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Vecchio 06-04-2015, 13:31   #1
Principiante
L'avatar di Sappy
 

(Sono quasi certa che ci fosse un topic a riguardo, ma non riesco a trovarlo, in caso segnalatemelo.Grazie mille.)

Mi sono resa conto che negli ultimi anni della mia vita sono riuscita a relazionarmi solo ed unicamente con persone del sesso opposto.
E non parlo solo di uomini, lavoro nel mondo dell’infanzia e mi viene molto più semplice entrare in contatto e costruire un rapporto con i bambini piuttosto che con le bambine.
La cosa mi sembra assurda,anche perché un tempo avevo molte amiche.
Ora,onestamente,il mondo femminile mi sembra una pianeta lontanissimo da me,non tanto perché io voglia scacciarlo, anzi. Ma ho sempre l’impressione (che poi si trasforma in tragica realtà...) di essere “sopportata”(in modi quantomeno ambigui) più che supportata e accettata dalle mie “compari di organo sessuale”.
Succede anche a voi ragazze?
Quali pensate siano i motivi scatenanti di tale difficoltà nel costruire rapporti con gente del vostro stesso sesso?


Ps: no, non sono lesbica.
Vecchio 06-04-2015, 13:39   #2
Avanzato
L'avatar di Ippo
 

Sì, anche io ho non ho amiche femmine. Tendenzialmente tendo a conoscere più facilmente (si fa per dire! Non che per me sia una passeggiata in ogni caso) persone di sesso maschile anche se non sempre interessata allo sviluppo amoroso. Non so il motivo.
Forse perchè pur avendo qualche interesse molto femminile (da donna d'altri tempi!) sono stata cresciuta dal babbo come un maschiaccio.
Vecchio 06-04-2015, 13:45   #3
Esperto
L'avatar di Noriko
 

La maggior parte (due o tre) delle mie amicizie (meglio conoscenze) sono femminili, quelle maschili di me si stancano subito non ti so dire il perchè ... peccato però.
Vecchio 06-04-2015, 13:53   #4
Esperto
L'avatar di luky
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
La maggior parte (due o tre) delle mie amicizie (meglio conoscenze) sono femminili, quelle maschili di me si stancano subito non ti so dire il perchè ... peccato però.
Idem
Vecchio 06-04-2015, 13:56   #5
Banned
 

secondo me l'amicizia con persone dello stesso sesso è difficile perchè potrebbe esserci competizione
Vecchio 06-04-2015, 14:54   #6
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

E' molto interessante questa domanda.

Non sono però la persona adatta a darti gli spunti di riflessione che cerchi. Sono un uomo e devo dire che ho il "problema" opposto, cioè non ho mai avuto problemi a fare amicizia con uomini, ho diversi amici, conosco le regole e le prassi dell'amicizia "virile" (recentemente ho avuto uno scambio di mail con un amico che sarebbe da incorniciare come esempio di cosa vuol dire la parola amicizia). Quando entro in un gruppo ci metto relativamente poco per trovare qualcuno con cui ho sintonia.
Invece con le donne ho più difficoltà, sia all'inizio della conoscenza a causa della timidezza, sia dopo quando non riesco ad entrare in sintonia con loro. Però per fortuna ho due amiche femmine e questo mi sta aiutando molto a relazionarmi con l'altro sesso e a migliorare complessivamente la mia persona.
Quindi insomma la mia è la dinamica classica del timido, il timore del sesso opposto.

Può darsi, ma qui vado per supposizioni, che la difficoltà con gli esponenti del proprio sesso sia collegata, come han già detto altri, alla paura della competizione. Forse si vede in ogni proprio "collega" un test per la propria autostima ("lui/lei vale più di me"), finendo per confrontarci mentalmente con loro e uscendone con le ossa rotte perché sotto sotto siamo convinti di valere poco.

Può ovviamente darsi che le spiegazioni siano altre, a maggior ragione se si tratta di donne. Lì può esserci anche la paura del commento negativo, della donna "velenosa". Tra uomini questo secondo me è meno presente, gli uomini tendono più a fare branco, piuttosto che criticarsi l'uno con l'altro, ma è chiaro che non posso e non voglio fare indebite generalizzazioni!
Vecchio 06-04-2015, 15:00   #7
Esperto
 

Sempre avuto il problema opposto
Vecchio 06-04-2015, 15:05   #8
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Sappy Visualizza il messaggio
(Sono quasi certa che ci fosse un topic a riguardo, ma non riesco a trovarlo, in caso segnalatemelo.Grazie mille.)

Mi sono resa conto che negli ultimi anni della mia vita sono riuscita a relazionarmi solo ed unicamente con persone del sesso opposto.
E non parlo solo di uomini, lavoro nel mondo dell’infanzia e mi viene molto più semplice entrare in contatto e costruire un rapporto con i bambini piuttosto che con le bambine.
La cosa mi sembra assurda,anche perché un tempo avevo molte amiche.
Ora,onestamente,il mondo femminile mi sembra una pianeta lontanissimo da me,non tanto perché io voglia scacciarlo, anzi. Ma ho sempre l’impressione (che poi si trasforma in tragica realtà...) di essere “sopportata”(in modi quantomeno ambigui) più che supportata e accettata dalle mie “compari di organo sessuale”.
Succede anche a voi ragazze?
Quali pensate siano i motivi scatenanti di tale difficoltà nel costruire rapporti con gente del vostro stesso sesso?


Ps: no, non sono lesbica.
Io ho il problema opposto
Anche a me viene più facile interagire con i bambini perché loro non hanno pregiudizi e fanno tutto con molta spontaneità, il "mondo dei grandi" é una gran bella fregatura
Le amiche alla fine le ho, poche ma buone, ma fare amicizia ora con qualcuno mi verrebbe difficile dopo tutte le fregature che ho avuto.
Vecchio 06-04-2015, 15:15   #9
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Credo che avere delle amicizie femminili non significa parlare sempre di trucchi e borse.
Ringraziamenti da
Drifter (06-04-2015), rosadiserra (06-04-2015)
Vecchio 06-04-2015, 15:17   #10
Banned
 

Quote:
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Credo che avere delle amicizie femminili non significa parlare sempre di trucchi e borse.
quoto
Vecchio 06-04-2015, 15:32   #11
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Non ci troverei niente di male parlare di uomini, ma in genere superata l'adolescenza gli argomenti diventano un po' più complessi e poi non credo che parlare ad esempio di politica, sia solo di competenza maschile.
Vecchio 06-04-2015, 15:33   #12
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Noriko Visualizza il messaggio
Non ci troverei niente di male parlare di uomini, ma in genere superata l'adolescenza gli argomenti diventano un po' più complessi e poi non credo che parlare ad esempio di politica, sia solo di competenza maschile.
Giusto! Anzi mi sa proprio che la persona con cui ho parlato più di politica negli ultimi anni è proprio una ragazza
Vecchio 06-04-2015, 15:41   #13
Principiante
L'avatar di Sappy
 

@She penso che la vita ed i rapporti non si basano sugli argomenti da trattare.
Posso parlare per 5 ore del nulla con una persona con cui vado d’accordo, ma devo trovare un modo per entrarci in contatto. Farlo uscire dalla diffidenza e dai possibili preconcetti che ha su di me.(O anche, tentare di non essere così terrorizzata dal prossimo da rovinare sempre tutto)

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
E' molto interessante questa domanda.

Non sono però la persona adatta a darti gli spunti di riflessione che cerchi. Sono un uomo e devo dire che ho il "problema" opposto, cioè non ho mai avuto problemi a fare amicizia con uomini, ho diversi amici, conosco le regole e le prassi dell'amicizia "virile" (recentemente ho avuto uno scambio di mail con un amico che sarebbe da incorniciare come esempio di cosa vuol dire la parola amicizia). Quando entro in un gruppo ci metto relativamente poco per trovare qualcuno con cui ho sintonia.
Invece con le donne ho più difficoltà, sia all'inizio della conoscenza a causa della timidezza, sia dopo quando non riesco ad entrare in sintonia con loro. Però per fortuna ho due amiche femmine e questo mi sta aiutando molto a relazionarmi con l'altro sesso e a migliorare complessivamente la mia persona.
Quindi insomma la mia è la dinamica classica del timido, il timore del sesso opposto.

Può darsi, ma qui vado per supposizioni, che la difficoltà con gli esponenti del proprio sesso sia collegata, come han già detto altri, alla paura della competizione. Forse si vede in ogni proprio "collega" un test per la propria autostima ("lui/lei vale più di me"), finendo per confrontarci mentalmente con loro e uscendone con le ossa rotte perché sotto sotto siamo convinti di valere poco.

Può ovviamente darsi che le spiegazioni siano altre, a maggior ragione se si tratta di donne. Lì può esserci anche la paura del commento negativo, della donna "velenosa". Tra uomini questo secondo me è meno presente, gli uomini tendono più a fare branco, piuttosto che criticarsi l'uno con l'altro, ma è chiaro che non posso e non voglio fare indebite generalizzazioni!
La competitività sta un po’ da per tutto e nel mio caso, è un gioco a perdere,considerando che ho l’autostima di una formica (Anzi no,credo anche una formica riuscirebbe a battermi in tale campo).
Quindi te dici che la mia più o meno inconscia paura del confronto mi porta ad essere rifiutata?
O per meglio dire, la mia sensazione di rifiuto –probabilmente correlata alla mancanza di affettività materna e frequentazioni errate- come al solito si trasforma in rifiuto effettivo e reale?
Ma com’è possibile una cosa del genere?!Da cosa viene attivata a livello comportamentale tale apocalisse socio-emotiva?

Ps : sì probabilmente vado molto più d’accordo con gli uomini perché se ne fregano di certe dinamiche, soprattutto di quelle legate al potere.
E per assurdo, sono sempre molto disposti all’aiuto e all’ascolto. Anche se ho sempre pensato che questa cosa fosse un po’ legata all’attrazione fisica o mentale che hanno nei miei confronti = NO BUONO = SE SOLO CHI MI SI VUOLE FARE MI CAGA, SIGNIFICA CHE SOTTO SOTTO,SONO UNA PERSONA ORRIBILE.
Vecchio 06-04-2015, 15:44   #14
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

nella mia esperienza e in quello che noto in giro in generale i maschi son più semplici, facili, alla mano, meno paranoici, meno sclerotrici, meno giudicanti e si fan meno influenzare dal pensiero altrui....

le ragazze cosi son una minoranza. per questo in genere io tendo a preferire i maschi salvo appunto eccezzioni di ragazze "maschili"

la maggior parte delle ragazze con cui mi son trovato bene guarda caso "mal sopportava" la categoria "donne"
Vecchio 06-04-2015, 15:50   #15
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Secondo me forse, i rapporti di amicizia vanno al di là del genere, diverso è quando stabilisci relazioni amorose.
Vecchio 06-04-2015, 16:03   #16
Principiante
L'avatar di Sappy
 

Sì questo è sicuro, in ogni caso io non stabilisco relazioni amorose con i maschi.
Figuriamoci, sono super evitante e appena uno si mostra interessato scompaio.
Di base credo che il “piacersi” il volersi bene ed il sentirsi compatibili, sia una questione basilare per l’amicizia, sia che sia femmina-femmina che maschio-femmina etc.
Ma appunto, non colgo il perché, le femmine, tendano a mettere tutti questi muri. Ad essere così chiuse nei confronti del “nuovo” elemento soprattutto se femminile.E aggiungerei un soprattutto se è SOLO.
Ho notato che se ad entrare a far parte di un gruppo pre-formato sono più di una ragazza contemporaneamente, i soggetti vengono minormente " martirizzati" ed accettati con più facilità.
Vecchio 06-04-2015, 16:08   #17
Intermedio
 

Ho amiche femmine, ma sono amicizie che mi sono costruita da ragazzina... ora faccio meno fatica a superare la mia timidezza con gli uomini semplicemente perché sono stata bullizzata solo ed esclusivamente da ragazze... però, con una persona con cui condivido degli interessi, me ne frego del sesso, la passione è più forte della timidezza
Vecchio 06-04-2015, 16:22   #18
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Sappy Visualizza il messaggio
Ma appunto, non colgo il perché, le femmine, tendano a mettere tutti questi muri. Ad essere così chiuse nei confronti del “nuovo” elemento soprattutto se femminile.

Dipende sai, in un gruppo anche se misto ci sono queste difficoltà, la persona che si inserisce per la prima volta, porta delle novità e forse anche falsi timori come la paura che possa ribaltare regole accettate dal gruppo, oppure è lei stessa che si autoemargina.
Vecchio 06-04-2015, 16:26   #19
Principiante
L'avatar di Sappy
 

Sì sì io parlavo di gruppi misti.
E aggiungo anche che CHI t'introduce è basilare.
Se vieni introdotta da una donna, le altre saranno tranquille con te.
Se vieni introdotta da un uomo -come sempre mi capita- il trattamento all'acido muriatico da parte delle altre, è assicurato. O almeno lo è per chi è timida e insicura...
Vecchio 06-04-2015, 16:37   #20
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Quote:
Originariamente inviata da Sappy Visualizza il messaggio
La competitività sta un po’ da per tutto e nel mio caso, è un gioco a perdere,considerando che ho l’autostima di una formica (Anzi no,credo anche una formica riuscirebbe a battermi in tale campo).
Quindi te dici che la mia più o meno inconscia paura del confronto mi porta ad essere rifiutata?
O per meglio dire, la mia sensazione di rifiuto –probabilmente correlata alla mancanza di affettività materna e frequentazioni errate- come al solito si trasforma in rifiuto effettivo e reale?
Ma com’è possibile una cosa del genere?!Da cosa viene attivata a livello comportamentale tale apocalisse socio-emotiva?
Anche io ho un'autostima molto bassa, credo proprio che la famosa formica se la passi molto meglio.
Anche nel mio caso la manifestazione più acuta si ha nel rapporto con le donne mie coetanee, che però per me sono l'altro sesso .
Ti dico come funziona per me: la mia difficoltà con le ragazze è che in loro proietto al massimo l'idea di "persona giudicante". Se con i maschi (purché miei coetanei) riesco ad allentare la mia paura del giudizio altrui, con le ragazze non ci riesco mai. Le vedo come dei giudici spietati del mio comportamento e della mia persona.
Però attenzione, io non sto dicendo che le donne sono davvero così. Questo è solo il modo in cui la mia mente si pone di fronte a loro. Insomma la causa delle mie difficoltà non è il comportamento delle donne nei miei confronti (non ho vissuto chissà quali esperienze negative), è l'immagine di loro che io inconsciamente mi sono fatto e che devo superare.

Riallacciandomi quindi a quello che dici, io credo che spesso noi creiamo delle realtà che si autoavverano, Mi sembra quindi che la tua sia una spiegazione plausibile. Non posso sapere quale sia la tua più profonda paura, se quella del confronto, quella di sentirti inadeguata, o altro, però sta di fatto che spesso noi ci comportiamo "come se" le nostre paure fossero dei dati reali e comprovati. In questo modo trasformiamo le nostre paure, da quello che sono cioè pensieri, supposizioni, in realtà.
Quindi alla lunga eviteremo una certa categoria di persone, e quando ci porremo di fronte a loro lo faremo con sospetto o con paura, e gioco forza trasmetteremo questa nostra incertezza a chi ci parla, che si sentirà a sua volta paradossalmente rifiutato da noi.

Io non so dire ovviamente se tu hai avuto nella tua vita delle esperienze negative con alcune donne, però spesso capita che da poche esperienze traumatiche noi facciamo nascere delle generalizzazioni negative, dalle quali nasce il circolo vizioso che ho appena descritto.
Nel mio caso addirittura di esperienze negative con le donne non ce ne sono state. Sì un rifiuto amoroso, ma uno... cose da poco. Nel mio caso è tutto un castello in aria che mi sono fatto.


Quote:
Ps : sì probabilmente vado molto più d’accordo con gli uomini perché se ne fregano di certe dinamiche, soprattutto di quelle legate al potere.
E per assurdo, sono sempre molto disposti all’aiuto e all’ascolto. Anche se ho sempre pensato che questa cosa fosse un po’ legata all’attrazione fisica o mentale che hanno nei miei confronti = NO BUONO = SE SOLO CHI MI SI VUOLE FARE MI CAGA, SIGNIFICA CHE SOTTO SOTTO,SONO UNA PERSONA ORRIBILE.
Guarda, è chiaro che sembrano frasi fatte, però io da uomo non pongo l'attrazione fisica come requisito per entrare in amicizia con una ragazza. Cioè io penso che i maschi ci provino sentimentalmente con chi gli piace, ma non hanno particolari problemi a fare amicizia con donne che non li attraggono. Quindi se può rassicurarti, almeno nel mio caso, io non tratto bene solo le ragazze che mi piacciono
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