Angus

Tu dici che non cambia niente?

Sicuramente però la useresti solo per alcune cose comunemente svalutabili: l'ozio, la pigrizia, ecc. Non diresti "stasera sono una persona davvero assonnata", o "cavolo, non vedo l'ora di pranzare perché sono davvero una persona con una fame da lupi".

Mi ricorda il tizio psicopatico del Trono di spade: "a man must ask forgiveness".

Angus

"Sono disoccupato" triggera cose diverse da "in questo periodo non ho un lavoro".

CamillePreakers

In realtà si usa comunemente anche per alcune cose positive, ad esempio ''sono creativa'' ''sono intelligente'' ''sono bravo in matematica'' ''sono bella''...anche se magari il ''sono bella'' si potrebbe tradurre come ''in questo momento della mia vita rispecchio i canoni standard di bellezza riconosciuti dalla società e dal periodo storico in cui mi trovo, ma fra 30 anni potrebbe non essere più così''...
Cambia l'effetto che fa? Non so, può essere, dipende penso dalla persona e dalla situazione, ma mi incuriosisce sapere cosa cambia secondo te.
Anche perchè sembra un concetto molto da psicologi o almeno un concetto vicino a un concetto che mi aveva esposto il mio ex psicologo, ma poi tu sembravi scettico o comunque contrario all'operato dei terapeuti in generale.

Secondo me quando si parla a sè stessi (ma anche agli altri, almeno se stiamo cercando di dargli qualcosa di positivo) è meglio utilizzare aggettivi che lasciano ''speranza'' per le caratteristiche negative, e non usare insulti, quindi non dire ''faccio schifo'' ''sono un cesso'' etc, ma usare aggettivi più neutrali, ad esempio, ''sono debole'' a me suona come un giudizio senza speranza, mentre ''sono fragile'' comunica più l'idea di una situazione che può cambiare, ma magari è una mia percezione della parola e per altri questo cambio linguistico non comunica niente di diverso.

David Brent

Sono vergine -> negli ultimi 30 anni non ho effettuato il sesso

Non ho amici sono un solitario -> negli ultimi 3 anni non ho frequentato alcun essere dotato di due braccia e due gambe per un periodo costante e in maniera intima

Sono pelato -> negli ultimi 10 anni il mio cuoio capelluto ha temperoneamente smesso di crescere

Angus

Mi sembrano, forse non a caso, tutte cazzate che rovinano la vita.

Usare queste formule mi instupidisce e mi porta in un mondo più lontano da quello reale. In un mondo mentale costruito, in cui esistono gli intelligenti, gli stupidi, i vergini, i creativi, i simpatici, gli sfigati e gli unicorni. Ma forse è in parte una fissa mia.

Angus

Quelli sulla verginità e sulla mancanza di amici che ci rendono "persone di un certo tipo" sono due esempi di super-mega-trappole in cui si può cadere. Il terzo è materiale per ossessioni inutili con relativa dissociazione dalla realtà.

CamillePreakers

quindi tu applichi questo concetto a praticamente tutti gli ''io sono'' non solo a quelli negativi.
come mai tutti gli ''io sono'' positivi sarebbero negativi quanto quelli comunemente accettati come negativi?se ti va di spiegarlo.

Angus

Perché le categorie che vengono dopo sono spesso inventate oppure connotate emotivamente in modo distorto. Fanno riferimento a luoghi comuni culturali che non è facile usare senza rimanerne preda. Sono anche spesso associati a cose inappropriate che vanno a caccia della nostra anima.

"Sono intelligente" perché mi distraggo dalla vita ragionando ossessivamente su tutto. Corollario: sono anche un po' freddino, magari le persone che pensano "sono stupido/a" mi ammirano o guardano con diffidenza.

"Sono solitario di carattere" perché non mi va di socializzare per miei ottimi motivi, mentre in realtà in condizioni diverse non vedrei l'ora di farlo. "Sono socievole" perché metto una maschera e mi comporto opportunisticamente, oppure perché mi piacciono le persone, oppure perché ho bisogno di contatto umano.

Angus

Oppure richiamano appartenenze distorte con relativi conflitti. Non voglio fare un vaccino: sono no-vax. Non voglio mangiare animali: sono vegano.

CamillePreakers

in realtà intelligente per me riguarda le capacità di ragionamento o abilità in qualche campo che richiede l'uso della testa, quindi non so, la bravura in matematica, non la quantità di riflessioni che si producono perchè magari la qualità delle stesse potrebbe pure essere scadente, ma magari vive meglio una persona convinta di fare dei ragionamenti iper profondi e intelligenti quando magari non lo sono, che una persona con doti cognitive particolarmente elevate che si sottovaluta.

mi dispiace se ho mandato l'intero 3d ot, la smetto.

CamillePreakers

non sarebbe un pò difficile descrivere se stessi a se stessi e agli altri e anche magari costruire una stima di sè, capire dove andare, cosa migliorare, cosa lasciare esattamente com'è se non ci si può descrivere usando nessun io sono? o almeno non sarebbe molto poco pratico?

''sono creativa, amo l'arte, mi piacciono le lingue, ma al momento sono insicura e devo imparare ad avere più fiducia in me stessa''

''in questo momento specifico della mia vita nell'anno 2023 sono circa 20 anni che apprezzo diverse forme d'arte e mi esprimo attraverso il disegno e la pittura, inoltre, so parlare 2 lingue diverse oltre alla materna e provo un desiderio di continuare questo mio percorso di vita, provo diverse incertezze su (20 frasi per esprimere il concetto al dettaglio''.

non so, magari mi risulta complicato immaginare questo genere di descrizioni perchè non siamo abituati mentalmente.

Angus

La smetto pure io, ma sono molto convinto che l'intelligenza è in notevole parte qualcosa che fai, non che hai. Lo "stupido" si inibisce o non ha voglia di applicarsi a date condizioni, un po' come il "pigro".

Angus

Ultimo mio commento. Secondo me se decostruisci e semplifichi il più possibile il linguaggio che usi, le cose di cui parli diventano più facili ed eviti trappole del tipo "mi distraggo guardando i film per non pensare alla mia vita" che diventa "mi piacciono i film", che ti porta a iscriverti al dams e fare il critico.

Varano

da quello che vedo sugli stati whatsapp ma lo vedevo anche su fb, soprattutto tra i boomers. tutte quelle frasi per far capire che sono buoni ma non fessi, che non c'è da tradire la loro fiducia, manco fossero gangsters

Ezp97

Perché per accettare quello che si è c'è un prezzo da pagare e la gente non vuole...

claire

Ci vuole tanta autostima che non si può inventare, puoi credere sinceramente e razionalmente di essere persona di valore ma se nell'inconscio ti senti una merda non serve a nulla.
Gli altri ti faranno sentire sbagliato/fallito/ indegno/ da buttare via e ci crederai. Potrai anche trovare chi ti apprezza, ma non ci crederai. Sarà troppo tardi o non sarà abbastanza.

Ezp97

Esatto, il prezzo da pagare è la solitudine

CamillePreakers

Comunque questo thread apre una considerazione interessante, almeno per me.
Davvero siamo tutto ciò che sembriamo essere agli altri? In un certo senso potrebbe essere così, quando mi sono iscritta a interpretariato e traduzione e ho passato il test di inglese di ingresso con il massimo dei voti, la gente era sorpresa.
Ma dico, davvero sorpresa.
Ma come, sono anni che dico che me la cavo bene con l'inglese, che leggo bene in lingua, che capisco /parlo 3 lingue e voi vi sorprendete pure?
Ma è cosi, erano sorpresi, ora non più, ma prima se ad esempio leggevo un libro in inglese la gente mi chiedeva con aria sorpresa se davvero capissi tutto...quindi niente, per molte persone ci deve essere una prova tangibile e concreta delle tue doti, oppure la loro esistenza è dubbia.

So che qui si parla di altro, ma ad esempio, perchè una persona che sembra debole non dovrebbe essere forte? Magari per il suo contesto essere forte significa andare sempre avanti senza intoppi di tipo psicologico, ansia, depressione, ma quella persona invece sta usando una fatica e una forza immane per andare avanti, più delle persone ''forti'' che ha accanto.
Magari una persona viene presa per buona perchè ha un viso bonaccione e usa sempre bei modi, ma in realtà è bastarda dentro e molto egoista.

E' giusto limitare ciò che siamo a ciò che possiamo sembrare agli altri?e dare per scontato che chi fa queste affermazioni stia sempre mentendo in qualche modo.
poi vale solo per certe qualità, se dici ''sembro uno stronzo, ma in realtà sono buono buono'' qualche dubbio mi viene.
Potrebbe anche dare il via a errori di valutazione non da poco, in cui magari ci si fida di una persona perchè sembra posata e gentile, e poi invece è un infame.
Per le affermazioni di crepuscolo, in realtà mi viene il dubbio che se anche quella persona ha quella qualità, magari non ne è tanto convinta, o cerchi in qualche modo una convalidazione esterna, sennò il ''sembro'' non ci sarebbe, ma ok.

Sheev Palpatine

Di certo, per chi è timido, solo e infelice della sua solitudine e con varie altre debolezze accettare tutto questo è difficile. E' molto triste vedere che, volevamo qualcosa, ma è completamente impossibile perchè la vita ha detto di no e le porte sono completamente sbarrate.
Spesso non siamo ciò che vorremmo essere. Se ciò che vorremmo essere è impossibile (ad. esempio vorrei essere una divinità immortale), allora è giusto accettare quello che si è e basta, perchè volere qualcosa di impossibile porta solo a frustrazioni, sofferenza e delusione.
Ma, visto e considerato che i miei desideri (così come quelli di molti altri), spesso riguardano cose che almeno in astratto non sono impossibili, come il trovarsi una fidanzata, avere degli amici ecc. Ecco che allora il discorso cambia e si cerca in ogni modo, anche disperatamente di cogliere le poche opportunità che la vita offre.

Spesso non lo siamo, ma le apparenze sono solo apparenze. Immagino che chi non mi conosce bene, abbia un'idea completamente diversa di me, ad esempio, è capitato più volte in università che delle ragazze mi vedessero con delle colleghe (che mai e poi mai sarebbero interessate a me), e molte ragazze magari pensano che io sia tanto desiderato e che viva a pieno la mia vita in tal senso, ma non è assolutamente così...

varykino

no quelli sorpresi so quelli che rosicano e pensano " guarda te questa, possibile che sa l'inglese e io nn so un cazzo?"

*pensiero maligno*