SugarPhobic

Non intendo quello a parole, intendo quello reale.
Per-dono (cit) cioè qualcosa che solitamente viene chiesto, un dono reale non necessariamente guadagnato in risposta a una delusione, un tradimento, un danno.
Qualcosa che facciamo noi, per qualcun altro… per riequilibrare le cose, perché tutto sommato il colpo sofferto è sopportabile, etc…

Ora non vorrete che mi metta a elencare le variabili, suppongo.
Piuttosto parlatemi delle vostre.

Come siete messi? E’ accaduto? Ne è valsa la pena? Credete sia un invenzione? Etc...

milton erickson

difficile farlo veramente..forse solo se vedi che la persona che ti ha fatto del male (penso ad alcuni bulli della mia adolescenza) sia cambiata

claire

Ho perdonato, non a parole ma dentro me stessa. La persona non lo sa perché trovo inopportuno contattare dopo tantissimo tempo, e non penso gliene importi. Mi basta sentirmi in pace io con essa. Certo se sapessi che ancora gli dispiace, glielo direi che è tutto a posto.
Altri, ci sto lavorando. Non so se riuscirò. Se si tratta del fare per chi ti ha fatto qualcosa, nonostante abbia fatto... sì, l'ho fatto e lo faccio, ma non ho avuto riscontro positivo. Manca apertura di là e non viene riconosciuto. É più facile perdonare un evento passato che qualcosa che perdura... lì c'è poco spazio per elaborare il vissuto e perdonare. Non mi è stato chiesto il perdono e non credo lo sarà mai, ma non importa, non posso imporre le scuse a chi non ritiene di doversi scusare, ma posso con me stessa deporre il rancore, recriminazioni, pensieri vendicativi...posso, non so se
riesco.
Devo nel frattempo fare ammenda io,verso qualcuno. Esame di coscienza e riconquistare fiducia.

3stm

non ho capito cosa hai chiesto

SugarPhobic

In che modo perdonate e se siete in grado di farlo e a che livello, se consapevolmente e solo a parole

anahí

è un atto di amore verso me stessa quanto verso l'altra persona. quando mi è riuscito di farlo è stato molto bello.

una delusione ti distrugge un'idealizzazione su come è l'altra persona o il tuo rapporto con lei. "perdonare" non è altro che volere apprezzare quello che di bello e di vero sta sotto le macerie della finzione. e essere anche grato della delusione perché adesso puoi apprezzare quella cosa vera.

peccato sia in così pochi momenti in grado di fare una cosa così e quindi più che altro vivo con la paura della delusione. ma ripeto i momenti in cui ho trovato quel coraggio sono stati bellissimi

Hor

L'ho fatto in un periodo molto difficile per me, quando avevo bisogno di recuperare dei legami che si erano spezzati.
Ho comprato un volume di illustrazioni che sapevo l'altra persona avrebbe apprezzato, e gliel'ho inviato via posta insieme a una lettera di spiegazioni.
L'altra persona ha apprezzato molto, abbiamo ripreso a sentirci.
Purtroppo ero ancora nel mio periodo di peggior isolamento, faticavo a interagire con le persone (intendo proprio anche solo a comporre le frasi), inoltre sia io che quest'altra persona a quanto pare scoprimmo che negli anni in cui non ci si era sentiti eravamo cambiati entrambi, e parecchio, nel sentire e nelle idee.
La pandemia fu l'occasione in cui smettemmo di nuovo di sentirci, e poi ognuno è andato per la sua strada. Ma a quel punto non ci sono stato male, questo secondo allontanamento è avvenuto con spontaneità.

Nightlights

Alcune volte ho perdonato e poi le cose sono cambiate, altre volte sono stato perdonato io dopo essermi spiegato che determinati comportamenti erano frutto di un fraintendimento.
Quando l'ho fatto io però in alcuni casi non ne è valsa la pena, nel senso che non è cambiato niente.
In questi ultimi casi lo strappo è stato inevitabile.

3stm

oggi ho perdonato un tizio che ha spinto accidentalmente mia figlia perché ho visto che era un giapponese e aveva quell'espressione stupita e disorientata tipica dei turisti giapponesi

anahí

il tizio o tua figlia

claire

A parole non ho mai perdonato, perché non mi sono mancati state porte scuse da decidere se accettare o meno , se non per sciocchezze.

3stm

Il tizio; mia figlia è una una, ed è italiana. Però si l'espressione disorientata ce l'ha pure lei

anahí

credo di avere spesso la tipica espressione disorientata da turista giapponese pur essendo fieramente donna, italiana, cattolica

Nightlights

Io ho l'andamento pesaculante, anche quando non sono pesaculante.
È un problema questa cosa eh! E purtroppo mi risulta irrisolvibile.
Sembra una minchiata ma crea fraintendimenti a volte.

SugarPhobic

Mh... elabora questo concetto, se vuoi.
Nel senso che tendi a lasciare la cose come stanno?

3stm

@aiai

la foto che avevi postato lo conferma pienamente

anahí

prima avevi detto che sembrava un'espressione da LSD, deciditi

3stm

se ti sembra una contraddizione, evidentemente non hai mai visto una persona che ha assunto lsd

anahí

sei un po' troppo baldanzoso per stare in questo forum

Nightlights

Già spiegato dettagliamente sfogliando miei passati post