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Vecchio 27-06-2012, 15:57   #1
Principiante
 

Mio fratello gemello va a lavorare, parla sempre di lavoro mi dice che mi conviene andare fuori dalla mia regione per studiare. Vedo come lui non è che prende con leggerezza, però si fa meno problemi di me in tutte le cose, e più li ascolto, lui e i miei amici, più capisco che io mi perdo in un bicchier d'acqua. Penso alle stupidaggini più assurde. Se devo ascoltare quello che dice la mia mente me ne andrei subito a Camerino, nelle Marche a studiare farmacia per tanti motivi: sicuramente una nuova esperienza, nuovi amici, parenti e amici di vecchia data che ti vengono a trovare, vivere da solo, insomma esperienze che vanno fatte nella vita...poi c'è il motivo principale:qualcosa la devo fare, devo andare all'università per permettermi e crearmi un buon futuro. Non si può aspettare che un giorno diventi ricco o chissà cosa, bisogna costruirselo il futuro. Questo e quello che mi dice la mia mente. Poi però mi parla un'altra parte di me, quella più realista, non i pensieri, ma quella che ti parla guardando come vanno le cose, ovvero, non sto bene con i miei amici di vecchia data, non sto bene con gli amici più stretti che mi conoscono per filo e per segno e che conosco da più di 5 anni, figurati se devo stare bene con altre persone in un paese fuori dalla mia regione da solo.
Quello che penso è che se qui a Bari non mi trovo bene con i miei compagni, la sera posso sempre ritornare a casa e stare nel mio nido con l'affetto dei miei genitori e fratelli, ma se non sto bene li a Camerino da solo, è un demoralizzarsi continuo, perchè rimango veramente solo. Quanto mi sarebbe piaciuto andare in un altra città a studiare, è un esperienza che va sicuramente fatta, ma da un asociale cosa si può chiedere?...Queste cose vanno sempre a finire come meno te lo aspetti, all'inizio non vuoi andarci, hai paura di non trovarti bene, poi magari quando ci vai fai amicizia e capace che non vuoi più tornare nel tuo paese, per esperienza mi è già capitato: alle superiori ero partito con 3 amici del mio paese e il terzo anno sono rimasto da solo...poi però ho fatto amicizia con i compagni di classe, un'amicizia profonda con un mio amico che al tempo era il mio amico più stretto, poi dopo il mio cambio di scuola ci siamo persi di vista, la cosa è andata riducendosi poco alla volta e ho trovato perfino la mia ragazza (ora ex-ragazza) con cui ho vissuto un anno intenso e ricco di sentimenti. Ma il pensiero che ritorna è sempre quello, quello realista che guarda in faccia la realtà: dopo 15 minuti con un amico voglio già tornare a casa, figurati a stringere amicizia con persone che non conosco. Tutto questo mi fa pensare però che la vita va affrontata, non posso permettere che qualsiasi cosa mi deve scoraggiare ma devo essere io l'artefice del mio destino. Ma so che non sarà cosi....vedremo
Vecchio 27-06-2012, 16:39   #2
Esperto
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Originariamente inviata da mauerr92 Visualizza il messaggio
non sto bene con i miei amici di vecchia data, non sto bene con gli amici più stretti che mi conoscono per filo e per segno e che conosco da più di 5 anni, figurati se devo stare bene con altre persone in un paese fuori dalla mia regione da solo.
Ti interrompo qua perché questo ragionamento non ha senso.

Se tu sei pronto per cambiare, e nel contesto sociale in cui sei non ti trovi bene, allora un cambiamento di contesto sociale non può che farti bene. Non c'entra niente che i tuoi "amici" ti conoscano da tanto tempo: in realtà molto probabilmente non ti conoscono affatto.

Viceversa, se non sei pronto per cambiare, allora è tutto indifferente: potrai andare nel cuore di Londra o a Barcellona ma rimarrai sempre solo con te stesso e i tuoi problemi di comunicazione.
Vecchio 27-06-2012, 17:00   #3
Principiante
 

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Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Ti interrompo qua perché questo ragionamento non ha senso.

Se tu sei pronto per cambiare, e nel contesto sociale in cui sei non ti trovi bene, allora un cambiamento di contesto sociale non può che farti bene. Non c'entra niente che i tuoi "amici" ti conoscano da tanto tempo: in realtà molto probabilmente non ti conoscono affatto.

Viceversa, se non sei pronto per cambiare, allora è tutto indifferente: potrai andare nel cuore di Londra o a Barcellona ma rimarrai sempre solo con te stesso e i tuoi problemi di comunicazione.
Il problema è proprio questo...ho paura di stare male...di non socializzare con nessuno...mentre qui se sto nella mia città c'è la mia famiglia...se li non socializzo?...rimango solo solo per un anno?
Vecchio 27-06-2012, 17:15   #4
Banned
 

Concordo con Who su questo "Se tu sei pronto per cambiare, e nel contesto sociale in cui sei non ti trovi bene, allora un cambiamento di contesto sociale non può che farti bene. Non c'entra niente che i tuoi "amici" ti conoscano da tanto tempo: in realtà molto probabilmente non ti conoscono affatto.

Viceversa, se non sei pronto per cambiare, allora è tutto indifferente: potrai andare nel cuore di Londra o a Barcellona ma rimarrai sempre solo con te stesso e i tuoi problemi di comunicazione."

Personalmente, ma è un semplice parere soggettivo, ritengo che sia preferibile andare a studiare in grandi città, Roma o Milano ad esempio, che per una persona introversa/timida/fobica ecc. rappresentano spesso un'oasi felice, dove non ci sono persone pronte ad avere pregiudizi (non conoscendo il background) come invece accade nei centri piccoli....non è la panacea di tutti i mali perchè paure e fobie non spariscono improvvisamente, ma conosco casi di gente (non cosiddetta estroversona) emigrata altrove e "svegliatasi" dal torpore gradualmente, casi che mi hanno fatto riflettere parecchio. Il cambiare aria spesso è una soluzione importate, pur se alla base deve esserci una forte motivazione interiore e voglia (inconscia) di rischiare un pò.
Chiaramente l'obiettivo primario è il conseguimento della laurea quindi bisogna subordinare il resto a questo, ma andando fuori penso sia essenziale anche cercare di abbinare gli studi al fattore "esperienza di vita".
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