motorino quindi tornavo a casa quando mi pareva, stavo in un gruppo hip hop una specie di crew dove girava ogni sorta di roba e che aveva sede in un vicolo cittadino sempre seduti sulle stesse scale era il nostro posto, la domenica a ballare in disco, di ragazze se ne vedevano molte, stavamo sempre a ciondolare nel centro storico della città per ore dal dopo pranzo a notte, conoscevo quasi tutti i tipacci tamarri del centro cittadino, uscivo tutti i giorni e non studiavo mai, sebbene sia stato sempre secchione, parlavo uno slang tutto mio pieno di parolaccce e soprattuto parlavo tanto tanto e ridevo come un cretino, inoltre suonavo con un gruppettino revival rock '70, anche in piazze della città, è stato un periodo bellissimo di estroversione un pò folle, poi verso i 17 anni sono tornato sui libri e da lì mi sono un po spento.

Inosservato

a me non è mai successo, diciamo che ci sono stati periodi in cui ho saputo fingere bene ed altri in cui invece la mia natura era evidente anche all'esterno....

lizbon

a me è successo una volta tanti anni fa durante una vacanza al mare e ancora mi chiedo come sia stato possibile tanto da chiedermi se forse non ricordo male.

barclay

Mai successo.

EdgarAllanPoe

direi che si tratta solo di passare diverse fasi della vita che presentano situazioni più o meno piacevoli, l'essere timidi e introversi, invece, è un problema di temperamento e non cambia con il tempo e con le circostanze.

The Chosen One

Anche io..alle superiori.

sciren

qui ovviamente non posso non intervenire. La prima parte della mia vita, come ho raccontato ad alcuni in chat (ricevendo anche insulti)era normale. sono sociofobico da 5 anni. Prima ero un estroversone. Sicuramente, da un'analisi attenta che ho fatto in psicoterapie, avevo gia' avuto da piccolino alcune avvisaglie della situazione, ma erano state scambiate come semplice timidezza. Nemmeno tanto eccessiva. Mi aveva aiutato il vivere in una modalita' non mia. Il modo piu' comodo per raggiungere tale obiettivo era accontentare gli altri. Fidanzato modello, figlio modello, studente modello. Alle feste mi invitavano perchè ero il caciarone di turno. Al liceo me so fidanzato con mezza classe.Buone performance anche all'uni: addirittura con ragazze piu' grandi di me. Poi il declino. Me so svegliato. Ho capito che a vivere non ero io. Vivere in una modalita' non tua, ma finalizzata ad accontentare gli altri, non mi ha fatto vivere.Non mi ha consentito di fare mie tutte le esperienze che ho fatto. Ho avuto una maledetta fase involutiva. Adesso sembro tornato a 16 anni e di anni ne ho 35. A coloro che mi hanno insultato perchè raccontavo di queste mie performance dico di riflettere prima di attaccare una persona. Perchè è triste esser nati da sociofobici ma lo è anche l'esserlo diventato all'improvviso (a causa di un episodio scatenante ed accumulo di stress e individuazione di target molto elevati etc etc). Non mi stanchero' mai di dirlo. Qui ognuno ha un problema, simile ma con sfumature diverse. Ed il rispetto per la persona sofferente va sempre dato. Non bisogna rosicare. Non bisogna trasferire il vissuto altrui raffrontandolo al proprio. Ognuno ha una propria storia e personalita'. Ognuno ha un trascorso diverso. Tutti abbiamo il diritto di raccontarci senza essere insultati. Scusate lo sfogo.

Blackrose

io ho continuamente periodi estroversi alternati da quelli introversi...

Carboxide

Solo brevi vampate...invece attualmente lo sento quasi come uno stato persistente:sto cambiando...in meglio.

Rocky Balboa

estroverso è una parola esagerata... ho avuto appunto qualche "fiammata" da semi-estroverso in rari periodi della mia vita, ma si tratta di periodi molto brevi.