lennon

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Blackrose

Hai ragione, son totalmente d'accordo te

eVito Corleone

Lost

Della serie non lamentarti perchè cìè chi sta peggio

Comunque penso anch'io che sia da ipocriti piangere e indignarsi davanti alle immagini dei bambini africani che muoiono di fame, e ancora più da ipocriti penso sia puntare il dito sulle multinazionali, sulle industrie e sulle compagnie petrolifere, loro semplicemente rispondono alle nostre esigenze...

Zanna92

Ci mancava la trita retorica terzomondista da centro sociale. Non si può spiegare il sottosviluppo del Terzo Mondo solamente con lo sfruttamento dello stesso da parte dei "gaddivi uomini bianghi",ci sono ragioni molto più complesse. Prendiamo l'esempio dell'Africa. Fino al 1884 solo una minima parte del Continente Nero era entrata in contatto con gli europei,e nonostante ciò anche le popolazioni africane che non avevano mai visto un bianco erano sottosviluppate allo stesso livello di coloro che erano sfruttati dalle colonie. E come mai se ancora gli indigeni africani delle zone non costiere non erano ancora entrati in contatto con i bianchi,a metà dell'800 in tutta Europa c'erano l'energia del vapore,l'elettricità,i vaccini,un'economia complessa e sviluppata mentre in Africa vivevano ancora in strutture tribali come nell'Età della Pietra pur possedendo grandi risorse minerarie? Colpa degli Occidentali?

barclay

Ognuno ha il suo inferno personale

Halastor

Uomo biango gaddivo, uomo biango breso mio gasgo di banane e sgabbato via. Io visdo gon miei ogghi..

DrZoidberg

L'uomo ha sempre bisogni da soddisfare, altrimenti la sua esistenza non avrebbe alcun senso. Una volta soddisfatto un bisogno, non lo considererà più così importante, comincerà a sentire un vuoto dentro di sé e la necessità di colmarlo con altri desideri. La felicità e la soddisfazione durano un attimo, appena si è avuto ciò che si è desiderato, poi si ricomincia...

y

bah...

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lennon

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lennon

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muttley

Un conto è dire che i paesi sviluppati possono garantirsi allo stato attuale delle cose un certo benessere campando sulle spalle dei paesi poveri, un conto è affermare che il benessere sia solo quello di cui godiamo attualmente, che non esistano altre forme e metodi per il suo mantenimento in essere e che questo sia l'unico mondo possibile.

lennon

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Zanna92

Ma l'India ad esempio,come la Cina,si è abbondantemente ripresa dalle sue disavventure otto/novecentesche con gli Europei,e adesso è una potenza economica di primissimo livello,l'occupazione inglese più che svantaggiarla la ha aiutata,dopo la decolonizzazione ovviamente,a lanciarsi nei mercati internazionali.
Che gli africani non colonizzati vivessero bene poi è alquanto dubbio,ricordo ancora lessi in "Adua" di Domenico Quirico il riporto di un resoconto di un ufficiale italiano in una zona mai calcata da piede europeo (e dove quindi i nativi vivevano liberi e non sotto regime coloniale). Il suddetto brano narra della povertà e della fame assolute degli indigeni,i cui bambini arrivavano a tentare di mangiare le carcasse degli animali morti di epidemia pur di sfamarsi,una scena agghiacciante persino a leggerla.

Novak

Che esiste una scala gerarchica di bisogni raggruppati in vari livelli.
Quando tutti i bisogni di un livello sono per te appagati, passi a desiderare i bisogni del livello più in alto.

In questo forum molti non "completano" il livello 3.

E' semplicemente per far riflettere sul fatto che non ha senso rinfacciare a una persona depressa o triste come tanti quì, perchè magari senza lavoro, perchè senza vita sessuale/famigliare/amicale, che i suoi problemi sono merda solo perchè c'ha il pane.

Per il resto, USA/occidente colonialisti di merda.

Lino_57

Io ho smesso da qualche decennio di piangere per i bambini affamati dell'Africa nera... Da ragazzo, venendo a sapere della situazione ci piangevo davvero... poi, da adulto, mi commuovevo, ma da maturo... sarei disonesto a dire che piango, perché dovrei piangere tutti i giorni e tutte le ore, oppure dovrei piangere a comando, quando 3-4 volte all'anno qualche report televisivo ci riporta alla realtà di quei paesi.
Da persona matura (di età, intendo), ho poi scoperto una verità raggelante: che in quei paesi in cui tanti muoiono di fame, ci sono anche molti loro compatrioti che sono ricchi, ma molto ricchi: sono le classi che hanno preso il posto dei colonizzatori, i governanti, gli industriali, i commercianti import-export, autentici nababbi che speculano sui loro fratelli.
Io poi ho una storia personale, non mi vergogno a dirlo, di estrema povertà quand'ero bambino, e anche quando ero ragazzo... tutto il boom economico degli anni "60 di cui si parla, io non l'ho visto... vedevo sì i miei compagni delle elementari che avevano più cose di me (la TV in casa, la bicicletta, il grembiule comprato già fatto anziché quello più andante fatto da mia madre, i giocattoli...), ma io avevo veramente troppo poco... ad esempio, da bambino non sapevo nemmeno che esistesse il prosciutto crudo, perché avevo mangiato solo quello cotto (ed era già tanto così...). L'uovo di cioccolata di pasqua (1 uovo) doveva durarmi almeno 2 mesi, non potevo mangiare più di 1 cm al giorno... Per fortuna quand'ero bambino non c'erano computer, playstation, telefonini, MP3 player, perché non avrei avuto nulla di tutto ciò. Infatti, penso che per una famiglia povera oggi sia molto peggio che un tempo, quando ci si poteva cammuffare da "normali" col vestito della festa... Oggi sarebbe veramente troppa la disparità tra una famiglia normale e una famiglia poverissima, che non ha nulla... Purtroppo, ce ne sono ancora di famiglie povere, solo che i poveri non hanno visibilità: tendono a nascondersi, e la società tende a non volerli vedere...

valrock

non c'è crisi? non c'è mancanza di lavoro? nessun italiano è povero?.......ma tu che pastiglie ti mangi?

lennon

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valrock

per adesso no,ma vedo com'è la situazione in Italia,non sono tutti fortunati come te

lennon

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