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29-10-2018, 21:22
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Tralasciando il lavoro che fate ora(almeno la fortuna di che ce l'ha), siete soddisfatti del vostro percorso scolastico o avete rimpianti in linea con i vostri interessi?
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29-10-2018, 21:24
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Sono soddisfatto del percorso inteso come scelte di studî (la scelta della scuola superiore e poi quella dell'università), ma sono profondamente insoddisfatto di come l'ho affrontato, specialmente la scuola dell'obbligo, dove studiavo poco e male... mi ritrovo con voragini culturali che ora sento vorrei non avere. È anche vero che alle scuole superiori ho dovuto affrontare grossi problemi psicologici, tra cui una intensa depressione... ma questa, come si dice, è un'altra storia.
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29-10-2018, 22:07
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#3
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Principiante
Qui dal: Oct 2018
Messaggi: 28
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Io ho fatto il liceo scientifico, ricordo che quando mi iscrissi (lontano 1994) avevano appena attivato l'indirizzo informatico, ed ero tutto entusiasta perché ero un giovane nerd desideroso di approfondire la sua conoscenza del pc... bè, in 5 anni saremo andati in laboratorio di informatica due volte.
Aggiungiamoci inoltre che, per essere un liceo scientifico, facemmo matematica in un modo pietoso... ho perso il conto di quanti docenti diversi abbiamo avuto, cambiavano continuamente ed erano uno peggio dell'altro. Malgrado tutto questo, una volta diplomato mi iscrissi a Informatica e fu un disastro
A conti fatti, se facevo il classico era meglio... perché alla fine ero molto più portato per le materie umanistiche. Il percorso fatto alle superiori è stato deludente e mi ha fatto perdere molto tempo prezioso in seguito.
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29-10-2018, 23:13
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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No non sono soddisfatto avrei fatto diversamente.
Ho fatto un IPSIA era un riformatorio. Io sono stato promosso sempre per inerzia dove mi applicavo pochissimo ma brillavo in confronto agli altri che erano da galera.
Dopo ho lavorato qualche mese in fabbrica. Turni anche notturni....8 ore davanti a macchine assordanti. Mi offrirono un contratto fisso ma dissi di no,una vita lì no....
Mi iscrissi all'università fisioterapia, avevo conoscenti che lavoravano nell' ambito e la cosa mi affascinava.
Mi faccio un discreto culo e finisco...trovo un lavoro stabile che mi piace.
Con il senno di poi che farei?
Sicuramente una scuola superiore che ti formi seriamente.
All'università qualcosa che ti dia un lavoro con una buona retribuzione e che ti faccia girare il mondo.
Ingegneria,lingue,medicina.....
Certo dovrei ricominciare tutto da capo,nel senso che anche dalle scuole medie la mentalità doveva essere propensa al conoscere mondi e lingue nuovi....insomma il contrario del rinchiudersi come un fobico
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30-10-2018, 02:03
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#5
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Alle superiori dormivo così male che i ricordi sono tutti sfocati. E non è nemmeno un anno fa
Sonno e disagio. Questo è stato.
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30-10-2018, 09:09
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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ho sempre frequentato scuole non particolarmente lontane, al massimo cambiavo un mezzo, tipo filobus e poi tram, ma al massimo in mezz'ora arrivavo u_u
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30-10-2018, 09:17
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Quote:
Originariamente inviata da Creeper
Non vado fiero del mio percorso di studi, non tanto per quanto riguarda me stesso, ma più che altro l'essere diplomato in un istituto professionale non è un buon biglietto da visita.
Dalla mia stessa scuola sono usciti personaggi che a malapena sapevano scrivere in corsivo e che azzeccavano un congiuntivo sì e tre no e mi urta pensare che per la gente là fuori io sia sostanzialmente uno di loro.
Però se mi chiedi se ho rimpianti, no; di studiare non mi è mai importato granché e posso comunque contare su un livello accettabile di cultura generale.
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Ti è capitato nella vita reale di essere "etichettato" per il tuo diploma?
A me capitò una volta, uscii con una giovane professoressa.
Nonostante abbia cambiato completamente strada, quando le dissi ,che mi ero diplomato ad un professionale mi guardò in modo sorpresa-schifata.
Ci rimasi male, a 35 anni ed ai giorni d oggi pensavo che non si facesse più caso a queste cose.
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30-10-2018, 10:57
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Piú che altro sono fiera di me per avercela fatta.
Il mio diploma vale oro, con quello ho potuto lavorare per 13anni, la laurea triennale mi è inutile e imbarazzante.
Poi ovviamente nessuno studio è inutile,tutto fa bene al cervello.
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30-10-2018, 13:16
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,006
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
No non sono soddisfatto avrei fatto diversamente.
Ho fatto un IPSIA era un riformatorio. Io sono stato promosso sempre per inerzia dove mi applicavo pochissimo ma brillavo in confronto agli altri che erano da galera.
Dopo ho lavorato qualche mese in fabbrica. Turni anche notturni....8 ore davanti a macchine assordanti. Mi offrirono un contratto fisso ma dissi di no,una vita lì no....
Mi iscrissi all'università fisioterapia, avevo conoscenti che lavoravano nell' ambito e la cosa mi affascinava.
Mi faccio un discreto culo e finisco...trovo un lavoro stabile che mi piace.
Con il senno di poi che farei?
Sicuramente una scuola superiore che ti formi seriamente.
All'università qualcosa che ti dia un lavoro con una buona retribuzione e che ti faccia girare il mondo.
Ingegneria,lingue,medicina.....
Certo dovrei ricominciare tutto da capo,nel senso che anche dalle scuole medie la mentalità doveva essere propensa al conoscere mondi e lingue nuovi....insomma il contrario del rinchiudersi come un fobico
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Quindi adesso fai il fisioterapista?
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30-10-2018, 14:45
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 1,197
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
No non sono soddisfatto avrei fatto diversamente.
Ho fatto un IPSIA era un riformatorio. Io sono stato promosso sempre per inerzia dove mi applicavo pochissimo ma brillavo in confronto agli altri che erano da galera.
Dopo ho lavorato qualche mese in fabbrica. Turni anche notturni....8 ore davanti a macchine assordanti. Mi offrirono un contratto fisso ma dissi di no,una vita lì no....
Mi iscrissi all'università fisioterapia, avevo conoscenti che lavoravano nell' ambito e la cosa mi affascinava.
Mi faccio un discreto culo e finisco...trovo un lavoro stabile che mi piace.
Con il senno di poi che farei?
Sicuramente una scuola superiore che ti formi seriamente.
All'università qualcosa che ti dia un lavoro con una buona retribuzione e che ti faccia girare il mondo.
Ingegneria,lingue,medicina.....
Certo dovrei ricominciare tutto da capo,nel senso che anche dalle scuole medie la mentalità doveva essere propensa al conoscere mondi e lingue nuovi....insomma il contrario del rinchiudersi come un fobico
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lingue da sola non ti da lavoro, è una laurea abbastanza inutile in realtà, per dire fisioterapia è 100000 volte più utile di lingue
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30-10-2018, 15:23
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Ho fatto un IPSIA era un riformatorio. Io sono stato promosso sempre per inerzia dove mi applicavo pochissimo ma brillavo in confronto agli altri che erano da galera.
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Mi sono sempre chiesto come debba essere frequentare un professionale da alunno, ora me lo domando da insegnante: l'idea che mi sono fatto è che sia come insegnare al carcere ma senza la guardia armata in classe a proteggerti.
Ho assoluta stima per queste scuole e per la loro, ormai donchisciottesca, ambizione di insegnare ai ragazzi una professione autentica, ma ho meno stima per chi li frequenta (una parte consistente di loro diciamo) e per le loro famiglie.
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30-10-2018, 15:24
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Quote:
Originariamente inviata da SpaceBoy
lingue da sola non ti da lavoro, è una laurea abbastanza inutile in realtà, per dire fisioterapia è 100000 volte più utile di lingue
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Non è inutile e dipende che lingua e come tutti i lavori dipende da che tipo sei....io ho amici che lavorano come commerciali(oggi chiamati Sales manager)....in media fanno 2 viaggi fuori Italia al mese.Partecipano a riunioni o fiere per vendere.....
Viaggi hotel e pranzi e cene spesate spesso in luoghi di lusso accompagnati dai loro clienti.
Ovviamente ne risente il lato relazionale ma sarebbe un toccasana per solitari come noi(almeno per me)Ovviamente non dico che siamo portati...tutt altro ma se avessi ora 13 anni mi indirizzerei su una cosa del genere.
Si sono fisioterapista...
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30-10-2018, 15:28
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#13
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Banned
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 1,197
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Non è inutile e dipende che lingua e come tutti i lavori dipende da che tipo sei....io ho amici che lavorano come commerciali(oggi chiamati Sales manager)....in media fanno 2 viaggi fuori Italia al mese.Partecipano a riunioni o fiere per vendere.....
Viaggi hotel e pranzi e cene spesate spesso in luoghi di lusso accompagnati dai loro clienti.
Ovviamente ne risente il lato relazionale ma sarebbe un toccasana per solitari come noi(almeno per me)Ovviamente non dico che siamo portati...tutt altro ma se avessi ora 13 anni mi indirizzerei su una cosa del genere.
Si sono fisioterapista...
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ci sono diverse ramificazioni della laurea di lingue, e poi dipende dalle esperienze, io ho sentito con le mie orecchie il rettore di una facoltà di lingue di un'università importante del nord italia dire a dei liceali di non fare la sua stessa facoltà di lingue
poi in realtà un po' confermi quello che dico, la facoltà di lingue di sicuro non ti prepara ad occuparti di vendite o robe commerciali, poi i tuoi amici sono stati bravissimi e diventare comunque esperti di quello
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30-10-2018, 15:57
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#14
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Quote:
Originariamente inviata da SpaceBoy
ci sono diverse ramificazioni della laurea di lingue, e poi dipende dalle esperienze, io ho sentito con le mie orecchie il rettore di una facoltà di lingue di un'università importante del nord italia dire a dei liceali di non fare la sua stessa facoltà di lingue
poi in realtà un po' confermi quello che dico, la facoltà di lingue di sicuro non ti prepara ad occuparti di vendite o robe commerciali, poi i tuoi amici sono stati bravissimi e diventare comunque esperti di quello
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Si infatti.... è un ramo del mercato in cui entri solo se già da giovane,appena laureato "entri nel giro"
Di solito conta il foglio di carta si ,ma anche una pianificazione studiata quasi a tavolino pensando alle tendenza del mercato
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30-10-2018, 19:36
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Ragioneria la rifarei, anche se non farei il triennio informatico, che tanto faceva pena e non capivo nulla, ma quello tradizionale. Per l'uni feci scienze politiche, con tempistiche disastrose (9 anni per laurearmi), anche se poi ho trovato lavoro e sono occupato da 6 anni. Però in generale non la consiglierei, a meno di non farla bene e di avere alte aspettative e obiettivi (consolato,ministero ecc...).
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30-10-2018, 19:45
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 920
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Si infatti.... è un ramo del mercato in cui entri solo se già da giovane,appena laureato "entri nel giro"
Di solito conta il foglio di carta si ,ma anche una pianificazione studiata quasi a tavolino pensando alle tendenza del mercato
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Bisognerebbe prima fare i conti con le proprie capacità e competenze già a 13 anni. Se si è portati o meno per certe materie. Pensi magari siano lavori belli ma non sai magari quanti mal di pancia si portano a casa queste persone? Percarità bei profili di lavoro niente da dire, ma se non sei capace con le interazioni personali sei fregato.
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30-10-2018, 19:54
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#17
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Non ho rimpianti, mi sono impegnato tanto e me la sono cavata egregiamente, forse potevo fare meglio all'Università, ho la sensazione di essermi accontentato, avrei potuto fare un percorso migliore, ma è una cosa di cui mi sono reso conto solo successivamente.
Mi spiace un po' essermi fermato alla triennale, perché sono rimasto alla superficie delle cose, non ho approfondito e non mi sono realmente specializzato in qualcosa, ammiro molto le persone che sono competenti in uno specifico ambito, che dimostrano di saper padroneggiare un argomento a fondo, è una cosa che mi manca.
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30-10-2018, 20:54
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#18
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Um, vediamo un pò, io che alle scuole superiori non ci sono andato mi sono capitate cose che cozzano con l'ideologia dominante.
Operaio per sette anni, autonomo da 28.
Sono stato fornitore di colleghi laureati a cui ho dovuto insegnare il mestiere,
sennò mi facevano sbagliare.
In generale, gli altri hanno sempre detto che ho una grande cultura. Mi hanno chiesto che scuole ho fatto perchè, per come parlavo, pensavano che fossi laureato; avrei potuto farlo credere con facilità ma non ho voluto; non a tutti.
Ho scritto un libro che è stato commentato positivamente da alcuni scienziati sul loro blog.
Non è che aveva ragione Ivan Illich quando diceva che bisognava descolarizzare?
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30-10-2018, 22:54
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#19
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 746
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Ho avuto un percorso scolastico travagliato, confuso, ho sbagliato molte cose a causa del mio dogmatico credere di sapere cosa stessi facendo, dove volessi andare, cosa volessi fare. Ho sbagliato tutto e ho sprecato inutilmente molti anni e alla fine non ho ottenuto un bel nulla, e adesso ne pago le conseguenze.
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31-10-2018, 00:44
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,746
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Mi sono sempre chiesto come debba essere frequentare un professionale da alunno, ora me lo domando da insegnante: l'idea che mi sono fatto è che sia come insegnare al carcere ma senza la guardia armata in classe a proteggerti.
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Bha il problema è dovuto ad alcuni dei tuoi colleghi che non sanno come farsi rispettare/gestire la cosa.
Nel mio caso la classe faceva casino con circa il 50% dei prof. Avevamo un prof con le palle che quando entrava cambiava completamente l'atteggiamento della classe... non che facesse chissà cosa, non era particolarmente severo, ne il tipo incazzoso... ma con lui anche il super figobullo della classe si intimoriva...
Quote:
Originariamente inviata da muttley
ma ho meno stima per chi li frequenta (una parte consistente di loro diciamo) e per le loro famiglie.
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Questa non è molto politically correct
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