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21-12-2020, 12:48
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#81
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ci si può anche lamentare di essere costretti in un ruolo che non si sente come proprio, e questo non è affatto un controsenso.
E comunque nel 2020 si potrebbe anche sperare di ricevere qualche approccio*, o davvero siamo ancora al medioevo da questo (e altri) punti di vista?
*cosa che comunque è possibile ed avviene, anche se con frequenza incomparabile a quella del caso a sessi invertiti
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A maggior ragione se ci si crede poco attraenti è d'obbligo prendere l'iniziativa, o almeno provarci.
Anche i belli nella gran parte dei casi devono fare la prima mossa, figuriamoci chi non lo è.
Quello che fa più male in realtà è la paura di avere la conferma del proprio non essere attraenti, e non il rifiuto in se.
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21-12-2020, 13:03
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#82
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
A maggior ragione se ci si crede poco attraenti è d'obbligo prendere l'iniziativa, o almeno provarci.
Anche i belli nella gran parte dei casi devono fare la prima mossa, figuriamoci chi non lo è.
Quello che fa più male in realtà è la paura di avere la conferma del proprio non essere attraenti, e non il rifiuto in se.
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L'ultima affermazione è plausibile.
Quanto al resto, ho proprio un rigetto a leggere parole come "colpa" prima e "obbligo"* adesso, sorry. Nessuno/a dovrebbe essere colpevolizzato o sentirsi obbligato a fare qualcosa che non gli/le è congeniale o che lo/la fa stare male.
*e ribadisco: soprattutto quando si tratta di un "obbligo" tutt'altro che unisex.
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21-12-2020, 13:10
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#83
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Non ho parlato di obblighi, ma di lamentele da parte di chi è artefice del proprio fallimento e si arrabbia per questo.
Se a uno/a non frega niente di accoppiarsi è una scelta libera e legittima, se uno/a lo vuole ma non fa niente per arrivarci la critica è altrettanto legittima.
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Ultima modifica di Black_Hole_Sun; 21-12-2020 a 13:12.
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21-12-2020, 13:16
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#84
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Non ho parlato di obblighi, ma di lamentele da parte di chi è artefice del proprio fallimento e si arrabbia per questo.
Se a uno/a non frega niente di accoppiarsi è una scelta libera e legittima, se uno/a lo vuole ma non fa niente per arrivarci la critica è altrettanto legittima.
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Veramente hai parlato eccome di obblighi, basta leggere il post: hai detto che se uno pensa di essere poco attraente è obbligato a privarci. Per me invece è un concetto che non sta in piedi, anzi casomai è il contrario.
"Fa niente per arrivarci" è un concetto enormemente discutibile da qui al 2021, sia in termini delle possibilità del singolo sia in termini di quello che la società si aspetta da lui (e magari non da altri). Una donna che non trovasse partner perché tutti vogliono la donna casa e chiesa e se ne lamentasse, sarebbe colpevole perché sarebbe lei a non adeguarsi al ruolo? Per me l'uomo obbligato a provarci è come la donna obbligata a fare la casalinga, sono ruoli di genere che non tengono conto della personalità e dei disagi dell'individuo.
E' un po' come dire che i poveri e i senzatetto lo sono sempre per colpa loro e sono "artefici del proprio fallimento", se non fanno "niente" per non essere poveri (dipende da cosa s'intende per "niente" e quale sia il rapporto tra iniziativa personale veramente libera e vincoli non scelti che ti forzano al disagio in maniera diretta o indiretta).
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Ultima modifica di Winston_Smith; 21-12-2020 a 16:15.
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21-12-2020, 13:35
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#85
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Ma è anche un controsenso lamentarsi del proprio insuccesso laddove non ci si è mai cimentati.
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Ma se non piaci mica hai bisogno di un sondaggio per accorgertene. Idem per chi piace. Tu ti riferisci ad una proposta esplicita, ma se parti da una situazione di invisibilità o di ribrezzo, hai ben poco da chiedere.
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21-12-2020, 14:31
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#86
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 536
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Non ho parlato di obblighi, ma di lamentele da parte di chi è artefice del proprio fallimento e si arrabbia per questo.
Se a uno/a non frega niente di accoppiarsi è una scelta libera e legittima, se uno/a lo vuole ma non fa niente per arrivarci la critica è altrettanto legittima.
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Da un certo punto di vista posso concordare, perchè io solo due volte ho avuto il coraggio di farmi avanti, e solo dopo un periodo di diversi mesi di conoscenza (e ho scontato quella titubanza). Quindi posso ritenermi parte della colpa della mia situazione, ed infatti questo mi tormenta, ma ho iniziato a lavorarci sopra durante la terapia.
Dall'altra parte però concordo col fatto che nel 2020, in cui almeno nelle generazioni più giovani il ruolo di genere dovrebbe essere meno rigido, anche le donne potrebbero fare un po' il loro.
Ma, e qui mi attirerò gli strali di tutte le utenti, concordo con un conoscente che ha avuto diverse esperienze nel dire che, sebbene non neghi che all'estero abbiano gli stessi problemi, li le donne sembrano più intraprendenti.
Tanto per fare un esempio, a me è successo di essere abbordato in aula studio in università. Era una ragazza indiana, molto carina, e ha iniziato lei a salutarmi quando entravo e poi, dopo qualche settimana, con la scusa di un problema che non riusciva a risolvere si è fatta avanti. (lasciamo stare che per timidezza me la sono fatta scappare )
Ecco, in tutti gli anni lei è stata l'unica che si sia esposta in maniera esplicita.
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21-12-2020, 16:06
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#87
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,854
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Ma è anche un controsenso lamentarsi del proprio insuccesso laddove non ci si è mai cimentati.
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beh però solitamente il non averci mai provato sul serio è stata la conseguenza di non aver mai notato interesse dall'altra parte quindi secondo me questo discorso della mancanza d'iniziativa va un pò ridimensionato...
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21-12-2020, 20:37
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#88
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ci si può anche lamentare di essere costretti in un ruolo che non si sente come proprio, e questo non è affatto un controsenso.
E comunque nel 2020 si potrebbe anche sperare di ricevere qualche approccio*, o davvero siamo ancora al medioevo da questo (e altri) punti di vista?
A me preme più che altro che si eviti il più possibile di colpevolizzare le persone perché non si adeguano a dei ruoli prestabiliti sulle loro teste.
*cosa che comunque è possibile ed avviene, anche se con frequenza incomparabile a quella del caso a sessi invertiti
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Io personalmente non mi sento di incolpare più di tanto chi non ci prova. Anzi, voglio essere ancora più sincero: chi non ci ha provato mai secondo me una parte di "colpa" la ha.. perché tutti possiamo essere d'accordo che c'è un grosso squilibrio di genere, ma purtroppo le regole del gioco, ad oggi ed in questo paese sono queste, e non le decidiamo noi.
Puoi non mi sento di incolpare più di tanto la gente perché c'è sempre da valutare il fattore timidezza/fobia ed inoltre i più arguti lo capiscono che gli uomini attraenti sono ricercati dalle donne, e se nessuna mai ti ha cercato.. può essere un insieme di casualità ma può essere anche che è perché uno non piace un granchè, ed a quel punto diventa anche superfluo provarci.
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22-12-2020, 13:50
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#89
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Banned
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Negaverso
Messaggi: 6,184
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Quote:
Originariamente inviata da Abe's Oddysee
Si vabbè quante se ne salvano? 1 su 1000? Non abbastanza da soddisfare la domanda, ergo secondo me la redpill é da prendere in toto.
É inutile farsi il cul* in 4 parti per trovare una donna sana tra la massa. Anche perché per quanto sana possa essere, avrà sempre un mercato superiore al tuo e per forza di cose tenderà ad applicare incosciamente gli stessi parametri delle altre...
É una battaglia persa questa é la soluzione a cui son giunto. É comunque un discorso che non riguarda solo noi sociofobici, ma é una consapevolezza che dovrebbe riguardare tutti.
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Quote:
Ban di 14 giorni per Abe's Oddysee per offese verso le donne e contenuti redpill contro il regolamento, recidivo.
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Quote:
Avviso: Per Warlordmaniac, uso improprio del pulsante ringrazia.
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---moderazione---
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22-01-2021, 14:45
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#90
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 710
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Quote:
Originariamente inviata da hermit94
Ogni volta che qualcuno e spone il problema che riguarda maschi con problemi di solitudine sentimentale si viene attaccati o banalizzati senza motivo, ogni santa volta, magari la persona in questione è sola o per problemi estetici o caratteriali e psicologici, quindi gia soffre, e in posti in cui si offre aiuto per qualsiasi problema psicologico se esponi questo argomento seriamente senza fare discorsi sessisti misogini redpillati ecc ecc vieni trattato male, praticamente ti dicono che sei uno sfigato che alle donne non piacciono quelli timidi sensibili introversi e quindi sottintendono che meriti di essere solo.
Eppure milioni di persone soffrono per amore anche per cose piu banali quindi perché non rispettare queste persone e anzi affossarle ancora di piu senza motivo?
Anche i terapeuti come una delle prime cose ti chiedono la tua situazione sentimentale quindi evidentemente non è una cosa cosi banale e poco importante
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Non è assolutamente una cosa banale e poco importante, avere qualcuno accanto è qualcosa di bello e desiderare questo è la cosa più naturale del mondo, non bisogna mai reprimere questo desiderio,l'unico ostacolo che sta in mezzo è la mancanza di fiducia in se stessi, negli altri e nel mondo.. La fuori esistono perché che ci possano amore... Dobbiamo solo trovare il modo per arrivare da loro.... Detto questo penso che la gente non è abituata a sentire discorsi del genere, soprattutto se è un maschio colui che inizia a lamentarsi di volere una fidanzata, si da per scontato che sia una cosa naturale trovare una donna, poi si scherza sull'argomento perché di solito gli uomini sono superficiali e vogliono solo sesso... Magari prova ad esprimere questa cosa con delle persone più mature e che sappiano ascoltarti...
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22-01-2021, 19:20
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#91
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da hermit94
Ma il punto è che non è vero che non c'è soluzione, e sapere che una soluzione ci sarebbe ma non la trovi fa male
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C'è soluzione, magari non totale e la si può trovare, ci vuole pazienza, intelligenza, un pizzico di amor proprio e impegno nel mettere tutte le proprie risorse alla soluzione del problema, anche prendendo più psicologi e psichiatri, informandosi, leggendo libri, prendendo psicofarmaci, provando di tutto, da pratiche spirituali a cambi di ambienti a cose che si credono impensabili, il cervello si può cambiare.
Il problema c'è, esiste e non dipende principalmente dall'individuo, è un problema fuori controllo della persona, ma la persona può fare molto, e lo dico come persona con problemi e come persona informata di psicologia e neuroscienze a livello divulgativo.
Non dico sia semplice, è fottutamente difficile, ma si può vivere fottutamente bene se lo si vuole e si va avanti fino in fondo, ne vale la pena, secondo me. Oltretutto non c'è alternativa
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22-01-2021, 19:21
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#92
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da eely
Non è assolutamente una cosa banale e poco importante, avere qualcuno accanto è qualcosa di bello e desiderare questo è la cosa più naturale del mondo, non bisogna mai reprimere questo desiderio,l'unico ostacolo che sta in mezzo è la mancanza di fiducia in se stessi, negli altri e nel mondo.. La fuori esistono perché che ci possano amore... Dobbiamo solo trovare il modo per arrivare da loro.... Detto questo penso che la gente non è abituata a sentire discorsi del genere, soprattutto se è un maschio colui che inizia a lamentarsi di volere una fidanzata, si da per scontato che sia una cosa naturale trovare una donna, poi si scherza sull'argomento perché di solito gli uomini sono superficiali e vogliono solo sesso... Magari prova ad esprimere questa cosa con delle persone più mature e che sappiano ascoltarti...
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Tipo una donna ahahah, di solito sono le uniche che ti capiscono veramente su questi argomenti (che sia anche una psicologa)
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22-01-2021, 19:28
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#93
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Originariamente inviata da syd_77
può essere un insieme di casualità ma può essere anche che è perché uno non piace un granchè, ed a quel punto diventa anche superfluo provarci.
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Non è vero, quando ero più timido con le donne, nessuna mi ha mai chiesto di uscire. Quando negli anni sono riuscito a sviluppare più sicurezza rispetto alle donne, mi hanno iniziato loro a chiedere di uscire, una/due volte fino ad adesso... ma è già qualcosa. Poi non ci sono andato perchè sono andato letteralmente in panico, ma questo è un altro discorso ahahah la prossima volta cercherò meglio di calmarmi. Con l'esperienza prima o poi ce la si fa, basta non rinunciare, fa male avere porte in faccia, ma se non si rinuncia ce la si fa secondo me, siamo umani, il desiderio e l'amore sono le forze emotive più forti del mondo, siamo fatti anche per quello
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22-01-2021, 19:43
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#94
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Ci sono pure persone che per non incolparsi di essere loro gli emarginatori, danno la colpa all'emarginato.
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E sono stronzi e quindi? È pieno di gente stronza, scusa ma mi fa abbastanza scaldare questo tipo di ragionamento sul mondo, criticare il mondo per giustificare il proprio male e la mancanza di un atteggiamento attivo su di esso.
Non voglio colpevolizzare nessuno, ma certe volte questo forum mi sembra un auto confermare idee del cazzo estremamente pessimistiche sul mondo e un crogiolarsi tutti insieme nella autocommiserazione di quanto questo mondo fa schifo.
Io non ci sto, non mi sembra un modo di fare, non fa bene a nessuno.
Ci sono tante cose che non vanno, ma la rinuncia, soprattutto sulla propria vita, non la accetto e non la accetterò mai, la capisco profondamente, ci sono passato anche io in certe fasi che non voglio neanche ricordare, capisco il perdere le speranze fino alla perdita della speranza di avere speranze, ma non l'ho mai accettato e non lo accetterò mai, e fanculo! Tutti dovrebbero farlo!
E sto imponendo la mia idea, sí! E non me ne vergognerò mai, se è questa l'idea!
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22-01-2021, 19:58
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#95
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Che cosa volete? Le persone che accettino il nostro malessere, se non siamo neanche noi capaci di accettarlo? Se io stesso mi vergogno di quello che sono, come posso pretendere che qualcuno mi capisca? Bisogna iniziare noi stessi ad accettare i nostri mali, senza vergognarsi e le persone empatiche e mature capiranno.
A nessuno piace la persona che non fa nulla per cambiare la propria situazione, ma da la colpa agli altri, ed è giusto cosí, a nessuno dovrebbe piacere!
Ci sono storie di persone in condizioni mentali orribili, insostenibili, dalla schizofrenia, alla depressione maggiore, al disturbo ansioso depressivo grave, al disturbo bipolare, o borderline... di gente che non ha mai rinunciato e con la forza anche senza forze ha continuato a curarsi e adesso sta meglio, e chi non sta meglio sta continuando a cercare di migliorare la propria condizione...
Ecco una cosa sulla società vorrei dirla, queste persone dovrebbero essere considerate eroi! Più di gente che con tutte le facoltà mentali migliori al mondo riescono a fare grandi cose...
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Ultima modifica di Vento; 22-01-2021 a 20:00.
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22-01-2021, 20:09
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#96
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Ecco perchè non c'è rispetto, non c'è rispetto verso l'atteggiamento autocommiserativo senza accenno di impegno vero e attivo a migliorarsi, e non c'è rispetto verso la giustificazione di tale atteggiamento.
Ed è giusto non ci sia rispetto!
Non sto condannando chi non ha più speranze, è brutto molto, non avere speranze, non bisogna autoflaggelarsi o colpevolizzarsi per questo, non è colpa di nessuno in fondo se uno ha perso ogni speranza, se non del mondo esterno.
Ma dal momento presente in poi, la persona non può pretendere di avere rispetto alla giustificazione del non fare niente perchè ormai non ha speranze.
1. Perchè non è rispettoso nei confronti di tutte le persone che le speranze le hanno perse tutte e da soli si sono rialzati
2. Perchè è un qualcosa che si può superare o si può fare qualcosa per superarlo anche se uno non ha più speranze
E se uno decide di rinunciare, non pretenda che gli altri accettino la sua scelta, perchè è inaccettabile
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23-01-2021, 11:21
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#97
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Vento
Ecco perchè non c'è rispetto, non c'è rispetto verso l'atteggiamento autocommiserativo senza accenno di impegno vero e attivo a migliorarsi, e non c'è rispetto verso la giustificazione di tale atteggiamento.
Ed è giusto non ci sia rispetto!
Non sto condannando chi non ha più speranze
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Mi sembra proprio di sì, invece, se dici che è un atteggiamento da non rispettare e da non accettare.
In ogni caso il topic almeno nell'impostazione iniziale non parla tanto di rinuncia sì/rinuncia no, quanto di sottovalutazione del problema della solitudine maschile, come se fosse un non-problema o un problema di gente pigra che vuole la pappa pronta. E sì, è un modo di pensare diffuso basato su dinamiche e ruoli sociali stereotipati che va affrontato con un cambiamento culturale a 360° e che risposte come la tua (vostra, visto che hai ricevuto anche un ringrazia), fortemente colpevolizzanti verso chi soffre di un malessere, non possono che contribuire a rafforzare, al di là delle intenzioni.
E' il dramma della psicologia, nessuno si sognerebbe di colpevolizzare uno con una gamba rotta.
Quote:
Originariamente inviata da Vento
E se uno decide di rinunciare, non pretenda che gli altri accettino la sua scelta, perchè è inaccettabile
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Nel caso, mica deve chiedere il permesso a qualcun altro, è una scelta sua, gli altri non possono che prenderne atto.
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23-01-2021, 18:59
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#98
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
fortemente colpevolizzanti verso chi soffre di un malessere, non possono che contribuire a rafforzare, al di là delle intenzioni.
E' il dramma della psicologia, nessuno si sognerebbe di colpevolizzare uno con una gamba rotta.
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Se leggi bene, io non colpevolizzo e non ho colpevolizzato proprio nessuno. Se dovessi colpevolizzare avrei dovuto farlo prima di tutto con me stesso, perchè ho passato anche io momenti di assenza di speranza anche durati anni. È un problema complesso, perchè il malessere è meno evidente rispetto ad una gamba rotta.
Quello che io condanno è un atteggiamento di rinuncia ad una possibile cura o possibili miglioramenti della propria condizione, giustificati dal fatto che si sta male con conseguenti critiche del mondo circostante.
Io vedo il malessere psicologico al pari di un malessere fisico e tangibile, uno non può colpevolizzare una persona perchè ha la gamba rotta, non si può neanche aspettare che cammini come tutti gli altri. Ma non posso condividere ne accettare un atto di rinuncia al muoversi o fare qualcosa per risolvere il problema, stando lí a criticare chi le gambe ce li ha.
Un problema c'è: il mondo quasi sempre non vede nella persona con un grosso malessere psicologico il fatto che abbia una gamba rotta, perchè non è palesemente visibile e per mancata esperienza non sa veramente cosa voglia dire stare veramente male. Questo è un problema grave che spero che la società riesca a risolvere. Per ora è cosí, quindi secondo me bisognerebbe cercare di far capire a chi può capire quanto il proprio malessere è peggiore rispetto alla normalità, ma allo stesso tempo impegnarsi per superare la cosa, per quanto lo sforzo sia nettamente superiore alla normalità.
Quello che io ho scritto nasce da una critica a determinati messaggi, più che altro...
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23-01-2021, 22:36
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#99
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Vento
1. Perchè non è rispettoso nei confronti di tutte le persone che le speranze le hanno perse tutte e da soli si sono rialzati
2. Perchè è un qualcosa che si può superare o si può fare qualcosa per superarlo anche se uno non ha più speranze
E se uno decide di rinunciare, non pretenda che gli altri accettino la sua scelta, perchè è inaccettabile
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Ma poi non ho capito, il tizio in questione è libero di scegliere qualcosa mentre gli altri non sono liberi di scegliere di accettare o meno la sua scelta perché per loro è inaccettabile?
Per gli altri qualcosa può essere inaccettabile, per il tizio in questione no? Non può essere inaccettabile vivere in certi modi?
Che poi se una persona non ha più speranze, come fa a credere che può fare qualcosa in modo significativo?
Se si sono rialzati da soli non potevano aver perso tutte le speranze.
Qualcosa non torna a livello logico nel tuo discorso, se erano convinti davvero che non potevano fare nulla in certi sensi perché avrebbero agito?
Una persona ha perso le speranze in relazione al superamento del problema X ma agisce perché crede e spera ancora che si può superare il problema X?
Se un tizio è completamente scemo può essere anche che funzioni così, ma non è detto che lo siano tutti, magari se un tizio crede di non avere speranze l'altra credenza non è presente nello stesso momento, magari poi può cambiare idea alla luce di altri fatti, questo può capitare, ma mi sembra palesemente una cosa assurda asserire quel che asserisci tu.
Se non credo minimamente che un amuleto possa modificare la mia situazione poi coerentemente non lo userò, ma vale lo stesso discorso in relazione ad altro, se non credo che una medicina è efficace non ne farò uso e così via.
Perciò per me è falso dire che le speranze non contano nulla, direi che psicologicamente sono il propellente principale, là dove sono compromesse il soggetto non potrà agire e impegnarsi facendo finta di avere più speranze di quelle che ha effettivamente.
Tu ragioni dall'esterno e dici "si può fare qualcosa" ma la persona in questione se ha davvero perso le speranze non crederà neanche a questo.
Il tuo è un discorso abbastanza sempliciotto che non tiene conto di queste cose.
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Ultima modifica di XL; 23-01-2021 a 23:19.
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24-01-2021, 03:15
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#100
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Che poi se una persona non ha più speranze, come fa a credere che può fare qualcosa in modo significativo?
Se si sono rialzati da soli non potevano aver perso tutte le speranze.
Qualcosa non torna a livello logico nel tuo discorso, se erano convinti davvero che non potevano fare nulla in certi sensi perché avrebbero agito?
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Ognuno ha libertà su se stesso, ma certi atteggiamenti sono per me sbagliati, ed è giusto che lo siano.
Guarda io non so cosa sia, ma si può non avere speranze e muoversi lo stesso, basta almeno credere razionalmente che qualcosa si possa fare. Credere razionalmente che qualcosa si possa fare, è diverso da avere speranze. La speranza è un sentimento, un emozione, una motivazione, la comprensione razionale è puramente una comprensione razionale che può generare o meno speranza, dipende da quanto stai male.
Io non sto parlando delle speranze razionali o il pensare che si possa fare qualcosa, da questo punto di vista credo essere totalmente controproducente e masochistico non fare e non cercare in nessun modo un modo per risolvere un determinato problema che fa male alla persona.
Per esempio: non riesco a trovare una ragazza perchè ho problemi relazionali, non trovo modo per migliorare, quindi sto a casa e mi lamento di quanto il mondo faccia schifo. Questo atteggiamento non è appoggiabile, secondo me.
Diverso è il non avere speranze perchè depressi veramente, in quel caso non hai speranze in modo fisiologico, ti spaventa tutto, stai male, non vedi futuro per niente. In quel caso anche nei momenti più bui, almeno razionalmente puoi obbligarti a resistere e cercare una cura da uno psichiatra. Ovviamente è un'altra cosa, non ci sono ricette, non ci sono medicine che funzionano per tutti o per sempre, è complesso. Quello che voglio dire che anche in quel caso ci sono persone capaci di lavorare su stessi senza dare la colpa al mondo e senza vittimizzarsi.
È peggio della depressione maggiore grave, in termini di speranze, non si può stare. E anche lí c'è chi riesce a curarsi senza rinunciare e senza criticare tutto e tutti, quindi non credo ci sia giustificazione ad un atteggiamento di rinuncia con colpevolizzazione e critica del mondo
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