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07-12-2013, 15:22
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#1
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Nella mia testa
Messaggi: 4,344
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Mi riferisco in particolare ai miei (o quasi) coetanei, che aprono veramente una marea di threads su quest'argomento: si sentono estremamente in imbarazzo pensando di non aver mai dato un bacio o di non esser mai stati con una ragazza, anche se sono ancora molto giovani e hanno tanto tempo per rifarsi.
Io, da diciottenne, tutta questa pressione non l'avverto, neanche coi miei coetanei felicemente accoppiati: penso che quando mi sentirò abbastanza bene con una persona da farci sesso o iniziarci una relazione, allora lo farò. Non ho alcuna fretta e non me ne vergogno, al massimo provo un pizzico d'invidia e di curiosità, ma niente che mi causi stati d'animo eccessivamente tristi o che non mi faccia dormire la notte.
Ora, per favore, non aggreditemi: so che è un problema che vi fa soffrire molto e so quanto siano importanti le relazioni affettive (o anche solo sessuali) nella vita di ognuno. Quello che mi colpisce, però, in questi thread, è che non traspare nessuna vera e propria carenza affettiva, anzi: alcuni ammettono di avere tutto sommato una vita tranquilla e serena, di avere degli amici con cui in fondo si trovano bene. A spiccare, tra le righe, è invece una sorta di pressione sociale, che per molti sembra quasi un comandamento: entro i 20/22/24 anni bisogna necessariamente trovare un* ragazz* e fidanzarcisi e/o farci sesso, altrimenti si è degli sfigati e bisogna vergognarsi di una mancanza così grande, quasi fosse un delitto.
Mi chiedevo quindi quali possano essere le cause di questi comandamenti soffocanti e in che modo, secondo voi, il mondo esterno possa avervi condotto ad elaborare questi pensieri (sempre che le mie sensasazione siano, in parte, corrette).
A voi la parola.
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07-12-2013, 15:25
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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perche se uno non ce la fa in tempo, può diventare un maniaco dopo. ovviamente la percentuale di ciò è inferiore all'1% ma c'è.
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07-12-2013, 15:31
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Per una maschio c'è più pressione. Voi ragazze la vivete più tranquillamente, per noi non è così semplice. C'è un continuo chiedere con quante sei stato, con chi esci, blabla.
E' dura liberarsi di quell'invidia e quella competizione a meno che tu non cominci a vedere tutto diversamente, a sentirti meno sfigato e disperato ed ad apprezzarti di più.
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07-12-2013, 15:36
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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penso che non ci sia niente da vergognarsi nel non avere mai avuto relazioni, anche perchè per come è strutturata la società ad alcuni ne capitano troppe e ad altri niente,poi è ovvio che a 18anni il problema non te lo poni, a 40 già è un pò diverso,ma cmq si fà sempre in tempo,basta un fisico normale e un'auto decente e qualcosa si cucca
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07-12-2013, 15:46
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#5
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
perche se uno non ce la fa in tempo, può diventare un maniaco dopo. ovviamente la percentuale di ciò è inferiore all'1% ma c'è.
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?
La trovo una posizione un po' estrema, non credo che ci sia un tempo limite in cui se riesci ad avere una storia o a fare sesso ti puoi salvare dalla pazzia.
Comunque, cosa più grave, è per discorsi come questi che la gente fuori ci discrimina, noi "diversi" -> parla poco, è asociale, è un preludio alla pazzia, meglio starci lontano... sarebbe meglio non dircele da soli queste cose credo.
Tornando in topic, ho notato anch'io che c'è molta pressione sociale sull'argomento. Per me che non ne soffro è facile dire "Sì, basta ignorare il giudizio degli altri", però alla fine è un pensiero disfunzionale come tutti gli altri, ognuno deve farci i conti da solo...
Quanto a me, i motivi che fanno stare male nel non aver mai avuto una storia seria sono di altro tipo, connessi alla stima che ho di me stesso, e al bisogno di sentirmi consolato, ma niente che c'entri con quello che possono pensare i miei amici allo "scoprire" che sono da solo - beh, già lo sanno comunque.
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07-12-2013, 15:47
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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se non alla pazzia, alla depressione piu totale.
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07-12-2013, 15:49
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#7
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,920
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Quote:
Originariamente inviata da IO&EVELYN
se non alla pazzia, alla depressione piu totale.
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Ah ok, su questo sono già più d'accordo
(purtroppo...)
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07-12-2013, 15:54
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 127
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una persona che arriva a 20/24 anni e non ha mai avuto una relazione ha molto probabilmente dei problemi: é impossibile dai, é un qualcosa di naturale. e spontaneo, se uno esce, ha amici ecc. il compagno/a si trova, anche se si é timidi.
Mi sento molto a disagio quando mi chiedono`hai la ragazza?' ed io devo sempre dire di no, senza aggiungere spiegazioni.....
Esempio, i miei parenti mi chiedono spesso se ho una ragazza, ormai in tutto questo tempo che ho risposto 'no', l'avranno capito che non mi sono mai fidanzato. Invece tutti i miei cugini hanno/hanno avuto la le loro storie, come normale che sia. Ed infatti non hanno i miei problemi.
Anche io a 18 non ci pensavo molto, le ragazze mi piacevano ok, ma non sentivo la mancanza affettiva; ora a quasi 24 anni mi pesa molto, mi sento male, ecco il malessere del 'non avere mai avuto una fidanzata'
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07-12-2013, 15:56
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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Quote:
Originariamente inviata da AceOfSpades90
una persona che arriva a 20/24 anni e non ha mai avuto una relazione ha molto probabilmente dei problemi: é impossibile dai, é un qualcosa di naturale. e spontaneo, se uno esce, ha amici ecc. il compagno/a si trova, anche se si é timidi.
Mi sento molto a disagio quando mi chiedono`hai la ragazza?' ed io devo sempre dire di no, senza aggiungere spiegazioni.....
Esempio, i miei parenti mi chiedono spesso se ho una ragazza, ormai in tutto questo tempo che ho risposto 'no', l'avranno capito che non mi sono mai fidanzato. Invece tutti i miei cugini hanno/hanno avuto la le loro storie, come normale che sia. Ed infatti non hanno i miei problemi.
Anche io ha 18 non ci pensavo molto, le ragazze mi piacevano ok, ma non sentivo la mancanza affettiva; ora a quasi 24 anni mi pesa molto, mi sento male, ecco il malessere del 'non avere mai avuto una fidanzata'
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quotissimo, bellissimo post.
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07-12-2013, 15:57
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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18 anni? maronna ero sicuro che ne avessi di più.
Uomo è donna sono molto diversi, adesso va di moda dire che sono uguali (diciamo pure che è obbligatorio dirlo), la gente non sa da dove arriva certa cultura, quale sia il percorso storico.
Sono associazioni internazionali (femministe) che si riuniscono e stabiliscono delle cose, e poi con i finaziamenti che il sistema finanziario (e ci si dovrebbe chiedere perchè) elargisce, si impongono nel tempo e sono recepite sia in termini di legge e fanno giurisprudenza, sia come costume.
Quella che ha sancito che non esiste più un "genere" e si è maschi o femmine solamente per acquisizione culturale è del 1995, conferenza di Pechino.
Vorrei sottolineare che non è la scienza che lo ha stabilito, casomai la scienza arriva dopo a confermare con ricerche mirate e ben finanziate, ma associazioni private che hanno un grossissimo potere di spostare l'ago delle bilancia nel mondo culturale e legislativo.
La donna e l'uomo sono profondamente diversi, complementari, anche interscambiabili, ma in ogni caso diversi.
Basta ragionare per capirlo.
In particolare, per quanto riguarda il sesso e le relazioni, mai l'uomo, per quanto possano dire il contrario con invenzioni lessicali come l'andropausa (che è un ossimoro), avrà l'incessante battito della scadenza biologica sul groppone, avrà relazioni psicologiche tra l'atto e la maternità, avrà mai alcun istinto materno naturale, avrà timore, pensieri che ricollegano l'atto sessuale a forme di aggressione e violenza subita e condizioni di passività.
Tutti questi esempi, rendono la sessualità della donna e il suo rapporto con essa, molto diverso da quanto fa l'uomo.
Quando si diceva in piscologia che la donna è passiva, la cosa gridava vendetta, tanto che hanno letteralmente bruciato questi libri degli anni pre 68, ma si fa una gran confusione, significa che la donna accoglie qualcosa di estraneo in se stessa, mente l'uomo introduce, non accoglie nulla, non è violato alcuno spazio, è del tutto evidente che sono situazioni oggettive e psicologiche completamente diverse, direi opposte.
L'instino maschile naturale è inoltre foriero di una tendenza (limitata dai costumi sociali) ad un accoppiamento casuale e indiscriminato di molte femmine, laddove la donna, sempre per l'istinto materno è tendenzialmente selettiva, e anche di questa normale evidenza logica, se ne è fatta una questione ideologica.
In conclusione è del tutto comprensibile che la donna abbia queste tue esigenze di aspettare il momento giusto, etc...
Così come è comprensibile che l'uomo senta un forte istinto di accoppiarsi con la prima che capita.
Non è cultura questa, è istinto.
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07-12-2013, 15:58
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#11
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,235
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Sono arrivato a 26 anni in questa situazione (mai fidanzato, mai baciato e ovviamente niente sesso)..non sento più tanta pressione sociale, anzi chi mi conosce neanche mi chiede più cose attinenti alla sfera sentimentale/sessuale..probabilmente mi vedono come un asessuale, un robot privo di emozioni
Da un anno circa la cosa ha iniziato a pesarmi molto..perché ho iniziato a desiderare fortemente di ricevere e dare affetto ma non solo ad un'altra persona..insomma un'intera vita da solo non mi piacerebbe affatto
Prima che qualcuno se ne esca dicendo che "la ragazza non è la soluzione" ci tengo a dire che amici ne ho sempre avuti, la forte timidezza/introversione mi ha limitato ma sono comunque riuscito (con fatica) ad ottenere dei risultati negli altri campi, tranne appunto in quello sentimentale.
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07-12-2013, 16:00
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,235
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Quote:
Originariamente inviata da AceOfSpades90
se uno esce, ha amici ecc. il compagno/a si trova, anche se si é timidi.
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Nel mio caso non è bastato..P.S: ho 26 anni
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07-12-2013, 16:42
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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a me sinceramente non pesa nemmeno un pò, sarà che non avendo amici non devo rendere conto a nessuno
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07-12-2013, 16:53
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#14
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,331
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Quindi... "Se anche sei timido ma hai degli amici, trovi..." Si si, dipende sempre da QUANTO sei timido.
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07-12-2013, 16:55
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#15
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Io non sono d'accordo.
I maschi hanno esigenza di trombare, fine.
Non perchè la società è maschilista: è la natura, poichè una società primitiva con 1 donna e 100 uomini non sopravvive, mentre una con 1 uomo e 100 donne sopravvive alla grande, e noi questa regola l'abbiamo nel DNA, puoi metterci tutta la cultura che ti pare sopra, è nell'inconscio.
Ed è il motivo per il quale la donna è stata separata e protetta (emarginata, ma con un significato sacro rispetto al concetto che ne ricaviamo oggi) e a morire andava l'uomo in guerra poichè, al contrario di quanto dice la narrazione femminista, la sua vita non valeva e non vale nulla per la società.
Casomai, al contrario, proprio perchè la società ha un recente passato di patriarcato, i maschi trombano poco e con una donna sola, poichè nel patriarcato è tutelata la madre, la moglie, i figli, sebbene trattasi di proprietà in effetti, ma pur sempre tutelate come dimnostra i percorso storico di enancipazione che inizia già nella rivoluzione francese e che ha visto sempre gli uomini cedere pezzi e consegnare diritti oggi addirittura superiori ai propri (basta pensare che la recente convenzione di Instambul sostiene che l'omicidio di un uomo è meno grave del contrario, dunque sancisce una differenza di dirtto inconstituzionale (ed è da 200 anni che non si vedeva), ma anche della dignità e del valore della vita umana, è diciamo razzista nel senso letterale della parola).
Il matriarcato è stato studiato, in maniera un po' fantasiosa (sui reperti e con la mitologia) dalla Morgan e da Bachofen, ma più nel dettaglio e sul campo dall'antropoligia moderna (da donne ricercatrici vorrei evidenziare), e ci sono attualmente 5 civiltà matriarcali, a dire il vero contaminate dal moderno, ma che danno spunti interessanbti sulle dinamiche.
Nel matriarcato (indiani di america per esempio) l'uomo non ha moglie, e non è padre, o per meglio dire è padre, fratello di tutti i bambini, e propri per evitare che si instauiri il concetto di proprietà e di paternità (completamente abolito, così come armi e guerra), le donne fanno l'amore con tutti gli uomini della tenda, del prioprio settore, tutti.
Ora non so se capite quando si critica la società patriarcale che oggi le donne che divorziano, prendono alimenti, prendono possesso di casa non di loro propietà, non fanno altro che godere di quella società patriarcale che contestano, è una cosa ridicola intelletualmente.
Il matriarcato è ben altro, vuol dire rinunicare ad essere protetta dal sistema sociale individualmente ed egoisticamente in virtà del ruo ruolo di madre con un padre specifico, questo immediatamente libera il sesso in senso completamente diverso da quanto avviene nella società patrircale o nel falso matriarcato di oggi.
Ancora oggi il sesso non ha una valenza di equilibrio sociale e armonia (poichè se tutti fanno l'amore, nessuno invidia ad altri questo amore, non c'è nessuna guarra, nessuna competizione per una donna), non è universalizzato, ma è ancora ancorato alla mercificazione e alla proprietà dell'uomo sulla donna, oggi direi sostanzialmente invertita.
In pratica, nel patriarcato, (per certi versi, perchè c'è anche contaminazione del romanticisimo, dei valori cavallereschi medioevali), tu hai che l'uomo prende donna e moglie, questa, in cambio di essere protetta, tenuta lontana dalla guerra, dalla fatica del lavoro nei campi e in miniera, da il bene sesso e il bene figli, mercificazione, scambio di beni.
E' un contratto a tutti gli effetti.
Tanto che cercando nel codice civile la parola matrimonio è descritto proprio come un contratto.
Ora voi vedete subito che la logica imporrebbe di liberarsi di ben altro nella società patriarcale rispetto a quanto si è fatto, ma fa comodo, e questo è il conflitto insanabile che allontenerà le donne e gli uomini, sempre meno diposti ad avere rapporti stabili, da parte della donna di mantenere il piede in due staffe e non assumersi realmente le responsabilità delle sue scelte in senso matriarcale .
La donna non sta fecendo altro che lamentarsi di questa società maschile, senza portare alcun valore diverso, facendo una sorta di scimmiottamento mal riuscito delle caratteristiche maschili (mal riuscito perchè nell'uomo sono naturali e quindi vengono meglio), e che l'ha resa emancipata (cosa che è avvenuta solo in occidente, proorio l'unica società che si contesta), ma che continua ugualmente a privilegiarla e a tutelarla in varia maniera come se fosse soggetto debole, un panda, una inetta, laddove, come ho specificato e spero dimostrato, è la vita dell'uomo che non vale nulla ed è sacrificabile e meriterebbe oggi un certo riguardo pena l'estinzione o lameno una riflessione e una voce fuori dal coro (basta dire che la povertà incide più sull'uomo, i suicidi sono 5 volte superiori, in galera il 97% della popolazione è maschile, etc...)
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07-12-2013, 17:02
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#16
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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È una 'pressione sociale', sembra che sia obbligatorio avere almeno una prima fidanzata, il prima possibile (tant'è che spesso aumentando l'età si arriva a provarci con tutte..). È un problema che per un pò mi sono posto anch'io ma poi ho iniziato a fregarmene di avere per forza la ragazza, e qualche mese dopo la prima relazione è arrivata, proprio inaspettatamente..
Ora che sono single da ormai tanti mesi, non mi pongo ogni giorno il problema..certo, sarebbe bello poter condividere la propria vita con qualcuno, sentirsi amati e poter fare sesso, peró non la vedo come una questione vitale...
Se devo stare con qualcuna poi, mi deve piacere, la devo amare, e non accettare la prima 'offerta', tant'è che ogni tanto mi capita di dover dire di no a ragazze che mi 'vengono dietro', proprio perché non mi piacciono... Ho molti conoscenti che invece stanno con ragazze che non amano, solo per comodità, e acquistare 'popolarità'...fare così secondo me è proprio pessimo..
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Ultima modifica di Loner; 07-12-2013 a 17:05.
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07-12-2013, 17:12
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 553
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
a me sinceramente non pesa nemmeno un pò, sarà che non avendo amici non devo rendere conto a nessuno
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Esattamente.
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07-12-2013, 17:22
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,563
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A diciott'anni, ma nemmeno a 20, non avvertivo affatto questa pressione.
Però gli anni passano e le uniche esperienze amorose che mi rimangono sono un paio storielle superficialissime durate nemmeno un mese.
E ora, a 26 anni, vedo tutti i miei coetanei felicemente accoppiati da anni, che vanno a convivere, si sposano, etc.
Il mio cruccio non è tanto il passato, non mi interessa molto il non aver avuto esperienze come gli altri. Ciò che mi tormenta è il presente e il futuro; il non avere, nè ora nè in prospettiva, una persona con cui condividere dei bei momenti di vita e con cui costruire una famiglia.
Ah, ovviamente, i pareri altrui e la pressione sociale rappresentano proprio l'ultimo dei miei problemi, anche se ovviamente alimentano il tutto. Ma il cruccio è in primis con me stesso.
Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
......
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Fortunatamente abbiamo un cervello sufficientemente sviluppato e in grado di addomesticare gli istinti, distinguandoci dalle bestie.
Certo ci son persone in cui l'istinto è ancora molto forte, ma son grato a madre natura di avermi fatto molto più razionale che istintivo. Forse questo non mi rende utile alla propagazione della specie e probabilmente mi sta dando uno svantaggio competitivo, ma tutto sommato non vorrei mai essere il classico ragazzo allupato che pensa solo a quello.
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Ultima modifica di Boston; 07-12-2013 a 17:43.
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07-12-2013, 17:35
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#19
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Intermedio
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 155
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
18 anni? maronna ero sicuro che ne avessi di più.
Uomo è donna sono molto diversi, adesso va di moda dire che sono uguali (diciamo pure che è obbligatorio dirlo), la gente non sa da dove arriva certa cultura, quale sia il percorso storico.
Sono associazioni internazionali (femministe) che si riuniscono e stabiliscono delle cose, e poi con i finaziamenti che il sistema finanziario (e ci si dovrebbe chiedere perchè) elargisce, si impongono nel tempo e sono recepite sia in termini di legge e fanno giurisprudenza, sia come costume.
Quella che ha sancito che non esiste più un "genere" e si è maschi o femmine solamente per acquisizione culturale è del 1995, conferenza di Pechino.
Vorrei sottolineare che non è la scienza che lo ha stabilito, casomai la scienza arriva dopo a confermare con ricerche mirate e ben finanziate, ma associazioni private che hanno un grossissimo potere di spostare l'ago delle bilancia nel mondo culturale e legislativo.
La donna e l'uomo sono profondamente diversi, complementari, anche interscambiabili, ma in ogni caso diversi.
Basta ragionare per capirlo.
In particolare, per quanto riguarda il sesso e le relazioni, mai l'uomo, per quanto possano dire il contrario con invenzioni lessicali come l'andropausa (che è un ossimoro), avrà l'incessante battito della scadenza biologica sul groppone, avrà relazioni psicologiche tra l'atto e la maternità, avrà mai alcun istinto materno naturale, avrà timore, pensieri che ricollegano l'atto sessuale a forme di aggressione e violenza subita e condizioni di passività.
Tutti questi esempi, rendono la sessualità della donna e il suo rapporto con essa, molto diverso da quanto fa l'uomo.
Quando si diceva in piscologia che la donna è passiva, la cosa gridava vendetta, tanto che hanno letteralmente bruciato questi libri degli anni pre 68, ma si fa una gran confusione, significa che la donna accoglie qualcosa di estraneo in se stessa, mente l'uomo introduce, non accoglie nulla, non è violato alcuno spazio, è del tutto evidente che sono situazioni oggettive e psicologiche completamente diverse, direi opposte.
L'instino maschile naturale è inoltre foriero di una tendenza (limitata dai costumi sociali) ad un accoppiamento casuale e indiscriminato di molte femmine, laddove la donna, sempre per l'istinto materno è tendenzialmente selettiva, e anche di questa normale evidenza logica, se ne è fatta una questione ideologica.
In conclusione è del tutto comprensibile che la donna abbia queste tue esigenze di aspettare il momento giusto, etc...
Così come è comprensibile che l'uomo senta un forte istinto di accoppiarsi con la prima che capita.
Non è cultura questa, è istinto.
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Ti faccio i complimenti per questo post: finalmente qualcuno che definisce con franchezza e competenza un argomento, la sessualità, sul quale ormai si parla più che altro a vanvera, tanto che al giorno d'oggi oltre a doverci sentir ripetere il mantra che "uomini e donne sono uguali" (affermazione priva di ogni minimo buon senso), ci viene fatto anche il lavaggio del cervello da personaggi che cercano di convincerci che parafilie e feticismi vari, un tempo considerate malattie, siano "normali tendenze" della "multiforme" e "variegata" sessualità umana. Come se il normale rapporto e attrazione tra uomo e donna, si dovesse porre sullo stesso piano con altri... fino ad arrivare a negare addirittura la natura stessa e a voler sostituire, in nome di un'uguaglianza puramente ideologica, la dicitura "padre/madre" con quella "genitore1/genitore2/genitore3. Come se davvero la differenza biologica e ovvia tra maschio e femmina fosse soltanto una questione di... scelta personale.
Cmq tornando al discorso di apertura ti rispondo come la penso. Io sono uno di quelli che si preoccupano seriamente del fatto di non aver mai avuto una ragazza a 19 anni (che non sono molti, ma neanche pochi). Tengo a precisare che non si tratta di un semplice "complesso" derivante dal confronto con i modelli imposti dalla società, che vorrebbero che a 15 tutti avessero dato il primo bacio e a 16 fatto il primo sesso, ma si tratta di una preoccupazione legittima dettata da una riflessione: quante ragazze a vent'anni si aspetterebbero di dover ancora aver a che fare con ragazzi verginelli, illibati e imbranati come dei dodicenni alle prime armi? Ma soprattutto, un ragazzo di vent'anni, fisicamente nella media (cioè non bello da strappare gli occhi alle ragazze) o addirittura bruttino, privo di qualsivoglia esperienza, potrà mai competere alla pari per la conquista di una ragazza con dei suoi coetanei con molta più esperienza e abilità nell'arte della seduzione?
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07-12-2013, 17:55
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Ho fatto forse un excursus storico e antropologico non attinente.
Per quanto riguarda la mia percezione a livello di sensibilità, non c'è alcun motivo particolare di fare sesso, se per un qualsiasi motivo non arriva o non lo si desidera.
Non è un obbligo e non dovrebbe dare un senso di disagio così profondo da rendere la persona fragile o insicura di sè.
Il sesso si può fare anche per puro piacere, ma una relazione con una persona deve essere quella giusta o non ti lascia secondo me niente di particolamente interessante.
Direi anche io che la fretta e l'esigenza è più che altro figlia di aspettative personali e condizionamenti, non vedo niente di male se la si vede diversamente e invece di accontentarsi si resta soli (e chi ha equilibrio da solo sta bene, ammesso che si consideri solo mai), si attende la persona giusta.
La vera questione è se si è sinceri con se stessi o meno.
Veramente non ci si accontenterebbe?
Non si vogliono fare esperienze?
Mettere un po' di carne nel brodo?
Sono reali i nostri pensieri in merito, o giustificazioni perchè non riusciamo a superare la fase dell'approcio o le delusioni?
Ora io questa tendenza (che è tipica delle psicologia) di generalizzare le situazioni non la sopporto: prendi il comportamento, prendi lo schema, prendi la diagnosi.
Personalmente conosco almeno due donne che lo hanno fatto la prima volta a 25/26 anni e hanno una sessualità del tutto normale (me le sono fatte ), a dire il vero hanno aspettato la persona giusta, ma quando lo hanno fatto non era ugualmente la persona giusta, c'è un po' di ironia in questo, ma in ogni caso, il motivo in loro era sinceramente filosofico e morale e niente affatto un nascondiglio di pensieri per non vedersi.
Tanto di cappello, per come la vedo io.
Però direi che le relazioni e anche le esperienze sessuali hanno, perfino quando negative o non del tutto positive un valore di prova, verifica sul campo.
Se uno non prova di cosa parla quanto vaneggia? è questo il problema.
E' quando una persona ha provato che posso capire di più le sue considerazioni, anche se fossero di insoddisfazione, voglio dire è un punto di partenza per capire come si è fatti, cosa ci piace, cosa non ci piace.
Un'altra cosa è capire la persona adatta a noi.
E come fai se non provi?
Perchè la gente immagina cose strane e invece magari non si trova suo agio come crede.
L'amore è compoletamente sbilanciato ed è diverso essere dalla parte di chi ama di più e di chi è amato, questa è già intanto una prima condizione di sbilanciamento e di eventuale conformità o meno con le caratteristiche (e un fobico secondo me è più adatto ad essere amato).
Quando sento dire che nelle coppie si deve essere uguali, ma di cosa parlano? (e qui non c'entra maschio/femmina, è l'amore che è non razionale)
Non si è mai uguali, uno ama e uno è amato principalmente, e si sivluppano le relative dinamiche, c'è interscambio, c'è modo e modo di gestire queste due situazioni abbissali l'una dall'altra, mai esiste che ci si ami entrambi alla stessa maniera, che si soffra entrambi alla stessa maniera, che si sia felici entrambi alla stessa maniera, è una favoletta.
"Quest'orrore della solitudine, questo bisogno di dimenticare il proprio io nella carne esteriore, l'uomo lo chiama nobilmente bisogno d'amare."
Charles Baudelaire
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Ultima modifica di ANTIMATERIA; 07-12-2013 a 17:59.
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